Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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generale non si deve riempire che  a  metà il matraccio o la bottiglia che si pone sul fuoco,
o la bottiglia che si pone sul fuoco, affine di ovviare  a  che sollevandosi la materia in ebullizione abbia a
ovviare a che sollevandosi la materia in ebullizione abbia  a  traboccare.
ma nella pittura ad olio, propriamente detta, diede luogo  a  metodi svariatissimi di applicarla sino a farsene quasi
diede luogo a metodi svariatissimi di applicarla sino  a  farsene quasi un’arte a sè, tanta fu la prevalenza che ebbe
svariatissimi di applicarla sino a farsene quasi un’arte  a  sè, tanta fu la prevalenza che ebbe sull’impiego dei colori
sè, tanta fu la prevalenza che ebbe sull’impiego dei colori  a  corpo.
assai più che non quando sostituitisi i cartoni si venne  a  semplificare molto i preliminari del colorire, onde si
ritocco come una causalità talvolta evitabile del dipingere  a  fresco, ma esplicitamente scriva a proposito delle tempere
evitabile del dipingere a fresco, ma esplicitamente scriva  a  proposito delle tempere per dipingere a secco sul muro:
scriva a proposito delle tempere per dipingere  a  secco sul muro: «Nota che ogni cosa che lavori in fresco
«Nota che ogni cosa che lavori in fresco vuol essere tratta  a  fine e ritoccata a secco con tempera». Gli affreschi del
che lavori in fresco vuol essere tratta a fine e ritoccata  a  secco con tempera». Gli affreschi del Pinturicchio fatti a
a secco con tempera». Gli affreschi del Pinturicchio fatti  a  Siena nel 1503 sono finiti a tempera come si vede dalla
del Pinturicchio fatti a Siena nel 1503 sono finiti  a  tempera come si vede dalla lacca e da certi altri colori
e di certi dipinti di Ercole da Ferrara in una cappella  a  Bologna scrive: «Dicono che Ercole mise nel lavoro di
nel lavoro di quest’opera dodici anni, sette nel condurla  a  fresco e cinque in ritoccarla a secco».
anni, sette nel condurla a fresco e cinque in ritoccarla  a  secco».
un esperimento qualsiasi dapprima sarà necessario precisare  a  quale giallo, a quale rosso e a quale azzurro si dovrà dare
dapprima sarà necessario precisare a quale giallo,  a  quale rosso e a quale azzurro si dovrà dare la preferenza
sarà necessario precisare a quale giallo, a quale rosso e  a  quale azzurro si dovrà dare la preferenza risultando
esattezza assoluta il modo con cui gli antichi dipingevano  a  encausto. Secondo gli scrittori antichi erano delle
gli scrittori antichi erano delle pallottole di cera mista  a  colore che si discioglievano esponendole al calore. I ferri
esponendole al calore. I ferri caldi servivano  a  toccare il colore, penetrare nella cera, scioglierla e
scioglierla e plasmarla; servivano anzitutto tali ferri  a  prolungare l’azione troppo breve del pennello, a rompere i
tali ferri a prolungare l’azione troppo breve del pennello,  a  rompere i toni, farli passare gli uni negli altri, finire
primi tentativi di dipingere  a  cera si iniziarono a Parigi. «Poche parole di Vitruvio e di
primi tentativi di dipingere a cera si iniziarono  a  Parigi. «Poche parole di Vitruvio e di Plinio, e queste
coll’attenzione richiesta dal lavoro pittorico, è bastevole  a  sottrarre, per quanto lo comporti l’indole dei materiali
materiali stessi, da quelle alterazioni che non scongiurate  a  tempo inducono a rovina le opere, contribuì a sollevare il
da quelle alterazioni che non scongiurate a tempo inducono  a  rovina le opere, contribuì a sollevare il lavoro
scongiurate a tempo inducono a rovina le opere, contribuì  a  sollevare il lavoro dell’artista, dalla cura soverchia che
si potesse dire che essendo mancato un materiale pieghevole  a  questa condizione sarebbe mancata l’arte stessa, come
nelle industrie che si valgono dell’arte condizionata tanto  a  ragioni di incompatibilità fra certe materie coloranti, che
e riquadrature, nulla ostando però che la sola vernice  a  cera si potesse applicare anche a dipinti d’ornato e di
però che la sola vernice a cera si potesse applicare anche  a  dipinti d’ornato e di figure. Anzi quest’incerato esteriore
sulle pitture murali di Pompei; nè ciò basterebbe ancora  a  spiegarne il processo vero, nè a conchiudere che i Greci ed
nè ciò basterebbe ancora a spiegarne il processo vero, nè  a  conchiudere che i Greci ed i Romani dipingessero così
che i Greci ed i Romani dipingessero così comunemente  a  fresco, come furono propensi a crederlo gli scrittori
così comunemente a fresco, come furono propensi  a  crederlo gli scrittori d’arte; sui libri dei quali, come
per una notte con tanta quantità d’acqua che basti solo  a  coprirli. La colla secca si gonfia lentamente, e poi, a
a coprirli. La colla secca si gonfia lentamente, e poi,  a  lento fuoco e meglio a bagnomaria, si allunga d’altra acqua
secca si gonfia lentamente, e poi, a lento fuoco e meglio  a  bagnomaria, si allunga d’altra acqua sino alla
una tomba gallo-romana, scoperta  a  Saint-Mèdard des Près, in Vandea, si è trovato un bagaglio
composto fra gli altri oggetti di una scatola di bronzo  a  guisa di tavolozza, e di una spatola, la cui forma ricorda
quella del cestrum, istrumento caratteristico della pittura  a  cera.
antiche contribuì poco l’intervento dei rapezzi ad olio od  a  cera, a tempera ed a guazzo, ad impedire che se ne
contribuì poco l’intervento dei rapezzi ad olio od a cera,  a  tempera ed a guazzo, ad impedire che se ne potessero
l’intervento dei rapezzi ad olio od a cera, a tempera ed  a  guazzo, ad impedire che se ne potessero indagare i
e finiscono in una rete minuta che offende l’occhio  a  distanza, i disgustosi raggrinzamenti dei colori insaccati
la salutare reazione che conduce il giovane artista  a  ritornare sui suggerimenti dei maestri, a consultarsi coi
giovane artista a ritornare sui suggerimenti dei maestri,  a  consultarsi coi colleghi, a ricercare gli autori che si
sui suggerimenti dei maestri, a consultarsi coi colleghi,  a  ricercare gli autori che si sono occupati dell’insegnamento
fu questa impossibilità di provvedere personalmente  a  tutto, condizione comune a tutte le epoche dell’arte e ad
di provvedere personalmente a tutto, condizione comune  a  tutte le epoche dell’arte e ad ogni lavoro umano, nè si
che l’artista non potendo fare tutto da sè rinunzi anche  a  quello che è in facoltà di ottenere.
linea generale  a  proposito della tempera si può dire che questa, sia essa
magra o grassa, è sempre una pittura più pura della pittura  a  olio.
mezzi tecnici rivelati in tante guise e meno poi sfuggiti  a  chi ha famigliarità coi dipinti, o per semplice amore
intacca la superficie dei colori se il continuo pervenire  a  notizia del pubblico di danni arrecati ad opere insigni non
intelligenze meno favorite dalla sorte e, pare, sconosciuta  a  chi pomposamente si professa cultore dell'arte e, doloroso
chi pomposamente si professa cultore dell'arte e, doloroso  a  dirsi, agli artisti stessi, perchè non si può supporre che
stessi, perchè non si può supporre che il restauratore vadi  a  togliere di mano i dipinti ai possessori e si arbitri
di mano i dipinti ai possessori e si arbitri sempre  a  fare e disfare a suo talento, nè è ammessibile che contro
dipinti ai possessori e si arbitri sempre a fare e disfare  a  suo talento, nè è ammessibile che contro il concorde parere
opere moderne testimoni irrefragabili delle aspirazioni  a  nuovi orizzonti d’arte, ma prove altresì evidenti del
empirici, o peggio colla imitazione d’altri artisti,  a  quelle cognizioni, a quegli esperimenti, che si compendiano
colla imitazione d’altri artisti, a quelle cognizioni,  a  quegli esperimenti, che si compendiano nel sussidio nuovo
che si compendiano nel sussidio nuovo portato dalla scienza  a  benefizio dell’arte, dai quali solo può scaturire la
è notato come nell’acqua  a  15 gradi la solubilità della calce sia di a 54 gradi di ed
come nell’acqua a 15 gradi la solubilità della calce sia di  a  54 gradi di ed a 100 di e la lunga immersione nell’acqua
15 gradi la solubilità della calce sia di a 54 gradi di ed  a  100 di e la lunga immersione nell’acqua abbia appunto per
il lento assorbimento dell’umidità atmosferica verrebbero  a  causare con danno del dipinto.
di preparare la tela di cui ho già parlato e che consiste  a  dare due mani di emulsione a tempera sopra una tela già
ho già parlato e che consiste a dare due mani di emulsione  a  tempera sopra una tela già preparata a gesso è ottimo per
mani di emulsione a tempera sopra una tela già preparata  a  gesso è ottimo per eseguire lavori che si vogliono
e in cui la tela deve sopportare molti strati di colore  a  corpo e numerose sovrapposizioni di velature. Ma è pure
Ma è pure piacevole di lavorare su tele soltanto preparate  a  gesso. Io ho spesso ottenuto degli ottimi risultati
della semplice tela da sacco e si tira bene sopra un telaio  a  chiavi; su questa tela si passa una sola mano di colla
una sola mano di colla gelatina e bianco di Spagna messi  a  bollire lungamente a parti eguali in modo che ne risulti
gelatina e bianco di Spagna messi a bollire lungamente  a  parti eguali in modo che ne risulti una poltiglia piuttosto
più rapido indurimento della gelatina, ed anche dipingendo  a  tempera di colla è da evitarsi il mantenere umide le tele o
è da evitarsi il mantenere umide le tele o il preparato  a  gesso od a colla dei muri che verrebbero ad imputridire e
il mantenere umide le tele o il preparato a gesso od  a  colla dei muri che verrebbero ad imputridire e guastare il
riuscirono, facendosi fabbricare degli strumenti simili  a  quelli che si trovano disegnati sui vasi o dipinti nelle
disegnati sui vasi o dipinti nelle pitture pompeiane,  a  ottenere una materia pressapoco eguale a quella degli
pitture pompeiane, a ottenere una materia pressapoco eguale  a  quella degli encausti antichi; ma non continuarono nelle
i tedeschi Arnoldo Böcklin, l’instancabile tecnico, dipinse  a  encausto una Saffo che trovasi a Monaco nella collezione
tecnico, dipinse a encausto una Saffo che trovasi  a  Monaco nella collezione Schack.
alterarsi per proprio conto, condurrà presto il ritocco  a  differenziare anche esteriormente ed in modo sensibilissimo
Affidarsi ai vantati processi per rendere inalterabili  a  mai sempre i colori di cui pare, a leggere i manuali dei
per rendere inalterabili a mai sempre i colori di cui pare,  a  leggere i manuali dei restauratori, che vi sia abbondanza e
eterni; cioè aggiungere storpiature di criteri tecnici  a  vecchie storpiature del senso comune — potendosi bensì
colori — ma al solo patto che si sottraggano assolutamente  a  quelle condizioni normali cui vanno soggetti i dipinti.
dell’arte italiana dalla fiamminga l’abbozzare con colori  a  corpo e su questi condurre poi l’opere alla ultima
trasparenza e vigoria di colore che nulla ha da invidiare  a  quelli che sino a Rubens, seguendo le tradizioni di
di colore che nulla ha da invidiare a quelli che sino  a  Rubens, seguendo le tradizioni di Van-Eych, preparavano
come si è già detto, con tinte sottili e liquide facendo  a  corpo i soli lumi.
di petrolio, che, per alcune sue proprietà superiori  a  quelle dell’essenza di trementina, tende a sostituirla
superiori a quelle dell’essenza di trementina, tende  a  sostituirla compiutamente negli usi per l’arte.
pittura eseguita completamente  a  vernice non è consigliabile. È vero che si ottiene sin
fanno la loro apparizione. Meglio è velare con colori  a  vernice una pittura a olio o a tempera eseguita a base di
Meglio è velare con colori a vernice una pittura  a  olio o a tempera eseguita a base di toni neutri e scuri. I
Meglio è velare con colori a vernice una pittura a olio o  a  tempera eseguita a base di toni neutri e scuri. I colori
colori a vernice una pittura a olio o a tempera eseguita  a  base di toni neutri e scuri. I colori per tali toni saranno
il tono neutro delle carni nei nudi. Poi con colori  a  vernice si può velare e anche coprire con una rete di
pietre da gesso o scagliola secondo si presenta nelle cave  a  blocchi od a scaglie.
o scagliola secondo si presenta nelle cave a blocchi od  a  scaglie.
proverbiali le fucilate  a  pallini che si dice usino certi imitatori di mobili antichi
italiani, il celebre Prof. Guizzardi bolognese (1)  a  togliere una vernice ribelle a tutti i solventi usava
Guizzardi bolognese (1) a togliere una vernice ribelle  a  tutti i solventi usava spalmare il dipinto con acqua ragia
migliori quadri che ho dipinto  a  tempera tra cui trovasi l’Autoritratto con la tavolozza,
questa ricetta. È la tempera che consiglio come superiore  a  ogni altra. Forse i colori non brillano come nelle tempere
si ottiene una lavorazione di dettagli come con la tempera  a  colla, ma possiede tante e tali qualità che per queste si
alla sua norma del fresco secco il ritocco con colori  a  tempera innalzò questa promiscuità di processo tecnico a
a tempera innalzò questa promiscuità di processo tecnico  a  complemento quasi inseparabile del buon fresco.
cui si abbandonò totalmente il processo propriamente detto  a  tempera, non dovettero toccare molto artisti, come il
dovettero toccare molto artisti, come il Cennini, abituati  a  «triare de’ colori; e imparare a cocere delle colle e
come il Cennini, abituati a «triare de’ colori; e imparare  a  cocere delle colle e triare de’ gessi, e pigliare la
granare bene, per tempo di sei anni. E poi in praticare  a  colorire, ad ornare di mordenti, far drappi d’oro, usare di
nuda tela bisogna procedere nel modo seguente: si disegnerà  a  carbone o a matita, quando la tela è soltanto preparata a
procedere nel modo seguente: si disegnerà a carbone o  a  matita, quando la tela è soltanto preparata a gesso e prima
a carbone o a matita, quando la tela è soltanto preparata  a  gesso e prima di dare la seconda mano di colla; poi si
con un pennello sottile e appuntito intinto in un colore  a  olio qualsiasi (piuttosto della terra rossa o della terra
questo disegno asciuga in qualche minuto, allora si dà  a  tutta la tela la seconda mano di colla e le due mani
indelebili e una superficie assai piacevole per principiare  a  dipingere.
calcando sullo stucco ancora molle del rappezzo tela simile  a  quella del dipinto, perchè secco lo stucco, il colore
Minuziosi avvertimenti occorrono per cosiffatti maestri  a  ben spiegare come si ostentino vigorose pennellate di
ostentino vigorose pennellate di colore grasso innalzandole  a  furia di piccole sovrapposizioni di tinta e si istruisca
di piccole sovrapposizioni di tinta e si istruisca perfino  a  tracciare i solchi lasciati nel colore dalle setole del
obbediente al pennello come una tempera, e verniciata  a  cera, si fonde col calore, formando un corpo solo, a detta
a cera, si fonde col calore, formando un corpo solo,  a  detta dell’autore, di una solidità considerevole. Allora
una critica poco lusinghiera per gli inventori premiati  a  Parigi.
colori sull’abbozzo, il quale, comunque condotto, viene  a  presentare una condizione sfavorevolissima per una salda
per una salda congiuntura cogli strati che verranno  a  coprirlo, se questi, anzichè contenersi nei limiti di
e velature, quali bastano per risolvere un lavoro condotto  a  buon punto, non saranno invece che un rifacimento del
risposto alla difesa dei dipinti, onde la mira di ridurle  a  vernice fu incessante. Senonchè, non sciogliendosi queste
incessante. Senonchè, non sciogliendosi queste resine che  a  fuoco nudo e non mescolandosi agli oli e alle essenze che a
a fuoco nudo e non mescolandosi agli oli e alle essenze che  a  temperatura elevatissima, il prodotto della soluzione è
nell’aceto distillato, fatto filtrare e ridotto col fuoco  a  certa consistenza, si ricavano nel raffreddamento dei
essiccante che si trova pure in commercio in tubetti simili  a  quelli dei colori.
tema, applicare altri e più leggeri strati di colore, vale  a  dire quelle velature che appunto si devono impiegare per
velature che appunto si devono impiegare per condurre  a  fine il lavoro prefisso da compiere nella giornata.
bisogna macinare colori  a  vernice in quantità eccessiva. Meglio è farne la quantità
le lunghe pause bisogna togliere dalla tavolozza i colori  a  vernice rimasti e metterli in un piatto fondo con
quattro volte d’olio di lino e facendolo liquefare  a  bagno maria, sino a che la cenere azzurra coli a fondo.
d’olio di lino e facendolo liquefare a bagno maria, sino  a  che la cenere azzurra coli a fondo. Decantato il fluido, si
liquefare a bagno maria, sino a che la cenere azzurra coli  a  fondo. Decantato il fluido, si rimette olio e si ripete
viene loro portato dal passaggio dallo stato di polvere  a  quello di impasto o soluzione liquida nel conglutinante ad
liquida nel conglutinante ad essi aggiunto che serve  a  tenere aggregato in sè il colore e farlo aderire alle
in sè il colore e farlo aderire alle superfici appropriate  a  ciascun processo di dipingere.
se la pietra è in pezzi troppo grossi bisogna ridurla  a  media grandezza rompendola alla meglio a gran colpi di
bisogna ridurla a media grandezza rompendola alla meglio  a  gran colpi di martello. Si arroventa poi il lapislazzuli
Questa operazione si ripete diverse volte perchè serve  a  rendere friabile il minerale; bruciare e far evaporare le
la vanità o, più esplicitamente, la stolidezza di ricorrere  a  tutta la farragine di intrugli che sino a ieri si
di ricorrere a tutta la farragine di intrugli che sino  a  ieri si riversarono per ogni nonnulla sui dipinti ad olio,
mai alcuna pulitura che non costringesse in qualche punto  a  dar mano alla tavolozza per velare o armonizzare di nuovo o
sempre il dipinto così detto pulito. Questa rassegnazione  a  tenersi certi generi di pitture come il caso volle ridurle,
pitture come il caso volle ridurle, è giocoforza si estenda  a  tutti i dipinti qualunque sia il loro processo
risultato i mezzi inoffensivi pei colori, si debba mettere  a  rischio quello che già si possiede d’integro dell’opera
attribuire  a  processi sconosciuti, a meccaniche indecifrabili proprie di
attribuire a processi sconosciuti,  a  meccaniche indecifrabili proprie di tempi lontani, di
ai loro segreti; quel confessarsi bonariamente impotenti  a  raggiungere l’espressione, la bellezza e la verità che
simbolizzata dall’affetto che legò Leonardo da Vinci  a  Marcantonio della Torre, il Correggio a Giambattista
Leonardo da Vinci a Marcantonio della Torre, il Correggio  a  Giambattista Lombardi e Rubens a Thèodore di Mayerne.
della Torre, il Correggio a Giambattista Lombardi e Rubens  a  Thèodore di Mayerne.
esito sarà sempre dipendente dal rifuggire dalle tinte  a  corpo, sebbene la distanza le mascheri affatto.
affatto. L’esperienza ha dimostrato che le velature sino  a  parecchi giorni dopo l’esecuzione del fresco, in condizioni
contribuisca all’essiccare progressivo dell’intonaco e non  a  minacciare le muffe, conseguenza immancabile di una umidità
queste vernici sono facilissime  a  farsi; ecco come si procede.
gli antichi pittori italiani mai rinunziarono  a  questa estrema densità del colore cagionata dalla presenza
inalterati i caratteri tipici del meccanismo del pennello  a  tratti. I quali, ben dice il Baldinucci, non si praticano
per ostentazione ma per necessità, quantunque,  a  detta del Vasari, non fossero pochi i tentativi che si
dagli artefici dell’epoca, sino, come il Baldovinetti,  a  rimetterci i suoi dipinti, pure di togliersi quel tedio del
delle linee e gli effetti di luce, per cui lo spostamento  a  tentoni degli scuri sui lumi e sulle parti chiare su quelle
nel considerare se il disotto sia secco o bagnato, trascina  a  stratificazioni irregolari, qua urtanti per l’eccesso dei
là improvvidi per una sottigliezza che non basta  a  coprire la tela; e per tutto il dipinto le tracce di una
del colore, che le pennellate superficiali non bastano  a  nascondere.
pura, sul quale si scorgevano le leggere linee tracciate  a  punta che servirono a limitare il campo dei colori e
scorgevano le leggere linee tracciate a punta che servirono  a  limitare il campo dei colori e presumibilmente il lavoro
L’esame di frammenti di epoche posteriori affidati anche  a  scienziati illustri, come lo Chevreul, nulla aggiunse a
a scienziati illustri, come lo Chevreul, nulla aggiunse  a  questi dati, coi quali in genere si presentano le pitture
di petrolio. — Si ebbe già  a  notare trattando della pittura ad olio, che questo prodotto
che questo prodotto della distillazione del petrolio, tende  a  sostituire la trementina in tutti quegli usi della pittura,

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