Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Signorilità

199473
Contessa Elena Morozzo Della Rocca nata Muzzati 1 occorrenze
  • 1933
  • Lanciano
  • Giuseppe Carabba Editore
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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AA. RR. gradissero un rinfresco, esso sarà servito loro in apposito salotto o locale, e mai in pubblico. La Regina o le LL. AA. verranno riaccompagnate all'automobile collo stesso cerimoniale; la Presidente del Comitato è tenuta a ringraziare subito per iscritto dell'alto interessamento, indirizzando sempre al gentiluomo di servizio. Altre feste che, bene organizzate, possono dare buon ricavo alla beneficenza, sono le così dette «Garden parties» (al singolare «garden-party», cioè letteralmente feste in giardino e italianamente «feste all'aperto»). Il segreto del successo è nel mettere il biglietto d'ingresso a prezzo moderato e a moltiplicare le attrattive nell'interno della villa, o del parco, o del giardino, o del «dancing». Queste attrattive possono essere, per i bambini: corse sui somarelli o in triciclo, il gioco dei cerchietti, delle bottiglie, dell'altalena, i burattini, ecc.; per i grandi, teatrino, lotterie, pozzo di S. Patrizio, chiromante, ecc.; per piccoli e grandi, gelati, rinfreschi, orchestra o banda musicale, corse in canotto, ballo... Le feste con prezzi molto alti, dedicate ad un pubblico scelto, come quadri viventi, recite, ecc., debbono venire preparate da qualche personalità altissima (a Roma, ogni anno, la Principessa di S. Faustino e il Principe d'Assia, consorte di S. A. R. la Principessa Mafalda, organizzano un programma artistico di numeri nuovi e originali). Ora verranno di moda, invece dei soliti quadri viventi, gli arazzi viventi, dacchè S. M. la Regina, nel 1929 e nel 1930, li presentò al Palazzo del Quirinale, facendovi partecipare le LL. AA. Mafalda, Giovanna, Maria e Adelaide di Savoia-Genova. Una signora, che voglia assumersi l'impegno di condurre a buon porto una festa di beneficenza, ricordi che occorre sempre il permesso del Podestà, della Prefettura e il pagamento di una tassa erariale. Anche su ogni biglietto di thè danzate o di ballo, va pagata una tassa fissa (che, trattandosi di beneficenza, può essere minore, se combinata a «forfait»); dove c'è un'orchestrina, su ogni pezzo vanno pagati i diritti d'autore, ecc. ecc.

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