Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Narco degli Alidosi

214076
Piumini, Roberto 1 occorrenze
  • 1987
  • Nuove Edizioni Romane
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Ma se abbandoni il potere, l'aria ti tornerà naturale». «Dovrò cessare di essere Narco, conte di Castel del Rio?» «Il nome, amico mio, nessuno lo può togliere all'uomo, eccetto Dio. Ma il potere e il comando, quello si può levare: e a sé meglio che ad altri si può fare». «Ma chi reggerà il paese, nelle grandi e nelle piccole cose?» «Lo regga una persona che vale, che distingua il bene dal male: ma non tu sarai, o terrai il fiato che hai». «Sarà Blabante il nuovo signore!» disse Narco. «Molte prove di ingegno e generosità egli mi ha date. Lui meglio di altri governerà la terra!» Blabante si inchinò: «Se tu lo vuoi, signore: ma ti chiedo da ora di non farmi neppure cavaliere. Fammi invece mastro legnaio e mastro campanaro, perché come legnaio piallerò e taglierò con esatta misura, e come campanaro suonerò la musica del giusto e del lieto, della festa e del buon riposo». «Così sia, mastro Blabante! Davanti a mago Antolfo, sotto l'occhio di Dio, qui metto il mio potere nelle tue mani di amico!» In quell'istante preciso, il fiato di Narco perse ogni puzzo, ogni fetore: e al contrasto l'aria del luogo, e di tutta la Turingia, sembrò invasa dalla torma dei buoni profumi. Il giorno dopo Narco e Blabante, che portava la sciarpa alla vita come segno del nuovo potere, ripresero la strada delle montagne meridionali, delle foreste, verso l'Italia lontana. E ripercorsero i luoghi, rividero le contrade, le case, le persone: tutto più lieto e leggero, più ridente, più amico. Giunti ad un fiume nella contea di Coira, si fermarono a riposare le bestie e contemplare nel gran sole le montagne imperlate di neve. Ed ecco dall'altra parte, come due volte era accaduto, si vede quella donna stupenda dai lunghi capelli e il volto chiaro. Narco balzò da cavallo e guardandola a faccia ora scoperta, gridò: «Beato me che ti incontro ancora! Mia signora, cos'era il sole, senza di te? E te lo grido: scomparsa è la disgrazia che mi opprimeva! Sono salvo dal fiato che ti ha due volte dissolta! Attraversiamo dunque il fiume e diventiamo amanti, perché l'amore lo chiede!» La donna rispose: «O tu, che ho amato pur non vedendo di te che un elmo sigillato, di che fiato vai parlando? Perché credi che io scomparissi? Era, ed è, e sempre ahinoi sarà, per colpa di una maledizione di strega! La masca Nedarella, invidiosa di quella che tutti chiamano la mia rara bellezza,

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