Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonatevi

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Il Galateo

181391
Brunella Gasperini 1 occorrenze
  • 1912
  • Baldini e Castoldi s.r.l.
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Se vi va di traverso qualcosa, non tossite rovinosamente in faccia ai convitati, non abbandonatevi a impressionanti scene di asfissia: mettetevi il tovagliolo sulla bocca e cercate di rimettervi in sesto senza terrificare i convitati. I quali, dal canto loro, non stiano lì a guardare come se si trattasse di uno spettacolo straordinario (comico o drammatico), non lancino grida di allarme o compassione, non gli battano colpi sulla schiena, non gli dicano di guardare l'uccellino, non lo afferrino repentinamente rovesciandolo a testa in giù. A meno che non stia per asfissiare sui serio: nel qual caso, prima che muoia, sarà il caso di prestargli soccorso. Minimizzare va bene: ma non esageriamo. Se vi capita di rovesciare vino o salsa sul vestito della vostra vicina di tavola, non ridetene come di un grazioso scherzetto, la signora non lo apprezzerebbe; scusatevi con sincerità e rincrescimento, senza arrivare però alla cenere in testa. Le scuse esagerate sono più imbarazzanti che utili. In quanto alla vicina spruzzata, non la obbligheremo a ridere: ci basta che non ne faccia un dramma. Si asciughi, si rassetti (un po' alla svelta, grazie) e trovi la voce per dire «Non si preoccupi» con una larva di sorriso sulle labbra, anche se ha la morte nel cuore. Quando gli incidenti capitano agli altri, il galateo vorrebbe che i commensali non coinvolti fingessero di niente, guardassero accuratamente altrove, parlassero e si occupassero d'altro. Questo è ridicolo. Come si fa a far finta di niente quando c'è una tovaglia allagata, una signora innaffiata, un rovinio di vasellame rotto, un volo di pietanze, un tale che asfissia a un metro da noi? Un padre di mia conoscenza; in vista di un pranzo importante cui per la prima volta avrebbero preso parte i suoi terribili figli maggiori, allora adolescenti, li minacciò di severe sanzioni qualora, in caso capitasse un incidente a qualcuno degli invitati, si fossero messi a ridere o altro. «Tutto quel che dovete fare», raccomandò loro, «è occuparvi d'altro! Intesi? Occuparvi d'altro.» Accadde che proprio il padre, durante il famoso pranzo, mandò di traverso il vino: istantaneamente i due figli si alzarono e corsero a guardar fuori dalla finestra. Il che non contribuì a minimizzare l'incidente. Passato rovinosamente dalla tosse al riso, quel padre, che era molto più avanti dei suoi tempi, giurò che mai più avrebbe cercato di insegnare ai suoi figli «il galateo o altre fesserie del genere». E mantenne. Da allora, qualsiasi incidente succedesse a qualcuno dei suoi numerosi e movimentati figli, tutti in coro dicevano: «Occupati d'altro, papà». Lo diciamo ancora: è entrato nel lessico familiare, anche se sono vent'anni che lui non c'è più.

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