Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245370
Grazia Deledda 1 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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L'uomo guardò la zia, ergendo d'un tratto la piccola testa serpentina: la zia abbassò la sua, abbandonando le mani sui fianchi. Pareva l'avessero colpita, ferita, e dovesse stramazzare. Eppure mi sembrò che fingesse un poco, o almeno esagerasse. Speranze e gioie confuse mi attraversavano il cuore. Ecco che anch'io ero diventato uomo; qualcuno mi accusava di una colpa, ed io ero pronto a confessare, a riparare, a ricevere il castigo. La zia a poco a poco si riebbe: l'uomo non cessava di guardarla, in apparenza mansueto e un po' afflitto: ma io lo vedevo sorridere fra le sue rughe, e mi accorgevo che egli non badava più che tanto a me: la zia era la vera responsabile, davanti a lui: quella che doveva rispondere per me e pagare per me. Questo m'irritava. Stringevo i pugni, sotto il tavolino: secondo quello che accade, ti accorgerai chi sono io, - dicevo con gli occhi al piccolo uomo. La zia mi chiese il taccuino, con un gesto teatrale. Esitai a trarlo: e quando glielo diedi non ritirai la mano per essere più pronto a riprenderlo. Le parole che lessi tornarono a turbarmi fino al profondo delle viscere; mi sembrò che fossero scritte in rosso. "La ragazza è incinta.,, Io scrissi lentamente, con caratteri chiari e fermi: "Sono pronto a sposarla,,. E feci leggere il foglietto alla zia; poi mi rimisi in tasca il taccuino deciso a non trarlo più. Secondo me la parola definitiva era detta.

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