Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La Stampa

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AA. VV. 50 occorrenze

A Saranno sesto ko consecutivo, attacco a secco da 600'

Scrisse a Giscard la «Lettera aperta a un merluzzo freddo»

A sinistra una caricatura di Milosevic a Belgrado [foto reuter]

Ancora Morfeo lancia Inzaghi davanti a Peruzzi: bravissimo u portiere a respingere.

A sinistra: Gerardo Bianco Sotto: Amintore Fanfani A destra: Liliana Cavani

«Ogni volta che mi mettevo a lavorare al computer giocavo un po' a "Tetris". Pian piano mi è entrato nella mente. Non riuscivo più a resistere alla tentazione di giocare almeno un'ora al giorno: e anche quando chiudevo gli occhi continuavo a vedere i quadratini colorati e non riuscivo a prendere sonno. Alla fine mi sono deciso a chiamare un tecnico per eliminare il gioco dal computer».

OGGI I problemi di separazioni e divorzi a Milleunadonna (Raitre alle 20,30), Angelo Branduardi, Paola Turci o Stefano Zarlati al Roxy bar dove si parla anche di adozioni a distanza (Tmc2 alle 20), il neoeletto segretario del Partito Popolare da Vespa (Porta a porta, Raiuno alle 23,05), gli studenti del corso di sceneggiatura di Alessandro Baricco a Storie vere (Raitre, ore 23,45).

FUNARI Gianfranco Funari, che fino a qualche anno fa fumava cinque pacchetti di sigarette al giorno, adesso è riuscito a scendere a uno con l'aiuto sostitutivo di vino, cioccolata e latte. Dice di provare un'enorme compassione per l'ex fumatore totale che, convinto di aver conquistato l'eternità, ha un atteggiamento intollerante verso chi continua a coltivare questa passione.

Da Di Carlo a Otero e da questi a M. Rossi. Altro gol, ah no fuorigioco.

Un blitz a sorpresa del sovrano a Gaza e Tel Aviv, oggi vertice tra Netanyahu e Arafat

SPIA 2 INTER Djorkaeff a Napoli lancia i nerazzurri nella scia bianconera Badolato A PAGINA 33

Il bomber, puntualissimo, mette a tacere il Cagliari e spinge la Samp a 2 soli punti dalla vetta

La Juve frena (0-0 in casa con l'Atalanta) e lo scudetto d'inverno torna così in gioco: Inter e Sampdoria ora inseguono a soli due punti. I nerazzurri si sono imposti a Napoli per 2-1 mentre i blucerchiati hanno battuto a Marassi il Cagliari per 4-1. Stop invece per il Vicenza, superato a San Siro dal Milan (1-0). In serie B terza vittoria consecutiva per il Torino (1-0 a Lucca) che sale al secondo posto in classifica.

A sinistra, una donna attraversa un cordone di polizia a Seul Qui accanto, agenti antisommossa ianciano lacrimogeni sulla folla

A Coronella (Ferrara) un'elettromotrice tampona un treno merci fermo a un semaforo; 10 morti e 11 feriti.

«Non ho paura a riconoscere meriti a nessuno. In questa circostanza, rispetto alla proposta bizzarra di Cossiga, Berlusconi ha avuto un atteggiamento positivo».

Le peregrinazioni della bustarella vanno da un commerciante a un professore a un sindacalista, da un burocrate a una cantante a un politico per finire nelle tasche di un personaggio che pagherà per tutti.

A Badia al Pino (Arezzo) sulla linea a binario unico ArezzoSinalunga si scontrano frontalmente due treni; 3 morti. 75 feriti.

Il nuovo leader «Fedeli al governo ma il dialogo è aperto a tutti«Fedeli al governo ma il dialogo è aperto a tutti»

«Sa Casini, e sanno gli altri nel Polo, che siamo pronti a un dialogo e a convergenze in Parlamento che ci consentano di portare avanti - nel rispetto dell'attuale maggioranza di governo che non si tocca - le riforme. Così come nel congresso è venuta a Casini una risposta positiva per il confronto su alcuni valori cattolici sui quali il dialogo è necessario. Un dialogo aperto anche a tutte le componenti laiche del Parlamento».

A Calino (Brescia) due treni passeggeri della linea Brescia-lseo-Edolo, a binario unico, si scontrano. Quattro morti e 15 feriti.

L'Italia fu la prima a credere nella rivoluzione ma è stata l'ultima a rendere concreti i progetti / Al Pendolino manca infatti una rete organica

[a. r.]

A San Severo (Foggia) un treno locale proveniente da Bari entra in stazione a velocità eccessiva e deraglia, otto morti e 20 feriti.

La mostra dello scultore campano, da anni naturalizzato torinese, comprende mia serie di «interventi» realizzati nei castelli della città, con un percorso che continua idealmente fino a raggiungere una piazza di Avellino. Da notare mia curiosa installazione intitolata: «Torino che guarda il mare», che comprende 99 disegni e 99 ritratti in terracotta di noti personaggi torinesi posti su una piattaforma a guardare il mare del golfo napoletano. Catalogo Allemandi, a cura di R. Fuchs e A. Tecce.

A Domodossola (Novara) il treno Dortmund-Roma, neila galleria di San Giovanni a Crevoladossola viene tamponato dal treno Parigi-Firenze. Un morto. 4 tenti.

VICINO A TORINO

Preservativi a scuola

[a. m.]

[a. car.]

[a. m.]

[m. a.]

[a. ama.]

[a. b.]

[a. r.]

[c. a.]

A ROMA

[a. m.]

A GUANZATE 1-1

A PAG. 35

A PAGINA 37

«Intendiamo dedicarci alla telefonia mobile e a quella fissa. Non è un impegno legato solo a una scadenza di breve periodo, come la futura gara per il terzo gestore dei telefonini».

«Piemonte, regione a statuto speciale»

Re Hussein di Giordania ha tentato ieri con una drammatica spola diplomatica a Gaza e a Tel Aviv di concludere i negoziati israelo-palestinesi sul ritiro parziale da Hebron. La firma degli accordi potrebbe avvenire oggi al valico di Erez, tra Gaza e il territorio israeliano, secondo voci diffusesi nella notte, mentre re Hussein era impegnato a Tel Aviv in colloqui con Netanyahu. La formula di compromesso sarebbe garantita personalmente dal presidente americano Clinton. Il testo dell'accordo, con le sigle di Erekat (ministro degli affari locali dell'Anp) e di Shomron (ex comandante in capo dell'esercito israeliano), dovrebbe essere successivamente sottoposto all'approvazione dell'organo esecutivo dell'Autonomia palestinese e del governo israeliano. In serata Netanyahu ha parlato in tv alla nazione affermando che «sono stati compiuti importanti progressi» . Regista discreto del «blitz diplomatico» di re Hussein è stato, da Tel Aviv, il mediatore statunitense Dennis Ross che in precedenza aveva reso noto di aver di l'atto concluso la trattativa su Hebron (Cisgiordania) e di apprestarsi a rientrare a Washington, pur non essendo riuscito a raggiungere un'intesa fra Arafat e Netanyahu. Ma quando ha notato che re Hussein era riuscito a ridare fiato alle trattative, il mediatore ha deciso di restare in zona. L'ultimo insuperabile ostacolo pei Ross si erano rivelate le date dei tre prossimi ridispiegamenti israeliani fuori da gran parte della Cisgiordania. Arafat esige che si concludano entro il settembre 1997, mentre Netanyahu, dopo aver proposto di rinviare il ritiro al maggio 1999 - accetterebbe forse adesso di impegnarsi a un ritiro nella primavera del 1998. Ad Arafat re Hussein ha detto di appoggiare in pieno la sua posizione di principio, ma al tempo stesso ha consigliato di assumere soprattutto una posizione pragmatica dato che sull'altro piatto della bilancia vi sono rischi formidabili per tutti. Nei giorni scorsi Netanyahu si è infatti reso conto di trovarsi ormai di fronte a una scelta cruciale. Da un lato esperti militari gli fanno notare che la situazione nei Territori è esplosiva e che se al più presto non si firmerà l'accordo su Hebron, Israele e i palestinesi rischiano di tornare a scontrarsi sul terreno, cosa che potrebbe provocare quanto meno la rottura delle relazioni diplomatiche con Amman e col Cairo: una prospettiva che è stata confermata ieri dallo stesso ambasciatore egiziano Muhammad Bassiuny. D'altra parte Netanyahu ha constatato che i termini fissati da Arafat - ossia un profondo ritiro dalla Cisgiordania entro quest'anno - sono inaccettabili per la maggior parte dei ministri israeliani. Sabato scorso, durante brevi visite a Parigi e al Cairo, Arafat ha così avvertito Jacques Chirac e Hosni Mubarak che la situazione «è divenuta esplosiva» e che «il processo di pace è sul punto di crollare». E re Hussein - che alcuni giorni fa ha fatto disperdere ad Amman migliaia di dimistranti antisraeliani e che avverte che la pace israelo-giordana dipende direttamente dal futuro dei negoziati israelo-palestinesi - si è messo subito in azione precipitandosi a Gaza. Terminato il pranzo pomeridiano che ha rotto il digiuno del Ramadan, Arafat e re Hussein hanno dunque telefonato a Netanyahu, a Hosni Mubarak, a Dennis Ross e al segretario di Stato uscente Warren Cristopher. Un collaboratore di Arafat ha detto che in queste telefonate si è discussa una «nuova formula, molto importante». A quanto pare si tratta delle garanzie scritte americane relative alle tappe del ritiro israeliano dalla Cisgiordania che Arafat insiste per ricevere dagli Stati Uniti. La settimana scorsa le aveva chieste a Ross e a quanto pare era rimasto insoddisfatto perché da allora da parte palestinese si sono moltiplicate le accuse verso il mediatore statunitense, sospettato a Gaza di propendere verso Israele.

«E A LEI PIACE?»

E intanto a Vienna

«Troppi treni a rischio

Supertreni, sogno a metà

I NUMERI DELLA A

«A volte serve venir trattato male»

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