Ma tal concetto fu abbandonato da lui stesso negli ultimi anni, benchè molti seguitino a riferirlo come sua opinione definitiva.
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Poi sono passato al latino e dopo aver fatto grandi progressi in questa lingua, ho affrontato il greco, ma poi l’ho abbandonato perché mi allontanava troppo dai miei studi preferiti. La teoria della musica e i suoi rapporti con la matematica mi avevano spinto, già in Germania, a leggere tutto ciò che riguarda l’armonia. Arrivato in Inghilterra, mi è capitata tra le mani L’Armonia del dottor Smith e mi sono reso conto della mia ignoranza. Passai così a leggere altri autori, e ciò mi fece saltare da una branca della matematica a un’altra.”
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