Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Carlo Darwin

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Michele Lessona 50 occorrenze

La presenza di mammelle nei maschi fa dire a Erasmo Darwin: "Forse ciò si deve a qualche cambiamento a cui hanno soggiaciuto questi animali nel progresso graduale della formazione della terra e di tutti gli esseri che l’abitano."

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Io non posso parlare di ciò senza pensare a Dante che dice chiarissimamente che il midollo spinale è la parte sostanziale, il principio dei centri nervosi. Bertran del Bornio è condannato al supplizio inimmaginabile di portare in mano, a guisa di lanterna, la sua testa pei capegli e dice di sé;

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Passeggiando a Venezia sul lido, il Goethe vide a terra un cranio spezzato di montone e n’ebbe la prima idea della teoria delle vertebre craniane, la quale fu dapprima contrastata, poi accolta generalmente e variamente modificata, e in questi ultimi tempi sapientemente studiata e formulata dal Gegenbaur.

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Tanto più è meritevole il Goethe per questa sua scoperta, che egli la fece perché volle farla; cioè pensò che la cosa doveva essere così, e a furia di investigazioni riuscì a provare che aveva pensato giusto.

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"idea della metamorfosi è comparabile alla vis centrifuga e si perderebbe nell'infinito delle varietà, se non trovasse un contrappeso, vale a dire la potenza di specificazione, quella tenace forza d’ inerzia, che, una volta realizzata, costituisce una vis centripeta che nella sua intima essenza si sottrae a ogni azione esterna."

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Pel vecchio poeta una rivoluzione colla quale si mandava via un re per metterne un altro, era un fatto di pochissima importanza rispetto a una discussione in cui pubblicamente si proclamava un principio destinato a portare un profondo cambiamento nella scienza.

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a porte chiuse.

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Nello stesso modo in cui la vista di un cranio spezzato di montone, veduto dal Goethe a Venezia, fece nascere nella sua mente il concetto delle vertebre craniane, così qualche anno dopo un cranio di cerva biancheggiante lungo la via del Broken fece esclamare a Lorenzo Oken, quasi come colpito da una rivelazione:

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Questo grande naturalista ebbe chiarissimo nella mente il concetto della variabilità della specie e si sforzò d'investigare le cause adducendo argomenti di cui anche oggi non si può a meno di tenere conto, sebbene oggi a questi se ne siano venuti ad aggiungere altri che hanno un valore incomparabilmente più grande.

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Si potrebbe tener coperti tutti e due gli occhi fin da piccini a una coppia di conigli e poi alla loro discendenza, tenendoli sempre pel rimanente in condizioni acconcie di nutrizione. In capo a poche generazioni si avrebbero conigli con occhi normalmente piccoli, in capo a molte generazioni si avrebbero conigli con occhi rudimentali.

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Egli non dubita punto di ciò, anzi ci si ferma sopra a lungo, cercando il modo per cui la trasformazione deve essere avvenuta. Gli uomini più degradati derivarono da scimmie di struttura molto elevata, che a poco a poco si erano avvezzate a star su due piedi. Cosi venne col lungo sforzo di generazione in generazione a modificarsi la forma del tronco tenuto eretto, e si vennero differenziando le quattro estremità. Le due estremità posteriori diventando a poco a poco inferiori, si fecero più robuste, si appiattì il piede e si svilupparono i polpacci, mentre le estremità inferiori si foggiarono in quello strumento meraviglioso che doveva tanto aiutare l'uomo nel suo progresso; la mano. All’uomo in posizione eretta si presentavano in condizioni di molto più grande agevolezza di osservazione gli oggetti esterni, mentre la mano, come più unicamente strumento di prensione, ma pur anco di esplorazione e di esame, dava maggior contezza di essi all'intelletto che per tal modo si veniva sviluppando. Questi primi uomini derivati da scimmie di maggior elevatezza ebbero una vita sociale più intima, presero a meglio aiutarsi nei loro bisogni, dovettero adoperarsi continuamente ad uno scambio maggiore di pensieri, onde una serie di gridi sempre di più svariati che venivano a far capo a un linguaggio articolato il quale, per quanto dapprima rozzo e limitato, non ha pur potuto a meno di segnare un immenso progresso nello sviluppo dell'uomo; progresso di cui l’effetto principale non può a meno di essere stato un maggiore sviluppo del cervello e un più lungo esercizio di quelle facoltà di cui esso è strumento.

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Sosteneva le idee del Lamarck all’altro capo d'Italia Michele Fodera di Girgenti, professore di fisiologia a Palermo. Egli era stato a Parigi, alunno del Blainville, che s’era atteggiato a oppositore di Giorgio Cuvier; ritornato in patria, sostenne nelle sue lezioni la mutevolezza della specie e lo scomparir lento di certe forme senza scosse violente.

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Sono trascorsi dieci anni da che mi venne fatta quella traduzione, e in questo decennio, come in tutta la mia vita, non ho avuto guari tempo a gustar la dolcezza di riposarmi col pensiero nel passato. Pure oggi ho quel viaggio nella memoria come quando lo traduceva, e ancora tengo dietro a passo a passo al grande viaggiatore, e sento vivo più che mai l’affetto per lui che non ho mai veduto, con cui non ebbi mai che fare altrimenti che per la lettura e lo studio de' suoi libri; ma il lungo addentrarmi nel suo pensiero, il seguirlo nel suo vagar di spiaggia in spiaggia e più nel pellegrinaggio sublime della mente, mi hanno affezionato a lui per modo che egli ha preso posto nell'animo mio fra le persone più care cui sia mai stata legata la mia esistenza.

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Recentemente il signor Ernesto Haeckel, in un suo discorso al Congresso dei fisici e naturalisti tedeschi in Eisenach, parlò dei filosofi dell'antichità che sostennero il principio della derivazione dei viventi della materia inorganica e del succedersi di essi trasformandosi a mano a mano.

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I dotti non badano a me.

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Molti anni dopo, addì 8 ottobre 1864, egli scriveva a Ernesto Haeckel:

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Dico che Emma Wegdwood fu degna compagna a Carlo Darwin, e dico ciò non per modo di dire, ma come cosa positiva e meritevole di essere riferita. Emma Wegdwood, donna veramente rara per altezza d'animo, per verecondia, per bontà, fu degna di Carlo Darwin, del quale seppe comprender tutta la grandezza non soltanto intellettuale ma anche morale, e a cui si pose in faccia come un diamante limpidissimo in faccia a un raggio di sole.

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A Londra prese, appena ritornato, ad occuparsi delle sue collezioni. Nel 1837 andò a Cambridge, dove aveva ottenuto soltanto il grado di baccelliere, e prese quello di maestro nelle arti, che, siccome ho già detto, è a un dipresso equivalente alla laurea in filosofia che si dà in Germania. Poi andò da un suo zio, nello Straffordshire, e sposò sua cugina Emma Wegdwood, che gli diede una degna figliuolanza e gli fu degna compagna.

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L’uomo modifica a sua posta, direi quasi si aggiusta a suo piacimento gli animali domestici, secondo i suoi bisogni, i suoi gusti e i suoi capricci. Ne muta il colore e la qualità dello integumento, la mole, la forma, le proporzioni, le viscere, gli organi dei sensi, tutto.

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Come uno scultore si modella l'argilla, a poco a poco l'uomo si modella la forma animale e se la foggia a suo piacimento.

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Il cavallo da corsa inglese, allungatissimo, fino, sottile, tutto muscoli, meravigliosamente atto a percorrere un grande spazio in brevissimo tempo, comparato col poney piccolissimo e tarchiate! lo, e col macchinoso e pesante cavallo da tiro, sembrerebbero, a chi li vedesse per la prima volta, animali ben diversi.

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Il Beagle, salpando da Devonport, lasciò l’Inghilterra il giorno 27 dicembre 1831 e, toccando qualche punto secondario, il giorno 29 febbraio dell'anno 1832 approdava al Brasile, a Bahia, e il giorno 4 aprile a Rio-Janeiro.

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Carlo Lyell dimostrò che quei mutamenti profondi sulla superficie della terra di cui appaiono tanto evidenti le traccie, non sono già avvenuti merco scoppi, cataclismi, azioni violentissime in modo istantaneo e repentino, ma bensì a poco a poco, lentissimamente e per razione di quelle medesime cause che operano anche oggi.

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La vita di un uomo, la vita di parecchie generazioni d’ uomini, è troppo breve a riconoscere certi mutamenti che avvengono alla superficie della terra. Questi mutamenti non si fanno riconoscere che in capo a molti secoli. Il suolo si muove, si può dire, in ogni parte, qua si solleva, là si abbassa, questi sollevamenti e questi abbassamenti sono lentissimi, si fermano, riprendono, proseguono, per tornare a formarsi e per tornare a proseguire; il fondo dei mari si solleva, la terra emersa si sprofonda, l'acqua e l’aria intaccano le rocce e la materia solida si altera, si sgretola, s'intacca, si scompone e costituisce nuove combinazioni; tutto si muta, e dove prima era un clima caldo diventa temperata) e poi freddo, e dove era ghiacciato tutto l'anno s’apre il campo a poco a poco ad una lussureggiante vegetazione. Dico a poco a poco, lentissimamente, col volgere di centinaia e migliaia di secoli.

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"Tutto il mondo vegetabile si contende a vicenda e luce e aria; gli arbusti s'inalzano disopra le erbe, e, togliendo loro la luce e l'aria, arrivano a danneggiarle a segno che le fanno perire, gli

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A questa maniera di scelta per la quale si vengono differenziando i sessi e che è diversa dalla scelta naturale, perché i maschi hanno acquistato la loro attuale struttura non già per essere meglio atti a sopravvivere nella lotta per l'esistenza, ma per avere acquistato un vantaggio sopra altri maschi e per averlo trasmesso ai loro figli maschi, a questa maniera di scelta il Darwin diede il nome di scelta sessuale, e con essa spiegò buon numero di fatti inesplicabili altrimenti.

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Per oltre a venti anni nel secolo cinque anni di assiduo lavoro in questa via egli incominciò a scrivere alcune annotazioni; e nell’anno 1844 fece un abbozzo dell’operato suo, notando le conclusioni cui era venuto. Di questo suo scritto ebbero conoscenza i suoi due amici sopranominati, e il dottor Hooker lo lesse tutto.

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E a Carlo Darwin egli mandò, l'anno 1858, uno scritto intorno a questo argomento, pregandolo di darlo a Carlo Lyell, il quale lo presentò alla Società Linneana.

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Della scelta sessuale il Darwin aveva detto pochissimo nel volume intorno alla origine delle specie, per cui s’indusse a parlarne qui a lungo. Esposti pertanto, nella seconda parte di questo suo volume, i principi! della scelta sessuale, egli esamina a mano a mano i caratteri sessuali secondari in tutte le classi del regno animale, con sterminata erudizione e colla consueta mirabile potenza di osservazione anche di quei fatti che possono a primo aspetto parere i più insignificanti e che, osservati da lui, acquistano una importanza capitale per le conseguenze che ne sa ricavare.

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. - In date condizioni dell’ animo, per rispondere o per soddisfare a date sensazioni, a dati desiderii, ecc., certe azioni complesse sono di una utilità diretta; e tutte le volte che si rinnovella il medesimo stato di spirito, sia pure a un debole grado, la forza dell’abitudine e dell’associazione tende a produrre gli stessi movimenti, benché d'uso veruno. Può nascere che atti ordinariamente associati per l’abitudine a certi stati di animo siano in parte repressi dalla volontà; in tali casi, i muscoli, sopratutto quelli meno soggetti alla diretta influenza della volontà, possono tuttavia contrarre e produrre movimenti che ci paiono espressivi. Altra volta, per reprimere un movimento abituale, altri leggeri movimenti si compiono, e pur essi sono espressivi.

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Come sempre, egli applica quel suo mirabile metodo critico con cui passa in rassegna diligentemente ad una ad una tutte le spiegazioni possibili di un fatto, e a mano a mano elimina sempre con saldissimi argomenti quelle che non si possono ammettere. Era vicino ai settant'anni quel sommo uomo, quando si mostrava così profondamente versato nella fisiologia vegetale e nella chimica fisiologica e porgeva una incomparabile guida a chi voglia cimentarsi nella via sperimentale con quella varietà di procedimenti e con quella severità di critica che sono necessarie alla buona riuscita.

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In quell’anno egli pubblicava, nelle memorie della Società geologica di Londra, un lavoro intorno a questo argomento. Per quarantanni, in mezzo a tante altre ricerche, egli condusse avanti anche queste, e le espose alla perfine in un volume destinato non meno degli altri a destare la più viva ammirazione per l'autore e arricchire di nuove conquiste il patrimonio della scienza.

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"Gli archeologi debbono essere grati ai lombrici, dell'avere essi protetto e conservato per un periodo indefinitamente lungo ogni oggetto non soggetto a decomporsi, caduto sulla superficie della terra, sotterrandolo sotto ai loro rigetti. Così pure, molti pavimenti quadrellati eleganti e curiosi e altri avanzi vennero conservati; sebbene senza dubbio i lombrici furono in questi casi grandemente aiutati dalla terra trascinata dall'acqua e dal vento dal terreno contiguo, specialmente quando questo è coltivato. I pavimenti a mosaico antichi hanno, tuttavia, sofferto sovente per essersi abbassati disugualmente, per essere stati disugualmente minati dai lombrici. Anche gli antichi muri massicci possono venire minati e abbassarsi, e nessun fabbricato ne va immune per questo rispetto, a meno di avere dei fondamenti profondi m, 1,80 a 2 metri sotto alla superficie, a una profondità ove i lombrici non possono lavorare. È probabile che molti monoliti e certi muri antichi siano crollati per essere stati minati dai lombrici.

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Quasi alimento che di mensa leve, è quella che è destinata a trasformarsi nel nuovo individuo. Ma la virtù attiva per cui s'ingenera il nuovo individuo è appena quale è quella di una pianta. Con questa differenza capitale tuttavia che la pianta è destinata a non andar più oltre, è arrivata alla sua meta, mentre l'animale è appena in strada.

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— Non c’è poi mica tanta differenza dalla festa di san Paolo a Malta.

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Rallegriamoci, ma pensiamo che sempre la umanità è divisa in due schiere disugualissime, di cui una, la più numerosa, continua a bever grosso, l'altra, più scarsa, continua a darla a bere.

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la una escursione da Buenos-Ayres a Santa Fè dovette il Darwin passare due giorni a letto per mal di capo, e ciò gli porse modo di avere un concetto della medicina del paese.

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lasciando la Piata per veleggiare verso la Patagonia, il Darwin fa, intorno a quella gente che sta

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A Castro, antica capitale di Chiloe, ora abbandonata e deserta,

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A Castro

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"A notte cominciò a piovere dirottamente, ciò che bastò appena ad allontanare dalle nostre tende la folla dei curiosi. Una famiglia indiana, che era venuta per trafficare in una barca da Caylen, bivaccava accanto a noi. Non avevano nulla che li riparasse dalla pioggia. Al mattino domandai ad un giovane indiano, bagnato fino alle ossa, come avesse passata la notte. Pareva di buonissimo umore e rispose: — Muy bien, señor. —

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Qui, sebbene la moda sia tutt’ altro che immutevole, ognuno è tenuto a seguire quella che prevaleva nella sua gioventù. In tal modo un vecchio ha la sua età stampata sul corpo, e non può atteggiarsi a giovanotto. Anche le donne hanno tatuaggi come gli uomini, e comunissimamente li hanno sulle dita. Una moda è ora quasi universale che non istà guari bene, cioè quella di radersi i capelli della parte superiore del capo, circolarmente, tanto da lasciare solo un anello esterno. I missionari! hanno cercato di persuadere la popolazione a mutare questo costume; ma è la moda, e questa risposta vale tanto a Tahiti quanto a Parigi.

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Indiano a un seicento miglia di distanza dalla costa di Sumatra e aveva alla vista le isole Keeling, che diedero campo a Carlo Darwin a studiare e riconoscere il modo di originarsi delle formazioni coralligene, isole madreporiche, atolli, banchi, scogliere.

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Quei primi osservatori credettero e fecero credere che le formazioni madreporiche si incominciassero a produrre a grandi profondità sottomarine salendo poi a mano a mano fino alla superficie e abbastanza rapidamente. Questa credenza diede luogo a strani timori. Si calcolò che in un dato tempo una grande parte dello spazio occupato dalle acque marine avrebbe finito per essere riempita dalle formazioni madreporiche, e che le acque avrebbero quindi dovuto riversarsi e sommergere isole e continenti producendo modificazioni profonde sulla superficie della terra e nella vita delle piante, degli animali e dell'uomo. Ciò ora è dimostrato falso. Gli scandagli praticati dagli ufficiali del Beagle e riferiti dal Darwin, che ne fu testimone oculare, dimostrano che la profondità consueta al disotto della superficie dove i polipi coralligeni cominciano le loro costruzioni è a diciotto metri. A trentasei metri se ne trova appena traccia, non se ne trova più traccia al disotto di cinquantaquattro metri.

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Due errori si produssero contemporaneamente a quella dimostrazione di un fatto vero.

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A queste parole egli aggiunge la nota seguente;

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Nato a Shrewsbury addì 12 febbraio 1809, gli furono dati i nomi di Carlo e Roberto, ma quasi sempre egli firmava solo col primo; passò in quella piccola città i suoi primi anni, nella libera vita della campagna, tanto favorevole allo sviluppo dei fanciulli. Frequentò la scuola della città ed ebbe a maestro il reverendo dottore Butler, che fu poi vescovo di Lichfield.

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Nel tragitto da Bahia Bianca a Buenos Ayres, oltrepassata la piccola città di Guardia del Monte, egli trova che nello stesso terreno a poca distanza muta l'aspetto della vegetazione, come segue pure in alcune località dell’America del nord, dove l'erba grossolana alta da uno a due metri si muta in un terreno pastorizio comune quando è pascolata dal bestiame, e soggiunge;

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I costumi degli animali, che porgono dappertutto al Darwin un campo immenso a osservazioni tanto varie quanto importanti, gli fanno scorgere come sovente certi animali modifichino il loro fare a seconda dei casi.

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"Cuvier, contro il parere di alcuni altri naturalisti, fece di questo un sottogenere del serpente a sonagli, ed un intermedio fra esso e la vipera. In appoggio a questa opinione osservai un fatto, che mi sembra curiosissimo ed istruttivo, perché dimostra come ogni carattere, anche in qualche grado indipendente della struttura, abbia una tendenza a variare lentamente. L'estremità della coda di questo serpente termina in una punta che si allarga lievissimamente, e mentre l'animale striscia, ne fa vibrare costantemente l'ultimo pezzo; e questa parte urtando l'erba ed i ramoscelli secchi produce un rumore gorgogliante, che si può distintamente udire alla distanza di circa due metri. Appena l'animale veniva irritato o sorpreso, scuoteva la coda, e le sue vibrazioni erano rapidissime. Anzi, finché il corpo conservava la sua irritabilità, era evidente una tendenza a questo movimento consueto della coda.

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