Da tutto ciò si deduce: 1) che il progetto borrominiano fu approvato da Innocenzo X e quindi non era in contrasto col suo proposito di conservare la «primitiva forma»: espressione che con ogni verosimiglianza si riferisce solo allo schema basilicale a cinque navate; 2) che si rinunciò ai lavori del transetto, della tribuna e della volta della navata con il proposito di condurli a termine più tardi; 3) che, passata la festa e morto nel '55 Innocenzo X, il progetto di rinnovamento fu praticamente abbandonato e a Borromini non rimase che dedicarsi, con puntigliosa finezza, alla ricomposizione dei monumenti funerari nelle navate minori.
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