Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: aalto

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Le due vie

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Brandi, Cesare 2 occorrenze

Resta allora da chiedersi come si spieghi, né certo soltanto con una constatazione di mancanza di fantasia, l’immobilismo architettonico odierno, a cui neppure sopravvive indenne quella specie di chiesa separata dell’architettura moderna che era rappresentata da Aalto. Si deve intanto ricordare e sottolineare che l’integrazione richiesta dal nostro tempo non indizia disprezzo per la forma, ma anzi l’intenzione di collaborarvi in extremis, di non riceverla dal di fuori completa luminosa e oscura come un apporto. In questo senso le stranezze del neo-dada come della pop-art fanno sistema, non si isolano affatto, né tanto meno in modo incomprensibile, dal contesto vissuto attuale. Invece l’isolamento dell’architettura è, più che carenza di nuove forme, assenza di nuovo iter alla forma: oppure, come avviene per l’architettura religiosa, si assiste all’arbitrio più scatenato, agli stilemi più immotivati, che artificiosamente nascono e muoiono in una volta sola. E questo discorso va bene per Ronchamp come per la Chiesa delirante dell’Autostrada del Sole. Dobbiamo allora affacciare un’ipotesi: e se le attuali condizioni stazionarie dell’architettura dipendessero dal fatto che non si è riconosciuta nel proprio tema spaziale? E quale può essere, nel nostro tempo, un tema spaziale che differisca da quello delle epoche precedenti, non intendendosi, per tema spaziale un tema iconologico o iconografico, e cioè né il tema della chiesa né quello del palazzo o del monumento?

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Finché nell’irrigidimento commerciale è finito anche Aalto.

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

267711
Dorfles, Gillo 1 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
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Se, comunque, ci limitiamo a fare un rapido riferimento al settore architettonico, potremo tosto constatare come di post-moderno si parli, già da anni, alludendo a quella tendenza che vuole opporsi alla ormai evidente cristallizzazione del Movimento Moderno (fondato e capeggiato dai grandi pionieri del funzionalismo architettonico: Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Gropius, Aalto, Breuer ecc.), attraverso l’accettazione di nuove forme decorative e l’abbandono delle rigide stereometrie del razionalismo architettonico.

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