Ieri la discussione si arrestò dopo approvato l'allegato A.
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Pare a me che questa semplice esposizione dei fatti debba persuadere l'amico Cimati a non insistere nel suo emendamento. Ma un'altra cosa mi preme di aggiungere anche più eloquente, perchè ha la sua base nelle cifre. L'onorevole Cimati propone di sgravare, in un modo direi quasi enorme, le polveri di qualità inferiore, scendendo da 50 a 30 centesimi, ma fa un brutto regalo a coloro che usano le altre polveri aumentando per queste di molto la tassa, poiché le polveri da caccia di qualità infima e le polveri da mina sono, secondo il risultato dell'esercizio 1900-901 chilogrammi 878 mila, quelle da caccia ordinarie sono 17 mila chilogrammi soltanto e le polveri da mina, che più si usano attualmente per l'industria, ripeterò la frase del mio amico Orlando, perforatrice, ascendono a 474 mila chilogrammi. Dunque non soltanto si varierebbero gli effetti finanziari della legge ma si sposterebbero e si danneggerebbero i veri interessi dell'industria. Pare a me che queste spiegazioni debbano persuadere il collega Cimati a non insistere nel suo emendamento come credo vorrà persuadersene anche l'onorevole Gavazzi.
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fanno pagare a caro prezzo i generi guasti che danno loro, in cambio del salario corrispondente al lavoro prestato. Per di più noi facciamo pagare cara la polvere, che da noi deve essere comprata non dagli industriali, ma dagli operai, ed allora questo sgravio a che cosa si riduce quando si mettano in rapporto gli interessi dei lavoratori? Se realmente noi vogliamo che gli sgravi sieno un beneficio, che vada a ricadere anche a favore di coloro che lavorano veramente, non di coloro che sfruttano il lavoro, allora è necessario che le polveri da mina almeno, non costino quanto costano quelle di lusso per la caccia.
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Io qui non faccio proposte, perchè mi troverei anche imbarazzato a farle, non avendo avuto il tempo di formularle in precedenza. Soltanto mi limito a presentare queste considerazioni, perchè, se si crede, vogliasi tenerne conto nel rivedere e coordinare il testo definitivo.
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«Le multe stabilite dagli articoli 26 e 28 (1° comma) della legge 14 luglio 1891, n. 682, sono ridotte rispettivamente la prima a lire 100 e la seconda a lire 200.»
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«Le tasse di registro su atti e contratti contenenti trasferimenti di beni immobili a titolo oneroso, specificati nella prima parte (articolo 1 e seguenti) della tariffa annessa alla legge 20 maggio 1897, n. 217 (testo unico), sono ridotte della metà, quando il prezzo sia non superiore a 200 lire, e di un terzo, quando il prezzo sia superiore a 200 ma non a 400 lire.»
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«Sono esenti dalla tassa sulla trasmissione a causa di morte fra ascendenti e discendenti o fra coniugi le quote individuali non superiori a lire cento.
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Ma altro è a proposito del giudizio che noi possiamo recare circa al massimo della tassazione. Veda la Camera: noi superiamo mediamente presso a poco della metà i massimi di quasi tutte le tariffe più gravose. Il che è assai pernicioso in un paese povero qual'è il nostro, che ha d'uopo di stimolo non di contrasti a raggiungere maggiore agiatezza, e data la tendenza, pur troppo non ancora vinta, al quieto vivere.
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Se sarà accolto il nostro emendamento, di necessità bisognerà riformare anche quella parte della tabella che dice da lire 1 a lire 300 e dire invece da lire 101 a lire 300.
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A questo articolo era proposto un emendamento dall'onorevole Alessio ma non essendo presente s'intende ritirato. Sono poi proposti a questo articolo due emendamenti: uno dell'onorevole Rubini e
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La pongo a partito.
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Nella intestazione della terza colonna della tabella, alle parole: «fino a lire 50,000» sostituire le seguenti: «fino a lire 100 mila». Sopprimere tutte le colonne susseguenti alla terza, sostituendovi il seguente periodo:
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«Nel caso di rinuncia a eredità o a legati, la tassa dovuta da colui a profitto del quale la rinunzia è fatta, non può essere mai minore di quella che sarebbe dovuta dall'erede o legatario rinunciante.»
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A questo articolo 7 è stato presentato un emendamento dall'onorevole Calieri Enrico, che consiste nel proporre la soppressione del primo capoverso. Dallo stesso Onorevole Calieri Enrico è stato presentato un altro emendamento a questo articolo del seguente tenore:
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Modificare nel modo seguente: «Per il pagamento delle tasse di successione e relative sopratasse e multe, nella parte riguardante valori immobiliari, sarà concesso agli eredi o legatari la facoltà di cedere a soddisfazione della tassa, sovratasse e multe tanta parte degli indicati valori, quanta corrisponde, stimata a norma di legge, all'ammontare di quelle, o di pagare siffatto ammontare a rate…» (il resto come nell'articolo del disegno di legge).
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Pongo allora a partito l'articolo 9.
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Io mi rivolgo all'onorevole ministro e gli dico che, giacche ha avuto l'onore di portare a termine e di dare il suo nome a questa legge, inizio alla riforma tributaria…
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Noi andiamo a rischio di trovarci davanti a difficoltà enormi. Con questa legge di sgravi voi indirettamente colpite con un aggravio le classi lavoratrici, poiché noi industriali non potremo continuare a perdere e dovremo rivalerci sui salari
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che per la loro stessa natura sono meno soggetti a repentine oscillazioni di prezzo ed a frequenti passaggi di proprietà; è assolutamente irrisoria la speranza che le attuali proposte siano sufficienti a provocare la trasformazione a condizioni tanto meno vantaggioso e per titoli soggetti a subiti cambiamenti di prezzo tanto che da un'ora all'altra può presentarsi pel possessore la convenienza di vendere o di comperare.
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A quest'ora, a mezzogiorno, con la Camera stanca, non posso affrontarlo, nè discuterlo con lui così dotto e ricco di cifre. Forse io non dissento da tutte le sue ragioni, ma francamente, non debbo trattarle ora, nè posso farlo a nome della Commissione.
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Pongo a partito l'articolo undici, con questa aggiunta.
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Pongo dunque a partito l'articolo 12.
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A questo articolo 14 sono stati presentati due emendamenti. Uno dell'onorevole Lucifero, che non è presente, e perciò l'emendamento s'intende ritirato. L'altro è dell'onorevole Comandini, che ha dichiarato di rinunziarvi. Pongo quindi a partito l'articolo 14.
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«Le spese generali per il funzionamento delle Commissioni sono a carico dello Stato. Le spese che occorressero par la istruttoria dei ricorsi saranno messe a carico delle parti soccombenti, nella misura da stabilirsi dalle Commissioni giudicatrici.»
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Nelle altre Provincie, fino a quando non
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A questo articolo 18 c'è un emendamento dell'onorevole Abignente, il quale non è presente; quindi s'intende ritirato. Pongo a partito l'articolo 18.
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Do senz'altro lettura dell'intero testo coordinato dell'allegato A.
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(Approvazioni — Applausi a sinistra)
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A nome dell'Ufficio della Presidenza che perde in Ercole Radice uno dei suoi più operosi collaboratori, a nome vostro mando il mesto saluto dell'affetto alla memoria del Giusto e alla desolata famiglia l'espressione delle nostre vivissime condoglianze.
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A questo provvedimento sarebbe assai vantaggioso aggiungerne un altro: quello cioè di estendere le chiamate dal congedo, poichè le frequenti chiamate costituiscono, a mio avviso, il provvedimento migliore per mantenere la solidità voluta nelle truppe.
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A questo capitolo è iscritto a parlare l'onorevole Lucchini Luigi.
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Mi onoro di presentare alla Camera la relazione al disegno di legge «Autorizzazione a concedere in godimento gratuito a tempo indeterminato al Museo artistico industriale di Napoli alcuni locali demaniali.»
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Ecco in qual modo mi troverei a convenire con quanti propongono la soppressione dei tribunali militari, che, spogliati della materia di diritto comune, ossia della più gran parte dei fatti su cui son chiamati ora a giudicare, perderebbero ogni ragion d'essere.
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Quindi a me pare accettabile l'ordine del
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Perchè l'onorevole presidente comprenderà, benissimo come io mi trovi a disagio a discutere sopra questo capitolo, che, quasi quasi, è un allegato al bilancio della grazia e giustizia.
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Quale accusa di tradimento o di ribellione o di furto i giudici togati non sono sufficientemente pagati per intendere e decidere come un Consiglio di guerra che segga a Parigi, o a Rennes (dove villeggiava un tempo Madama di Sevignè) o a Roma?
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I problemi che egli sarà chiamato a risolvere non metteranno a troppo duro cimento la sua alta perspicacia più che non facciano quelli intorno ai quali egli esercita l'alacre ingegno e la squisita dottrina.
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(Commenti a sinistra)
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Ora, di fronte a questo stato di cose trovato dal Ministero, sarebbe corretto costituzionalmente che sulla stessa materia di cui l'altro ramo del Parlamento si sta occupando, si presentasse a questo contemporaneamente una proposta sulla materia stessa?
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«La Camera inviti il Governo a presentare
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Metto a partito questo ordine del giorno.
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Spese per fortificazioni ed opere a difesa dello Stato. — Capitolo 49. Fabbricazione di artiglierie di gran potenza a difesa delle coste provviste e trasporti relativi (Spesa ripartita), per memoria.
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L'onorevole ministro ha dichiarato che pur non accettando quest'ordine del giorno, non ne faceva una questione, e ha invitato la Giunta a ritirarlo. La Giunta se ne rimette alla Camera. Lo pongo a partito.
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«La Giunta generale del bilancio invita l'onorevole ministro della guerra a tener distinte le masse reggimentali in modo che ogni corpo le possa - considerare ed amministrare con un fondo suo proprio e non suscettibile di diminuzione a favore di altre amministrazioni.»
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«La Giunta generale del bilancio invita l'onorevole ministro della guerra a tener distinte le masse reggimentali in modo che ogni corpo le possa considerare ed amministrare con un fondo suo proprio e non suscettibile di diminuzione a favore di altre amministrazioni.»
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Ora a me pare che questa aggiunta possa dar luogo a dubbi nell'applicazione della legge e sia proprio in opposizione a quanto io intendevo di proporre.
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Non prendo a parlare per fare alcuna proposta concreta. Ma le parole pronunziate poc'anzi dall'onorevole Marazzi, relatore del bilancio, a proposito dei disegnatori di artiglieria e genio mi inducono a fare una raccomandazione all'onorevole ministro della guerra; ed ora che siamo alla fine dell'esame dei capitoli la raccomandazione non può essere tradotta in ordine del giorno. La posizione che vien fatta a questi disegnatori di artiglieria e genio è pari alla posizione che vien fatta agli ufficiali di scrittura, i quali sono obbligati talora, anche nei grandi centri, a vivere con 76 lire e 10 centesimi al mese.
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Noi non abbiamo niente a deliberare ora. Abbiamo innanzi a noi alcune relazioni presentate; quando, dopo discusse e votate queste, venissero a mancare altre relazioni alla Camera, il presidente dovrebbe mettere all'ordine del giorno gli altri stati di previsione per ordine di presentazione.
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«Il sottoscritto chiede d'interpellare l'onorevole ministro dei lavori pubblici per sapere se, ad evitare mortali disgrazie come quella recentissima del 3 corrente aprile e a toglier di mezzo molti altri gravi inconvenienti, intenda provvedere a una migliore sistemazione della stazione ferroviaria di Piacenza specialmente per quanto riguarda l'accesso allo Scalo merci a piccola velocità.
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Tombola telegrafica a favore dell'opera pia per assistere i figliuoli derelitti dei condannati, della pie Casa di Patronato per minorenni e della pia Casa di rifugio per le minorenni corrigende di S. Felice a Ema. (94)
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Accademia della crusca
