Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Dei doveri di civiltà ad uso delle fanciulle

188229
Pietro Touhar 1 occorrenze
  • 1880
  • Felice Paggi Libraio-Editore
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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E intanto si mostrano trasandate nel vestiario e nei modi; non hanno cura della nettezza e dell'ordine delle mobilie; chiedono o rispondono con mal garbo, ricevono senza ringraziare, si abbandonano al cattivo umore, addivengono inquiete, noiose, insopportabili, e con quelle persone poi con le quali devono passare la maggior parte della loro vita; poichè guai a coloro che disaffezionate al tetto paterno s'immaginano di dovere star meglio altrove! Ma guai anche a chi non sa rendere gradevole e beato il soggiorno nelle pareti domestiche! I figliuoli devono in tutto consolare e abbellire la vita dei genitori, il chè principalmente dalla religiose e dalla morale deriva; ma anche la civiltà vi ha molta parte. I doveri dei padri e delle madri verso i loro figliuoli sono cosa della maggiore importanza; non s'appartiene a questa operetta il parlarne; ma non sarà fosse inopportuno ricordare che la educazione, affinchè non apparisca goffa e affettata, vuol essere annoverata fin dal bel principio tra le utili istruzioni da dare all' adolescenza. Quest'avvertenza è viepiù a proposito per le convenienze della società, imperocchè facilmente si acquistano con la imitazione: perciò la gioventù educata sotto gli occhi di genitori o di precettori, che le buone usanze conoscono e seguono, a poco a poco vi si assuefà e vi si conforma, senza che, per così dire, sia necessario farlene la spiegazione. Sonovi da osservare questi doveri anche verso i parenti prossimi, come zii, zie, cugini, ai quali già ci lega affetto di famiglia. Invero i diversi gradi di parentela, d'età e di stato possono indurre qualche differenza nella nostra condotta riguardo a ciascuno di essi, quanto al rispetto, alla familiarità, all'intimità; ma a tutti dobbiamo voler bene, usare attenzione, portar rispetto quand'anco la nostra condizione ci facesse essere al di sopra di loro nella scala sociale. Chi sfuggisse di riconoscere parenti che il caso abbia posto in istato inferiore, darebbe indizio di orgoglio ridicolo e imperdonabile. Non dovete dunque studiarvi di tenerli lontani da voi, o di farli accorti che vi reputate da più di loro; chè anzi quanto maggiore vi sembrerà la distanza, tanto più vi conviene usar con essi delicati riguardi, procurando di far dimenticare la differenza di condizione che passa tra voi e loro. Se aveste maggior trasporto d' affetto per alcuni che per altri, non dovreste addimostrarlo in presenza di questi, che sarebbe lo stesso che mortificarli. E da ciò nascono talora quelle avversioni di famiglia che fanno divenir nemiche le persone tra le quali esser dovrebbe affettuosa e durevole amicizia. In una parola, non dimenticate mai questa massima: Onorare la famiglia, è lo stesso che fare onore a noi medesimi. Dobbiamo: Portar rispetto e usare attenzione ai genitori; ascoltare i loro consigli; mostrare riconoscenza delle loro cure paterne; essere affetto per tutti i parenti, e darne lor prova in ogni miglior modo e occasione. Non dobbiamo: Far trapelare agli estranei quelle dissenzioni leggiere che talora si suscitano in seno della famiglia; diportarsi con orgoglio verso i parenti di condizione inferiore; mostrare più affetto verso gli uni che verso gli altri.

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