Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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come il dolor di gomiti, terribili, ma brevi. Giovò anche  a  liberarmene il comandante, che quella mattina, a colazione,
anche a liberarmene il comandante, che quella mattina,  a  colazione, era in vena di chiacchierare, e pieno di buon
avea filato bene, e se non c'erano novità spiacevoli  a  bordo, egli sedeva a tavola stropicciandosi le mani, e
e se non c'erano novità spiacevoli a bordo, egli sedeva  a  tavola stropicciandosi le mani, e teneva viva la
così, per abitudine, e per dare un avvertimento salutare.  A  uno che gli faceva delle scuse, diceva: - Va via, impostò!
che gli faceva delle scuse, diceva: - Va via, impostò! -  A  un altro minacciava due maschae (due schiaffi). A un terzo:
- A un altro minacciava due maschae (due schiaffi).  A  un terzo: - Mïa, sae, che se començo a giastemmâ! (bada,
(due schiaffi). A un terzo: - Mïa, sae, che se començo  a  giastemmâ! (bada, sai, che se comincio a bestemmiare!) E
che se començo a giastemmâ! (bada, sai, che se comincio  a  bestemmiare!) E minacciava schiaffi e pedate articolarmente
bestemmiare!) E minacciava schiaffi e pedate articolarmente  a  Ruy-Blas, il quale rispondeva con un finissimo sorriso,
comandanti d'altre nazioni, che son perfetti gentiluomini  a  tavola, e beoni furiosi in camerino, e ci pareva che,
in camerino, e ci pareva che, trattandosi d'affidar la vita  a  qualcuno, fosse preferibile un rusticone temperante a un
vita a qualcuno, fosse preferibile un rusticone temperante  a  un gentiluomo briaco.
" 4 - In preparazione: Maestri  a  maestre. EDMONDO DE AMICIS SULL'OCEANO Ventesima edizione.
Da Messina  a  Palermo . . . . . . . . . . . . .5 Da Palermo all'Etna . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Da Siracusa  a  Taormina . . . . . . . . . . .107
Fui tentato di ripetergli il suo ritornello: - Porcaie  a  bordo.... Ma egli mi prevenne domandandomi col viso serio:
domandandomi col viso serio: - Che cosa faranno in casa sua  a  quest'ora? Guardai orologio e risposi: - A quest'ora la mia
in casa sua a quest'ora? Guardai orologio e risposi: -  A  quest'ora la mia casa è al buio, e tutti dormono. Egli si
la mia casa è al buio, e tutti dormono. Egli si mise  a  ridere, fregandosi le mani. - Anche vosciâ sciâ gh'è
sciâ gh'è cheito! - disse. - (Anche lei c'è cascato.) -  A  quest'ora in casa sua ci batte il sole, e i suoi ragazzi
in America in buona salute. Non avevo pensato neanche  a  questo, e discesi, contento anch'io, a dormire il mio
pensato neanche a questo, e discesi, contento anch'io,  a  dormire il mio ultimo sonno nel ventre del Galileo.
che giocavano ogni sera alla mora sul castello centrale.  A  quell'ora, nel salone di sotto, si giocava agli scacchi e
illuminati, dove bevevano il Bordeaux o la birra; e  a  prua, intorno all'osteria, c'era ressa di passeggieri, che
di vino, tanto per festeggiare la giornata finita. Andai  a  prua, a zonzare un poco, come un malvivente, sotto la
tanto per festeggiare la giornata finita. Andai a prua,  a  zonzare un poco, come un malvivente, sotto la protezione
del piccolo marinaio gobbo, incaricato di mandar le donne  a  dormire. Erano corsi, dalla partenza, nove giorni di vita
Silva, compariva con la lanterna alla mano, e cominciava  a  girare per tutti gli angoli, a sciogliere amplessi e a
alla mano, e cominciava a girare per tutti gli angoli,  a  sciogliere amplessi e a troncar colloqui amorosi dicendo
a girare per tutti gli angoli, a sciogliere amplessi e  a  troncar colloqui amorosi dicendo ogni cinque passi: - A
e a troncar colloqui amorosi dicendo ogni cinque passi: -  A  letto! A letto, donne! A letto, ragazze! - Era una scena
colloqui amorosi dicendo ogni cinque passi: - A letto!  A  letto, donne! A letto, ragazze! - Era una scena delle più
dicendo ogni cinque passi: - A letto! A letto, donne!  A  letto, ragazze! - Era una scena delle più comiche. Le
comiche. Le coppie resistevano; separate qui, s'andavano  a  riattaccare più in là, tra il macello e il lavatoio,
per ingraziarsi le renitenti, diceva: - Andemmo, scignôe! -  A  capo d'un quarto d'ora, le donne sfilavano in processione,
quarto d'ora, le donne sfilavano in processione, in mezzo  a  due ali d'uomini, come a una passeggiata di gala, e
sfilavano in processione, in mezzo a due ali d'uomini, come  a  una passeggiata di gala, e sparivano l'una dopo l'altra,
giù nel ventre del bastimento. Alcune tornavano indietro  a  porgere ancora una volta i bimbi al bacio del marito, o a
a porgere ancora una volta i bimbi al bacio del marito, o  a  stringere e ristringere la mano ai nuovi amici; altre si
e ristringere la mano ai nuovi amici; altre si soffermavano  a  chiamare i ragazzetti rimasti indietro: - Gioanniiin! -
lustri di giovanotti, delle facce di mariti scontenti,  a  cui il regolamento pesava. - Andemmo! Andemmo! - continuava
cui il regolamento pesava. - Andemmo! Andemmo! - continuava  a  gridare il gobbetto. - Un po' ciù presto, scignôe! -
fu sotto. Ma il gobbo, che conosceva i suoi polli, tornò  a  fare un giro a prua, sicuro di trovarci ancora qualche
il gobbo, che conosceva i suoi polli, tornò a fare un giro  a  prua, sicuro di trovarci ancora qualche amoretto rintanato,
trovò in fatti, come ce lo trovava ogni sera. Seguitandolo  a  pochi passi, sentii le sue esclamazioni di padre guardiano
di padre guardiano scandalizzato, e le sue minacce,  a  cui rispondevano delle voci maschili, che lo mandavano al
il vecchio gobbo si fermò con la sua lanterna davanti  a  me, e asciugandosi la fronte con la mano: - Anche questa
mi trovo mi, di giudicare il mondo com'è che si presenta  a  bordo, poveri e scignori, e le cose che succedono in mare,
e compatisce tutto. - Detto questo s'allontanò; e scomparsi  a  poco a poco anche gli uomini, il piroscafo rimase queto e
tutto. - Detto questo s'allontanò; e scomparsi a poco  a  poco anche gli uomini, il piroscafo rimase queto e in
rieccolo dunque, il formidabile animale! Ci torniamo  a  guardar faccia a faccia. Ma com'era brutto ancora, e
il formidabile animale! Ci torniamo a guardar faccia  a  faccia. Ma com'era brutto ancora, e malauguroso! Grandi
le lance sgocciolavano come del sudore della battaglia.  A  poppa e a prua s'agitavano ancora i marinai, con grandi
sgocciolavano come del sudore della battaglia. A poppa e  a  prua s'agitavano ancora i marinai, con grandi stivaloni,
ancora i marinai, con grandi stivaloni, inzuppati da capo  a  piedi, coi capelli appiccicati alla fronte e al collo,
dalle persone affaccendate dell'equipaggio, arrivammo  a  prua.
del comandante, il quale avea sul cuore un affare, oltre  a  quello dei quarantasette, assai grave. Un'ora prima gli
lenti notturni della signora svizzera, la quale,  a  ore incredibili, passava in abbigliamenti leggerissimi
abbigliamenti leggerissimi davanti al suo camerino, attiguo  a  quello di lei, con molto scandalo della ragazza; quando
che accadeva tutte le volte ch'essa mandava il marito su,  a  studiare il cielo stellato, e nel camerino non restava
qualche persona di servizio; oramai non si parlava d'altro  a  poppa; era una cosa che non poteva durare; il signor
Sul suo giuramento. di dir quattro parole delle sue  a  quel barbagianni di professore, e alla signora, se fosse
di professore, e alla signora, se fosse occorso, e anche  a  quell'altro o a quegli altri, chè il bastimento non era
e alla signora, se fosse occorso, e anche a quell'altro o  a  quegli altri, chè il bastimento non era quello che
fatto rispettare la decenza, perdio, da tutti quanti,  a  costo di mettere i marinai di sentinella nei corridoi. E
nei corridoi. E aveva concluso solennemente: Porcaie  a  bordo no ne veuggio. C'era dunque da aspettarsi una
tortora, più fresco e più vispa che mai, empiva l'orecchio  a  suo marito di cinguettíi e di trilli, sorridendo a tutti i
a suo marito di cinguettíi e di trilli, sorridendo  a  tutti i suoi amici coi suoi dolci occhi senza pensiero,
i suoi amici coi suoi dolci occhi senza pensiero, simili  a  due belle finestre d'una sala vuota, mostrando in mille
va e vieni sul cassero, interrotto da scomparse improvvise  a  cui seguivano riapparizioni aspettate, inconsapevole,
tutti sul castello centrale, che offriva maggior spazio  a  far buffonate, ed era come una piazza di villaggio, un
comodo ai crocchi e al pettegolezzo. Qui, nell'angolo  a  sinistra, vicino al palco di comando, c'era conversazione e
c'era conversazione e chiasso dal levar del sole fino  a  notte. Il buffone della brigata era un contadino del
sul borsone della bolognese: una faccia di brighella,  a  cui mancava il naso. Tutta la terza classe sapeva come
ricorso, per farsi risarcire dei danni, alle Autorità,  a  cui il carabiniere s'era ben guardato di far rapporto; e
era un ometto dalla testa pelata, con un grosso orzaiolo  a  un occhio, un ex portinaio, il quale si teneva sempre
con due merli, che curava molto, contando di venderli  a  Buenos Ayres a ottanta lire l'uno: affare tentato da molti
che curava molto, contando di venderli a Buenos Ayres  a  ottanta lire l'uno: affare tentato da molti altri. E doveva
affare tentato da molti altri. E doveva la sua popolarità  a  un tesoro pornografico che aveva ereditato da un parente:
oscene, di sciarade sporche o di aneddoti, i quali, letti  a  pagina piegata, eran brani di vite di santi, e a pagina
letti a pagina piegata, eran brani di vite di santi, e  a  pagina aperta, troiate dell'altro mondo. Costui aveva
cento volte al giorno le stesse lordure, buttandosi  a  traverso alle panche dal ridere, con gli occhi lacrimanti
Un terzo, un cuoco d'osteria, era un tipo frequentissimo  a  bordo: il sapientone che, per essere già stato una volta in
professorale sui suoi compagni di viaggio, spiega  a  modo suo tutti i fenomeni marini e celesti, sdottora di
meccanica navale, parla del nuovo mondo come di casa sua, e  a  tutti spaccia consigli, e dà di villano ignorante a chi non
sua, e a tutti spaccia consigli, e dà di villano ignorante  a  chi non gli crede: il Commissario l'aveva sorpreso una
mano, schiantando spropositi da far fermare il bastimento.  A  tempo perso, sonava anche l'ocarina. C'era infine un
già tutti gli "specialisti" eran stati scovati e costretti  a  dar saggio di sè: un vecchio giardiniere, fra gli altri,
dicevano, ed era tenuto in gran conto. Lì poi giocavano  a  tarocchi, a pila e croce e alla tombola, e cantavano per
ed era tenuto in gran conto. Lì poi giocavano a tarocchi,  a  pila e croce e alla tombola, e cantavano per ore intere;
alla tombola, e cantavano per ore intere; giocavano perfino  a  mosca cieca, dei lanternoni coi capelli grigi, e a
perfino a mosca cieca, dei lanternoni coi capelli grigi, e  a  guancialin d'oro, come rimbambiti. Il grande spettacolo,
le gambe per aria, faceva il serpente o la ruota, in mezzo  a  un subisso di applausi, sempre torvo nel viso, come se
più voluta che spontanea, e quasi una specie di ubriachezza  a  digiuno che si procurassero per scacciare i ricordi tristi
cattivi; poichè era veramente un furore come coglievano  a  volo ogni minimo pretesto per stordirsi col baccano. Si
la boccaporta d'una carboniera. E quando passava in mezzo  a  loro una ragazza o una donna che non appartenesse a
mezzo a loro una ragazza o una donna che non appartenesse  a  nessuno, era un coro di schiocchi di lingua, di trilli
intonazione e significato, che obbligava la disgraziata  a  darsela a gambe. La serva negra dei brasiliani, sopra
e significato, che obbligava la disgraziata a darsela  a  gambe. La serva negra dei brasiliani, sopra tutto, quando
dei brasiliani, sopra tutto, quando passava di là per andar  a  mangiare o a dormire nelle terze, mostrando il bianco degli
sopra tutto, quando passava di là per andar a mangiare o  a  dormire nelle terze, mostrando il bianco degli occhi e dei
il fatto nostro noi pure. E di fatti, tolta la vernice,  a  chi l'aveva, della buona educazione e della cultura, c'era
ridicolo di tutt i noi. Per via indiretta lo venivamo tutti  a  risapere. Conoscevano qualche cosa dell'indole e delle
brontolava più forte, i buoi muggivano. Guardai intorno  a  me: c'eran già dei visi pallidi. Ma in alcuni la curiosità,
Ma in alcuni la curiosità, in altri l'avversione ad andarsi  a  chiudere in camerino, prevaleva ancora. Le signore si
stringevano al braccio dei mariti. Gli uomini si tastavano  a  quando a quando con un'occhiata, ciascuno pigliando animo e
al braccio dei mariti. Gli uomini si tastavano a quando  a  quando con un'occhiata, ciascuno pigliando animo e
che gli pareva più brutta di quello che supponesse la sua.  A  un tratto passò sul cassero uno spruzzo violento, e
II marsigliese era stato scappellato e infradiciato da capo  a  piedi. Nello stesso punto salirono correndo quattro marinai
piedi. Nello stesso punto salirono correndo quattro marinai  a  portar via i sofà e le seggiole. Poi arrivò il Commissario
violentemente lo stato d'animo che dissimulano agli altri e  a  sè stessi. E allora fu una fuga disordinata e precipitosa a
a sè stessi. E allora fu una fuga disordinata e precipitosa  a  traverso al polvischio degli spruzzi che già saltavano per
saltavano per tutta la larghezza della coperta, in mezzo  a  una confusione di voci concitate e discordanti: - Oh
e fui spinto nel salone. Una signora inciampò e cadde  a  traverso all'uscio. Per un momento m'apparì sulla piazzetta
tavolato e parte contro le pareti, tolsero l'ultimo dubbio  a  chi ne poteva ancora avere: era una tempesta.
l'allegria crebbe ancora  a  pranzo, dove, eccettuati il garibaldino e la signora della
con lo scopo visibilissimo di fare un dispetto visibile  a  suo marito, tutti chiacchierarono calorosamente, come una
i quali, messi sul discorso dagli argentini, ed eccitati  a  poco a poco dall'amor di patria, descrissero con una
messi sul discorso dagli argentini, ed eccitati a poco  a  poco dall'amor di patria, descrissero con una eloquenza
paese, dalla grande baia di Rio Janeiro, coronata di monti  a  pan di zucchero, e tempestata d'isolette coperte di palme e
felci gigantesche, alle vaste foreste oscure, somiglianti  a  fitti colonnati di cattedrali senza termine, popolate di
i passeggieri che avevan visitato il Brasile si misero  a  raccontare e a descrivere insieme, e allora tutta la flora
che avevan visitato il Brasile si misero a raccontare e  a  descrivere insieme, e allora tutta la flora e la fauna
di gracchi e di sibili che pareva d'essere davvero in mezzo  a  una foresta dei tropici, e in qualche momento si provava un
di bocca la sua frase d'ammonizione : - Quella scignôa  a  me comença a angosciâ Quella signora mi comincia a
la sua frase d'ammonizione : - Quella scignôa a me comença  a  angosciâ Quella signora mi comincia a stomacare. - Ma fu
scignôa a me comença a angosciâ Quella signora mi comincia  a  stomacare. - Ma fu rasserenato dal brindisi del
grave: - Je Bois à la santé de notre brave Commandant...  a  la Société de navigation.... à l'Italie, messieurs! - E
mattina, come sempre, diede una presa di mascalzone  a  destra e una presa di porto a sinistra, e poi cominciò a
diede una presa di mascalzone a destra e una presa di porto  a  sinistra, e poi cominciò a mangiare e a discorrere
a destra e una presa di porto a sinistra, e poi cominciò  a  mangiare e a discorrere lentamente. Ricordo quella
una presa di porto a sinistra, e poi cominciò a mangiare e  a  discorrere lentamente. Ricordo quella conversazione, tutta
tutta di carattere marino schietto, per la crudele tortura  a  cui mise il povero avvocato mio vicino. Fu prima la signora
ma si vedeva che una curiosità malata lo costringeva  a  prestar orecchio. E fu peggio quando Ia signora, con uno di
di quei salti che fan le donne nella conversazione, uscì  a  domandare al comandante che cosa credeva che si provasse,
completa, una grande diminuzione di temperatura, fino  a  zero gradi. Si gela. Però - soggiunse, rivolgendosi
poco allegri, in ogni caso. L'avvocato cominciava  a  dar dei segni d'impazienza, brontolando - Discorsi da farsi
dar dei segni d'impazienza, brontolando - Discorsi da farsi  a  bordo... vo' via da tavola, io... educazione di villan
chileno, il genovese monocolo e il comandante cominciarono  a  citare e a descrivere naufragi celebri, l'uno più orrendo
genovese monocolo e il comandante cominciarono a citare e  a  descrivere naufragi celebri, l'uno più orrendo dell'altro;
scender nell'anima per il canale cibario, quando si siede  a  una buona tavola; e vennero su su dalla zattera famosa
parlando d'un fatto in cui rischiaron la vita, si mise  a  descrivere una tempesta spaventevole che aveva colto sulle
coste d'Inghilterra, quando comandava ancora un bastimento  a  vela, e arrivato al momento supremo, imitò con una nota di
lungo e disperato che aveva messo il timoniere: - Andemmo  a  fooooooondo! A quelle parole l'avvocato s'alzò, e sbattuto
che aveva messo il timoniere: - Andemmo a fooooooondo!  A  quelle parole l'avvocato s'alzò, e sbattuto il tovagliolo
s'alzò, e sbattuto il tovagliolo sulla tavola, se n'andò  a  passi concitati, masticando degli accidenti, che guai se
se fino allora non si fosse parlato che per far dispetto  a  lui. Prese la parola il comandante, e cominciò a dare alla
dispetto a lui. Prese la parola il comandante, e cominciò  a  dare alla conversazione quel colorito vario e stranissimo e
del Fra Diavolo al Paganini di Genova saltò  a  una quistione che aveva avuto il mese avanti a San Vincenzo
Genova saltò a una quistione che aveva avuto il mese avanti  a  San Vincenzo del Capo Verde con la negra dalle mammelle
pettegolezzo del porto di Rio Janeiro; e da una colazione  a  cui era stato invitato a Las Palmas, nelle isole Canarie,
di Rio Janeiro; e da una colazione a cui era stato invitato  a  Las Palmas, nelle isole Canarie, cascò addosso a un
invitato a Las Palmas, nelle isole Canarie, cascò addosso  a  un impiegato imbroglione della dogana di Montevideo. A me
a un impiegato imbroglione della dogana di Montevideo.  A  me pareva di sentir parlare un uomo miracolose che vivesse
sui generis dei vari paesi, come si può acquistare  a  guardarli di sull'uscio: aveva sulla punta delle dita, per
volta al mese; cognizioni e opinioni fuor dell'uso, poste  a  una gran distanza le une dalle altre, e d'una faccia sola,
une dalle altre, e d'una faccia sola, appunto come le città  a  cui egli approdava, di cui, non vedeva che il panorama
quand'era contento di sè, per veder sfilare i passeggieri,  a  cui faceva un leggiero cenno di saluto, con un aspetto di
di saluto, con un aspetto di gravità benigna. Stando vicino  a  lui, colsi a volo uno sguardo severo che lanciò alla
un aspetto di gravità benigna. Stando vicino a lui, colsi  a  volo uno sguardo severo che lanciò alla signora bionda, il
alla signora bionda, il cui contegno pareva che cominciasse  a  urtare i suoi principii rigorosi di moralità marittima, e
di grande rispetto, alla signorina di Mestre, che passava  a  braccetto con la zia. Quando fu passata, egli si voltò a'
voltò a' vicini, e disse gravemente - Quella figgia lì....  a  l'è un angeo.
appuntò il cannocchiale. Quando fummo più vicini, il legno  a  vela salutò per il primo con la bandiera. Il Galileo rese
il veliere un dialogo affrettato, che l'ufficiale traduceva  a  voce per noi, e che gli emigranti seguitavano con gli
Paganetti. Poi: - proveniente da Valparaiso, diretto  a  Genova. - Da quanti giorni in viaggio? - Da due mesi. - Da
la nostra presenza al rappresentante del nostro armatore  a  Montevideo. Nessuna avaria. Tutti bene. - Bisogno di nulla?
ci parve grande, veloce, allegro il Galileo in confronto  a  quel piccolo legno immobile, con forse dieci o dodici
con forse dieci o dodici uomini d'equipaggio, condannato  a  galleggiare come una cosa morta, chi sa per quarto altro
sole dell'equatore! Con un sentimento di pietà lo vedemmo  a  poco a poco rimpiccolire, diventare un punto bianco, e
dell'equatore! Con un sentimento di pietà lo vedemmo a poco  a  poco rimpiccolire, diventare un punto bianco, e nascondersi
dietro l'orizzonte; ma di pietà da egoisti, simile  a  quella dei viaggiatori che dai vagoni ampi e comodi d'un
vagoni ampi e comodi d'un treno di strada ferrata lanciato  a  tutta forza, vedon di sfuggita la carrozza barcollante
nacque una corrente di buon umore che si diffuse da prua  a  poppa, e durò fino a sera. Ma quello era il giorno delle
di buon umore che si diffuse da prua a poppa, e durò fino  a  sera. Ma quello era il giorno delle novità. A desinare,
e durò fino a sera. Ma quello era il giorno delle novità.  A  desinare, prima di sedersi, il comandante disse a voce
novità. A desinare, prima di sedersi, il comandante disse  a  voce alta: - Scignori, abbiamo a bordo un passeggiere di
il comandante disse a voce alta: - Scignori, abbiamo  a  bordo un passeggiere di più. Molti non capirono. - Un bel
una voce strascicata e nasale, che mi addormentava.  A  un tratto il canto cessò, come se l'attenzione del marinaio
alla fronte. Un altro grido, ma di mille voci, rispose  a  quel primo, e nello stesso tempo il piroscafo s'inclinò
e nello stesso tempo il piroscafo s'inclinò fortemente  a  destra sotto il peso della folla accorrente. Corsi sul
lo sguardo, distinsi una striscia rossastra che si perdeva  a  destra e a sinistra in due lingue sottili, simile a una
distinsi una striscia rossastra che si perdeva a destra e  a  sinistra in due lingue sottili, simile a una nuvola
perdeva a destra e a sinistra in due lingue sottili, simile  a  una nuvola leggerissima che lambisse la faccia del mare. E
che lambisse la faccia del mare. E stetti qualche minuto  a  guardare, stupito come gli altri, senza sapere di che.
senza sapere di che. Molte esclamazioni proruppero intorno  a  me. - Estàmos a casa! - Ghe semmo finaïmente! - Quatre
che. Molte esclamazioni proruppero intorno a me. - Estàmos  a  casa! - Ghe semmo finaïmente! - Quatre heures, vinticinque
per pregarli che guardassero, che facessero festa  a  quel lembo di terra, ch'essa vedeva forse assai più vasto
quella scenata seguiva davanti  a  uno degli aspetti più stupendi che offrano l'oceano e il
abbagliante come un torrente di lava accesa che corresse  a  incenerire il Galileo. E quando il sole toccò l'orizzonte,
le nuvole, infocate del più pomposi colori, cominciarono  a  svolgersi lentamente, presentando mille forme maravigliose,
presentando mille forme maravigliose, che ci facevano stare  a  bocca aperta, e sclamare man mano che si cangiavano: - Che
sfolgoranti di sotto d'una così gloriosa luce, che,  a  fissarvi lo sguardo, la mente vacillava un momento, e
e d'una contenenza, dipinti dell'effigie umana, davanti  a  cui mancò possa all'alta fantasia.
della cameriera genovese, portata via dalla passione  a  tal segno, che inveiva a voce alta per i corridoi contro il
portata via dalla passione a tal segno, che inveiva  a  voce alta per i corridoi contro il Ruy Blas infido,
come se fosse stata nel bel mezzo di piazza Caricamento:  a  fatica riuscì l'agente di cambio a farle chiudere la
di piazza Caricamento: a fatica riuscì l'agente di cambio  a  farle chiudere la fontana degli improperi, minacciandola di
il Commissario, e minacciando di correr lui in persona  a  piggiali a pê in to cu tutti e quarantasette. Gli avevan
e minacciando di correr lui in persona a piggiali  a  pê in to cu tutti e quarantasette. Gli avevan fatto
questa volta la povera donna, stata paziente e timida fino  a  quel giorno in mezzo a ogni sorta di sgarbi, aveva perso il
donna, stata paziente e timida fino a quel giorno in mezzo  a  ogni sorta di sgarbi, aveva perso il lume degli occhi, ed
di sgarbi, aveva perso il lume degli occhi, ed era corsa  a  chiedere giustizia, singhiozzando, soffocata dall'angoscia
Ma c'era altro. Non si sapeva chi, per non essere costretto  a  succhiare e costringere i marinai a dar l'acqua a bidoni,
non essere costretto a succhiare e costringere i marinai  a  dar l'acqua a bidoni, aveva spezzati tutti i bocchini dei
costretto a succhiare e costringere i marinai a dar l'acqua  a  bidoni, aveva spezzati tutti i bocchini dei cernieri
velieri immobili, sotto il sole dell'equatore. Di fronte  a  me, chiacchieravano senza un riguardo al mondo l'avvocato e
non mi parli del panslavismo. Per sua regola, non venga mai  a  par-la-re-a-me del panslavismo! - Sentii dei frammenti di
non s'è preso sonno subito, in quelle notti afose, dentro  a  quelle stie di camerini, non c'è da sperare altro che uno
ad altalena vertiginoso, trasportandoci senza posa dal mare  a  casa nostra, e di qui sul mare, e poi daccapo a casa, con
dal mare a casa nostra, e di qui sul mare, e poi daccapo  a  casa, con una lucidità di visione e una brutalità, di
di disinganni che è un supplizio. E quante volte poi,  a  casa, anche anni dopo, si rifanno quei sogni medesimi, come
dell'acqua che batteva contro il fianco del bastimento,  a  pochi centimetri dal mio capo, e che in quel silenzio dello
chiedesse di entrare, promettendo che non farebbe male  a  nessuno, giurando che era mite e innocente. Ah! l'ipocrita!
diffidi di lui, e riperduta la pazienza ad un tratto, torna  a  schernire, a minacciare, a pestar la porta come un padrone
e riperduta la pazienza ad un tratto, torna a schernire,  a  minacciare, a pestar la porta come un padrone sdegnato. E a
la pazienza ad un tratto, torna a schernire, a minacciare,  a  pestar la porta come un padrone sdegnato. E a quella
a minacciare, a pestar la porta come un padrone sdegnato. E  a  quella parlantina infaticabile s'uniscon dentro ogni sorta
dell'uscio, la bottiglia dell'acqua, il lume sospeso:  a  momenti giurereste che c'è un altro che dorme accanto a
a momenti giurereste che c'è un altro che dorme accanto  a  voi, che una persona gira nel vostro camerino e fruga nelle
entrata veramente e si avvicina. È il cameriere, che viene  a  vedere se è chiuso il finestrino, e che, dato uno sguardo,
sopra coperta, passi precipitosi come di gente che accorra  a  un pericolo, strepiti incomprensibili, che nella quiete
udite dei passeggieri che escon dal camerino, salgono  a  vedere, e ridiscendono. Nulla: eran due marinai che
che tiravano una corda. Richiudete gli occhi, ricominciate  a  sognare, vi risvegliate di sobbalzo a un rumore assordante
occhi, ricominciate a sognare, vi risvegliate di sobbalzo  a  un rumore assordante e terribile: questa volta qualche cosa
Niente, un piovasco. Ah! finalmente si potrà dormire. Ma  a  traverso al finestrino appare un leggiero chiarore cinereo.
della curiosità sarebbe andato per aria. Insomma, stando  a  terra, avevo pur desiderato molte volte di trovarmi a una
a terra, avevo pur desiderato molte volte di trovarmi  a  una tempesta di mare. Ecco dunque una buona fortuna per
una buona fortuna per l'artista. Ma quando, voltatomi  a  guardare sulla piazzetta, vidi accorrere intorno al
di corsa da varie parti, e gittarsi ad assicurare le lance,  a  fermare le stie, a chiudere le boccaporte, con furia
e gittarsi ad assicurare le lance, a fermare le stie,  a  chiudere le boccaporte, con furia precipitosa, aprendo a
a chiudere le boccaporte, con furia precipitosa, aprendo  a  spintoni la folla che fuggiva sotto i primi spruzzi del
meno folla. Per liberarmi dai pensieri sconfortanti, andai  a  passare un'ora sulla piazzetta, uno spazio che era dalla
alisei che soffiavano in poppa, ci venivano delle signore  a  ricamare o a leggere. E in fatti gli davan una cert'aria di
soffiavano in poppa, ci venivano delle signore a ricamare o  a  leggere. E in fatti gli davan una cert'aria di piazzetta da
alle casette mobili delle scene, con le loro finestre  a  persiane, e il passaggio coperto che vi sboccava, come una
che vi sboccava, come una strada pubblica. Lì si andava  a  vedere il cammino fatto e i gradi di longitudine e di
porta del salone; ci, venivano per solito gli ufficiali  a  prender l'altezza del sole, e ci affluivano le prime
dove si fumava il sigaro con piacere, come davanti  a  un caffè, con una certa illusione d'esser a terra, e di far
come davanti a un caffè, con una certa illusione d'esser  a  terra, e di far vita cittadina. Qualche volta vi cascava
della bolognese, che veniva con tutte le furie addosso  a  lagnarsi d'una nuova sanguinosa offesa d'un canaglia
la borsa misteriosa, le aveva detto, con evidente allusione  a  quel certo supposto irripetibile: - Pagano dogana. - Essa
ferri ai piedi e alle mani, o avrebbe proclamato davanti  a  tutti i Consoli d'America che gli ufficiali del piroscafo
d'America che gli ufficiali del piroscafo tenevano mano  a  tutti i più sfacciati boletàri di terza per avvilire le
in tronco verso due contadini irritati, i quali ritornavano  a  farsi cancellare dall'elenco, per non cadere nelle mani di
di sbarcare gratis gli emigranti per essere i primi  a  spogliarli e a far delle proposte sporche alle loro donne.
gratis gli emigranti per essere i primi a spogliarli e  a  far delle proposte sporche alle loro donne. Erano
donne. Erano evidentemente notizie raccolte calde calde  a  prua, dove degli agitatori lavoravano a scaldare le teste.
calde calde a prua, dove degli agitatori lavoravano  a  scaldare le teste. Andato là, in fatti, vidi sul castello
castello il vecchio dal gabbano verde che perorava in mezzo  a  un uditorio più numeroso del solito, appoggiandosi, forse
ch'eran tutti d'accordo, tutti farabutti che tiravano  a  ingrassarsi a spese dell'immigrazione. Badassero sopra
tutti d'accordo, tutti farabutti che tiravano a ingrassarsi  a  spese dell'immigrazione. Badassero sopra tutto, sbarcando,
sopra tutto, sbarcando, ai bagagli, ch'eran rubati  a  man salva; tenessero d'occhio le mogli e le figliuole, chè
delle porcherie che istupidivano, che riducevano un uomo  a  non saper più fare il più semplice conto, e allora venivano
il più semplice conto, e allora venivano innanzi le birbe  a  proporre i contratti. - All'erta, figliuoli! - gridava, -
bene, o sarete assassinati peggio che in patria! Guai  a  chi si fida! - Ma non era il solo che arringasse: altri
poi dei deserti di sabbia, un'aria miasmatica, gli indiani  a  poche miglia, i leoni in volta la notte, e dei serpenti di
di cinque metri che s'infilavano nelle case. E costretti  a  scappare dalla fame, dovevano viaggiare a piedi per
case. E costretti a scappare dalla fame, dovevano viaggiare  a  piedi per centinaia di miglia prima di trovare un luogo
che travolgevano i cani e le vacche come foglie secche.  A  quei discorsi alcuni, sospettando l'esagerazione, alzavan
tasse, non più leva, non più tirannie: la terra germogliava  a  toccarla appena con I'aratro, la carne a cinquanta
terra germogliava a toccarla appena con I'aratro, la carne  a  cinquanta centesimi il chilogrammo, paesi di quattromila
però non capivo ancora come  a  bordo fosse possibile d'annoiarsi: anzi mi rallegrava la
si prova più piacevole il sentimento della salute in mezzo  a  gente che soffra il mal di mare. E quel giorno non mi
specialmente, che è sempre l'ora più terribile, incominciai  a  veder delle facce da far dire: - A momenti costui si
terribile, incominciai a veder delle facce da far dire: -  A  momenti costui si decompone, e bisognerà spazzarlo fuor di
forse; ma non era accertato. E mi spiegò perchè stesse là  a  guardare per lungo tempo il movimento monotono di un'asta
Ho osservou, diceva, che la noia deriva dal non poter fare  a  meno che pensare a cose spiacevoli. Dunque, per scacciar la
che la noia deriva dal non poter fare a meno che pensare  a  cose spiacevoli. Dunque, per scacciar la noia, non c'è
pensare, come le bestie. Ebbene, io mi metto qui, immobile,  a  guardare il saliscendi di quello stantuffo. A poco a poco,
immobile, a guardare il saliscendi di quello stantuffo.  A  poco a poco, in meno di venti minuti, mi riduco in uno
a guardare il saliscendi di quello stantuffo. A poco  a  poco, in meno di venti minuti, mi riduco in uno stato di
completo istupidimento, un vero asino; allora non penso più  a  niente e non mi annoio più. No gh'è atro. - Io diedi in una
- Io diedi in una risata; ma egli rimase serio, e tornò  a  guardar lo stantuffo con l'occhio dilatato e fisso d'un
la noia, sarebbe stato meglio discendere addirittura  a  veder la macchina; ma parendomi che si trovasse già quasi
è un piacere nuovo e grande la prima volta che si decide  a  infilare il camiciotto turchino d'un macchinista e a
decide a infilare il camiciotto turchino d'un macchinista e  a  discendere in quell'inferno tenebroso e sonoro, di cui non
per aria. Quando s'è arrivati in fondo e si leva il capo  a  guardare in su, dove non appare più il giorno che come un
non comprendere, di sentirsi così piccoli e deboli davanti  a  quel prodigio di forza. Cresce ancora l'ammirazione quando
l'ammirazione quando si penetra nel vulcano che dà vita  a  ogni cosa, fra quelle sei smisurate caldaie, sei case
divise da quattro strade che s'incrociano, simili  a  un quartiere chiuso, e infocato, dove molti uomini neri e
neri e seminudi, dai volti e dagli occhi accesi, ingoiando  a  ogni tratto delle ondate d'acqua, lavorano senza posa a
a ogni tratto delle ondate d'acqua, lavorano senza posa  a  pascere trentasei bocche roventi, le quali divorano in
di carbone, sotto il soffio di sei colossali trombe  a  vento, ruggenti come gole di leoni. Par di ritornare alla
quasi sepolti. E non di meno si stenta un pezzo ancora  a  riavere la mente libera. Il macchinista ha un bello
poderosa dei meccanismi; ma scema questo sentimento  a  poco a poco, al veder con che cura minuta i macchinisti li
poderosa dei meccanismi; ma scema questo sentimento a poco  a  poco, al veder con che cura minuta i macchinisti li
li vigilano, e con che attenzione inquieta stanno  a  sentire se in quel concerto uniforme di suoni scappi la più
abituali si avverta menomamente il bruciato; e come corrono  a  toccare qua e là se la temperatura dei metalli superi quel
e là se la temperatura dei metalli superi quel dato grado,  a  vedere se spunti in qualche parte un indizio di fumo
se spunti in qualche parte un indizio di fumo sospetto,  a  mantenere costante la pioggia d'olio che da cinquanta
membri lo sconturba tutto, e vuole un rimedio immediato.  A  un corpo vivo egli rassomiglia infatti, assetato, come gli
pasto, dall'incendio che gli bolle nel ventre, e costretto  a  tracannar senza tregua dal mare un torrente d'acqua, ch'ei
senso d'alterezza lo stupore che inchioderebbe là un antico  a  quella vista, e il grido d'ammirazione che gli uscirebbe
legione di grandi ingegni che spesero intere vite attorno  a  un perfezionamento che un altro successivo fece cader
l'esempio del genio e della costanza eroica di chi le fete,  a  consolare la coscienza umana dell'ignoranza caparbia, della
affannose quel colosso mirabile, destinato forse anch'esso  a  parere ai nostri nipoti lontani un rozzo e debole
generale, diversa nei diversi individui, li rende atti  a  raggiungere gradi maggiori o minori di piacere in una
e quindi di corrispondenti piaceri. Molti uomini sono,  a  questo riguardo, monomaniaci, o poco meno. L'esercizio di
di una data facoltà e dei relativi piaceri tende  a  perfezionarli sempre più in questi, per cui spesso
alle gioie predilette. Qualche volta la monomania cresce  a  tal segno da far loro avere in odio alcuni piaceri, che pur
in modo prevalente, per cui anche i piaceri si riducono  a  una media proporzionale che si può adattare a quasi tutta
si riducono a una media proporzionale che si può adattare  a  quasi tutta la massa delle generazioni di ogni tempo e di
generale, l'opinione pubblica, facendo da cerretano, vende  a  buon patto, a quasi tutti gli uomini volgari, alcune
pubblica, facendo da cerretano, vende a buon patto,  a  quasi tutti gli uomini volgari, alcune formule di piacere
e si prolungava in un altro di gomma, AB, che andava  a  congiungersi con un timpano a leva, F, il quale per mezzo
di gomma, AB, che andava a congiungersi con un timpano  a  leva, F, il quale per mezzo dell'asticella G scriveva i
di questa parte del corpo. Noi vediamo così nella linea  A  l' ingrossamento che succede nell' antibraccio ad ogni
corrispondente nel cervello. Io avevo spiegato prima  a  Bertino di che si trattava, e lo aveva pregato di far bene
che si trattava, e lo aveva pregato di far bene attenzione  a  tutto ciò che avrebbe provato durante l'esperimento per
sapercelo dire dopo. Il Dott. De Paoli si sedette innanzi  a  lui ed applicò i due pollici sopra le due grandi arterie
i moti pulsatorî del cervello, il Dott. De Paoli cominciò  a  comprimere leggermente le arterie per chiuderle, quando
in moto l'apparecchio che fa girare il cilindro e cominciò  a  scriversi la linea C ed A (fig. 2). Nel punto segnato alfa
fa girare il cilindro e cominciò a scriversi la linea C ed  A  (fig. 2). Nel punto segnato alfa si comprimono
metafisiche. Tra queste ponetene mille altre che servono  a  rannodarle ed a ravvicinarle, e voi avrete rappresentata la
Tra queste ponetene mille altre che servono a rannodarle ed  a  ravvicinarle, e voi avrete rappresentata la coscienza del
dinanzi l'un dopo l'altro i protestanti della montagna  a  cui aveva fatto delle reprimende, le ragazze che gli avevan
le comari mettiscandoli, i rissanti che era stato costretto  a  spartire e a punire; e a ciascuno mostrava di riconoscerlo
i rissanti che era stato costretto a spartire e  a  punire; e a ciascuno mostrava di riconoscerlo con un
i rissanti che era stato costretto a spartire e a punire; e  a  ciascuno mostrava di riconoscerlo con un sorriso, o con un
scotimento di capo, o con una buona parola. Ed io, accanto  a  lui, non mi stancavo di riguardar quel camerino pieno di
quel camerino pieno di registri e di tabelle, pensando  a  quanti racconti di miserie e bugie romanzesche di ragazze e
da anni; e supplicazioni perchè tornassero o le chiamassero  a  raggiungerli; domande di soccorso, annunzi di malattie, e
e ultimi consigli di vecchi: tutto questo mescolato  a  letteroni irti di cifre di banchieri, a epistole amoroso di
questo mescolato a letteroni irti di cifre di banchieri,  a  epistole amoroso di ballerine e di coriste, a prospetti di
di banchieri, a epistole amoroso di ballerine e di coriste,  a  prospetti di negozianti di vérmut, a fasci di giornali
e di coriste, a prospetti di negozianti di vérmut,  a  fasci di giornali aspettati dalla colonia italiana, avida
e nell'interno del Paraguay e su per i fianchi delle Ande,  a  suscitare allegrezze, rimorsi, dolori, timori; i quali poi,
via che salivano, gli emigranti passavano davanti  a  un tavolino, a cui era seduto l'ufficiale Commissario; il
salivano, gli emigranti passavano davanti a un tavolino,  a  cui era seduto l'ufficiale Commissario; il quale li riuniva
al passeggiere più anziano, perchè andasse con quello  a  prendere il mangiare in cucina, all'ore dei pasti. Le
vasti e bassi, tra quelle innumerevoli cuccette disposte  a  piani come i palchi delle bigattiere, e le une, affannate,
e le une, affannate, domandar conto d'un involto smarrito  a  un marinaio che non le capiva, le altre buttarsi a sedere
smarrito a un marinaio che non le capiva, le altre buttarsi  a  sedere dove si fosse, spossate, e come sbalordite, e molte
fosse, spossate, e come sbalordite, e molte andar e venire  a  caso, guardando con inquietudine tutte quelle compagne di
misteri; e non uno guardava intorno o in alto o s'arrestava  a  considerare una sola delle cento cose mirabili che non
una mela o sbocconcellavano una pagnotta, esaminandola  a  ogni morso, placidissimamente, come avrebbero fatto davanti
stanchezza o apatia. Il cielo era rannuvolato e cominciava  a  imbrunire. A un tratto s'udiron delle grida furiose
apatia. Il cielo era rannuvolato e cominciava a imbrunire.  A  un tratto s'udiron delle grida furiose dall'ufficio dei
molti amici e parenti della gente d'equipaggio, assuefatti  a  quelle separazioni. Installati tutti i passeggieri, seguì
che lasciava sentire il brontolio sordo della macchina  a  vapore. Quasi tutti erano in coperta, affollati e
parevano eterni. Finalmente s'udiron gridare i marinai  a  poppa e a prua ad un tempo: - Chi non è passeggiere, a
eterni. Finalmente s'udiron gridare i marinai a poppa e  a  prua ad un tempo: - Chi non è passeggiere, a terra! Queste
a poppa e a prua ad un tempo: - Chi non è passeggiere,  a  terra! Queste parole fecero correre un fremito da un capo
scala alzata: s'udì un fischio, e il piroscafo si cominciò  a  movere. Allora delle donne scoppiarono in pianto, dei
fino allora impassibile, passarsi una mano sugli occhi.  A  questa commozione contrastava stranamente la pacatezza dei
- Tante cose. - Mi raccomando per quel pacco. - Dirai  a  Gigia che farò la commissione. - Impostala a Montevideo. -
pacco. - Dirai a Gigia che farò la commissione. - Impostala  a  Montevideo. - Siamo intesi per il vino. - Buona
- Alcuni, arrivati allora allora, fecero ancora in tempo  a  gettare dei mazzi di sigari e delle arance, che furon colte
mazzi di sigari e delle arance, che furon colte per aria  a  bordo; ma le ultime caddero in mare. Nella città brillavano
via un carico di carne umana rubata. Io mi spinsi fino  a  prua, nel più fitto della gente, ch'era tutta rivolta verso
più fitto della gente, ch'era tutta rivolta verso terra,  a  guardar l'anfiteatro di Genova, che s'andava rapidamente
che s'andava rapidamente illuminando. Pochi parlavano,  a  bassa voce. Vedevo qua e là, tra 'l buio, delle donne
porto, era notte. Rattristato da quello spettacolo, tornai  a  poppa, e discesi nel dormitorio di prima classe, a cercare
tornai a poppa, e discesi nel dormitorio di prima classe,  a  cercare il mio camerino. Bisogna dire che la prima discesa
delle esalazioni saline dei legnami, di puzzo di lumi  a  olio, d'odor di pelle di bulgaro e di profumi di signore,
di bulgaro e di profumi di signore, mi ritrovai in mezzo  a  un andirivieni di gente affaccendata, che si disputavano i
usciva il solfeggio d'una voce di tenore. E di faccia  a  quel camerino trovai il mio, un gabbiotto di una mezza
posto sopra una catinella incastrata nella parete, accanto  a  un lume a bilico, che dondolava con l'aria di dirmi: Che
una catinella incastrata nella parete, accanto a un lume  a  bilico, che dondolava con l'aria di dirmi: Che matta idea
Sopra il divano luccicava un finestrino rotondo somigliante  a  un grand'occhio di vetro, in cui mi venne fatto di fissare
impiegato di una Società d'assicurazione, che era venuto  a  tentarmi il giorno prima della partenza; e benedicendo nel
dal castello di prua, mi trovai faccia  a  faccia col medico: un napoletano, Giovanni Nicotera pretto
capelli biondi arricciolati, rosso dalla febbre, e accanto  a  lui, in piedi, una campagnuola dei dintorni di Napoli, un
un pezzo di donna, che appena visto il medico, si mise  a  piangere, soffocando i singhiozzi nelle mani. Il medico
di rimprovero: - La malattia fa il suo corso. Non v'avete  a  inquietare. Levatevi quell'ideaccia dal capo. - E mi spiegò
una disgrazia, le avrebbero buttato il bambino in mare:  a  quest'idea essa si disperava. Poi domandò forte, voltandosi
parte: - E voi, come va? -, Allora vidi spuntare di dentro  a  una cuccetta bassa la testa d'un vecchio macilento; il
vi si opponesse, volle cacciar fuori le gambe, e mettersi  a  sedere sull'orlo della sua buca. Era vestito. Rispose con
Era un contadino pinerolese, solo, che andava all'Argentina  a  raggiungere un suo figliuolo. Io gli domandai in che parte
minore era andato all'Argentina tre anni prima, lasciandolo  a  casa con l'altro, che gli era morto. Allora quello gli
e ne cavò una manata di carte logore e unte, che incominciò  a  far scorrere con le dita tremanti. In quel punto un
vi passò la mano su, per sentir se c'era sangue, e riprese  a  far passare i fogli: buste lacere, carte con cifre - forse
finalmente un mezzo foglio sgualcito, dove era scritto  a  caratteri grossi, ma schiccherati d'inchiostro e quasi
piemontese, presso di cui, dentro il mese, sarebbe venuto  a  prenderlo un patriotta, suo compagno di lavoro, che avrebbe
sole intanto era andato sotto, diritto davanti  a  noi, di là dalla terra, e si vedeva un crepuscolo stupendo,
E di sopra il cielo era oscuro, e il mare di sotto, nero.  A  quella vista, s'era rifatto il silenzio a prua, e gli
di sotto, nero. A quella vista, s'era rifatto il silenzio  a  prua, e gli emigranti guardavano, trasecolati, come se
di quel paese. S'intravvidero alcuni isolotti: Lobos  a  sinistra, Gorriti a destra, poi l'isola di Flores, poi i
S'intravvidero alcuni isolotti: Lobos a sinistra, Gorriti  a  destra, poi l'isola di Flores, poi i fanali dei banchi
dei banchi d'Archimede. Il silenzio era così profondo  a  prua, che si sentiva distintamente lo strepito della
siamo più in mare, - osservò un marinaio, ch'era accanto  a  me. - Siamo nel fiume. L'emigrante e i suoi vicini si
- Siamo nel fiume. L'emigrante e i suoi vicini si voltarono  a  cercar l'altra riva, e non vedendo che la linea netta
navigavamo già di fatto nel Plata, la cui riva destra era  a  più di cento miglia da noi. Quando l'ultima luce
sopra coperta per gustare il piacere della fermata. Di Iì  a  poco, in fatti, il piroscafo cominciò a rallentare il corso
fermata. Di Iì a poco, in fatti, il piroscafo cominciò  a  rallentare il corso e l'anelito; poi parve appena che si
diede l'ultimo palpito, e il colosso s'arrestò, morto.  A  un fischio che suonò sul palco, le due áncore enormi si
nuova dell'immobilità e del silenzio, e poi scesero  a  lunghe file, lentamente, nei dormitorî, e anche i
Leone.......................................... 10 L'Italia  a  bordo................................................... 25
bordo................................................... 25  A  prua e a poppa
25 A prua e  a  poppa ............................................. 40
vivente com'era quell'agente bancario, non tardai  a  conoscere, anche senza volerlo, quasi tutti i passeggieri
passeggieri di prima. La mattina seguente egli mi si venne  a  mettere accanto a tavola, al posto dell'avvocato, che non
La mattina seguente egli mi si venne a mettere accanto  a  tavola, al posto dell'avvocato, che non s'era levato da
sorrisero, e quelli, arrossendo tutti e due, si misero  a  osservare le posate con attenzione profonda. Ma l'agente
della Repubblica, in terre quasi disabitate, dove andava  a  portare il viatico a cavallo, galoppando per notti intere,
in terre quasi disabitate, dove andava a portare il viatico  a  cavallo, galoppando per notti intere, col santissimo
galoppando per notti intere, col santissimo Sacramento  a  tracolla e la rivoltella alla cintura, e diceva d'esser
diceva d'esser stato più volte assalito, e d'essersi difeso  a  rivoltellate, e che anche si era dato il caso di
che l'anima altrui, facendosi pagar matrimoni e sepolture  a  prezzi d'affezione, tant'è vero che si vantava francamente
e di patacones, con un certo giro inquietante delìa mano  a  ventarola, e con un accento di Basso porto, che trent'anni
chiave del cuore diceva l'agente che lo faceva pensare  a  quella di casa dei suoi uditori; ma si poteva anche
moglie d'un italiano, professore non sapeva di che  a  Montevideo: aveva fatto con lei il viaggio da Genova in
come una dalia, una vera fanciullona di trent'anni,  a  cui la condizione degli uomini soli in un lungo viaggio di
coperta. Ora mentre egli giocava nel salone o passeggiava  a  prua, la signora e una sua amica avevano preso l'abitudine
e una sua amica avevano preso l'abitudine d'andargli  a  metter tutto sottosopra per farlo poi ammattire a
a metter tutto sottosopra per farlo poi ammattire  a  riordinare. E il gioco era riuscito bene parecchie volte.
Ma un giorno, essendosi arrischiata sola la svizzerella  a  fare solito arruffìo, era sopraggiunto all'impensata
furie, aveva chiuso l'uscio del camerino per obbligarla  a  rimettere ogni cosa al suo posto. Senonchè le cose spostate
e la signora non dessero segno di conoscersi. Io mi voltai  a  guardar lui, in fondo alla tavola: era un bruno tra i
davanti alla macchina, ai timoni, ai verricelli,  a  ogni più piccolo ordigno del piroscafo, facendosi dare
dagli uffiziali delle spiegazioni minute, che andava poi  a  ripetere a prua, per il gusto di sbocconcellare al popolo
delle spiegazioni minute, che andava poi a ripetere  a  prua, per il gusto di sbocconcellare al popolo il pane
il pane della scienza, mentre altri gli addentava il suo  a  poppa. Ma in quel momento io stavo osservando, accanto
intorno degli occhi di pesce sospettosi, e non parlava  a  nessuno. Domandai all'agente se sapeva chi fosse. Oh! un
sapeva quale dei passeggieri, leggendo il Figaro arrivato  a  Genova il giorno stesso della partenza, aveva creduto di
di scoprire il segreto all'arrivo, quando fosse salita  a  bordo la polizia. Della coppia matrimoniale che sedea
la polizia. Della coppia matrimoniale che sedea dirimpetto  a  costui, non aveva ancora chiesto informazioni: erano i miei
sulle labbra sottili; non brutta, ma di quelle persone  a  cui l'animo ha guastato il viso, le quali, a primo aspetto,
quelle persone a cui l'animo ha guastato il viso, le quali,  a  primo aspetto, ispirano ripugnanza per cagion del male che
se non si conoscessero, e non erano mai insieme, fuorchè  a  tavola; ma il mio vicino aveva osservato che lei saettava a
a tavola; ma il mio vicino aveva osservato che lei saettava  a  lui delle terribili occhiate di traverso, quando le pareva
quella d'una severità assoluta in fatto di morale. Porcaie  a  bordo no ne véuggio. - Non voglio porcherie a bordo - era
Porcaie a bordo no ne véuggio. - Non voglio porcherie  a  bordo - era il suo intercalare. Voleva il bastimento casto
di coperta, egli aveva fatto inchiodare una grand'asse  a  traverso all'uscio, e ce l'aveva lasciata fino a che i due,
grand'asse a traverso all'uscio, e ce l'aveva lasciata fino  a  che i due, il dì seguente, morsi dalla fame, dopo aver
dopo aver picchiato furiosamente, erano stati costretti  a  uscire coram populo, mëzi morti da-a vergêugna. Ma aveva
rabbia nell'ultima traversata, portando da Buenos Ayres  a  Genova un'intera compagnia lirica, e un corpo di ballo di
lirica, e un corpo di ballo di cento e venti gambe;  a  tener a segno le quali non ci sarebbero stati sul piroscafo
lirica, e un corpo di ballo di cento e venti gambe; a tener  a  segno le quali non ci sarebbero stati sul piroscafo
corteggiamento discreto. Ma si vantava di far stare tutti  a  segno senza mancare menomamente alle leggi della cortesia,
menomamente alle leggi della cortesia, di saper dir tutto  a  tutti senza offendere. Quando un passeggiere si stringeva
Quando un passeggiere si stringeva troppo intorno  a  una signora, egli lo chiamava in disparte, e gli diceva
e gli diceva rispettosamente: - Mi scusi, lei comincia  a  diventar nauseante (angoscioso). Porcaie a bordo no ne
lei comincia a diventar nauseante (angoscioso). Porcaie  a  bordo no ne vêuggio. - Del rimanente, un galantuomo. Il
- l'Hamerling -, era un chileno, un gran signore, chiamato  a  bordo quello che fa forare una montagna, perchè aveva fatto
dal suo paese (trentacinque giorni di mare) per andare  a  comprare delle perforatrici in Inghilterra, non
spiando un giovane toscano sbarbatello e azzimato, seduto  a  tavola davanti alla moglie del professore, addosso alla
professore, addosso alla quale lasciava gli occhi, assorto  a  tal segno che qualche volta gli rimaneva Ia forchetta per
segno che qualche volta gli rimaneva Ia forchetta per aria,  a  mezza via tra il piatto e la bocca, come colpita anch'essa
e mentre circuiva la svizzera, che doveva aver conosciuto  a  terra, faceva ogni momento delle escursioni a prua,
conosciuto a terra, faceva ogni momento delle escursioni  a  prua, fiutando l'aria come un poledro stallino, la sera in
giornali illustrati, e una famiglia numerosa, tutta vestita  a  lutto, che formava in mezzo al piroscafo un gruppo nero e
rocce, dove non avrebbe potuto passare che scorticandosi,  a  rischio d'andare in pezzi, come le barche per l'apertura
per l'apertura della grotta azzurra di Capri; ma perchè,  a  cagion della nebbia, e del gran numero di bastimenti che
era molto facile un abbordo, che poteva mandarci tutti  a  fondo, senza lasciarci il tempo di recitar l'atto di
potuto cavare un grande quadro, intitolato in genovese: -  A  füffettaLa tremarella. - solenne e comico a un tempo. Il
in genovese: - A füffettaLa tremarella. - solenne e comico  a  un tempo. Il Galileo andava innanzi Ientissimamente dentro
nebbia densa, che intercettava la vista da tutte le parti,  a  brevissima distanza dal bordo; tutti gli ufficiali stavano
ordine, di piegare dall'uno o dall'altro lato; la macchina  a  vapore gittava ogni momento la sua voce d'allarme, una
rauco e lamentevole, come l'annuncio d'una disgrazia. E  a  destra, a sinistra, davanti, di dietro, rispondevano altri
e lamentevole, come l'annuncio d'una disgrazia. E a destra,  a  sinistra, davanti, di dietro, rispondevano altri suoni
come all'immagine d'un santo protettore, e diritto davanti  a  sè, su quella nebbia malaugurosa, che poteva nasconder la
segnali durò più d'un'ora, e con essa il silenzio pauroso  a  bordo, e quell'andare lentissimo del piroscafo, come d'un
sentì più che qualche suono lontano, il piroscafo cominciò  a  correre più rapido, e il comandante, scendendo dal palco
e il Galileo faceva la sua entrata nell'Atlantico, in mezzo  a  uno sciame saltellante di delfini, salutati dagli emigranti
con un concerto di grida e di fischi. La nebbia quasi  a  un tratto svanì, e a sinistra si mostrò la costa d'Africa:
di grida e di fischi. La nebbia quasi a un tratto svanì, e  a  sinistra si mostrò la costa d'Africa: una catena di monti
ci cullava con le sue onde lunghe e placide, simili  a  vastissimi tappeti azzurri, frangiati d'argento, scossi da
di mani invisibili, gli uni dietro gli altri, senza fine;  a  traverso ai quali il Galileo distendeva, passando, uno
libero e l'occhio spaziasse più lontano, e di ber l'aria  a  lunghe inspirazioni, con un senso nuovo di piacere, come se
nella soavità dell'azzurro. Pareva che quell'oceano,  a  cui la maggior parte di noi aveva pensato fino allora con
momento ci passò davanti un passeggiere, il genovese che  a  tavola sedeva alla destra del Comandante, un onesto
volesse dire. - Vuol dire - mi rispose l'agente - che oggi  a  desinare ci saranno i maccheroni al sugo. - E mi abbozzò il
di quel signore. Era un negoziante agiato, stabilito  a  Buenos Ayres, - un infelice come se ne trovan tanti, che,
- un infelice come se ne trovan tanti, che, pure godendo  a  bordo d'un'ottima salute, non possono nè discorrere, nè
per sollevarsi un poco, s'era dedicato alla gastronomia,  a  cui per natura tendeva; aveva fatto relazione col cuoco;
tendeva; aveva fatto relazione col cuoco; era il primo  a  saper la mattina che cosa si sarebbe mangiato la sera, e ne
la notizia; entrava venti volte al giorno in cucina, stava  a  veder pelare i polli, discorreva con gli sguatteri,
Ma questa volta, trattandosi di persone molto vicine  a  noi, abbassò la voce, e mi disse nell'orecchio che
nell'orecchio che guardassi nell'angolo della piazzetta,  a  sinistra. Fra le signore, ce n'era una di quarant'anni, di
i bei denti bianchi, pareva bello e buono, e andava  a  genio; ma, ad avvicinarsi, vi si vedeva come saltar fuori
che rivelano l'abito d'una maldicenza spietata. Accanto  a  lei stava seduta una seccherella di ragazza, dell'apparenza
ed acuto ad ogni passo, ad ogni parola che sentisse intorno  a  sè, vicino o lontano. Erano madre e figliuola, mi disse
scorso sul Fulmine: la madre aveva condotta la figliuola  a  perfezionarsi nel pianoforte in Germania: nate in Italia,
capace di far nascere un subbuglio in un piroscafo, rosa  a  tal segno dalla gelosia dei cenci, che ogni nuovo vestito
dei cenci, che ogni nuovo vestito di signora che apparisse  a  bordo, le era come un colpo di navaja nel fianco. - E che
piazzetta per parlar più libero. Quel piccolo crostino  a  cui nessuno badava era un vero soggetto psichiatrico, da
nessuno badava era un vero soggetto psichiatrico, da dar  a  studiare agli alienisti. Nel viaggio dell'anno prima, sul
acceso uno di quegli amori violenti che divampano solamente  a  bordo, nel silenzio del camerino, in mezzo alla solitudine
i naufraghi alle tavole galleggianti. Appena sbarcate  a  Genova, la signora e la ragazza erano partite per la
e singhiozzi, un linguaggio incredibile e irripetibile, -  a  tredici anni! - e misti a questa lava molti spropositi
incredibile e irripetibile, - a tredici anni! - e misti  a  questa lava molti spropositi grammaticali e ortografici, e
molti spropositi grammaticali e ortografici, e in mezzo  a  due fogli.... dei capelli. E guardandomi fisso, soggiunse:
da venti giorni di silenzio e d'[imp]ostura. Io tornai  a  guardar la ragazza, e mi scappò detto: - È impossibile! -
più lontana del mio viaggio. Al ritorno non mi restava  a  vedere che Taormina, che a mezza via fra Messina e Catania.
Al ritorno non mi restava a vedere che Taormina, che  a  mezza via fra Messina e Catania. Ma non si spaventino
E poi, che e mai il teatro dell'arte in confronto  a  quello della natura? Quello che si vede dalla sommità della
ad arco fra i mandorli, gli aranci, i cactus, i pini;  a  tergo della città, un semicerchio di monti che slanciano al
al mar Jonio, e par che s'avanzi per immergervi il fianco;  a  destra e a sinistra quasi tutta la costa orientate della
e par che s'avanzi per immergervi il fianco; a destra e  a  sinistra quasi tutta la costa orientate della Sicilia, una
dietro al quale il vostro sguardo va da un lato fino  a  Siracusa, dall'altro fino a Messina; e questa doppia
sguardo va da un lato fino a Siracusa, dall'altro fino  a  Messina; e questa doppia immensa fuga di seni, di
idea la parola umana. Chi può maravigliarsi che davanti  a  un tale spettacolo l'Imperatrice di Germania abbia lasciato
spettacolo l'Imperatrice di Germania abbia lasciato cadere  a  terra un diamante senza avvedersene? Questo mi disse quello
andai  a  guardarlo anch'io, dall'altra parte, poichè dal giorno
della partenza non ci si era ancora mostrato così: tutto  a  belle onde allegre, che venivan su morbide e lucide di
bianche arricciate, e di mine piccole iridi brillanti  a  traverso a un polverio finissimo di gocciole, su cui si
arricciate, e di mine piccole iridi brillanti a traverso  a  un polverio finissimo di gocciole, su cui si levavano qua e
anch'esse, col loro segreto. E si sarebbe rimasti per ore  a  contemplare quel formarsi e dissolversi continuo di catene
dal capriccio d'un Dio. Ma quel ribollimento era intorno  a  noi solamente: lontano, tutt'in giro, il mare era come
sulla piazzetta, vidi il mio vicino di dormitorio voltarsi  a  guardar sua moglie, che stava su, appoggiata al parapetto
assoluta dell'un per l'altro, anche davanti  a  quel pericolo sconosciuto da cui poteva uscire la morte.
sconosciuto da cui poteva uscire la morte. S'erano detti  a  vicenda con gli occhi: - Io so che non t'importerebbe nulla
era accaduto tra loro perchè nello stesso tempo s'odiassero  a  quel segno e rimanessero uniti? Sempre mi ritornava alla
segno e rimanessero uniti? Sempre mi ritornava alla mente,  a  mio malgrado, questa domanda. E pensai che ci dovessero
essere dei figliuoli di mezzo, che li costringessero  a  stare insieme; o un figlio unico, che in casi simili è un
in casi simili è un legame più forte che parecchi. Nessuno  a  bordo li conosceva. Quel continuo sorriso forzato, e quasi
sorriso forzato, e quasi tremante, di lei, ispirava  a  tutti una certa ripugnanza, benchè essa, indovinando quel
d'una felicità, o almeno d'una vita tollerabile, che  a  lui non è concessa. E faceva tanto più pena quella timidità
di fanciullo martoriato in quell'uomo alto e complesso,  a  cui rimaneva ancora nei lineamenti una certa bellezza
rimaneva ancora nei lineamenti una certa bellezza virile.  A  guardarlo da vicino, gli si vedeva quel tremito frequente
dei muscoli delle labbra, che distingue gli uomini abituati  a  comprimere la collera, e quel modo di fissar gli occhi nel
pareva indifferente al tempo come i prigionieri condannati  a  vita. Io non mi sarei maravigliato affatto se avessi inteso
ch'egli s'era gittato tra le ruote della macchina. Forse,  a  casa sua, avrà avuto la distrazione del lavoro o del
Ma là, su quei quattro palmi di tavolato, esser costretto  a  vederla e a toccarla di continuo, a odiarla e a esser
quei quattro palmi di tavolato, esser costretto a vederla e  a  toccarla di continuo, a odiarla e a esser odiato sotto gli
esser costretto a vederla e a toccarla di continuo,  a  odiarla e a esser odiato sotto gli occhi tutti, e a
costretto a vederla e a toccarla di continuo, a odiarla e  a  esser odiato sotto gli occhi tutti, e a respirare alito suo
a odiarla e a esser odiato sotto gli occhi tutti, e  a  respirare alito suo in una segreta senza luce e senz'aria,
galera. E non un'anima umana con cui sollevarsi! Perchè  a  nessuno egli aveva fatto ancora la minima confidenza, chè
quel giorno il mare era azzurro, e  a  traverso al buon umore della popolazione di terza, come per
o quasi, per veduta propria e per quello che gli andavano  a  riportare, richieste o no, quindici o venti comari
venti comari informate d'ogni braca, le quali esercitavano  a  prua lo stesso ufficio che la madre della pianista e
che la madre della pianista e l'agente di cambio facevano  a  poppa. Ed era un divertimento impagabile il sentirgli
una brezza morbida, che faceva sventolare i panni distesi  a  asciugare e svolazzar le cocche dei fazzoletti e i capelli
egli raccontava. Gli amori eran molti, ed essendo costretti  a  rimanere la più parte, o sempre o quasi sempre, nei confini
s'erano venuti rinfiammando e inasprendo, si può dire,  a  veduta d'occhio, come non accade mai nelle città o nelle
e quell'aver sempre l'oggetto lì sotto gli occhi, quasi  a  contatto, nel disordine del vestito della mattina, o
quali, dopo qualche tempo, si stancavano, e si voltavano  a  ciondolare intorno a un'altra bellezza, lasciando ad altri
tempo, si stancavano, e si voltavano a ciondolare intorno  a  un'altra bellezza, lasciando ad altri il posto vuoto; e
e contemplazioni platoniche, che miravano, più che altro,  a  ingannare il tempo, e anche corteggiamenti burleschi, fatti
volevano concorrenti d'attorno e minacciavano coltellate  a  destra e a sinistra. Questi avevano tutti i loro posti
concorrenti d'attorno e minacciavano coltellate a destra e  a  sinistra. Questi avevano tutti i loro posti fissi, di dove
mal lavata, colorito dal riflesso del suo fazzoletto  a  rose vermiglie, faceva girar la cùccuma anche a vari altri,
fazzoletto a rose vermiglie, faceva girar la cùccuma anche  a  vari altri, non ostante la presenza d'un lungo marito
dalla mattina alla sera, ridendo con tutti, strofinandosi  a  tutti, tastate da tutte le parti, pareva che si
tutte le parti, pareva che si divertissero particolarmente  a  fuorviare i buoni mariti: le mogli le odiavano come la
dandosi l'aria di signore: un'infamia; che cosa ci stava  a  fare a Genova la questura? Ma l'avevano amara soprattutto
l'aria di signore: un'infamia; che cosa ci stava a fare  a  Genova la questura? Ma l'avevano amara soprattutto con
di caprone; e tutti dietro e intorno, come cani in fregola,  a  fiutare quel sudiciume, e lei ci sguazzava. Già per essa
e lei ci sguazzava. Già per essa due mariti erano andati  a  un pelo dal pigliarsi a pugni, e all'uno la moglie aveva
per essa due mariti erano andati a un pelo dal pigliarsi  a  pugni, e all'uno la moglie aveva fatto una scenata che
ch'egli aveva puntualmente restituito, riserbandosi  a  pagare gl'interessi in America. La grossa bolognese,
anzi, e più sprezzante, quanto più cresceva intorno  a  lei l'insolenza delle supposizioni facete intorno al
molte ragazzine tra i dieci e i quattordici anni, ch'erano  a  bordo, e che in quel serra serra vedevano e sentivano
nella quiete solitaria dei campi, s'erano risvegliati  a  poco a poco, come bisce, nel petto di tutta quella gente
quiete solitaria dei campi, s'erano risvegliati a poco  a  poco, come bisce, nel petto di tutta quella gente affollata
e se ne sentivano di quelle da far arrossire dei corazzieri  a  cavallo. Per la forma, s'intende, essendo pornografia a
a cavallo. Per la forma, s'intende, essendo pornografia  a  grossi bocconi; chè, quanto alla sostanza, era la stessa
molti salotti come si deve si distribuisce e si inghiotte  a  pillole d'oro, senza che nessuno si scandalizzi. E poi....
più dell'invidia e della gelosia che li avrebbero spinti  a  disturbare, poteva il sentimento della solidarietà, fondato
fondato sull'hodie mini cras tibi, che gl'induceva  a  proteggere. Oltre di che, durante la notte, il gobbo non
il gobbo non era sempre lì sulla scala del dormitorio  a  fare la guardia, e spesso s'addormentava; e allora era una
l'indice, soggiunse: - Se e' porcaie pesassan saiescimo zà  a  fondo da sezze giorni. (Se le porcherie pesassero, saremmo
da sezze giorni. (Se le porcherie pesassero, saremmo già  a  fondo da sedici giorni.) E aoa cöse gh'è? (E ora cosa c'è?)
era nato  a  Copenhagen e chiamavasi Stensen, donde il nome di Steno,
venefiche negli animali. Redi in una lettera scritta  a  Stenone dice: "Si ricorderà che molte e molte volte abbiamo
1667. Cinque anni dopo lo troviamo professore di anatomia  a  Copenhagen. Il re di Danimarca lo aveva invitato a tornare
anatomia a Copenhagen. Il re di Danimarca lo aveva invitato  a  tornare in patria, dandogli la cattedra e la libertà di
certa Suor Maria Flavia del Nero. Ho raccolto intorno  a  questo dei documenti a Firenze, ma non mi sembra che sia
Flavia del Nero. Ho raccolto intorno a questo dei documenti  a  Firenze, ma non mi sembra che sia qui il luogo di fare una
l' influenza che esercitò sulla conversione, e sul ritorno  a  Firenze di Stenone. Esistono parecchie lettere di Stenone a
a Firenze di Stenone. Esistono parecchie lettere di Stenone  a  lei: e quando ebbe passata la giovinezza, Suor Maria Flavia
di pietà, ha egli fatti! Fatto voto di andare da Firenze  a  Loreto, da Loreto a Roma e da Roma al luogo destinatogli, a
fatti! Fatto voto di andare da Firenze a Loreto, da Loreto  a  Roma e da Roma al luogo destinatogli, a piedi,
a Loreto, da Loreto a Roma e da Roma al luogo destinatogli,  a  piedi, elimosinando, dispensato prima ai poveri ogni suo
ai poveri ogni suo avere, si è di più messo in viaggio  a  piede scalzo, e così è giunto a Loreto, ma con iscapito
è di più messo in viaggio a piede scalzo, e così è giunto  a  Loreto, ma con iscapito della sua sanità, ove è bi- sognato
Pag. 268. Quanta sono mutati i tempi! Non v' ha uomo  a  cui ora queste sublimi pazzie non destino un sentimento
Eppure nella biografia del Manni si fa merito  a  Stenone di tutte queste sofferenze patite, che lo
dei Medici fece condurre con grandi onori la sua salma  a  Firenze e le spoglie dell'immortale fisiologo riposano in
benemeriti delle scienze e delle arti. Un giorno sono stato  a  visitare la tomba di Stenone nei sotterranei di San
Di fronte vi è la cripta di Cosimo padre della patria, e  a  destra contro un pilastro una lapide dice:
 A  un dato punto, il quadro prose vita, e la pittura si cangiò
signora svizzera e il tenore si separarono: questi si mise  a  seder in disparte e finse di leggere un libro; quella si
il marito, da cui l'argentino s'allontanò subito facendo  a  lei un saluto diplomatico. L'agente di cambio mi comparve
di cambio mi comparve accanto, come una larva. - Stia  a  vedere mi disse - una bell'operazione di strategia di
poco spontanei, come per mostrare che aveva voglia d'andar  a  dormire - Attenti! - disse l'agente. - Ora vien la mossa
il momento è ben scelto. Non c'è un cane di sicuro dentro  a  quei forni di sotto.... Ma c'è la giustizia di Dio! E
sotto egli pure. Non una di queste mosse era sfuggita  a  quel serpente a sonagli della madre della pianista, la
pure. Non una di queste mosse era sfuggita a quel serpente  a  sonagli della madre della pianista, la quale bisbigliava le
e tutt'e due, mandando scintille dagli occhi, s'alzarono  a  un punto solo, e si mossero.... Ma era inutile. La
di indifferenza che tradiva una rabbia canina.  A  pochi passi dietro di lui veniva innanzi l'agente, felice,
mano aperta, col pollice al naso. Il tenore s'avvicinò  a  me, e mi disse: - Bel mare, eh?
mi mise al fatto d'una storia deplorevole. Intorno  a  quella bella e buona ragazza s'era venuto formando un
suo contegno dignitoso e immutabile gli aveva inaspriti  a  poco a poco fino all'odio. Dicevano che era "stupida come
contegno dignitoso e immutabile gli aveva inaspriti a poco  a  poco fino all'odio. Dicevano che era "stupida come una
in ispecie, le lanciavano delle occhiate da bollarla  a  fuoco. Avevano cominciato con chiamarla, per sarcasmo, la
cominciato con chiamarla, per sarcasmo, la principessa; poi  a  dire che tutta quella modestia di monachina era
quella modestia di monachina era un'impostura; e infine  a  mettere in giro a suo carico ogni specie di calunnie. Non
di monachina era un'impostura; e infine a mettere in giro  a  suo carico ogni specie di calunnie. Non si può dire la
poteva sfuggire il significato. Era un vero fiore in mezzo  a  un letamaio. L'avrebbero insultata a faccia aperta, le
un vero fiore in mezzo a un letamaio. L'avrebbero insultata  a  faccia aperta, le avrebbero messo le mani addosso, non per
diventata lo spasso di tutti: gli tiravano dei sospironi  a  raglio dietro le spalle, gli cantavano
con piacere la campanella che ci chiamava  a  tavola, dove speravo di veder un quadro più gaio.
da un camerino all'altro, come in quei pericolosi alberghi  a  tramezzi di legno di certe piccole città del Reno, nei
fatti e persone; e la voce del marito rispondeva basso,  a  intervalli, con rassegnazione: - Non è vero, non è vero,
s'andavano inasprendo e precipitando. L'infelice, impotente  a  lottare, e neppur più curante oramai di serbare nelle
che si confessa vinto, che domanda grazia, che consente  a  tutto, purchè una cosa sola gli sia concessa. Attilio
incatenate, sotto al flagello della donna che li può ferire  a  morte in quell'unico affetto. Non mi parea possibile che a
a morte in quell'unico affetto. Non mi parea possibile che  a  quella supplicazione miseranda non rispondesse la voce
come il rumore d'una mano che frugasse violentemente dentro  a  una valigia, e mi passò pel capo che egli cercasse una
capo che egli cercasse una rivoltella. Ma lei continuava  a  tacere. Quel disgraziato non aveva neppure più il conforto
un uomo al mio camerino, e al chiarore incerto del lume  a  bilico riconobbi l'agente. Non intesi bene le sue prime
non s'avvide di nulla. Aveva ben altro pel capo. Veniva  a  sfogare la sua stizza con me. Il suo camerino era diventato
un monte di monellerie che non si sarebbero immaginate mai  a  vederli di sopra, con quella timidezza bugiarda di
dopo si sarebbe vendicato; li voleva perseguitare da poppa  a  prua come un aguzzino, senza lasciarli rifiatare un minuto,
lasciarli rifiatare un minuto, e farli diventar pavonazzi  a  ogni boccone, alla mensa. Che facce! Nulla di più
facce! Nulla di più insopportabile del settimo sacramento  a  bordo, quand'era fresco. Intanto gli toccava di galoppare.
tintinnìo di calici, nè dal toscano, che da due sere andava  a  prua, dove pareva che avesse un rigiro. Sospettava del
in due nel camerino si soffocava, e allora lui andava su  a  studiare le costellazioni. Certo che quel tegamaccio della
spiando intorno con una curiosità fiammeggiante. E  a  proposito: egli seguitava a tener d'occhio la figliuola, a
una curiosità fiammeggiante. E a proposito: egli seguitava  a  tener d'occhio la figliuola, a cui brillava il viso di
a proposito: egli seguitava a tener d'occhio la figliuola,  a  cui brillava il viso di tanto in tanto, quando qualcuno
eran passati parecchi, e la giovane volpe era così pronta  a  raccogliere lo sguardo, che non gli era riuscito mai di
passioncella senza conseguenze, un foco occulto: era tenuta  a  catena: tutto sarebbe finito in una lettera e in un colpo
E non avevo inteso la novità? Avevano mandato in fretta  a  chiamare il prete napoletano, che era uscito a passi di
in fretta a chiamare il prete napoletano, che era uscito  a  passi di dromedario, infilandosi il tonacone: qualcheduno
infilandosi il tonacone: qualcheduno doveva star male  a  prua. - Basta, - concluse, - vado su in riposteria a bere
male a prua. - Basta, - concluse, - vado su in riposteria  a  bere un bicchiere di birra, e poi rivengo giù a vedere se
riposteria a bere un bicchiere di birra, e poi rivengo giù  a  vedere se si son quetati: accidenti! Buona notte.
tristi inneggiavano al vento pampero,  a  cui dovevano quelle otto ore di morte. Ma il vento pareva
come in un cimitero sotterraneo, dove i morti cominciassero  a  fregarsi gli occhi e a stirare le braccia. Mi sentii
dove i morti cominciassero a fregarsi gli occhi e  a  stirare le braccia. Mi sentii toccare la spalla: era
la spalla: era l'agente, in veste da camera, con un livido  a  traverso il mento, ma allegro. - Ah! che scena! - disse -
Parlava degli sposi: nel momento del pericolo s'eran messi  a  pregare, e poi s'erano scambiati gli addii, singhiozzando;
lui le aveva chiesto perdono d'averla indotta  a  quel viaggio; s'erano dato il bacio supremo, anzi molti
davvero. Detto questo, scomparve, ma tornò un minuto dopo,  a  zig zag, facendomi cenno d'accorrere presto, che c'era una
una creatura umana in quella informe cosa che vidi distesa  a  traverso al tavolato, e da cui usciva il guaito che fa
davan l'aspetto d'un bizzarro animale mammelluto, cascato  a  terra senza sensi, vinto dai dolori d'un'esuberanza di
accadeva che al passaggio d'un prete accorressero  a  chiedere il battesimo perfin dei giovinotti a cavallo. Egli
accorressero a chiedere il battesimo perfin dei giovinotti  a  cavallo. Egli s'era offerto cortesemente, senza domandar
il comandante; ma il deputato argentino l'aveva indotto  a  cedergli l'ufficio, per la ragione che il bambino essendo
essendo destinato alla cittadinanza del suo paese, toccava  a  lui a dargli il benvenuto nel nuovo mondo, come
destinato alla cittadinanza del suo paese, toccava a lui  a  dargli il benvenuto nel nuovo mondo, come rappresentante
il comandante e gli ufficiali in faccende. Erano saliti  a  bordo allora un impiegato gallonato del porto di Montevideo
dello stato sanitario dei passeggieri, si recarono  a  prua a contare il personale d'equipaggio. Tutti i
dello stato sanitario dei passeggieri, si recarono a prua  a  contare il personale d'equipaggio. Tutti i passeggieri di
facce sospette. Dal castello centrale si dovevano avanzare  a  uno a uno, passare sul ponte che correva di sopra alla
sospette. Dal castello centrale si dovevano avanzare a uno  a  uno, passare sul ponte che correva di sopra alla
scendendo dal cassero per la scaletta di destra, tornare  a  prua. Sull'ampio castello centrale non c'era più un palmo
senza che un parente prossimo si presentasse all'arrivo  a  farsi mallevadore dei loro mezzi di sussistenza. Ora i
fatti vedere, e naturalmente, perchè essi dovevano sbarcare  a  Buenos-Aires; ma confondendo in quel momento l'Uruguay con
come inutili carcasse umane, neanche più buone  a  ingrassare la terra, e già immaginavano un viaggio di
ma nell'Uruguay, che i loro parenti si sarebbero presentati  a  Buenos-Aires, dall'altra parte di quel fiume che vedevano,
la repubblica! - Viva l'America! - Viva la Plata! Stentai  a  liberare per un momento da loro il Commissario, per
disperato di doversi separare dalla genovese, che sbarcava  a  Montevideo, era stato preso da un accesso di convulsioni e
convulsioni e metteva sottosopra il dormitorio. Poi andai  a  salutare gli altri ufficiali, che avrei riveduto di là a
a salutare gli altri ufficiali, che avrei riveduto di là  a  due mesi a Buenos Aires, dopo altre due traversate
gli altri ufficiali, che avrei riveduto di là a due mesi  a  Buenos Aires, dopo altre due traversate dell'oceano. Volli
ringraziai, scansando il dito, e mi ritrovai sopra coperta  a  tempo giusto per vedere per la prima volta il mio
faccia di leonessa ferita, e col suo inseparabile borsone  a  tracolla. L'uscio non essendo mascherato che da una sottile
di calmarsi, promettendo di domandare informazioni.  A  quelle parole, la voce di lei si raddolcì un poco, e mi
con un'intonazione sentimentale, che s'alzava grado  a  grado al drammatico. Sì, era Ia sua autobiografia, una
che scriveva nei giornali, e che avrebbe messi tutti  a  segno; la madre, il padre, una buona educazione, e poi
disgrazie, ingiustizia della sorte, una vita illibata....  A  un tratto, la crisi inevitabile: uno scoppio di pianto.
terza classe, fra i quali una faccia buffa di contadino,  a  cui mancava la punta del naso, e che doveva essere il reo,
e la bolognese brontolare ancora; dopo di che l'uno uscì  a  capo basso e l'altra a fronte alta; ed io, alzata la
ancora; dopo di che l'uno uscì a capo basso e l'altra  a  fronte alta; ed io, alzata la tendina verde, vidi il
ed io, alzata la tendina verde, vidi il giudice buttato  a  traverso al divano, con le mani sui fianchi, soffocato da
riso sotto i baffi anche il più arcigno moralista, e  a  cui l'autore delle Baruffe chiozzotte, salvo il rispetto,
avrebbe potuto apporre il suo nome. E fui costretto anch'io  a  chieder aiuto al divano. Ma dovetti alzarmi subito perchè
Ma dovetti alzarmi subito perchè entrava un'altra donna  a  lagnarsi d'una voce che avevano "messa in giro" a suo
donna a lagnarsi d'una voce che avevano "messa in giro"  a  suo carico. Povero Commissario! - gli dissi uscendo; la
Mentre ero su quei pensieri, corse un brivido da poppa  a  prua, e cento voci inquiete, mille visi paurosi
e cento voci inquiete, mille visi paurosi s'interrogarono  a  vicenda. Il piroscafo stava per fermarsi. Molti
stava per fermarsi. Molti s'affollarono ai parapetti,  a  guardar giù, senza saper che cosa; altri corsero dal
altri corsero dal comandante; qualche signora si preparava  a  svenire. Il piroscafo si fermò. E impossibile esprimere
della folla non lasciava intendere. Finalmente si diffuse  a  prua e a poppa una notizia rassicurante: - non era nulla:
non lasciava intendere. Finalmente si diffuse a prua e  a  poppa una notizia rassicurante: - non era nulla: il
scrollava il capo, con un sorriso di pietà, portando  a  spasso pel cassero la sua pancia vanitosa. Macchinisti
- gli rispondeva il prete. (Mancan gli scudi.) Ma  a  capo a mezz'ora le conversazioni languivano, quell'ora
- gli rispondeva il prete. (Mancan gli scudi.) Ma a capo  a  mezz'ora le conversazioni languivano, quell'ora benedetta
inquietudini rinascevano. - Ma che ci voglia tanto, perdio,  a  far raffreddare un cuscinetto! - esclamava più d'uno che
Ma che cosa stillano là sotto? Chi ha mai visto dei buoni  a  nulla.... Ah! finalmente! La macchina dà segno di vita,
bionda trillava d'allegrezza sul cassero, passeggiando  a  braccetto a suo marito, che andava accarezzando con la
trillava d'allegrezza sul cassero, passeggiando a braccetto  a  suo marito, che andava accarezzando con la voce, con lo
un'ombra di tristezza il pensiero di quel morto che s'aveva  a  bordo, e che si doveva buttare in mare la notte; e tutti
in mare la notte; e tutti gli occhi si volgevano ogni tanto  a  prua, inquieti, come se tutti avessero temuto di vederlo
cresceva l'oscurità, quel corpo si allungasse, e dovesse  a  notte fitta arrivare coi piedi fino a poppa, a urtare negli
allungasse, e dovesse a notte fitta arrivare coi piedi fino  a  poppa, a urtare negli usci dei camerini. E il pranzo fu
e dovesse a notte fitta arrivare coi piedi fino a poppa,  a  urtare negli usci dei camerini. E il pranzo fu pocò
calcolarono che il cadavere avrebbe impiegato un'ora  a  compiere il suo viaggio verticale. - Adagio, però, - disse
correnti che lo risospingano in su ad una grande altezza.  A  quest'immagine del cadavere che tornava in su, m'accorsi
in su, m'accorsi che il mio vicino avvocato cominciava  a  fremere. Nondimeno stette fermo lì, coraggiosamente. Ma il
aveva trovato dentro alla carcassa d'un piroscafo andato  a  picco i cadaveri dei naufraghi mostruosamente gonfiati,
fuor della fronte e con le labbra cadenti, così orrendi  a  vedersi al lume della lampada, che gli s'era agghiacciato
nel cuore ed egli avea preso la fuga come un pazzo; e  a  quell'uscita l'avvocato non potè più reggere: balzò in
del prete napoletano, che venivano per la prima volta  a  prua a dare un'occhiata ai loro ospiti. Il prete doveva
prete napoletano, che venivano per la prima volta a prua  a  dare un'occhiata ai loro ospiti. Il prete doveva spiegare
para un gran banco agricola-colonizador.... - Ed io mi unii  a  loro, spinto da una più viva simpatia, in quegli ultimi
in quegli ultimi giorni, per i figli di quel paese  a  cui tanti miei concittadini stavano per affidare le sorti
risentivano al veder tutta quella gente, la quale andava  a  chieder sostentamento alla loro patria, la maggior parte
loro patria, la maggior parte per sempre, e i cui figliuoli  a  venire, nati cittadini della repubblica, avrebbero parlato
cariche sulle acque del Paranà e dell'Uruguay, allungarsi  a  traverso alle foreste le nuove strade ferrate degli stati
di tabacco nel Gran Chaco, e le case e i palazzi sorgere  a  mille a mile, e miriametri quadrati di deserto verdeggiare
nel Gran Chaco, e le case e i palazzi sorgere a mille  a  mile, e miriametri quadrati di deserto verdeggiare e
questa gente, non è vero? Sono volontari valorosi che vanno  a  ingrossare l'esercito col quale voi conquistate un mondo.
loro, povera gente, che sono intrusi e tollerati in mezzo  a  voi. Trattateli con bontà e con amorevolezza. Ve ne saremo
e vari stormi d'uccelli erano venuti intorno al Galileo  a  gridargli il ben arrivato. Finito quel rimescolìo per
emigranti che avevano ottenuto di entrare in prima classe  a  cercar sottoscrizioni per due lotterie, d'un orologio
orologio d'argento e d'una vecchia incisione della Madonna,  a  benefizio di due famiglie povere, raccolsero un monte di
di due famiglie povere, raccolsero un monte di firme  a  sessanta centesimi: la estrazione, diceva il foglio, si
al macello." Dopo mezzodì, non nacque più alcun diverbio  a  bordo. Le terze classi ebbero un piatto di braciole con
Si discusse il disegno della nuova piazza Vittoria  a  Buenos Ayres e quello del nuovo Ospedale italiano a
a Buenos Ayres e quello del nuovo Ospedale italiano  a  Montevideo. I presidenti delle due repubbliche furono
animata da un pensiero nuovo, come se al loro arrivo avesse  a  seguire qualche avvenimento, che ciascuno dei due sperava
avvenimento, che ciascuno dei due sperava favorevole  a  sè e spiacevole all'altro, e da cui dovesse, in certo modo,
muta e concitata fra loro, come se si pungessero i fianchi  a  pugnalate sotto la tovaglia, senza farsi scorgere. Avendo
tutti e due insieme per prendere una saliera, e previsto  a  tempo che le loro mani si sarebber toccate, le ritirarono
ritirarono tutti e due nello stesso punto, e continuarono  a  mangiar senza sale. E anche I'idea che, arrivato in
quasi ogni anno; uno di quegli uomini che si danno  a  conoscere a fondo in un'ora: una figura di brillante
ogni anno; uno di quegli uomini che si danno a conoscere  a  fondo in un'ora: una figura di brillante comico, vestito
e accorto e perseverante come un vecchio poliziotto  a  indagare e a scoprire i fatti di tutti, e abilissimo a
e perseverante come un vecchio poliziotto a indagare e  a  scoprire i fatti di tutti, e abilissimo a cavarne materia
a indagare e a scoprire i fatti di tutti, e abilissimo  a  cavarne materia di spasso per sè e per gli altri, senza
dell'oceano; e dopo dieci minuti di conversazione cominciò  a  domandarmi familiarmente, accennando l'uno o l'altro: - Sa
mare, mare, mare.  A  momenti c'era da immaginare che fossero scomparse le terre
boccaporta spalancata dei dormitori maschili ci saliva su  a  zaffate fin sul cassero, un lezzume da metter pietà a
su a zaffate fin sul cassero, un lezzume da metter pietà  a  considerare che veniva da creature umane, e da far spavento
considerare che veniva da creature umane, e da far spavento  a  pensare che cosa sarebbe seguìto se fosse scoppiata a bordo
a pensare che cosa sarebbe seguìto se fosse scoppiata  a  bordo una malattia contagiosa. Eppure, ci dicevano, non
è concesso sui piroscafi inglesi e americani; e non è là  a  vedere se il tutto bene trovato dalla polizia alla
alla partenza, sia mantenuto poi durante il viaggio;  a  impedire, per esempio, che s'imbarchino in altri porti più
al la bella diana. Quanto rimane da fare ancora dentro  a  questi bei piroscafi che il giorno della partenza si vedono
scusa: oggi ancora è una cosa che fa compassione e muove  a  sdegno. Intanto, man mano che s'alzava la colonna
ristabilire il buon ordine o vegliare alla pulizia. Anche  a  non tener conto del da fare, sarebbe bastato quello
del da fare, sarebbe bastato quello spettacolo obbligatorio  a  disamorare dell'ufficio qualunque galantuomo. S'immaginino
tutto intorno alle pareti e nel mezzo, e lì circa  a  quattrocento tra donne e bambini poppanti e spoppati, e
primo fiore; là s'allungava una cafona calabrese accanto  a  una signora caduta nell'indigenza; più oltre
un'avventuriera di città, che si dava il belletto al buio,  a  fianco d'una contadinella timorata di Dio, che dormiva con
di Dio, che dormiva con la corona del rosario tra le mani.  A  scender là di notte, si vedevano spenzolare dalle cuccette
di legacci, di scarpettine, di calze, da metter sgomento  a  pensare ch'eran mucchi di quistioni e di battibecchi
Molte non dormivano. Il Commissario s'avanzava in mezzo  a  un cicaleccio fitto di conversazioni, rotto da risa
scandalo; ci ho qua sotto due ragazzetti; le dica di stare  a  dovere: o in che luogo siamo? - Un'altra voleva che
che deve finire. - Altre volevano cambiar di posto,  a  cagione d'una vicina asmatica, o perchè la ragazza che
d'una vicina asmatica, o perchè la ragazza che avevano  a  lato, un poco di che, senza dubbio, spandeva un puzzo di
s'abbatteva in un viso sospetto, che doveva sottoporre  a  un interrogatorio. - Dove andate a quest'ora? - Su
che doveva sottoporre a un interrogatorio. - Dove andate  a  quest'ora? - Su (naturalmente) per un'occorrenza. - Con
e poi vi tasterò il polso. - Un po' più in là, s'arrestava  a  fare un'ammonizione: - Ve lo dico per l'ultima volta, se
faceva tacere due comari bracone che si scanagliavano  a  bassa voce per una quistione nata la mattina alla
della galletta; e quattro passi più giù faceva coraggio  a  una povera donna sola che, presa dalla malinconia, piangeva
il presentimento di non trovar più suo marito in America. E  a  furia di passare e di ripassare conosceva il modo di
madri senza casa e senza pane, dormenti sopra l'oceano,  a  migliaia di miglia dalla patria abbandonata e dalla terra
sotto come un medico in un ospedale, non meno inaccessibile  a  ogni tentazione di quello che lo fosse quel povero vecchio
nel dormitorio, col secchiolino dell'acqua e il ramaiolo  a  disposizione di tutte le assetate. - Vien qua, vecio - A
a disposizione di tutte le assetate. - Vien qua, vecio -  A  mi, omm di persi - Dessédet, pivel! - Acqua! -Æqua! - Eva!
qualcuna anche, per disprezzo, le mostrava la faccia  a  cui si danno gli schiaffi coi piedi; di levata,
- Ed è così in ogni viaggio? - domandai. - Eh no, grazie  a  Dio! - rispose. - Va a viaggi. Alle volte, per
viaggio? - domandai. - Eh no, grazie a Dio! - rispose. - Va  a  viaggi. Alle volte, per combinazione, capita un carego di
di brave donne. Altre volte.... questa volta, per esempio,  a  l'è na raffega de donne maleduchæ Una raffica, di donne
disse confidenzialmente nell'orecchio: - Scià sente (stia  a  sentire). Scià no pigge moggê! (non prenda moglie). E

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