Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbaia

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La freccia d'argento

212171
Reding, Josef 1 occorrenze
  • 1956
  • Fabbri Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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- abbaia Ed-mastica- gomma. - Che cosa ci fa qui questo intruso? Verrà a fare la spia! Buttiamolo fuori! Vorrà vedere come è possibile fracassare il nostro Airone. Fuori! Fuori immediatamente! Ed-mastica-gomma, col viso contratto da una smorfia, balza addosso al cappellano, lo afferra per un braccio e fa per trascinarlo fuori. Ma l'ha appena toccato, che viene scaraventato a gambe all'aria contro la parete della cantina... - Ed ora è lì che urla come se lo scorticassero. - Ecco, piccioncino mio! - dice il cappellano con un sorriso. - Da un pezzo avevi bisogno di una lezione coi fiocchi: ti farà bene certamente! - E intanto pensa: «Guarda come vien buono il corso di lotta giapponese che ho seguito da studente!» - Sei poi ti venisse il ticchio di toccare ancora con le tue mani sporche la mia tonaca consunta, tanto bisognosa di riguardi, bada che uso le brusche. E un braccio slogato è una faccenda piuttosto antipatica! Ede, masticando, cerca di radunare le sue lunghe membra sparse... Ha perso completamente la bussola. Si era aspettato tutto, ma non che un prete da niente si difendesse come un campione di lotta libera imbottito di muscoli. Mogio mogio si rannicchia in un angolo, tastandosi circospetto le braccia e le gambe. I ragazzi della banda non si stupiscono che Ede ci sia cascato in pieno. Anche loro si immaginavano ben diversi i preti! Questo cappellano non è affatto un moralista barbogio: è più giovane di tutti loro messi insieme. E com'è franco e ardito! Al suo confronto Ede, con i suoi quindici anni, è un vecchio decrepito con i piedi nella fossa! - Non vengo qui né a far la spia, né a fracassare qualcosa, - dice il cappellano - ma a farvi una proposta. Ormai è certo che siete stati voi a dar l'assalto per ben due volte al capannone dei crociati. Io però non ve ne faccio una gran colpa. Quello che non mi garba affatto è che l'abbiate compiuto a tradimento, senza un cartello di sfida, senza preavviso. Di notte, di soppiatto, è lo stile dei delinquenti. Ora che conosciamo il vostro nascondiglio, ci sarebbe facile informarne la polizia. Ma noi non ricorriamo a questi mezzucci. Piuttosto vi propongo qualcosa di meglio: che i crociati e la banda del Nord facciano un armistizio. Fino al derby devono cessare tutte le ostilità, gli spionaggi, le rappresaglie. Dopo la corsa, per purificare quest'aria infetta, si farà all'aperto una bella partita a «guardie e ladri», su una vasta estensione di terreno, secondo tutte le regole e con l'arbitro. Siete d'accordo? - Sì, sìii! - risponde quasi all'unanimità la banda del Nord. - Un momento! Un momento! Devo pur dire anch'io la mia parola! - si fa coraggio a un tratto quel fagotto di cenci a cui è ridotto Ed-mastica-gomma. - Che cos'hai ancora da borbottare, Ede? - chiede la voce argentina di Jörg. - Dopo quel che è avvenuto, la proposta è ben generosa! Pensa un po': non avremo da temere rappresaglie! - Jörg ha ragione! - Facciamo una tregua con i crociati! - Lotta leale da ambo le parti! - Su, Ede, accetta! Jörg ha dalla sua tutti i ragazzi della banda, ed Ed-mastica- gomma, là nel suo angolo, ci fa una figura assai meschina. Lo scacco subìto gli brucia ancora: il suo prestigio nella banda sembra definitivamente tramontato. Egli però non vuole ancora darsi per vinto e dice: - E va bene! Facciamo pure la tregua! - Senza azioni ostili, né sabotaggi, né spionaggi reciproci? - indaga il cappellano categorico. - Parola d'onore! - risponde Ede con voce nasale. - Be', allora siamo a posto! - E la sua parola d'onore? - chiede Ed-mastica-gomma. - Sono un sacerdote, e ciò ti deve bastare! - replica il cappellano. - Arrivederci, ragazzi! Ma non prima della gara!... - Arrivederla, signor cappellano! - Gente! - esclama uno della banda, dopo che il cappellano se n'è andato. - È una cannonata, quel prete! Sbatterebbe giù dalla slitta l'esquimese più forzuto! - Non sarebbe meglio buttar prima all'aria in quattro e quattr'otto la Freccia d'argento?... - sibila Ede velenoso. - Ede, ascoltami: se tradisci la parola tua e la nostra, ti concio io per le feste! E poi ti assesto un pugno sul muso, da cambiarti completamente i connotati. Finora ho tenuto dalla tua... Ma mancar di parola? Ah, no! Allora qui sei liquidato! Chi parlava era Bulle, l'aiutante in prima di Ed-mastica-gomma. È forte come un bue, ed Ede fa bene a non inimicarselo. Quando Bulle vede rosso, si salvi chi può! Con un sorriso da ipocrita, Ede batte svelto in ritirata: - Ma io scherzavo! - Spero bene! - ringhia Bulle. La ribellione di Bulle nessuno se l'aspettava. Ma la parola d'onore è per lui cosa sacra... Così, quella sera memorabile, nella banda del Nord si erano avute grandi sorprese. * * *

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