Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonata

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Le buone maniere

202778
Caterina Pigorini-Beri 1 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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Ci sono le Casse di previdenza per la vecchiaia, per l'infanzia abbandonata, per la maternità, pei caduti, pei rigenerati; le Società di temperanza, i baliatici, il patronato scolastico, quello dei liberati dal carcere; ci sono le Società cooperative; quelle di Mutuo Soccorso; i dormitori pubblici, la mutua sussistenza, i dispensari medici, gli ospedali, i conservatorii, gli asili infantili, e una miriade infine di istituzioni benefiche e morali, in cui le donne sono chiamate a prestare il loro concorso morale e materiale fin dove le loro forze lo permettono. Un bell'esempio di carità a' suoi tempi fu dato dalla Marchesa di Barolo a Torino, che dopo aver consolato gli ultimi giorni di Silvio Pellico, consacrò le sue ricchezze e la sua stessa persona al sollievo degli infelici e alla riabilitazione dei colpevoli, con istituzioni che sono in gran parte ancora moderne, per quanto ispirate da convinzioni di esclusività troppo assolute. Quello che colle sue immense ricchezze potè fare questa nipote del gran Colbert, che fu chiamata una santa moderna; quello che potè compiere col suo genio, colla sua virtù, colla sua dottrina, colla sua annegazione, col sagrificio della sua gloria e della sua fortuna, Maria Gaetana Agnesi, oggi possono compierlo lo sforzo e il contributo di tutti, mediante questi Comitati a cui nei piccoli e nei grandi centri le donne debbono dedicarsi, senza trascurare le occupazioni e le discipline domestiche. È il massimo degli errori quello di credere e di pensare che non si possa accudire all'uno e all'altro di questi doveri. Non è anzi che sapendo ottemperare al primo dei doveri che è quello della famiglia, che si può portare nel seno dei Comitati di provvedimento, di prevenzione e di beneficenza, lo spirito alacre e fecondo per un lavoro utile e proficuo a vantaggio di tutti. Ricordarsi sempre che la Beecher-Stowe, e sarà utile ripeterlo ad ogni momento, pensò e scrisse il suo libro per cui la croce potè brillare sul petto dei poveri negri redenti, facendo sola la cucina di casa. Il compito più oneroso, quanto a fatiche materiali per le adunanze, per le compilazioni dei verbali, per la verifica dei conti, delle bullette, e infine per quanto riguarda gli uffici di segretari e di amanuensi, è riservato alle giovinette, le quali senza petulanza, senz'albagia, con discrezione e modestia possono partecipare alle discussioni, anche se avessero carattere morale assai delicato, salvo sempre la verecondia e la fede, come diceva Epitteto; poichè ormai le giovinette hanno la mente aperta a sentire e a comprendere molte cose, che soltanto una trentina di anni fa si ignoravano completamente. Anche questo è un portato dei tempi. Ogni cosa sotto il sole ha il suo tempo, dice un saggio sublime; si può preferire più un tempo che un altro, ma bisogna rassegnarsi al proprio. Solo è a desiderarsi che le costumanze non ammolliscano i costumi e resti incolume il sentimento dell'austerità nazionale.

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Passa l'amore. Novelle

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Luigi Capuana 1 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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Abbandonata da Dio, mi rivolgeva al diavolo, che almeno mi prometteva quella felicità.... Ah sono stata ingannata anche da lui!... Mi sentivo morire dal terrore, e leggevo, leggevo quella preghiera di cui capivo soltanto poche parole, con la fronte bagnata di sudore diaccio, col cuore che quasi non mi batteva più, con la voce che mi moriva in gola, ginocchioni presso la finestra aperta di quella stanzaccia dove mi recavo a notte avanzata, brancolando nel buio, portando i fiammiferi e la candela benedetta della Candelora, perchè, occorreva una candela benedetta.... E poi ho continuato per mesi e mesi, qui, in questa camera, invocando, persistente, colui che non appariva, che non è apparso mai! Mai!... - Domine, ignosce illae! - balbettava il canonico, alzando pietosamente gli occhi. E soggiungeva: - Dio misericordioso.... Tu, povera figliuola, non sapevi quel che facevi. - Lo sapevo, padre; lo facevo a posta!... - Ma era un'aberrazione, un suggerimento del demonio.... Ora che ti accusi del peccato, ora che, pentita, domandi perdono.... - Sono dannata!... Sono dannata! - tornava a singhiozzare Rosaria desolatamente. - Ah, figliuola! Questo, questo peccato ancora più grande: disperare della misericordia di Dio!... Sei già perdonata! In nome di Colui che me n'ha dato potestà, ego te absolvo!... E ora che intendi di fare, figliuola mia? - Voglio andar via, lontano, Suora di Carità!... Partire sùbito.... sùbito!

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