La disciplina sui costi da reato abbandona il doppio binario tra giudizio tributario e giudizio penale?
Dopo la dura contrapposizione tra la giurisprudenza del Giudice delle leggi e quella della Cassazione, la Corte costituzionale abbandona la tesi del d.lgs. n. 368 del 2001 come "testo unico" della disciplina del contratto a tempo determinato e riconosce la fondatezza delle argomentazioni della sentenza Sorge della Corte di Giustizia, intervenuta ad affrontare il problema dell'interpretazione della controversa clausola di non regresso 8, n. 3, dell'accordo quadro sulla disciplina europea del contratto a tempo determinato. Il dialogo diretto con la Corte europea è implementato dall'importantissima ordinanza del 18 luglio 2013 n. 207 di pregiudizialità Ue, proposta dalla Consulta sulla (mancanza di) tutela effettiva del precariato scolastico, che segna una svolta epocale nel complesso rapporto tra l'ordinamento interno e la normativa comunitaria.