Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbagliava

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SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime

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Capuana, Luigi 1 occorrenze

Diventò una meravigliosa forma di luce che abbagliava, e, tutt'a un tratto, sparì. Il Re, quasi per ammenda di quel che aveva fatto, mandò fuori un altro decreto: - Da oggi in poi, nessuno più finga di zoppicare nel regno! Ma la gente aveva contratto l'abitudine di zoppicare che il Re fu costretto a far bandire: - Zoppichi pure chi vuole! E quando vedeva passare davanti al palazzo reale qualcuno che arrancava come lui, non sapeva indovinare se lo facesse a posta o se realmente ciampicasse; e nel suo interno si rodeva. A poco a poco divenne malinconico e scontroso. Voleva restar solo; non riceveva neppure i Ministri, che per ciò facevano a modo loro, e ne facevano di tutti i colori. Si aggirava, ciampicando, per le vaste sale del palazzo. Ma dunque non c'era un dottore, un Mago nel suo regno da ridurgli la gamba corta uguale all'altra?Venne un dottore, e gli disse: - Maestà, io potrei accorciarvi quella più lunga. Val quasi lo stesso. Che! Che! Sarebbe diventato un nachero, più ridicolo che non fosse ora. O allungare la corta o niente! Venne un Mago, vecchio, canuto, con un barbone fino ai piedi. - Maestà, questo è un unguento capace di allungarvi la gamba più corta. Bisogna ungerla con esso e strofinarla forte forte fino a quando sentirete un dolore acuto che vi farà gridare dallo spasimo. Dovete aver pazienza. Una volta al giorno, non più. Ne prenderete quanto un cece, lo spalmerete nel cavo della mano e, via, a strofinare forte forte. Facendo così, dopo un anno, un mese e un giorno, sarete guarito. Non dovete però aver fretta; sarebbe peggio. - Vi pagherò, dunque, dopo guarito. - Maestà, quest'unguento, se non è pagato prima, non opra. - E se non oprerà anche pagato? - Maestà, qui c'è la mia testa! .... Il Re cominciò sùbito la cura. Ogni sera, prima di andare a letto, apriva lo scatolino dell'unguento, ne prendeva quanto un cece, lo spalmava nel cavo della mano e poi, strofina, strofina, strofina, fino a che non sopravveniva l'insopportabile dolore che lo faceva urlare dallo spasimo. Dopo due mesi di medicatura, il Re si accorse che quel vecchione di Mago non lo aveva ingannato: la gamba corta cominciava sensibilmente ad allungarsi. Doveva proprio attendere che si compisse il tempo stabilito da quello? Se invece di una al giorno facesse due, tre strofinazioni, non guarirebbe più presto? Il Mago lo aveva ammonito che sarebbe peggio; ma era, certamente, un'astuzia, per accreditare di più la sua medicina. E il Re, esitato un po', decise di farsi, tre, quattro, cinque strofinazioni al giorno, non curandosi dell'atroce dolore che provava ad ognuna di esse. E così, strofina, strofina, strofina, egli vedeva allungarsi la gamba a vista d'occhio. Se non che, quando, raggiunta la giusta misura dell'altra, avrebbe dovuto fermarsi, essa continuò, per una settimana, a crescere per conto suo: e il Re si trovò cianca all'incontrario; invece di ciampicare da destra, ora ciampicava da sinistra. Fortuna che quella maledetta gamba si fosse arrestata di crescere! Mandò corrieri per tutto il regno, in cerca del Mago. Nessuno sapeva dove abitasse: chi diceva in cima a una montagna, chi in una grotta sotterranea. Finalmente lo trovarono in mezzo a un bosco, intento a raccogliere erbacce selvatiche. - Dite al Re che io non c'entro più. Si rivolga a fata Luce. Udita la risposta, il Re capì che si trattava di una vendetta della vecchia che aveva detto: - Sono una Fata! Dove rintracciarla? Pensò di rifare il decreto: - Pena la testa, tutti i sudditi, uomini e donne, devono camminare zoppicando! Forse la Fata sarebbe ricomparsa sotto sembianze di vecchia; questa volta, però, l'avrebbe invitata a Corte, e le avrebbe reso tutti gli onori possibili. Ma la vecchia che si era rifiutata di zoppicare non comparve; e i sudditi cominciarono a stancarsi dei ghiribizzi di Re Cianca. Così, un giorno, tutti di accordo, rifiutarono di imitarlo. Il Re montò sulle furie. Se la prese coi Ministri: - A questo modo mi fate rispettare? E, spingendoli per le spalle, li cacciò via. Uno di essi, il più anziano, ebbe allora il coraggio di rispondergli: - Maestà, è rispettato chi rispetta; e voi non rispettate nessuno! Per questo, Cianca siete e Cianca resterete! ... Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra, che ho detto la mia!

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