Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abbagliati

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La fatica

169698
Mosso, Angelo 1 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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I miei occhi rimasero tanto abbagliati, che mezz'ora dopo l'impressione di quella luce vivissima io continuavo a vedere dinanzi a me ad occhi chiusi, una macchia luminosa. Göthe notò l'azione che la debolezza esercita sull'occhio, ed ecco come egli si esprime: "Chi passa dalla lace chiara del giorno in un luogo oscuro, nel primo momento non distingue nulla, e solo a poco a poco riacquistano gli occhi la loro attività: gli uomini forti riacquistano la visione distinta prima di quelli deboli. I primi in un minuto, mentre che i deboli impiegano fino ad otto minuti ". Questa osservazione di Göthe sulla durata maggiore che hanno i fenomeni della fatica sui deboli, è importantissima per lo studio che ora facciamo: nè meno importanti sono le sue ricerche sulle immagini colorate. "Come le immagini senza colore lasciano una impressione nell'occhio, così anche le immagini colorate lo fanno. Si tenga un piccolo pezzo di carta intensamente colorata, oppure un pezzo di seta dinanzi ad una superficie bianca, e lo si fissi lungamente, e poi lo si levi senza muovere l'occhio, si vedrà comparire immediatamente uno spettro di un altro colore sul fondo bianco, al posto dell'oggetto che osservavamo. Il colore giallo fascia dopo di sè un'immagine di color violetto, l'arancio dà l'azzurro, il color porpora il verde e viceversa. "Assai più spesso di ciò che noi pensiamo ci compaiono davanti questi casi nella vita comune; e chi sta attento vede questi fenomeni da per tutto; mentre che le persone non istruite credono che sia un difetto fugace dell'occhio, oppure, come se fossero i sintomi precursori di una malattia dell' occhio, se ne preoccupano seriamente. Alcuni casi importanti possono trovare qui il loro posto. "Essendo entrato, racconta il Göthe, verso sera n un albergo, venne nella stanza una bella ragazza col volto di un bianco splendente, con dei capelli neri ed un giubbetto rosso scarlatto. Io la guardai fissa nella luce crepuscolare, mentre stava dinanzi a me ad una certa distanza. Essendo andata via, dal posto dove era, mi si dipinse sulla parete bianca della camera, un volto nero, circondato da una piccola aureola chiara: e la figura interna vestita di un bel verde marino".Opera citata. pag. 19.

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