Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Manuale di Microscopia Clinica

510646
Giulio Bizzozero 1 occorrenze

La parte essenziale dello strumento (pag. 24 fig. 1a e 2a) è costituita da due tubi (ab-cd) chiusi ad una stessa estremità da un disco di vetro (z), mentre l’altra è aperta. L’un tubo può essere avvitato completamente nell’altro, ed in questo caso (come ben si comprende) i due dischi di vetro sono a reciproco contatto. Al disopra del tubo esterno è saldato un piccolo recipiente aperto (r), che per mezzo di un foro scavato nel suo fondo comunica colla capacità del tubo esterno, mettendo capo in quest’ultimo immediatamente all’indietro del disco di vetro che ne chiude l'estremità. Si comprende che svitando od avvitando il tubo interno nello esterno si aumenta o si diminuisce la distanza che separa l’un dall’altro i due dischi di vetro; sicchè, se noi immaginiamo d'aver versato un liquido nel recipiente aperto (r), il liquido stesso penetrerà fra i due dischi di vetro, e vi formerà uno strato il cui spessore varierà a seconda del grado di avvitamento di un tubo nell’altro. I due tubi sono graduati di tal modo che ad ogni momento si può determinare con tutta precisione il grado di avvitamento o, con altre parole, lo spessore dello strato liquido interposto ai due dischi di vetro.

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