Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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esempio,  a  volte vedo gli alberi del viale vicino a casa guarire del
esempio, a volte vedo gli alberi del viale vicino  a  casa guarire del loro male; vedo a volte avanzare gruppi di
alberi del viale vicino a casa guarire del loro male; vedo  a  volte avanzare gruppi di adolescenti, come in un bosco, e
al tempo stesso che questa fosse più simile  a  una poesia che a un monologo.
tempo stesso che questa fosse più simile a una poesia che  a  un monologo.
 A  metà settembre torna a Capalbio, per la sagra del
metà settembre torna  a  Capalbio, per la sagra del cinghiale, carne fra le più
 a  ponente, luna crescente! Fuori lucertole e moscherini,
nella bonaccia, la bella faccia risplenderà. Corna  a  ponente, luna crescente! Betulla e salice, olmo ed ulivo,
più fini al dolce viso che in paradiso tondeggierà! Corna  a  ponente, luna crescente! Oh come è limpida la collinetta, e
saluta musica tale! Ve'! l'immortale comparsa è già! Corna  a  ponente, luna crescente! E anch'io, crisalide forse di un
E anch'io, crisalide forse di un astro, da un sassolino  a  te m'inchino: luna cornuta che mostri muta l'anel reciso
di cui lo sposo - già frettoloso per consolarti, giunge  a  portarti l'altra metà. Corna a ponente, luna crescente!
per consolarti, giunge a portarti l'altra metà. Corna  a  ponente, luna crescente! Addio, mia vergine, felici
crescente! Addio, mia vergine, felici amplessi! Io vado  a  letto, ché, a parlar schietto, l'infreddatura mi fa paura!
Addio, mia vergine, felici amplessi! Io vado a letto, ché,  a  parlar schietto, l'infreddatura mi fa paura! Ma il raggio
balestra: mi udrai sognare e ricantare la tua beltà! Corna  a  ponente, luna crescente!
 a  te ho scritto una poesia, per cercare di spiegare, una
ho scritto una poesia, per cercare di spiegare, una poesia  a  cui non so dare un titolo:
del prete che «prega ancora per me» lascia detto  a  mia madre quando si incontrano a messa.
per me» lascia detto a mia madre quando si incontrano  a  messa.
incontra il ragazzo. Questi racconta di essere venuto  a  Roma da un tale, conosciuto durante una festa in casa di
di non averlo mai visto prima. Perciò lui s'è messo  a  cantare a squarciagola sotto le finestre del vigliacco, fino
non averlo mai visto prima. Perciò lui s'è messo a cantare  a  squarciagola sotto le finestre del vigliacco, fino a notte
cantare a squarciagola sotto le finestre del vigliacco, fino  a  notte tarda. E quello ha chiamato la polizia.
mia ganza, una bimba assai devota, e credo,  a  molti parroci ben nota, venne a narrarmi, tutta addolorata,
assai devota, e credo, a molti parroci ben nota, venne  a  narrarmi, tutta addolorata, l'ira del prete che l'ha
che l'ha confessata; - Eh via - le dissi - vien, vieni  a  cenare, io stesso poi ti voglio confessare, e se vedrò che
copia avrai; ché Dio promise, in questo oh grande e buono!  a  chi avrà molto amato, il suo perdono! -
so perché ma sento il bisogno di parlarti,  a  te proprio a te che da anni non dici piu nulla, che nemmeno
so perché ma sento il bisogno di parlarti, a te proprio  a  te che da anni non dici piu nulla, che nemmeno mi guardi.
luci lontane e grovigli d'alghe e creature strane, Senia,  a  te sola lo voglio narrare. Ché a brevi fiate nel tempo
e creature strane, Senia, a te sola lo voglio narrare. Ché  a  brevi fiate nel tempo passato nel fondo del mare mi sono
fiate nel tempo passato nel fondo del mare mi sono tuffato.  A  dare or la patria all'esule sirena, la patria a me stesso e
tuffato. A dare or la patria all'esule sirena, la patria  a  me stesso e all'uomo abbattuto svelare la via del suo regno
luci lontane e grovigli d'alghe e creature strane, Senia,  a  te sola lo voglio narrare.
marito s'addormenta,  a  tavola, dopo il pranzo. Se russa lo sveglia e lo manda in
dopo il pranzo. Se russa lo sveglia e lo manda in terrazza  a  spandere i panni o al supermercato per il fabbisogno di
il fabbisogno di domani. Il vecchio obbedisce ansimante,  a  volte bofonchia bestemmie. Lo sveglia anche di notte, per
 a  discorrere sullo zen, è lì che intravede la salute, certa
è nell'andare, nell'accettare i contrari, nell'indifferenza  a  morire.
grige tutte delle medesime dimensioni tutte appartenenti  a  qualcuno da cercare, seguendo come noi le indicazioni dei
di neve di Giuseppe, proprio il nostro sento che dico  a  mio padre curvo accanto a me, con il fiore che ci siamo
proprio il nostro sento che dico a mio padre curvo accanto  a  me, con il fiore che ci siamo portati dall'Italia.
 a  lei, la poverella che un dì fu bionda, giovinetta e bella.
coscie, ed entra in chiesa, e non ti riconosce! Elemosina  a  lei che, a mane e a sera, vaga in sogni di fame e di
entra in chiesa, e non ti riconosce! Elemosina a lei che,  a  mane e a sera, vaga in sogni di fame e di preghiera. Come
chiesa, e non ti riconosce! Elemosina a lei che, a mane e  a  sera, vaga in sogni di fame e di preghiera. Come gli
rosi e scolorati, come i fior che i devoti han condannati  a  intisichir di noia e di fetore fra le candele dell'altar
sacra e buona, e ben giri quaggiù la tua corona. Elemosina  a  lei che a mane e a sera vaga in sogni di fame e di
e ben giri quaggiù la tua corona. Elemosina a lei che  a  mane e a sera vaga in sogni di fame e di preghiera. Chi,
giri quaggiù la tua corona. Elemosina a lei che a mane e  a  sera vaga in sogni di fame e di preghiera. Chi,
lo vede occhio pieno di morte, e pien di fede. Elemosina  a  lei, la poverella che un dì fu bionda, giovinetta e bella.
ogni pochi minuti sono qui, di fianco  a  dove passi inchiodata le giornate e ti parlo: a raffica,
di fianco a dove passi inchiodata le giornate e ti parlo:  a  raffica, non so bene di cosa, memorie dissepolte, perdite,
 A  LUIGI CHIALIVA
spariscono le chiavi o l'accendino, prima se ne lagna  a  voce alta, poi esce dalla stanza e conta fino a dieci.
se ne lagna a voce alta, poi esce dalla stanza e conta fino  a  dieci. Quindi rientra e rivede gli oggetti perduti.
rossa macchia di sangue dove io bagno senza possa la penna,  a  dolci prove eternamente mossa. E la penna si muove e la
mossa. E la penna si muove e la carta s'arrossa sempre  a  passioni nove. Giorno verrà: lo so che questo sangue
nove. Giorno verrà: lo so che questo sangue ardente  a  un tratto mancherà, che la mia penna avrà uno schianto
 A  messa mi volete alle sett'ore? No, guardate lassù che amena
lassù che amena vetta! Domani io sarò là sul primo albore,  a  cogliere per voi timo e violetta. E se non mi vedete alla
ma l'estasi del core! E il mio cor, che quaggiù pensa  a  voi sola, se lo porto sui monti a respirare, miracolo!
cor, che quaggiù pensa a voi sola, se lo porto sui monti  a  respirare, miracolo! adorando al ciel se 'n vola, e del
trattarsi di un falchetto color grigio chiaro, il becco  a  uncino non lasciava dubbi sul rapace. Fu gettato tra le
rapace. Fu gettato tra le erbacce di un campo e amen, tutti  a  casa.
tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo  a  noi stessi mentre intorno ci cresce la vita e la realtà si
si addensa, s'intreccia, diventa una radice che sale fino  a  un tronco e ridiventa foglio.
 A  settant'anni respinge le carezze del marito. Dopo che il
le carezze del marito. Dopo che il figlio s è trasferito  a  Milano, sente di essere tornata libera. Finalmente puo
parlando  a  sé stesso
riuscita  a  lavarmi i capelli...”
 A  distanza e indietro c'è il sanatorio dove viene ricoverata
distanza e indietro c'è il sanatorio dove viene ricoverata  a  vent'anni. Indossa sempre la stessa giacca di lana a quadri
a vent'anni. Indossa sempre la stessa giacca di lana  a  quadri ruggine e neri. La neve sferza la sdraio dove resta
 a  casa alle due e mezzo, mi metto a letto, leggiucchio, di
a casa alle due e mezzo, mi metto  a  letto, leggiucchio, di sicuro ho tolto la sovraccoperta -
altro rifluta di muoversi dalla branda e finisce in prigione.  A  quet'ultimo i compagni portano sigarette e cioccolato, ma
i compagni portano sigarette e cioccolato, ma continua  a  disperarsi, pretende di vedere l'amico.
questo insieme; forse il nostro cambiamento assomiglia  a  ciò che entra dal portone, a ciò che se ne va, a ciò che
nostro cambiamento assomiglia a ciò che entra dal portone,  a  ciò che se ne va, a ciò che toma prima di una resurrezione.
assomiglia a ciò che entra dal portone, a ciò che se ne va,  a  ciò che toma prima di una resurrezione.
 A  ottant'anni, racconta un sogno già sognato altre volte.
corrispondeva  a  un nome spesso deriso. Scardanelli scardinava il passato.
suo padre e porgendo una mano  a  Fernando
chiesa della Trinità è un piccolo edificio  a  navata unica appena fuori dal paese e poco distante dal
fuori dal paese e poco distante dal camposanto. Quando vado  a  visitarla in un tardo pomeriggio immancabilmente ventoso e
pantofole da casa e poco distante un telo bianco più simile  a  un asciugamano che a un paramento con la scritta ricamata
distante un telo bianco più simile a un asciugamano che  a  un paramento con la scritta ricamata “Trinità”. A questi
che a un paramento con la scritta ricamata “Trinità”.  A  questi dettagli se ne aggiunge un altro: la parete opposta
 a  te, sciagura a te, vegliardo che non amasti mai, e a me
a te, sciagura  a  te, vegliardo che non amasti mai, e a me t'affacci,
a te, sciagura a te, vegliardo che non amasti mai, e  a  me t'affacci, aruspice infingardo, gridando : - Guai! -
di far commenti! E lo danni alle forche il capitano, se,  a  pergamo salito, contro i fratelli che mordono il piano
slancio d'arte mi trasporta se miro la natura ora risorta  a  vita nuova, Te sola, del mio cor dominatrice te sola penso,
vita nuova, Te sola, del mio cor dominatrice te sola penso,  a  te freme ogni fibra a te il pensiero unicamente vibra a te
mio cor dominatrice te sola penso, a te freme ogni fibra  a  te il pensiero unicamente vibra a te adorata. A te mi
a te freme ogni fibra a te il pensiero unicamente vibra  a  te adorata. A te mi spinge con crescente furia una forza
ogni fibra a te il pensiero unicamente vibra a te adorata.  A  te mi spinge con crescente furia una forza che pria non
la fiamma ardente. Vorrei levarmi verso l'infinito etere e  a  lui gridar la mia passione, vorrei comunicar la ribellione
mi divora? ... e tu l'accendi ... Non trovo pace che se  a  te vicino: io ti vorrei seguir per ogni dove e bever l'aria
inconscio iva cercando amore l'animo offeso. Ahi ti vidi e  a  te il pensier rivolsi a te che pura sei siccome un giglio
amore l'animo offeso. Ahi ti vidi e a te il pensier rivolsi  a  te che pura sei siccome un giglio ... ... Le lacrime mi
mi attanaglia il cuore che tu feristi. Se m'ami Elsa  a  che mi fai soffrire? Tu della vita mia unico raggio tu che
 a  esequie, un feretro s'avvia, un prete è in allegria. O mio
cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano  a  esequie, un feretro s'avvìa, un prete è in allegria. Voi
che vivete, o fior, nell'ozio blando, l'aria che in mezzo  a  voi vien spigolando non vi racconta mai se battan l'ali
morte un'alma miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano  a  esequie, un feretro s'avvia, un prete è in allegria.
s'avvia, un prete è in allegria. Stelle, mai non vedeste  a  notte oscura spirti in fiamma esalar la mia pianura ?
il mio lezzo! Stelle, scendete nell'anima mia di me stesso  a  ingannar la tenebria! Rinnegate il Signore, o fiori, o
Piangono come vedove le biade, e l'elegìa, battendo stelo  a  stelo, addormenta le selve e i nidi invade, i nidi pieni di
Oh nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze,  a  poco a poco scioglientisi coll'acqua, e vegetanti!... E la
tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a poco  a  poco scioglientisi coll'acqua, e vegetanti!... E la gente
mio padre  a  ritrovare il fratello morto soldato nel '44.
parlato inutilmente e col dito rivolto ai sordi che per lui  a  quel punto eravamo prese a disegnare nell'aria figure ovali
rivolto ai sordi che per lui a quel punto eravamo prese  a  disegnare nell'aria figure ovali quadrate circolari
Piangono come vedove le biade, e l'elegìa, battendo stelo  a  stelo, addormenta le selve e i nidi invade, i nidi pieni di
Oh nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze,  a  poco a poco scioglientisi coll'acqua, e vegetanti!... E la
tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a poco  a  poco scioglientisi coll'acqua, e vegetanti!... E la gente
 a  un uom, prigione alla locanda, con una pioggia che a
a un uom, prigione alla locanda, con una pioggia che  a  torrenti cade! Se costui Cristo al diavolo non manda É
persuade, e ch'io pazienti ancor mi raccomanda. Si comincia  a  educare il gatto o il cane con cento schiaffi, ed un soldo
cosí diversi dagli altri... Non si potevano pubblicare  a  parte?
si avvicina. La pioggia riga i vetri e le foglie scrosciano  a  terra. Il caffè brucia nel vano della cucina in lontananza.
in lontananza. E il pericolo è buio, buio e polvere misti  a  desiderio.)