In Lichtenstein, invece, nessuno timbro concitato, ma oggettività, freddezza clinica, aderenza ironica alla realtà, che è così e che impedisce pertanto di abbandonarsi a commenti tautologici. Nella diversità dei toni si misura la distanza che separa la negazione di una posizione neo-dada dalla fredda positività di una posizione pop. Giacché non deve sfuggire che nell’americano l’immagine vale soprattutto per i suoi attributi positivi: esattezza, visività, apertura ad una circolazione amplissima. Accanto alle copie tratte da Cézanne e da Picasso, queste ispezioni linguistiche potrebbero fornire un supplemento d’indagine ed un aggiornamento al tema della condizione dell’«opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica» 48.
Pagina 156