Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNICT

Risultati per: abbagliare

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Il successo nella vita. Galateo moderno.

174006
Brelich dall'Asta, Mario 2 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
  • UNICT
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Non lasciatevi abbagliare della bellezza dei costumi, ma badate piuttosto di scegliere uno che vi stia bene, sia adatto per il vostro corpo e non impedisca i vostri movimenti. Il signore, accingendosi a ballare, si abbottoni anzitutto la giubba, se anche soltanto con un bottone - ma deve farlo in ogni caso; - vada quindi verso la signora che vuole invitare e, dopo essersi inchinato leggermente innanzi a lei, la conduca a ballare. Qualsiasi chiamata o cenno fatti da distanza, sono sconvenientissimi. La scelta tra le signore deve esser fatta senza che alcuno se ne accorga. Un signore abile e pratico troverà la sua dama con uno sguardo, senza esaminare o fissar prima tutte le signore presenti. Dopo l'inchino il signore attende qualche istante, se la dama prescelta si alza, accettando l'invito. Una signora può rifiutare l'invito alla danza soltanto se assolutamente non balla, ed in tal caso naturalmente non può più accettare l'invito di nessun altro. Sola eccezione sarebbe, se essa desidera ballare esclusivamente col ballerino del locale. Quasi in tutti i bar e caffè danzanti ci sono dei ballerini professionali. Se una signora desidera ballare con un tale ballerino, lo avverte per mezzo d'un cameriere che desidera venir da lui invitata. Talvolta il ballerino professionale invita anche di propria iniziativa una signora il cui accompagnatore non balla. L'accettazione di un simile invito obbliga naturalmente sempre al compenso del ballerino, che deve accadere, quando s'abbandona il locale, in modo discreto che non dia nell'occhio. Se una signora si trova in compagnia d'un signore, naturalmente deve assumere quest' ultimo tanto la chiamata che il compenso del ballerino professionale. Se un signore desidera invitare alla danza una signora che è in compagnia d'un altro signore, il meglio sarà ch'egli precedentemente guardi se il signore che l'accompagna, balla. Se la coppia rimane durante più balli seduta, egli può rivolgersi al rispettivo signore (non alla stessa signora!), e chiedergli permesso di ballare con la sua dama. Se questa preghiera venisse respinta, la signora non potrà più ballare con alcun altro signore. Il rifiuto partirà preferibilmente dalla stessa signora, la quale specialmente se il suo accompagnatore rimanesse solo al tavolo, ringrazierà essa stessa rifiutando, prima che quest'ultimo risponda. Se ad un tavolo siedono più signore che signori, è naturale che le signore possono venir sempre invitate anche da signori estranei. Un signore che balla con una signora che non conosce, se questa gli piace, potrà fare con lei anche conversazione e presentandosele, invitarla anche più volte. Dopo ogni danza, la signora deve venire ricondotta al suo tavolo. Il signore non deve offrirle il braccio, ma lasciarla avanti di un passo. Egli la segue sino al suo posto e s'allontana poi dopo un lieve inchino. La signora fa meglio a non dir nulla al suo ballerino. Basta un affabile sorriso, un leggero cenno del capo. Molto diffuso è il costume di baciare, a danza terminata, la mano della signora o signorina con cui si è ballato. Ciò però può essere anche tralasciato. Rare volte può permettersi il signore di pregare la sua ballerina che lo presenti alla sua compagnia. La signora viceversa può senz'altro invitare il suo ballerino, che è solo, senza compagnia, di prender posto al suo tavolo. Ciò accade però raramente, perchè la signora in tal modo rischia facilmente di perdere gli altri ballerini ed anche il signore non può più in tal caso ballare con altre signore.

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L'uomo non si lasci abbagliare da esteriorità; l'ambiente, la casa, i genitori della ragazza gli possono servire benissimo come orientamento, perchè il frutto non cade lontano dall'albero. I giovani non lascino immischiarsi persone estranee nella questione del matrimonio. Ma una parola ponderata e pronunciata nel giusto tempo dai genitori o da buoni amici potrebbe impedire molte disavventure. L'amore procura delle gioie e dei dolori. Ciò che di peggio esiste nella vita, è la solitudine. Perciò, ognuno si sceglie un compagno, gli si adatta o l'abitua a sé; questo adattamento vicendevole, è una delle gioie della vita. Si dice anche, che tra vecchie coppie si sviluppa, coll'andar del tempo, una somiglianza fisica, sicchè a volte si assomigliano. In questo caso la perfezione del matrimonio è raggiunta.

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