Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Acciai per utensili (Discorso generale)

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Aldebaran 39 occorrenze

austenizzazione a 1050, eventualmente con un preriscaldo a 850°C per 5 minuti, spegnimento in olio e, quando la lama è ancora calda (a 60°C) doppio (meglio triplo) rinvenimento a 530°C.

austenizzare a 1030°C e fare un rinvenimento a 250°C per avere una durezza di 60 Hrc (o a 300 per 59 Hrc o 350 per 58 Hrc)

un buon compromesso tra tenuta del filo, facilità di riaffilatura e resistenza a ossidazione e corrosione io ti consiglierei austenizzazione a 1030 e rinvenimento a 300°C.

Per il K720 (O2) a 790° C e rinvenendo a 200°C per 90 min

With a slight difference of traces of Vanadium for a better hot work ability.

effettuo la tempra a 970°C per 30min (è un air hardening) si effettua un primo rinvenimento a 245°c per un'ora quindi la lama si fa una passata di un'ora a -80°C e successivamente rientra in forno a 245°C per una nuova ora (ovviamente raggiunge sempre prima T ambiente tra un passaggio e l'altro).

Austenizzando a 1070 però si può sfruttare la precipitazione dei carburi e l'indurimento secondario e qui si può decidere: o si rinviene a 460°C per avere 60 Hrc circa (420 PER 58-59 Hrc) o rinviene a 560 per 60 Hrc o a 580°C per 58-59 Hrc.

Si può austenizzare a 1070°C e fare un rinvenimento a 200°C per 60 Hrc o a 250 per 58-59 hrc. Se si utilizzano tali T di rinvenimento si consiglia il sottoraffredamento.

- Austenizzazione a 1030 e rinvenimento (meglio se multiplo, con gli stessi accorgimenti di cui sopra) a 530-540°C.

-Austenizzazione a 1020, spegnimento in olio caldo (a 60-90°C), rimozione della lama quando è ancora calda (sui 60°C) e rinvenimento (meglio se multiplo) a 500°C. Se fai il rinvenimento multiplo dopo ogni riscaldo esegui un raffreddamento in olio.

A-2

K720 a 790° C

Il K720 (di cui stiamo parlando) non ha la curva del rinvenimento secondario come ad esempio il K110 temprato a 1050° C che mantiene i 60 HRC con rinvenimenti attorno ai 550° C (per eventuali nitrurazioni o CVD) oppure acciai per lavorazioni a caldo tipo AISI H11 o H13 i quali dopo tempra hanno 50/52 HRC che diventano 4/5 di più col primo rinvenimento. Il K720 viene generalmente distensionato a 200/250° C per due volte per poter avere i 58/60 HRC che è la sua durezza d'impiego per tranciare spessori fino a 2/3 mm, oltre si cala la durezza. I rinvenimenti multipli seppur a bassa temperatura riducono l'austenite residua che può creare problemi con i successivi tagli a filoerosione.

Capacità di prendere meglio il filo: In genere un rasoio a grana grossa prende il filo più difficilmente di uno a grana fine; l’aggiunta di vanadio migliora questa capacità.

Maggiore è l'area di separazione maggiore sarà le durezza e la resistenza meccanica dell’acciaio e quella all'usura (resistenza a snervameto, a piegamento, ecc.) ma diminuirà la duttilità e la tenacità.

With a Basic analysis

440 A e B

Col K720 fino a certi spessori si predilige il bagno di sale con tempra a 180/200° e poi si rinviene per la durezza di progetto, per spessori più grossi olio caldo o tecnopolimeri che sono una via di mezzo tra acqua ed olio, i pezzi grossi forgiati vanno in tecnopolimero se vuole ottenere una tempra decente a microstruttura fine.

440 A - 440 B - 440C

Rinvenimento a 230 gradi per 120 minuti

Rinvenimento a 530 gradi per 90 minuti

Il S30V (su Crucible): Si consiglia l'austenizzazione a 1065gradi, spegnimento al di sotto dei 50, rinvenimento multiplo (doppio) a 315 per 2 ore (ciascun riscaldamento) oppure, se si volesse anche eseguire un trattamento criogenico, andrebbe eseguito tra i due rinvenimenti.

Rinvenimento a 230 gradi per 90 minuti 58/60hrc

Rinvenimento a 150 200 gradi per 90 minuti

Aumenta la resistenza alla corrosione e resistenza a fatica.

Rinvenimento a 250 gradi per 120 minuti 58hrc

Rinvenimento a 200 gradi per 120 minuti

rinvenendo a 200°C per 90 min

Rinvenimento a 230 gradi per 90 minuti 58/59 hrc

Rinvenimento a 150/200 gradi per 90 minuti

Viene aggiunto del carbonio a del 420 per aumentarne la capacità di taglio.

La tempra è dai 1020 ai 1050 gradi centigradi spegnimento in olio e rinvenimento dai 200 a 250 oppure a seconda della temperatura di tempra dai 500 ai540 gradi , trae molto giovamento da un trattamento sottozero tanto è vero che è uno dei primi acciai sul quale fu provato questo sistema.

Dunque la presenza di W in acciai a basso o medio-basso tenore di C può essere utile per aumentare la durezza ottenibile dopo tempra alla resistenza all'usura. Su acciai con buone-alto contenuto di C il W fa si che l'acciaio posso essere temprato solamente a durezze elevate, rendendo dunque più fragile l'acciaio (a meno che di non andare nella zona di rinvenimento dell'acciaio, cosa abbastanza sconsigliata perché in quella zona della curva di rinvenimento una variazione di pochi gradi può portare ad ottenere una durezza diversa da quella preventivata ecc.).

- Da temperatura ambiente a 100-150°C il carbonio presente nella martensite segrega su difetti cristallini. Tale fenomeno non comporta alcuna precipitazione ma è uno stadio di pre-precipitazione e la cella della martensite rimane tetragonale. Questa "segregazione" continua sino a quando il tenore di carbonio nella cella martensitica non diventa pari allo 0,25% circa.

Elemento che aumenta resistenza all'usura, a fatica ed a corrosione. Un acciaio con almeno il 13-14% di cromo è solitamente ritenuto acciaio "inossidabile", anche se la definizione non sarebbe del tutto esatta anche perché, malgrado il nome, tutto l'acciaio può ossidare se non viene effettuata nessuna manutenzione.

È simile a 5160, ha carbonio di intorno 1% contro 5160 ~0.60%. Usato per le lame di caccia quando si cerca una migliore resistenza all'usura a discapito di qualche grado di durezza inferiore.

Come già detto ,un rasoio non inox arrugginisce, a vari livelli, molto più facilmente degli inox.

A queste temperature si ha anche la trasformazione dell'austenite residua in martensite e martensite rinvenuta.

Il 5160 è un acciaio bassolegato a medio tenore di C, più simile al 1050 che al 1095.

Problematiche relative all'applicazione dell'Accordo di Basilea 2

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Corrado Faissola 11 occorrenze

Il credito alle famiglie, dopo una fase di decelerazione che è durata fino agli inizi del 2009, ha ricominciato a crescere: lo scorso dicembre è aumentato su base annua del 5,9% (5,8% a novembre e +0,9% a dicembre 2008).

Pagina 11

Con qualche dato puntuale cercherò ora di suffragare quanto ho appena detto e passerò poi a ricordare, brevemente, le principali iniziative sulle quali siamo stati e siamo impegnati a vantaggio del sistema economico.

Pagina 11

Secondo i dati più recenti gli impieghi bancari complessivamente erogati a famiglie e imprese, risultano ancora in lieve aumento su base annua (+0,51% a dicembre 2009). Il credito al comparto produttivo e alle famiglie cresce più in Italia che in Francia, Germania e nell'intera Area Euro.

Pagina 11

Da oltre un anno a questa parte le banche hanno messo in atto una serie di iniziative finalizzate a liberare risorse a favore di imprese e famiglie sottoscrivendo una serie accordi con primarie istituzioni.

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Il credito alle società non finanziarie ha subito solo recentemente una battuta di arresto; il tasso di variazione su base annua per la prima volta negativo nel mese di settembre, si è confermato in riduzione anche a dicembre (-2,4%), mostrando comunque una performance migliore rispetto a quella dell'Area Euro (-2,7%).

Pagina 12

Al di là degli eccessi che la crisi finanziaria ha messo a nudo, un sistema finanziario solido rappresenta una condizione necessaria per una crescita economica sana e duratura. Crescono di più i paesi che - a parità di altre condizioni - hanno sistemi finanziari solidi, efficienti e capaci di allocare in modo efficiente il risparmio dai settori che lo producono (tipicamente le famiglie) a quelli che lo utilizzano (tipicamente le imprese).

Pagina 16

A differenza di altre crisi, la risposta degli organismi internazionali, così come dei governi nazionali, è stata pronta, decisa, pragmatica. Se da una parte si è mantenuto costante il supporto all'economia reale, dall'altra il processo di riforma della regolamentazione è iniziato pochi mesi dopo lo scoppio della grande crisi finanziaria. Già ad aprile 2008, il Financial Stability Board ha pubblicato un documento con 67 indicazioni volte a rafforzare la stabilità del sistema finanziario internazionale. Importanti decisioni in tema di riforma sono state poi concordate dal G-20 nel meeting di Londra (aprile 2009) e ribadite nel successivo incontro di Pittsburgh (settembre 2009). In Europa, a maggio 2009 la Commissione ha recepito le indicazioni contenute nel rapporto de Larosiere in materia di vigilanza, mentre in USA, a luglio del 2009, il Ministero del Tesoro ha pubblicato un'ampia proposta di riforma finanziaria.

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Per quel che riguarda la prociclicità delle regole di vigilanza, ossia la tendenza ad accentuare le fasi positive e negative del ciclo economico, il Comitato di Basilea sta lavorando a proposte volte, da un lato, a introdurre cuscinetti di capitale anticiclici da detenere in aggiunta ai requisiti minimi patrimoniali e, dall'altro, a promuovere un approccio più conservativo nella determinazione degli accantonamenti a fronte delle perdite attese. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, il Comitato sembra orientato a definire metodologie coerenti con quelle che gli standard setter contabili (in particolare, lo IASB) sta sviluppando.

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regolamentare a fronte dei rischi assunti mentre il secondo pilastro è relativo agli

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diretta conseguenza della crisi, volto a ridurre il rischio di "raccolta" nel breve periodo. Il secondo, più orientato a fronteggiare il rischio di liquidità in un'ottica di lungo periodo.

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- obbligare le banche a ricalibrare il costo dei servizi offerti alla clientela.

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