Io non riconosco a nessuno il diritto di dire che fu firmata l'accettazione piuttosto a quest'ora che a quest'altra; dico che non risulta alla Camera quale sia il momento in cui il candidato fu cancellato dal ruolo degli impiegati, anzi abbiamo qualche cosa di certo, ed è che in quel giorno era ancora impiegato. Partendo da questo punto dobbiamo riconoscere che non era eleggibile.
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Il reato, di cui all'articolo precedente, sarà punito col carcere da 6 giorni a 6 mesi, e con una multa estensibile sino a 500 lire, oltre la soppressione dello scritto o dello stampato.
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Comincio a dichiarare che quel progetto non ha potuto piacermi nel modo in cui fu presentato. Non so comprendere come, quando si dichiara nella relazione essere imminente la guerra, e che vi ha commozione per la guerra, si vengano a domandare poteri limitati a tutto luglio. Ho già osservato che se vi sarà guerra, sarà guerra seria, sarà guerra lunga; non posso mettere d'accordo quest'idea, che per me la credo indiscutibile, colla proposta del Ministero dei poteri a tutto luglio.
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a sinistra)
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a sinistra)
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a sinistra)
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Farò sapere alla Camera e all'onorevole Ara che io, discorrendo in Parigi col compianto Daniele Manin, ebbi a sentire dalla sua bocca (allora si pensava all'insurrezione dell'Italia meridionale) essere suo fermo convincimento del vantaggio che si ritrarrebbe dal fatto che, a misura che si procedesse guadagnando terreno per l'insurrezione, si convocasse una Camera di rappresentanti dietro le spalle, perchè, diceva egli, voi non potete immaginare la forza che io ricevetti dall'Assemblea che sedeva a Venezia.
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a sinistra)
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Invito le tribune a far silenzio.
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Signori: io nel leggere questa relazione ho potuto errare nel concetto che ha mosso il Ministero a presentare la legge; ma a fronte delle sue aperte dichiarazioni lascio a lui solo la risponsabilità dal momento che egli dice che non vi è guerra, che non si tratta che d'una legge di difesa.
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Voci a destra. Ha ragione!
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Voi dite a tutti coloro i quali forse sono appena ieri tornati da un esiglio a cui non so con qual giustizia sono stati condannati (alcuni lo saranno stati giustamente perchè tutti galantuomini non erano certo), ma almeno la massima parte di essi io credo che lo saranno stati ingiustamente; voi dite: preparatevi a partire la seconda volta. Quindi allarmate quella gente improvvidamente, e noi saremo in aperta contraddizione con noi stessi che, non è molto, respingevamo ad unanimità negli uffizi la legge Pica che ci fu presentata, e che il Governo, innanzi a dimostrazioni così imponenti, fu obbligato a ritirare. A che cosa si riduce l'attuale disegno di legge?
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Si riduce ad una questione di fiducia, perch'essa otterrà buona o mala riuscita, a seconda delle mani a cui si affida. E nella questione di fiducia per motivi opposti, mi trovo, senza saperlo, a contatto con l'onorevole Ara. Egli vorrebbe concedere non solo la facoltà dell'articolo 3, ma pieni poteri al Governo, per concederli all'attuale Ministero; io non voglio concedere nè l'uno nè l'altro per ragioni opposte.
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Quanto a lezioni non è il caso di dire che se tutti noi come individui possiamo darne o riceverne, poichè tutti siamo qui per illuminarci a vicenda, il Ministero
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«Il reato di cui all'articolo precedente sarà punito col carcere da sei giorni a sei mesi, e con una multa estensibile da 200 a 2000 lire.
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«II ministro dell'interno però potrà ordinare la sospensione a tempo delle pubblicazioni periodiche sino a che il tribunale abbia pronunciata la sua sentenza.
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(Rumori a destra)
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Signori, è in me una naturale avversione a concedere misure straordinarie a chiunque siasi, ripugna all'animo mio dare arbitrio ad uno od a pochi od a molti sull'universale, anzi a' più d'un popolo su di pochi.
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Io sarei disposto a votare la limitazione della stampa, come sono disposto a votare quelle limitazioni della libertà individuale che si sanciscono nell'articolo 3° ed anche aumentarli, ma quando scorgo che quello che voi proponete, cioè la limitazione della libertà della stampa, non serve punto allo scopo, io mi oppongo a questo sacrifizio ed intendo proporre il mezzo per poterlo più facilmente raggiungere.
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E ciò a tal segno, che al 1848-49 in Sicilia volendosi a me ministro dell'interno e della pubblica sicurezza conferire straordinari poteri sulla libertà de' cittadini, io costantemente li rifiutai.
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A me appare evidente la necessità d'aggiungere alcune parole che valgano a chiarire che le disposizioni dell'articolo 1 si applicano a tutte le forze di terra e di mare di cui potrà disporre il regno italiano, togliendo quella limitazione che nell'articolo 1 si legge intorno all'ubicazione di queste forze.
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Riserbandomi qualche altra parola, quando saremo all'articolo terzo, seppure la discussione non sarà chiusa prima, io finisco col dire che, invece di occuparci di legge, faremmo assai meglio, ove intendessimo a riunire gli animi in una sola sentenza, ed a preparare il paese a ben menare le mani nelle imminenti battaglie.
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A tutto il paese: a quella parte del paese che già è libera e indipendente, ed a quell'altra che attende da noi con legittima impazienza il segnale del suo riscatto.
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Le osservazioni che si sono fatte intorno all'articolo 1 possono ridursi tutte a due grandi categorie. Talune mirano a respingere assolutamente l'articolo; altre contengono emendamenti diretti a correggere o completare l'articolo che è in discussione.
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A buon intenditor poche parole.
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(Vivi segni di approvazione a destra)
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«Il reato, di cui all'articolo precedente, sarà punito col carcere da 6 giorni a 6 mesi, e con una multa estensibile sino a 500 lire, oltre la soppressione dello scritto o dello stampato.
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Il ministro dell'interno ha la facoltà di ordinare la sospensione a tempo sino a che il tribunale abbia pronunciata la sua sentenza.»
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«Il reato, di cui all'articolo precedente, sarà punito col carcere da sei giorni a sei mesi, e con una multa estensibile da 200 a 2000 lire.
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Dunque, se, come tutti riconosciamo, vi è pericolo a pubblicare notizie relative alle operazioni e ai movimenti dell'esercito che non siano ufficialmente comunicate dal Governo, io dico che dobbiamo armare il potere, onde possa raggiungere lo scopo, a cui tutti miriamo con questa legge, dandogli facoltà di poter sospendere a tempo, e sino a che il tribunale abbia pronunziata la sua sentenza, il giornale che contravverrà alla legge. Questa è la prima parte della mia proposta.
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Propongo di sopprimere il secondo alinea dello articolo 2°, perchè sembrami volgesse incontro a quei precetti legislativi che i pubblicisti oggimai più non discutono, e che la scienza ha tramandati a noi come veri inconcussi!
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Voci a destra. Non è vero!
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Il reato, di cui all'articolo precedente, sarà punito col carcere da 6 giorni a 6 mesi, e con una multa estensibile sino a 500 lire, oltre la soppressione dello scritto e dello stampato.
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Io preferirei che si sostituisse a questo criterio soggettivo e personale dell'autorità un criterio oggettivo, visibile, esterno, che possa veramente assoggettare a qualche responsabilità colui il quale è chiamato ad applicare la legge.
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A domani! a domani!
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Il sottoscritto, a nome del municipio che ha l'onore di rappresentare, prega la Camera dei deputati a voler intervenire, per mezzo di una deputazione, a questo funebre rito.
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Il sindaco A. PODESTÀ.»
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Il giorno 24 del corrente mese, alle ore undici antimeridiane, nella chiesa metropolitana di San Lorenzo si celebrano le esequie decretate da questo municipio a S. A. R. il principe Odone, duca di Monferrato.
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In Sicilia ogni comune forma sezioni; ma nel decreto luogotenenziale col quale si dispone, per considerazione alle speciali condizioni della Sicilia, che si voti per comune, si è previsto il caso in cui il numero degli elettori iscritti non giungesse a 9, ed allora questa parte di elettori dovesse, come diceva l'onorevole Di San Donato, recarsi a votare alla prossima sezione. Quindi se questi elettori non votarono, egli è perchè non vollero andare a votare a quella sezione cui erano aggregati.
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Mantenendo il provvisorio attentiamo a noi stessi.
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Per conoscere i mezzi onde porre un argine a tanti mali, fa d'uopo rimontare alle cause che li han prodotti, e che certo, persistendovi, non potrebbero mancare a darci peggiori risultati.
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Si aboliscano i trasporti dei prigionieri con veicoli, e si mandino di brigata in brigata, salvo a chi volesse a proprie spese provvedersi di mezzo di trasporto.
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Un grande esperimento deve farsi a Roma, l'esperimento della sovranità pontificia in presenza dei suoi sudditi, e deve farsi lealmente, onoratamente. La civiltà, il progresso e la libertà scioglieranno la questione, e quanto a me, io sono tranquillo sull'avvenire.
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a destra)
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quel Pitt a cui la storia rende ovunque una tarda giustizia; quando penso che in Inghilterra questo concetto è stato attuato, mi pare sarebbe grande temerità il condannarlo a priori. Nondimeno io confesso che forti dubbi mi stanno nell'animo, e spero che l'onorevole ministro delle finanze riuscirà a suo tempo a dissiparli. Non accetto la idea del condominio dello Stato nella proprietà terriera, e mi sembra che le cose sieno diverse in Italia da quel che erano in Inghilterra, perchè in Inghilterra, per usare il linguaggio feudale, non vi erano allodii, o terre libere, ma tutte le terre erano riguardate come dipendenti o mediatamente o immediatamente dalla Corona.
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sorge a vita nuova possa, appena costituito, colle sole sue forze contributive sopperire a tutto, anche all'impianto, come la creazione di una marina, d'un esercito, di strade ferrate; ed io, fin dal 1863, quando accennava al pareggio, ho sempre parlato di pareggio di spese ordinarie coll'entrate ordinarie, e non ho parlato mai delle spese straordinarie che in media calcolava a 100 milioni all'anno; a, queste, ripeto, è d'uopo provvedere con mezzi straordinari, ed a sopperirvi io proponeva altra volta la conversione dei beni di manomorta in rendita pubblica.
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A domani! a domani!
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Io lo comprendo: ma stabilite delle massime, e quando avrete proceduto a questo modo non avrete forse semplificato il sistema? E nei casi di eccezione e per circostanze meramente locali, non mancherà mezzo a far sì che le spese ricadano sulle medesime località favorite. Poco fa l'onorevole Minghetti vi diceva che aveva ridotte le tesorerie da 18 a 9.
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Convalidazione di cinquantasei elezioni — A istanza del deputato Di San Donato la Camera dà il benvenuto ai deputati nominati nella Venezia — Elezione del deputato Mari a presidente della Camera.
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A domani! a domani! Non siamo più in numero.
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Accademia della crusca
