Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIFI

Risultati per: abbaiar

Numero di risultati: 3 in 1 pagine

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Malombra

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Fogazzaro, Antonio 1 occorrenze

Le Fate d'Oro

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Perodi, Emma 1 occorrenze

Mentre essa guardava intorno a sé, udì uno scalpitar di cavalli ed un abbaiar di cani, nonchè alcune voci che gridavano: « Fate largo al duca di Narroway! » e il Principe ed una bella signora passarono a cavallo, seguìti da uno stuolo di dame, cavalieri, paggi e valletti. Potete essere sicuri che la Principessa a quella vista si sentì schiantare il cuore dal dolore. Allora schiacciò una noce e ne scappò fuori una vecchina piccina pic- cina, che cardava la lana. La Principessa andò subito al castello e chiese di vedere la signora, la quale, appena scòrse la don- nina, piccina piccina, che cardava senza fermarsi mai, la chiese alla Principessa, e le offrì in cambio di scegliere qualche cosa nel castello. - Ve la darò soltanto col patto che ritardiate di un giorno il vostro matrimo- nio col Duca, e che io possa andare sta- notte sulla terrazza davanti alla camera di lui. - La signora desiderava tanto la don- nina, che concesse alla Principessa quanto chiedeva. Quando fu buio e il Duca fu bene addormentato, la ragazza andò sulla terrazza, e con voce dolce e monotona co- minciò a cantare. Cantò e ricantò tutta la notte, ma il Duca non si svegliò mai, e la mattina la innamorata scese desolata dalla terrazza senza sapere se era stata udita o no. Ella schiacciò la seconda noce dalla quale scappò fuori una donnina, piccina piccina, che filava la canapa. Essa piac- que tanto alla signora che, dietro richiesta della Principessa, acconsentì a protrarre di un altro giorno le nozze. Ma la Principessa non fu più fortu- nata la seconda notte della prima. Dispe- rata, schiacciò l’ultima noce e ne uscì fuori una donnina, piccina piccina, che dipanava la seta. Allo stesso patto la cede alla signora. La mattina, allorchè il Duca si ve- stiva, il servo gli domandò che cosa era lo strano canto ed il lamento che si era udito per due notti consecutive sulla ter- razza. - Non ho sentito nulla, - rispose il Duca - sarà effetto della vostra fantasia riscaldata. - Cercate di non dormire stanotte, e sono certo che vi parrà d'essere in paradiso, - disse il servo. - Così sentirete ciò che mi tenne desto due notti di seguito. - Il Duca si coricò, fece finta di dor- mire, e la Principessa, entrando nella ter- razza, si mise a cantare con più dolcezza che mai, pensando che era l'ultima volta che tentava la prova. Il Duca udendo la voce della bella e cara Principessa, si alzò. Corse subito presso di lei, e le spiegò che era stato lungamente in potere di una maga, i cui incantesimi sarebbero cessati soltanto dopo la loro unione. La Principessa, felicissima di poterlo liberare, acconsentì a sposarlo, e la maga fuggì dal paese spaventata dalla collera del Duca, e nessuno sentì più parlare di lei. Allora si fecero grandi preparativi al castello, e lo sposalizio, che fu presto ce- lebrato con pompa solenne, e al quale presero parte molti principi, pose termine all'avventura del Bue Rosso di Narroway nonché ai pellegrinaggi della bella figliuola del Re.

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I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 1 occorrenze

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