Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Passa l'amore. Novelle

241468
Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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E nell'attesa di questo infallibile segno di santità, che però la baronessa si augurava di vedere quanto più tardi possibile, ella abbandonava ciecamente al canonico la direzione della sua coscienza e di quella delle due figlie, e lo aiutava in qualche opera buona, con elemosine che erano proprio atti di eroismo da parte di lei; giacchè le strettezze diventavano ogni giorno maggiori in famiglia; le spese della lite assorbivano ogni risorsa; e i figli, chi per un conto, chi per un altro, si rivolgevano alla baronessa per ottenere il po' di danaro che loro occorreva. - Mi smungono da tutte le parti! - ella si lamentava col confessore. Il canonico Rametta, quantunque fosse pallido e magro anche un po' per le penitenze e le macerazioni a cui si sottometteva, dei santi aveva specialmente la testardaggine che li fa perseverare in quel che loro sembra una buona e giusta cosa. Convintosi che le intenzioni del marchese di Camutello erano ottime e che i fatti gli davano ragione (nessuno poteva attestarlo meglio di lui, confessore della baronessa, la quale spesso spesso, non avendo peccati suoi da confessare, gli versava nell'orecchio quelli del marito, e al povero barone, non si poteva addebitare altro torto all'infuori di pensare giorno e notte alla lite; convintosi dunque che le parole del marchese: "Se mi proponessero un accomodamento alla buona, fossero sincere, e che questo accomodamento poteva evitare alla famiglia del barone e a lui l'estrema rovina, il canonico Rametta, dopo averne accennato qualcosa velatamente, visto che alla baronessa e ai suoi figli mancava il coraggio di opporsi alla volontà del barone, avea creduto opportuno mutar tono, e parlare non più in nome proprio, ma in nome di quel Dio di cui durante la confessione egli era, secondo la sua espressione, indegno, sì, ma vero ministro. - Tocca a voi, signora baronessa; ve l'ordina Dio per mio mezzo! La baronessa, che a quattr'occhi con lui, da penitente a confessore, si era espressa talvolta un po' arditamente, udite queste tremende parole, diventò piccina piccina sul seggiolone di noce dov'era seduta accanto al canonico. La voce le si arrestò in gola, le lacrime le sgorgarono dagli occhi e potè a stento balbettare: - A me? Tocca a me? Ma vostra paternità sa benissimo.... - So che questo è il vostro dovere di moglie e di madre di famiglia; so che voi non dovete accapparrarvi l'inferno per tutta t'eternità, disobbedendo al comando di Dio, che v'ha fatto baronessa e madre forse unicamente per salvare dall'estremo disastro questa famiglia. Altro non devo sapere. Pensateci bene, e pregate Dio e la Madonna, perchè vi diano forza e coraggio! E finita la confessione, egli prese a ragionare dello stesso argomento in presenza delle signorine. Mariangela approvò sùbito. La sua faccia squallida, dove gli occhi parevano assonnati in una specie di nausea del mondo e delle sue vanità, si animò tutt'a un tratto, si colorò, e le pupille le lampeggiarono, quando disse con profonda amarezza: - Non vuole che io più entri nella sua camera neppure per rifargli il letto! Rosaria, la sorella minore, bruna, dal viso duro, dalle labbra carnose, stata un pezzo ad ascoltare, si era alzata con uno scatto da sedere: - Dove vai? - le domandò la baronessa. - Vo' a chiamare i fratelli; debbono essere d'accordo anche loro.

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