Questo botanico stava cercando qualche specie che si trovasse in pieno processo evolutivo, quando (1886) s’imbatté in una pianta, la Oenothera lamarckiana, che era stata introdotta dall’America come pianta ornamentale e ch’egli trovò rinselvatichita in un giardino abbandonato presso Hilversum in Olanda. Accanto alla pianta tipica se ne trovavano altre, differenti per varî caratteri, che furono chiamate Oe. brevistilis e Oe. laevifolia, il che fece pensare al De Vries che tale specie fosse in via di evoluzione. Portate nel suo orto botanico nove piantine di Oe. lamarckiana, e coltivatele, il De Vries vide che dagli stipiti selvatici nascevano, per seme, oltre a piante normali, anche alcune pianticelle che presentavano caratteri molto diversi dal loro capostipite (Fig. 80, 81). Separatele ed esaminatane la discendenza, constatò che tali caratteri erano trasmessi ereditariamente,
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