Abbagnano si è dimesso
Nicola Abbagnano
Motivazioni personali, non politiche, quelle delle dimissioni di Nicola Abbagnano che compirà 85 anni il 15 luglio prossimo. Troppo tempo da dedicare alle «scartoffie», troppe serate e nottate spese in lunghi dibattiti e in fondo la delusione di un intelletto lucido ed essenziale di fronte alle pastoie del quotidiano burocratico. Nel futuro di Abbagnano la revisione dei suoi scritti, un libro sulla morale e soprattutto più tempo da dedicare ai pensieri. Un commosso abbraccio di commiato fra il filosofo e Carlo Tognoli, due personaggi che reciprocamente si stimano, ha chiuso l'incontro.
Ritengo quindi molto probabile che entro breve tempo indicheremo al sindaco la persona che intendiamo designare alla carica ricoperta da Abbagnano».
È stato lo stesso sindaco Tognoli a telefonare per primo a Ludina Barzini dopo aver ricevuto le dimissioni di Abbagnano. «Accetto con soddisfazione e gioia - ha detto la giornalista subito dopo - anche se sono cosciente che l'impegno di consigliere comunale in una città come Milano non è cosa da poco».
Ieri mattina alle 10.30 il filosofo Nicola Abbagnano, assessore alla Cultura del Comune di Milano, ha varcato la soglia dell'ufficio del sindaco. A Carlo Tognoli ha presentato una lettera in cui annuncia la sue irrevocabili dimissioni dal consiglio comunale, cui era stato eletto come indipendente nella lista del partito liberale, e automaticamente dalla carica di assessore.
Esponente del mondo culturale milanese e, come dice lei stessa, «attenta e partecipe dei cambiamenti in atto nella società, con i molti fermenti di evoluzione autenticamente liberale», Ludina Barzini, quasi in coincidenza con i futuri propositi letterari del filoso Abbagnano, sta completando un libro dedicato all'attività letteraria e giornalistica del nonno e del padre.
Accademia della crusca
