combattono, al mar l'annuncio porta del tumulto che in cor m'infuria quando la nausea, quando il torpore, il dubbio, l'abbandono per la tua vista, Argia
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veglie liete sconfitte e facili vittorie e voi quaderni carchi di memorie io v'abbandono. Libero sono dalla tirannia d'ogni minuto; sono rotti i ceppi
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fatica e del tormento senza speranza, nel mio dubitare cieco, quando l'abisso dell'inerzia, dell'abbandono m'era aperto ai piedi, allor fioca scintilla io
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scoglio l'onda lontana s'infranse e nel fondo una nota pianse pei perduti figli del mare. «No, la morte non è abbandono» disse Itti con voce più forte «ma è
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tenebrore. La tua vergine allora, in abbandono, ti stringe il core che di gioia piange, e, innebriato, ti risvegli al suono della pioggia che a' tuoi vetri
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spada tua forbita, bella sarei con te... Ma il mio pastor giuravami che la sua vita io sono; pensa, se l'abbandono, ch'egli potrìa morir! - In groppa, in
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