Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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così  a  nuova severità metodica, l'indagine etimologica in pochi
consentiva al Curtius progressi e approfondimenti analoghi  a  quelli che di colpo aveva raggiunti il Diez; come nel Diez,
secondo le serie dei suoni con cui il greco corrisponde  a  quelli di altre lingue (in seguito a cui, p. es., contro il
il greco corrisponde a quelli di altre lingue (in seguito  a  cui, p. es., contro il Pott, stacca pur da poiné), o i varî
l'esempio su cui si costruisce la corrispondenza, ma questa  a  sua volta è l'arma dell'etimologo, e il metodo gli pare
etimologica. Ma questo maggior progresso conduce il Curtius  a  negare ogni valore di dimostrabilità all'ultima
della sua forma e nella concretezza del suo significato.  A  questa rinunzia non persuadevano soltanto difficoltà
di questi criterî aveva portato con lo Schleicher  a  ricostruire addirittura, in base alle corrispondenze fra le
consonanza di significato, che manca qui ogni occasione  a  rinnovare gli ampî aggruppamenti del Pott; di conseguenza
discussione succede una forma apodittica che si trasmetterà  a  tutti i vocabolarî etimologici. Se l'indirizzo
si dimostrò poi caduco e i suoi risultati si ridussero  a  poco più di una formula, in quanto tendeva alla
lessico indoeuropeo, esso ebbe il merito di dare occasione  a  distinzioni cronologiche e geografiche per separare ciò che
attribuito all'unità primitiva da ciò che va ascritto  a  questa o a quella lingua, o a gruppi di esse; il metodo
all'unità primitiva da ciò che va ascritto a questa o  a  quella lingua, o a gruppi di esse; il metodo ricostruttivo
da ciò che va ascritto a questa o a quella lingua, o  a  gruppi di esse; il metodo ricostruttivo in quanto porta a
o a gruppi di esse; il metodo ricostruttivo in quanto porta  a  isolare sottounità indoeuropee fu infatti fecondo, come
il concetto di una evoluzione storica del linguaggio, viene  a  concepire l'etimologia come una semplice ricerca di ordine
in quanto l'indagine etimologica viene ristretta nettamente  a  gruppi di lingue che siano dimostrate parenti. Questo
possono essere frutto di più tardi prestiti da lingua  a  lingua, non solo veniva a ridurre singolarmente
di più tardi prestiti da lingua a lingua, non solo veniva  a  ridurre singolarmente l'importanza dell'etimologia, ma per
le cervellotiche elucubrazioni empiriche, la riduceva  a  comparazioni fra voci identiche o similissime per suono e
delle lingue parenti, dando un valore di realtà storica  a  quei sezionamenti e mutamenti sino allora ammessi a
storica a quei sezionamenti e mutamenti sino allora ammessi  a  capriccio, permettesse di comparare tra loro le parole
più antico della speculazione etimologica, applicata  a  problemi di questo genere, ci è dato dal Cratilo;
alla loro volta perché contengono elementi fonici atti  a  rappresentare la natura delle cose espresse: il movimento,
sostanziali, si concreta l'illusione che le parole aiutino  a  conoscere la realtà: da questo punto di vista la prima
vocabolo abbia assunto un significato opposto addirittura  a  quello per cui era stato foggiato, o che contenga lettere
stato foggiato, o che contenga lettere di natura opposta  a  quelle che doveva per natura contenere in origine; di qui
contenere in origine; di qui un ricorrere occasionale  a  forme antiche della lingua o a diversità dialettali, di qui
qui un ricorrere occasionale a forme antiche della lingua o  a  diversità dialettali, di qui soprattutto un diffuso
fu elaborata particolarmente dalla filosofia stoica:  a  questa si deve, p. es., una classificazione dei varî modi
perché ligno crucis similiora), per vicinanza (foedus  a  foeditate porci), per contrasto (bellum quod res bella non
sia per i fini loro proprî, erano naturalmente portati  a  far progredire l'etimologia dal lato puramente formale,
cioè ad approfondire lo studio della derivazione, che venne  a  confondersi con la morfologia, a stabilire canoni delle
derivazione, che venne a confondersi con la morfologia,  a  stabilire canoni delle mutazioni fonetiche (pàthe),
(pàthe), riconducendo l'infinita materia lessicale  a  un certo numero di parole primitive (archài), senza ormai
o voci dialettali, o più tardi si applicasse l'etimologia  a  questioni ortoepiche, ortografiche con intenti puristici;
ortografiche con intenti puristici; essa cioè veniva  a  confondersi con la lessicografia e praticamente, più che
1930 segg.), il fine ricostruttivo si accompagna in essi  a  un interesse puramente lessicale, quando l'etimologia non
lessicale, quando l'etimologia non sia ridotta addirittura  a  un discreto complemento di lessici storici, come nel
si concretò partitamente nel ripiego metodico, comune  a  quest'epoca, di inseguire l'individualità della parola e
il bisogno di distinguere tra voce ereditaria e voce presa  a  prestito seriormente da altre lingue portò a larghi studî
e voce presa a prestito seriormente da altre lingue portò  a  larghi studî sugl'influssi culturali da lingua a lingua, e
portò a larghi studî sugl'influssi culturali da lingua  a  lingua, e analogamente sui continui scambî fra lingua colta
(ficatum iecur "fegato", calcato su sucotòn épar);  a  poco a poco si venne rinunziando a classificare i trapassi
(ficatum iecur "fegato", calcato su sucotòn épar); a poco  a  poco si venne rinunziando a classificare i trapassi di
su sucotòn épar); a poco a poco si venne rinunziando  a  classificare i trapassi di significato in categorie a
a classificare i trapassi di significato in categorie  a  imitazione delle leggi fonetiche, e li si considerarono,
soprattutto alla rivista Wörter und Sachen e vengono  a  confondersi con le rinnovate indagini sulla preistoria
intento di rendersi conto di forme aberranti portava  a  cercare con attenzione crescente gl'incroci, nei quali una
da flagellum incrociato con frangere), e si venne pertanto  a  valutare storicamente l'etimologia popolare (che
(che dell'incrocio è un caso particolare) e con essa  a  tenere in maggior conto l'etimologia empirica; analogamente
o quello semantico, lo Schuchardt soprattutto venne  a  dimostrare che un'astratta corrispondenza di suoni o di
parola è qualche cosa di unico che non si può delimitare  a  priori; quindi per lo Schuchardt la ricerca etimologica si
contro l'etimologia fonetica (il fr. fermer è legato  a  fere non al lat. firmare; tisane a the e non a ptisana) a
(il fr. fermer è legato a fere non al lat. firmare; tisane  a  the e non a ptisana) a risultati analoghi, ancor più
è legato a fere non al lat. firmare; tisane a the e non  a  ptisana) a risultati analoghi, ancor più nettamente
a fere non al lat. firmare; tisane a the e non a ptisana)  a  risultati analoghi, ancor più nettamente segnati, perché
che essa ha realmente sostituito, o con cui è stata volta  a  volta collegata, quelli insomma di cui è materiata la sua
etimologica, il che implica una tendenza, opposta  a  quella tradizionale, di risalire il meno possibile oltre a
a quella tradizionale, di risalire il meno possibile oltre  a  stadî storicamente attestati. La quale tendenza
anzi in questi ultimi decennî, applicata come fu  a  ritrovare etimi prelatini nel campo romanzo, o
cui, p. es., l'iniziale del ted. ziehen, zwei corrisponde  a  un d di qualsiasi altra lingua indoeuropea: lat. duco,
il suo scopritore notò subito che così si apriva la via  a  identificare altre parole che si trovassero a presentare
apriva la via a identificare altre parole che si trovassero  a  presentare questa corrispondenza, donde la scoperta che
sentimento etimologico comune, l'etimologia storica viene  a  prescindere da esso e anzi ad esso si oppone.
ridotte le parole all'aspetto primitivo, si procede  a  identificarle in base a somiglianze di suono e di senso
all'aspetto primitivo, si procede a identificarle in base  a  somiglianze di suono e di senso assolutamente come
si cerca di postulare nella preistoria trapassi analoghi  a  quelli realmente avvenuti nelle lingue attestate. Ma
attestate. Ma l'etimologia poteva anche essere applicata  a  ricostruire per mezzo del loro lessico, la cultura e la
distribuzioni di parole (p. es. got. fiur, gr. pur, opposto  a  ind. agní, lat. ignis) particolari contatti culturali di
Pictet nuovi aspetti del problema etimologico, lo portano  a  un certo scetticismo sull'identificazione a oltranza delle
lo portano a un certo scetticismo sull'identificazione  a  oltranza delle parole e delle radici, mentre il
anzi un vero e proprio trattato di semasiologia. Infine,  a  cominciare dal Pott e dal Grimm, si ripigliavano i campi
ciò che è proprio di gruppi dialettali minori, o dovuto  a  scambî interdialettali, e se, per reazione alle
e se, per reazione alle fantasticherie precedenti, si cerca  a  ogni costo di arrivare ad etimi latini, è tenuta largamente
nuovo materiale lessicale (nuca, collottola di fronte  a  cervix), veniva, sia pure in via puramente empirica, a
a cervix), veniva, sia pure in via puramente empirica,  a  porre in luce una vivace produttività lessicale delle
 A  partire dal sec. XVI l'etimologia si applica con più netta
solito in queste ricerche il presupposto storico indicava  a  priori il campo in cui cercare un'etimologia (sì che un
di ricondurre il francese bru al latino nurus, o haricot  a  faseolus), per la maggior attenzione rivolta ai dialetti
per la conoscenza di più remoti gruppi linguistici,  a  poco a poco l'indagine s'inverte, l'etimologia, di
per la conoscenza di più remoti gruppi linguistici, a poco  a  poco l'indagine s'inverte, l'etimologia, di conferma,
l'indagine s'inverte, l'etimologia, di conferma, giunge  a  farsi anche guida all'etnografia; e sulla somiglianza, più
di significato e di suono; ed è giusta quando risponde  a  una connessione reale per un determinato luogo e una
vanno dalla semplice figura etimologica (vivere vitam) sino  a  insegnare a esprimere il pieno significato di una parola
semplice figura etimologica (vivere vitam) sino a insegnare  a  esprimere il pieno significato di una parola per mezzo di
ridusse il problema dell'origine filosofica della parola  a  quello della sua origine puramente storica, pur risentendo
come riflesso dell'uniforme spirito umano, condussero  a  formulare il compito dell'etimologia anche come il compito
principale testimonianza degli studî etimologici fioriti  a  Roma nel secolo diVarrone, cui si dedicarono, tra altri,
verborum di Verrio Flacco (età di Augusto), noto  a  noi dal compendio di Festo. Dalla leggenda dell'origine
di vista essenzialmente filologico, l'esame dei grecismi e  a  introdurre l'interpretazione degli ebraismi, penetrati con
con la Bibbia, aggiungendo così nuovo materiale antiquario  a  quello affluito dalla tradizione classica. Dati questi
empirica tenta di elevarsi  a  scienza quella curiosità con cui chi parla esamina la
materia esterna e tramandata, curiosità che spinge ciascuno  a  domandarsi di dove vengono i vocaboli che usa, tanto più
anelli, cioè le voci con le quali chi parlò li sentì volta  a  volta collegati.

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