Imperocchè se, contrariamente a quello che ci si è fatto credere finora, tale linea potesse essere condotta a compimento, in questo caso non vi sarebbe opportunità alcuna per divenire a quella rettificazione generale che io vagheggio.
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A me pare che la cosa sia molto semplice, e che non viene a ferire nè gli interessi dello Stato nè gli interessi di chicchessia.
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Nel resoconto del 6 giugno 1876, a proposito del bilancio del Ministero di finanza, trovo che l'onorevole Depretis dichiarò, dietro le solerti insistenze dell'onorevole Tamaio, che non aveva difficoltà a dare i fondi occorre[n]ti a siffatti studi.
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il quale in questo momento non udiva quest'ultima parte delle mie modeste parole, vorrà rivolgere la sua attenzione non solo a provvedere il proprio dicastero di studi regolari per la linea delle due Imere, della quale credo che egli stesso riconosca in gran parte i vantaggi, ma a far pure studiare la linea da Cerda a Messina, per la quale io diceva poc'anzi che già esistono gli studi parziali riguardo ai due tratti da Cerda a Cefalù, e da Patti a Messina.
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almeno voglio sperare che sia questo uno dei pensieri del nuovo Ministero, è presumibile che un giorno o l'altro si faccia pure la linea Eboli-Reggio; dimodochè, compiuta una volta la linea da Palermo a Messina, compiuta la comunicazione di Reggio per Eboli a Napoli ed a Roma, sarà avvicinata di tanto Palermo, e per conseguenza il cuore della Sicilia, a Roma, da costituire questo fatto un interesse supremamente nazionale.
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Infatti, consta a me che, fino dall'epoca in cui il generale Medici reggeva la provincia di Palermo, furono iniziati studi per proseguire la linea Palermo-Cerda fino a Cefalù. Studi adunque già esistono per la linea da Cerda a Cefalù; e so che da Messina a Patti sono già fatti gli studi occorrenti per quel tronco.
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dovuta ad un sistema di decentramento, la grandezza di Londra è il risultato della ricchezza e della prosperità di tutta l'Inghilterra, ed è in questo modo che io desidero la grandezza di Roma; io non desidero una grandezza come quella di Parigi, che è il risultato dell'accentramento, e che metterebbe a pericolo i nostri nepoti da far sì che accada quello che oggi si vede a Parigi, che il Parlamento non è a Parigi ma a Versailles.
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È in nome di questo principio che l'Italia per mezzo secolo ha lottato; è in nome di questo principio che abbiamo vinto, e non è dopo essere arrivati a Roma che verremo a contraddirlo relativamente a una legge di interesse secondario.
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Poi ha detto, con una franchezza di cui gli rendo grandemente lode, che per conto suo era decisamente opposto a tutte quelle spese, a tutti quegli atti politici, che tendevano in qualche maniera a riassumere e ad affermare ancora davvantaggio la nazione in queste classiche mura in cui viviamo.
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Pure l'onorevole Toscanelli converrà che la peggiore maniera come attuare il suo concetto sarebbe quella precisamente di non lasciare nulla davanti a questo papato; perchè, se si applicassero tutte quelle sue idee di discentramento, noi ci troveremmo a lasciare qui il papato solo, isolato, o, tutto al più, a lottare resterebbe, secondo l'onorevole Toscanelli, la sapienza dei Parlamento.
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Ebbene, io credo che la capitale, nella prima forma, possa essere utile a Roma ed all'Italia; la capitale, nella seconda forma, possa essere dannosa a Roma e all'Italia.
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Mi lasci dire chiaramente l'onorevole Toscanelli, io desidero che a Biella rimanga il più che può rimanere, tanto quanto l'onorevole Toscanelli desidera che resti a Pisa il più possibile. Ma in sostanza per vivere bene a Biella come a Pisa, io desidero che la testa della nazione sia bene organizzata, perchè, in caso diverso, staremo male tutti.
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L'onorevole Salaris propone che, a partire da domani, si tengano due sedute al giorno; una dalle 10 a mezzogiorno, l'altra dalle 2 alle 6. Ma avverta l'onorevole Salaris che, quando incomincierà la discussione della convenzione ferroviaria, vorranno tenersi sedute piuttosto lunghe. Si limiti a fare la sua proposta per domani.
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La seconda a formare dei professori abili a dare tale istruzione e nel tempo stesso a tenere alta in Italia la bandiera e la riputazione della scienza, siccome già in altri tempi.
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Gli studenti che avranno superati tutti gli esami della scuola, a tenore del regolamento scolastico, riceveranno un diploma di laurea a mente dell'articolo 16 del presente progetto, siccome attestato onorifico di idoneità e di autorizzazione per esercitare la professione di quella scuola a cui hanno atteso.
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Anche questo quadro potrà modificarsi dalla Commissione già menzionata nell'allegato A a seconda delle condizioni delle varie località in cui saranno stabilite le scuole.
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Il Dio di Seneca, che si compiace di porre a cimento gli uomini di tempra robusta, non risparmiò dure prove a Giorgio Asproni. Violenze e persecuzioni laiche e clericali patì di molte, combattè a lungo, ne ebbe vita travagliata, ma non cedette, non piegò, nè i suoi nemici si allietarono di facili vittorie.
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(Bisbiglio a sinistra)
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L'onorevole ministro per l'interno ha mosso un rimprovero a coloro che prima degli attuali ministri sedevano a quel banco
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(Interruzioni a destra)
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Io credo che l'adottare la proposta dell'onorevole Della Rocca ci porterebbe a conseguenze erronee, a conseguenze contrarie al nostro diritto pubblico interno, che noi dobbiamo mantenere nella sua purezza.
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È raro il caso che oggi avviene, dappoichè tocca a me di fare su questo disegno di legge le dichiarazioni del Governo, anche a nome del mio onorevole collega dell'interno; a me che ebbi l'onora di esserne proponente insieme con altro egregio membro di questa Camera, l'onorevole Peruzzi, e poscia ne fui relatore.
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L'amministrazione d'altronde può ragionevolmente chiedere che non si voglia obbligarla ad involgersi in centinaia di lunghi litigi, in cui non abbia propri interessi a difendere, ma solamente le proprie attribuzioni a reclamare.
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Prego l'onorevole ministro a dichiarare se e quando intenda rispondere a questa interpellanza.
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Accademia della crusca
