Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbandonando

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L'impugnazione del permesso di costruire ed il cartello di cantiere: un nuovo amore? - abstract in versione elettronica

114723
Di Mario, Alberto 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
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La sentenza si inserisce in quell'orientamento restrittivo che modella la decorrenza del termine di impugnazione dei titoli edilizi a seconda della situazione di fatto e del vizio denunciato, abbandonando il più generale termine della fine dei lavori. In questo contesto riprende l'uso dell'affissione del cartello di cantiere e dell'inizio dell'attività edilizia. La pronuncia si presta poi ad un'analisi delle posizioni giurisprudenziali in merito alla decorrenza del termine di impugnazione dei titoli edilizi da parte dei terzi, che l'approvazione del T.U. edilizia ha contribuito a complicare.

La svolta delle Sezioni Unite sulla sorte del contratto pubblico - Il punto di vista amministrativo - abstract in versione elettronica

115109
Lamberti, Cesare 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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Con una decisione a sorpresa (ma attesa da molti) le Sezioni Unite affermano l'attribuzione alla giurisdizione esclusiva amministrativa della privazione degli effetti del contratto, così abbandonando la necessità, sinora sostenuta, della doppia giurisdizione e del giudizio di ottemperanza per ottenere la piena tutela dell'interesse sostanziale dedotto in giudizio. Al giudice amministrativo spetta, da ora in poi, la decisione sul rapporto contrattuale in atto con l'aggiudicatario dopo l'annullamento dell'aggiudicazione. È chiusa ogni questione? Con il giudice ordinario sicuramente sì, ma all'interno del giudice amministrativo si profila qualche complicazione ...

Malattie professionali e responsabilità penale: un conflitto giurisprudenziale senza vie d'uscita? - abstract in versione elettronica

115761
Folla, Natalina 1 occorrenze
  • 2010
  • DoGi - Dottrina Giuridica
  • diritto
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In ordine all'accertamento del nesso causale, essa, di fatto, aderisce a quel problematico orientamento giurisprudenziale che opta per una nozione "debole" della causalità, accontentandosi dell'aumento del rischio (o della mancata diminuzione dello stesso) e abbandonando il rigoroso criterio che impone una probabilità vicina alla certezza. Quanto alla colpa, l'impostazione accolta per fondare la responsabilità degli imputati si inscrive nel discutibile indirizzo interpretativo volto a ritenere sufficiente che l'agente sia in grado di rappresentarsi non l'evento concretamente verificatosi, ma la mera "potenzialità" di un danno che genericamente possa derivare dalla sua condotta. Infine, il ragionamento riguardante la questione delle posizioni di garanzia presenta talune oscurità che si incontrano non tanto nella esposizione dei criteri per la individuazione dei soggetti responsabili, sia originari che derivati, all'interno della organizzazione societaria, quanto nella pretesa di riferire l'evento a tutta la serie dei garanti succedutesi nel tempo.

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