Abbandonando anche la poco probabile idea di un’azione dei pianeti, abbiamo più sopra espresso come opinione più plausibile, che la forza dirigente in questo caso sia semplicemente una forza enorme di projezione risiedente nel nucleo della Cometa; il che ci ha condotti a concludere, l’orientazione del nucleo nello spazio esser stata quasi costante per tutto il tempo che durò la coda secondaria.
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