Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonato

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Pop art

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Boatto, Alberto 2 occorrenze

L’io divagante dell’artista in quanto uomo comune, ma non scaduto ancora ad anonimo componente della massa, si sovrappone alla iconografia oggettiva e ne ricava seducenti motivi poetici, narrativi, satirici, a volte di abbandonato divertissement. Si fa luce talvolta anche un gusto naif, ma cittadino e perciò ricco di uno scaltrito candore, così diverso dalla tradizionale naïveté paesana.

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Ma ben presto il trompe-l’oeil viene abbandonato per l’uso di un più moderno ed aderente strumento di raffigurazione, il ricalco, che riunisce in sé la massima fedeltà alle forme essenziali dell’oggetto e la minima concessione alla pittura. Nella scelta gioca l’esempio di Rauschenberg, dei disegni in particolare; tuttavia, mentre Rauschenberg ricalca le foto per ottenere lo stampo invertito, l’imprimitura, Dine impiega il ricalco per ricavare il semplice contorno lineare dell’oggetto. Interviene qui tutta la differenza che separa un gesto di presa veloce incalzato dal tempo (Rauschenberg) da uno scrupolo di conoscenza obiettiva che si vuole fuori del tempo (Dine); la stessa ragione per cui non è lecito confrontare il gesto di abbracciare una donna con quello di compilare la sua schedina segnaletica. Per la prima volta il ricalco fa la sua comparsa in Dine in certi particolari di Cinque seghe e di Tostapane, e nei profili delle mani di Martellare colorato e di Studio in tre pannelli per la stanza del bambino (tutte opere fra il 1961 e il 1962).

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