Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Marina ovvero il galateo della fanciulla

193818
Costantino Rodella 1 occorrenze
  • 2012
  • G. B. Paravia e Comp.
  • Firenze-Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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A tavola la signora Bianca aveva avvezzata la figliuola a non dimenticare nessuna di quelle avvertenze, le quali, benchè ciascuna per sè sia cosa leggiera, tuttavia distinguono chi è ben costumato da chi non l'è; e le principali sono: Non andarti a sedar a tavola prima degli altri; e lì non abbandonarti sulla mensa col muso nel piatto, coi gomiti allungati sul desco sì da far star a disagio i vicini; nè appoggiarti tutta sulla spalliera della sedia, e su quella dondolarti. Non dimandar d'esser servita prima, ma attendi il tuo torno, e allora fa con discrezione, senza rivolgere colla forchetta tutti i pezzi per sceglierne il migliore, cagionando ritardi agli altri; e quando il cortese vicino si offre di servirti, ringraziandolo, raccomandati per una porzione non grossa. Non fare grandi bocconi, enfiando sconciamente le guancie, e contorcendo sgraziatamente la bocca; non andar a precipizio, nè troppo a rilento. Non usar mai le mani quando poi giovarti del coltello e della forchetta. Non inzavardar la tovaglia col lasciarvi cader su vino o salse; nè gittar sotto la tavola ossa o cibo che non ti piaccia; ma lascialo nel tuo piatto. Non forbirti le dita, nè le labbra colla tovaglia; ma sì colla tua tovagliuola. Non far la schifiltosa, spiluzzicando in tutto, e una cosa non piace, e l'altra neppure; non stare a fiutar le vivande; ne mostrarti grande divoratrice. Non usa il tuo cucchiaio o forchetta per prender le vivande dal piatto comune: nè ciò, che già fu nel tuo piatto, presentalo altrui, nè rimettilo nel piatto di mezzo. Non far rumore colla bocca masticando: nè fa sgrigiolare le posate tra loro o contro il piatto: Non metti le dita nel naso o nella bocca, non pulirti i denti colla tovagliuola. Bevi poco, e piuttosto annacquato; una ragazza beona si spoglia di tutto quel poetico che sempre la deve circondare. Non bevi da ingorda, se non vuoi che ti assalgano quegli attacchi di tosse, che rendono così brutta la figura; appena bevuto forbisciti tosto colla tovagliuola; perchè non rimangano a orlare le tue labbra basette rossigne, negate alla donna dalla natura. Se altri t' offre di far a mezzo o del frutto o del confetto, o che so io, e tu non rifiutarlo; ma bada di non esser tu la prima a dimandarlo, specie a un uomo; chè indica troppa famigliarità, che non debbe permettersi a fanciulla costumata. Non parlare a bocca piena, non alzar troppo la voce, nè sfilinguellare sempre tu. Con questo però non voglio intendere, che tu debba tranguggiar il cibo senza mai aprir bocca a guisa di certosina; ma rispondi con compiacenza a chi ti volge il discorso. Marina era un diletto vederla a tavola, composta e disinvolta, discreta in tutto, nè muta, nè ciarlona; e siccome era di molto istruita, nel parlar con lei il discorso si sollevava; oh non era rischio che cadesse nel triviale! E quando invitata, andava a pranzo fuori! Già è inutile il dirlo, v'andava sempre con la madre, e quindi si regolava sul portamento di lei; quale vedeva fare alla madre ed essa faceva. Allorchè si veniva ad avvertire in sala, che s'era dato in tavola, essa si alzava dalla seggiola; ma non mai prima delle altre; se qualcuno de' commensali cortese le veniva ad offrire il braccio; essa lieta e senza pretensione lo prendeva, ringraziando; ma se si era all'amichevole, balzava su allegra e s'avviava cogli altri; arrivata alla tavola, ringraziava il suo cavaliere, e si metteva al posto assegnatole. Levata la mensa, al braccio, che le offeriva il suo vicino, rientrava nella sala, dove s'andava a riunire alla madre.

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