Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandoni

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Fisiologia del piacere

170316
Mantegazza, Paolo 2 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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Quasi tutti gli uomini però contano nelle vicende delle loro lotte un alternar continuo di vittorie e di sconfitte; e la loro dignità, quantunque non li abbandoni mai, porta i segni di mille cicatrici. Altre volte essa è storpiata e deforme, e rassomiglia ad uno di quei vecchi invalidi che ha lasciato qualche brano del corpo sui campi di battaglia. I piaceri che derivano dalla sodisfazione di questo sentimento sono calmi e duraturi, e spandono un'atmosfera armonica su tutta la vita. Essi hanno una luce pacata e soave, e non brillano vivamente che in mezzo alle sventure. Pare allora che queste gioie siano un vero fondo di riserva, un ultimo premio che la virtù concede all'uomo.

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I rapidi giri, i languidi abbandoni, le gentili grazie e le eleganti moine degli alterni moti si associano all'anelar del seno, al confondersi del tiepido fiato, alle occhiate furtive, ai sospiri interrotti, alle strette di mano e al convulso premer dei fianchi. È allora che l'uomo, beato di sentirsi fremere sotto le mani una creatura vivente, che nei suoi elastici moti lo segue nei balzi tempestosi segnati dal suono, si esalta e trova di godere di uno dei più bei momenti della vita. È allora che la donna, in tutto l'orgasmo della squisita sua sensibilità, sentendosi trascinata e sollevata nei vorticosi giri, freme col seno palpitante, col volto infuocato e cogli occhi smarriti. Lo splendore della luce e delle ricche vesti, i profumi e infinite altre ricercatezze del lusso, adornano meravigliosamente i piaceri del ballo, senza cambiarne l'essenza. Questi sono nell'età giovanile, e specialmente per le donne, fra i più violenti, quantunque spesso sorgenti di alti guai e di lacrime. Il ballo gustato in tutta la sua essenza è un piacere veramente convulsivo, è un vero subdelirio dei sensi. Negli esercizi ginnastici il piacere è tanto maggiore quanto più validi sono i muscoli, e quindi quanto più forte è il bisogno di esercitarli. Gli individui che hanno muscoli gracili e sottili non provano alcun piacere nel fare sforzi che riescono faticosi. Il subito cessare di una resistenza sotto il nostro sforzo, l'alternarsi dello sforzo col riposo e il rapidissimo succedersi di forti sensazioni, sono i principali elementi che costituiscono i piaceri dei vari esercizii ginnastici. L'esercizio dell'equitazione è accompagnato da moltissimi piaceri, che variano entro confini molto vasti. Lo star fermo sulla staffa col corpo bene adagiato sulla sella ci dà il piacere elementare del trovarci alti da terra, adagiati sul dorso di un animale, che col tepor del suo corpo e co' suoi fremiti muscolari ci dà indizio di una vita robusta e vivace. Appena un cenno della mano ha dato il passo al destriero, il nostro corpo vien mosso e prova il piacere di un moto regolare, che non costa fatica. L'occhio spazia in più ampio orizzonte, o si sofferma ad osservare i vari moti delle mobili orecchie, e le scosse eleganti della testa del cavallo. La mano che trasmette il comando sta pronta ai cenni dell'umano volere mentre l'altra accarezza la fine pelle o scherza fra la criniera. Ma il troppo facile moto del passo stanca presto il cavaliere, il quale, rallentando le redini, passa al trotto e incomincia a sentirsi scosso nelle ime viscere dagli alterni moti del cavallo. La piacevole pressione dei piedi sulle staffe, sulle quali più volte il corpo intieramente si poggia, e il moto concitato, di tutta la persona, rendono piacevolissimo il trotto, specialmente quando si cavalca all'inglese, nel qual caso le gambe, piegandosi e tendendosi alternativamente, deludono le brusche scosse. II massimo piacere però si prova nel galoppo o nella carriera. Allora siam portati a volo e quasi senza rimbalzo, come se sorvolassimo larghe onde nell'aria, che offre una bastevole resistenza per produrre intorno al nostro corpo un vento che ci rinfresca e ci esalta. L'esser portati in carrozza è una sensazione che può essere piacevole quando il moto sia abbastanza uniforme e il corpo si trovi in condizioni favorevoli per godere questa maniera di moto indiretto. Il piacere riesce maggiore quando noi siamo tirati nella direzione in cui siam soliti muoverci; il moto contrario per alcuni individui è molesto e induce nausea e mal di capo. I nostri antichi, nei loro carri senza molle e sulle loro strade ineguali o sassose, non avranno certamente provati i piaceri che gode un cittadino moderno, il quale mollemente seduto sui cuscini elastici d'un'auto scorre rapidamente sul liscio lastricato della città. Per molti individui questo piacere è quasi indifferente, mentre per altri è voluttuoso e assai salutare. Le ore del giorno, la diversità delle stagioni e molte altre circostanze, modificano questo piacere. I mezzi di trasporto attualmente hanno assunto una varietà e molteplicità di forme, che la carrozza ha ormai quasi perduta ogni sua importanza. La bicicletta, le motociclette coi carrozzini, le automobili, le ferrovie, con la maggiore velocità e tutte le comodità relative, sono atte a produrre sensazioni piacevoli, delle quali è facile trovare la ragione. I mezzi coi quali d'ordinario si viaggia sulle acque possono dare vari piaceri del tatto, ma per lo più molto attenuati. Il viaggiare in un piroscafo o in una barca sopra una superficie d'acqua tranquilla produce sensazioni tattili appena sensibili; mentre, se il vento fa ondulare il naviglio, gli alterni moti possono produrre sensazioni piacevoli, simili a quelle che si hanno nell'altalena. Per molti anche l'appoggiare il piede sopra un piano mobile e che ad ogni tratto vacilla, è voluttuoso. L'essere trasportato nelle regioni dell'atmosfera nella navicella d'un areoplano, produce sensazioni tattili che, specialmente per la loro varietà, possono riuscire molto piacevoli. Le incerte ondulazioni, il rapido volo e le varie impressioni del mobilissimo campo nel quale si trova immerso l'apparecchio non possono non procurare piaceri intensi e di varia natura. Molti giuochi devono la principale loro attrattiva ai piaceri del tatto. L'altalena, il giuoco della palla o del pallone, il calcio, il tennis, le bocce, il podismo, il ciclismo, l'alpinismo, il bigliardo, la giostra e molti altri appartengono ad essi, e i piaceri che procurano constano dei vari elementi che ho fin qui analizzati, e che si combinano fra loro in diverso modo. Quasi sempre la compagnia e l'emulazione formano la parte principalissima di queste gioie.

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