Allora, io ero a Milano a far pratica...e mi presentai a lei con una lettera del babbo... È una signorina molto seria...molto istruita... una vera americana... E come parla bene italiano!
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(a Alfredo).
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A una signora.
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(a Gaudenzi).
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Sta a vedere adesso, che, per far dispetto a me, glie la dài la camera!
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(a Alfredo)
Pagina 112
(a Rina)
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(continua a scrivere, dettando a sè stesso).
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(entrano dalla seconda porta, a sinistra, senza cappello, sopraccariche di vesti e altri oggetti di toilette femminile. - NALDINI è sempre intento a scrivere).
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(a Rina, sorpreso)
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(a Naldini)
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(a Rina).
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(ridendo, a Rina)
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- A una bella signora....
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(a Rina).
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(a Rina, con entusiasmo)
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- A Frascati...a Tivoli...a Jokohama!
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Se non vuol venire al Pincio...vediamoci a Villa Borghese...a San Pietro in Montorio...
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(a Naldini)
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Trovarci fuori...lo vede...ci espone a dei dispiaceri: d'altra parte, vederci qui...senza ricorrere a qualche ingenuo... troppo ingenuo...sotterfugio...
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Ma, almeno...quando sarete fidanzati...lei potrà venir qui a tutte le ore...accompagnarci a passeggio...a teatro...
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(a Rina)
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(a Marianna, che eseguisce)
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(forte, a Gaudenzi)
Pagina 141
(a Amalia e a Rina).
Pagina 142
(a Ida)
Pagina 152
(a Rina, che ride).
Pagina 157
- Dunque, anche a Napoli e a Palermo...grande successo!
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(Marianna entra a sinistra: - a Labani).
Pagina 181
A ventimila...
Pagina 183
(a Amalia)
Pagina 188
(Amalia va a prenderlo).
Pagina 188
(Marianna va a cercar il bastone; e, poi, lo consegna a Gaudenzi: - Rina, parlando con Naldini, volge le spalle a Labani).
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(a Marianna)
Pagina 189
(piano, a Naldini)
Pagina 193
- Come sarebbe a dire?
Pagina 220
(a questo punto, Emma, che ha udito le voci d'alterco, s'affaccia alla porta di sinistra, inquieta, interrogando Amalia con lo sguardo. - Amalia s'avvicina a lei e le fa comprendere il dolore che prova per la disputa: - Emma la conforta: - le due donne restano nel fondo della scena, a sinistra, sino quasi alla fine dell'atto. - Amalia è in preda a una viva agitazione. - Emma, confortandola, l'abbraccia. - I personaggi che parlano, si animano sempre più: - scena rapida, calda).
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- A nulla!...
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(a Silvio)
Pagina 225
Questo tuo desiderio romantico di girar il mondo...dando dei concerti con Oswaigiaski... non piace a tua madre...e non piace nemmeno a me...perchè è una pazzia... e devi rinunziarvi.
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Io, dunque, non devo partire...Vojaltri volete che resti a Roma... Ma che cosa ci resterò a fare...a Roma?... Vediamo!... A continuare lo studio del pianoforte...e...fra qualche mese...prendere il diploma di professoressa... E poi?... Dar lezioni...
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E me lo hai ripetuto tante volte, che, alla fine, io n'ero rimasta convinta e m'ero detto: - piuttosto che morire d'inedia a Roma, andiamo a seppellirci, provvisoriamente, nella campagna viterbese!... Mi annojerò a morte; ma avrò con quistato il benessere materiale...
Pagina 252
E sposandomi a un uomo che mi sarebbe indifferente, dopo aver dato ignobilmente la caccia a cento altri!...
Pagina 254
(a Amalia).
Pagina 258
(a Gaudenzi)
Pagina 258
(a Gaudenzi)
Pagina 265
Porta nel fondo, che comunica con altro «ambiente» praticabile [salotto da pranzo], a destra dello spettatore. - A sinistra, due porte.
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(a Gaudenzi)
Pagina 75
E, per aprirmi una strada in società...devo pure assoggettarmi a certe esigenze... a certi contatti...a certe apparenze...
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Non avrebbe che a chiedere un acconto a qualche sua cliente delle più ricche...e tutto sarebbe accomodato!... Fa così...perchè...perchè sono stato uno sciocco, io, a credere che una donna volgare come lei... sarebbe stata capace di capire la nostra condizione!... Che cosa le domando, in fin dei conti?... Le domando quello che marito e moglie hanno tutto il diritto di esigere reciprocamente... cioè, di ajutarsi a vicenda....Ebbene, oggi lei doveva ajutar me col suo commercio: domani, quando io avrò uno stato, sarebbe toccato a me...
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