I due passaggi della sentenza appaiono, quindi, di decisa rilevanza da un lato per l'esplicito e fermo riconoscimento della facoltà di scelta di sottoporsi o meno ad un determinato trattamento (nel caso di specie per le particolari convinzioni religiose) da parte del soggetto anche in condizioni di urgenza clinica, dall'altro per il richiamo ad una indagine controfattuale sul nesso causale che, abbandonate arbitrarie quantizzazioni percentualistiche e statistiche spesso senza aderenza alla fattualità ed alla concretezza imposte dal caso concreto, riesca a cogliere e ad offrire al giudice una seriazione causale qualitativa logicamente congrua e razionalmente consequenziale.
L'A. propone così il recupero delle esperienze liberaldemocratiche che, abbandonate con la rivoluzione culturale degli anni settanta, consentirebbero oggi di rispondere alle sfide della globalizzazione.