Il periodo degli scioperi incomposti, con rottura di vetri, rumorose gazzarre per le vie cittadine, invasioni ed abbandono degli edifici scolastici, è superato. Anche gli studenti secondari, fatti consapevoli della forza invincibile di una bene ordinata organizzazione, hanno inteso che miglior consiglio è riserbare la violenza ai casi disperati. Per ora si contentano di esercitare quell'azione moralmente intimidatrice, che può sì travolgere i ministri del Re, ma lascia incolumi i banchi e le invetriate.
La valle conserva le tracce del fulmineo abbandono: nelle trincee ingombre di coperte, di casse di munizioni, di giberne: nei campi e nelle strade seminate in tal modo di bombe a mano perdute nella fuga che è necessario procedere con infinita cautela per evitare esplosioni: nei pianterreni delle case dove è ancora uno svolazzar di carte austriache. Raossi, a un chilometro da Chiesa sulla grande strada, è l'estremo paese nel quale gli austriaci fossero tornati. A Raossi c'è un bel palazzone bianco di costruzione recente: fu un dono del paterno Imperatore per non so quale dei suoi innumerevoli giubilei; una lapide in italiano ricorda l'avvenimento, il palazzone bianco è un ospedale: quando noi vi entrammo nel giugno dell'anno scorso lo trovammo arredato di letti e di apparecchi sanitari lasciativi dagli austriaci. Fu completato, fu arricchito, e venne battezzato italiano con una grande inscrizione sulla facciata: Ospedale Principe Umberto.
Ed in iscuola i loro ragazzi udivano giudicare dal maestro l'intervento italiano come lo giudicano i giornali. Quanto allo stato d'animo - a quello che se ne può sapere da persone che vivono sì a contatto dei tedeschi, ma non ne conoscono la lingua - non sarebbe depresso. Nel loro passaggio da Zurigo questi emigranti vengono ricoverati nell'asilo italiano.
MILANO — L'arbitro internazionale Paolo Casarin, 46 anni, interpellato in merito alle indiscrezioni pubblicate da un quotidiano sul suo proposito di abbandono, ha affermato che effettivamente le polemiche di cui anche ultimamente è stato fatto oggetto hanno determinato in lui «un senso di nausea e di delusione». «Da questo — ha sottolineato — possono scaturire sicuramente propositi di abbandono, anche se dire quando al momento lo considero prematuro. Voglio comunque assicurare tutu che fin quando arbitrerò lo farò con il massimo impegno».