Questa riflessione sarà ambientata in un’epoca precisa della storia dell’arte europea, e cioè nel Settecento, secolo di tutte le rivoluzioni, secolo ponte fra l’arte moderna e l’arte contemporanea, secolo nel quale nasce il romanzo e in cui la psicologia, abbandonando la fisiognomica, configura il “personaggio”, cioè attribuisce a ogni creatura uniche e irripetibili caratteristiche interiori, che si manifestano a tutti i livelli, dall’intimo, all’interpersonale, al sociale...
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