Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbandonarli

Numero di risultati: 2 in 1 pagine

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Galateo per tutte le occasioni

188056
Sabrina Carollo 2 occorrenze
  • 2012
  • Giunti Editore
  • Firenze-Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Anzi, il costante tentativo di negare gli aspetti più difficili dell'esistenza e di eliminare quelli meno produttivi nell'ottica di un più efficiente piano di risanamento del sistema pensionistico potrebbero prima o poi condurci alla pratica di abbandonarli nudi al freddo polare per risolvere definitivamente la questione. In realtà questo folle atteggiamento di disprezzo ed emarginazione sta creando seri problemi di equilibrio alla nostra società, troppo malata di velocità ed efficienza per ricordarsi di valori come l'esperienza e la riflessione. In attesa di una revisione comune delle priorità esistenziali, che porterebbero a una naturale reintegrazione degli anziani nel sistema sociale e familiare, cerchiamo di rispettare almeno le più elementari norme di buona educazione. ✓ Aiutare. A portare i pesi, ad attraversare la strada, a tenere aperta una porta pesante, a salire gli scalini dell'autobus, a uscire da una situazione complicata. Invece di fare finta di nulla o spazientirsi, rendersi utili. ✓ Portare pazienza. Se alla guida dell'auto particolarmente lenta che ci procede intravediamo una testa canuta, rallegriamoci dell'intraprendenza e dell'energia che ancora la porta a sfidare il traffico invece di strombazzare. Ascoltare. Chi ha molti anni sulle spalle ha conosciuto un mondo totalmente diverso dal nostro. Chiediamogli di raccontarcelo. Sarà piacevole per entrambi. ✓ Farli partecipare. Il fatto che abbiano un passato non significa che il loro futuro, o addirittura il presente non esista. Coinvolgiamoli quanto più possiamo nella nostra vita, condividiamo attività e passatempi, troviamo loro un compito, coltiviamo la loro legittima utilità. ✓ Assecondiamoli. Capita spesso che gli anziani sviluppino alcune abitudini a cui si affezionano particolarmente, che danno loro sicurezza. Non condanniamole come fissazioni ma cerchiamo, entro i limiti del ragionevole, di rispettarle. ✓ Regaliamo loro novità. Anche se amano le certezze cui la loro vita è ancorata, non sono fiammelle spente, ma soltanto un po' affievolite. Riaccendiamoli con qualche allegra sorpresa, che non stravolga il loro stile di vita ma che sia in grado comunque di trasmettere loro un po' di carica e di entusiasmo. ✓ Incoraggiamoli. A cominciare nuove attività, a godersi amicizie e tempo libero. Diamo loro gli strumenti per farlo. ✓ Condividiamo con loro la gioia di avere un bambino per casa. Portiamo spesso i nostri piccini a trovare gli anziani. È uno scambio silenzioso, il loro, che non possiamo comprendere fino in fondo, ma che fa bene a entrambi. ✓ Siamo discreti negli aiuti. Lasciare libera la poltrona più alta, in modo da non costringere ad affondare nel divano da cui ci si rialza a stento e con straordinarie acrobazie, preparare lo stesso piatto di cibo morbido per tutti, lasciare libero il posto a sedere in autobus senza necessariamente invitare a sedersi, parlare un po' più forte senza aspettare che ci venga richiesto per la terza volta di ripetere la stessa frase; ci sono mille accorgimenti per fare cortesie senza sbandierarlo. Anche chi ha una certa età però dovrebbe cercare di attenersi ad alcune regole di cortesia e rispetto dei più giovani, in modo da rendere un reciproco piacere lo stare insieme. una signora tiene il Manuale di buona maniere di Nonna Speranza ✓ Innanzitutto non trascurare la propria salute. I fumatori incalliti che nonostante i divieti dei medici proseguono nel loro vizio, costringendo i familiari a corse regolari all'ospedale con il cuore in gola, gli spericolati che attentano alle proprie ossa arrampicandosi ovunque pur di dimostrarsi invincibili e che non si accorgono invece di quanto fanno stare in pena i figli, gli irriducibili che non vogliono cedere alle cure e alle medicine perché si sentono in perfetta forma, di perfetto hanno, in realtà, solo il proprio egoismo. ✓ Non lamentarsi in continuazione del fatto di avere poco tempo di fronte, ricattando moralmente chiunque stia loro intorno e colpevolizzando i più giovani. Saper rispettare i propri ritmi ma anche quelli altrui, senza imporre sacrifici eccessivi. ✓ Sapersi coltivare interessi e amicizie al di fuori della famiglia, in modo da non obbligare i figli a visite quotidiane. Senza contare che ci si gode molto di più la presenza dei propri cari quando si sa che ci vengono a trovare non perché devono ma perché fa loro piacere. ✓ Non criticare automaticamente tutte le novità. È una tendenza diffusa tra chi ha passato un certo numero di anni quella di disapprovare ogni cosa che li costringa a un cambiamento. Cercare di capire, invece di censurare a priori, è un modo di amare la vita. ✓ Approfittare dei servizi messi a disposizione da comune e attività di volontariato per gli anziani. ✓ Tenersi attivi e rendersi utili: ci sono anziani che regolano il traffico all'uscita delle scuole, che organizzano fiere e occasioni di beneficenza, senza contare le mamme che avrebbero disperatamente bisogno di un sostegno nell'accudire ai propri figli (se non si hanno nipoti propri non significa che non si possa essere nonni comunque) o anche solo di qualche consiglio. ✓ Non lamentarsi degli acciacchi dell'età. Per quanti siano, sarà sempre maggiore il numero delle malattie che non avete, c'è da scommetterci.

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Approfittate piuttosto di videoregistratori e dvd e fate vedere loro cartoni animati - sempre e comunque pochi e selezionatissimi - invece di abbandonarli davanti al video. È una facile tentazione, ma anche un serio pericolo. Attenzione anche ai cosiddetti "bollini" indicatori che i canali televisivi appongono alle trasmissioni per indicare se sono adatte alla visione di un pubblico di bambini. Non sempre sono corretti e comunque ciò che è adatto a un bambino di sette anni non è necessariamente accessibile a uno di quattro, che si impaurisce più facilmente. Esistono diversi cartoni animati che, pur considerati come tali per bambini, in realtà sono troppo violenti. E comunque trasmettono valori che non necessariamente sono i vostri. Vagliate con attenzione. ✓ Scegliete con cura i vostri maestri, meglio se di persona e non dal video. ✓ Ricordate che la televisione ingigantisce, amplifica le sensazioni. Ciò che vi pare ragionevole in televisione (una persona, un abito, un atteggiamento), può risultare assolutamente fuori luogo nella vita di tutti i giorni. ✓ Non parlate degli affari dei personaggi televisivi come se fossero accaduti al vostro vicino di casa. ✓ Non fate zapping in continuazione se avete qualcuno accanto. Se la televisione è una sola, rispettate i desideri di tutti. ✓ Non guardate la televisione mentre siete a tavola. Parlate con chi vi sta accanto, assaporate ciò che avete nel piatto e godetevi un po' di tranquillità. ✓ Non guardatela a tutti i costi. Se la sera siete troppo stanchi per uscire o per leggere un libro, è comprensibile che la soluzione più semplice sia accendere la televisione, ma passare da un canale all'altro senza scopo perché non si trova nulla di interessante stordisce. Piuttosto fate una telefonata a un amico che non sentite da tanto, andate a trovare la mamma, accendete la radio, fate un lungo bagno con le candele profumate o sfogliate un catalogo di viaggi da sogno. Oppure andate a dormire. ✓ Non fatevi incantare dalle televendite. Fate molta attenzione a quello che vedete e non cedete alle offerte imperdibili e irripetibili. C'è sempre una seconda occasione nella vita. ✓ Se avete ospiti, dimenticatela. Anche se c'è quell'irrinunciabile puntata della serie che state seguendo da tempo. Esistono i videoregistratori programmabili o, in caso di evidente incapacità tecnologica, gli amici con videoregistratore che possono farvi il favore.

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