Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbandonarmi

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

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Angiola Maria

207317
Carcano, Giulio 2 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Egli, che m' ha ajutata sempre, non vorrà abbandonarmi adesso! Quanto a voi, non putro che ricordarmi sempre del servizio che m'avete fatto. » « Eh! m' è costato poco, la mia figliuola; chè quasi m'ero dimenticato che c'eravate voi nel fondo della carretta. Promettetemi almanco, che se aveste a passar ancora di qui, se tornaste un' altra volta a Milano, farete capitale di me; al caso, cercate conto di Battista il cavallaro; e tutti v' insegneranno. » « Ah no! io non vi ritornerò mai più; così non vi fossi andata mai!... Addio dunque, buon Battista; ricordatevi qualche volta anche voi della povera orfanella. » Il buon villano pareva commosso, e: « Che almeno io sappia il vostro nome, » riprese, « perchè voglio che sta- sera la mia piccola Tecla dica un'avemaria anche per voi.... » « Sì, la preghiera dell'innocente mi farà del bene! Ditele dunque che raccomandi la povera Angiola Maria. » Al momento di congedarsi, la giovinetta s'avvicinò al cavallaro, e, traendo dalla taschetta del grembiale una moneta d'argento, fece prova di mettergliela nelle mani; ma egli, levata la destra in atto di malcontento, si fe' brusco in viso, e con un salto fu di nuovo al suo posto su la carretta; menò una buona sferzata al ronzino, il quale, come sentisse l'odore della stalla vicina, tirò innanzi di galoppo un momento appresso, l' uomo e la carretta erano scomparsi; e la fanciulla si trovò sola, in mezzo alla strada deserta e nevosa. Ma quella sicurezza ignara quasi del pericolo, quel semplice coraggio che la Provvidenza mette ne' cuori buoni, in quel duro momento rinacque nel suo. Era sola, ma pensava che intanto sua madre pregava per lei in cielo, e si sentiva tranquilla, nella fiducia che la risoluzione presa le fosse stata inspirata di lassù; così, senza nessun terrore, ella s'apparecchiava a incontrare la traversia del cammino, il rigore della stagione, l'incertezza dell'avvenire. Solo un pensiero di malinconia le chiamò in quell' ora una lagrima sugli occhi; fu un involontario ritorno dell'anima al passato, il ricordarsi con che diverso augurio, con che speranza aveva attraversato, poco più d'un anno prima, quelle stesse strade, que' luoghi stessi! che voti erano stati i suoi, che incantesimo pareva la sua vita! E adesso in poco tempo, che funesto mutamento, che lezione dolorosal... Non più lusinghe nè amore, non più madre nè fratello; dietro a sè lasciava il disinganno dell' innocenza, l'orrore della malizia degli uomini; e nell'avvenire, più nulla, nulla, se non la fede nel Signore; la fede, che serbava sempre per lei il medesimo sorriso, ch'era come un angolo di cielo azzurro, con una stella di pace, quando la notte è buja e l'aria carica di nubi nere. Maria si mise per una viottola di traverso, che la guidò al sagrato d'un' antica chiesa, fuor dell'abitato, che quei del paese chiamano Ia Madonna de' Miracoli. Per avventura la porta n' era aperta; ella entrò, e inginocchiata appiè dell'altare, innalzò a Dio dal fondo del cuore una preghiera pudica, ardente, segreta; una preghiera tutta d'amore, che nessuno le aveva insegnata, e per questo forse più pura, più preziosa! La chiesa era vasta, deserta, oscura; un lumicino, sprizzando le ultime scintille, moriva a fianco dell'altare. In quella solitudine, in quel silenzio le risovvenne la sera, quando, sola del pari al cospetto di Dio, e tutta tremante d'una gioja nascosta, aveva ascoltate le calde parole del giovine straniero, e ricevuta la promessa dell'amor suo. Allora, compresa da religioso spavento, quasi quel così importuno pensiero le pesasse su l'anima, grave come la memoria d'un delitto, posò la fronte ardente sul freddo marmo della balaustrata dell'altare, e con ferma voce proferì queste parole: - O Signore, io aveva dimenticata la vita oscura e tranquilla, nella quale voi mi poneste, e la vostra mano s'è

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., tu, la più bella, la più santa creatura del Signore, l'unica luce ch' io avessi ancora, puoi abbandonarmi? Abbandonarmi, quand' io, per amarti, ho dimenticato patria, parenti, nome, tutto?... Cielo! dunque la virtù ch' io cercai, altro non era che un delirio, la poesia de' vent' anni, l'incanto d'una primavera? Bisogna che sia così. E ora che farò?... Tornar nei mondo, gettarmi in questo vortice di cose, nell'ebbrezza della passione, nella vita del momento; sì, ridere delle lagrime che si versano da per tutto, e di quelle che farò versare anch' io; e a quanti mi rinfacceranno di non creder più a nulla, nemmeno alla virtù dire: Gli uomini m'han voluto così! peggio per loro. » Maria raccapricciò a codeste strane parole, chinò la fronte e impallidì. Arnoldo la guardava quasi sdegnoso, e levandosi a un tratto, mosse per allontanarsi. « Si fermi, signor Arnoldo, » proruppe la sbigottita fanciulla, « e non mi lasci in questo modo.... Io le ho parlato come una povera giovine onesta, ho fatto il mio dovere. Lei non sa, non vede il mio dolore, ma soffrirei ben di più se non avessi coraggio di parlarle col cuore in mano. La grandezza, la felicità che mi vuol dare, non sono fatte per me: questi due anni della mia vita non saranno stati altro che un sogno, ma il più bello di tutt' i miei sogni!.. Quando penso a queste quattro mura, dove sono nata, dove per tanto tempo sono stata felice anch' io.... quando penso a mio padre, a mia madre, a mio fratello.... Oh se vivessero ancora.... non mi avrebbero certamente benedetta! » « Se que' buoni vivessero ancora, vorrei metter la nostra sorte nelle loro mani. E anche lui, vostro fratello.... » « Il povero Carlo!... Ah se sapesse com'egli pensava e

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