Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

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Atti della società italiana di Scienze naturali (seduta del 29 giugno 1862)

412062
Quintino Sella 50 occorrenze
  • 1862
  • Tipografia Bernardoni
  • Milano
  • geologia
  • UNIPIEMONTE
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Essa fu affidata, sotto la direzione di Brochand de Villiers, a due giovani ingegneri delle miniere, che poi divennero geologi eminenti, a Dufrénoy e Elie de Beaumont. Questi cominciarono a prepararsi alla grande opera loro affidata con un viaggio di più mesi in Inghilterra, il cui suolo era già allora in molte parti assai bene studiato, e dopo una serie di faticose esplorazioni continuate per un decennio, presentarono nel 1835 all'Accademia delle Scienze, e pochi anni dopo poterono offrire al pubblico la carta geologica della Francia alla scala di 1 : 500,000.

Tale articolo di spesa varia a seconda delle dimande di carte che vi sono, giacché la colorazione si fa anche qui a mano ed ascende ora a quasi 100,000 lire all'anno.

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Terminato il lavoro sulla carta alla scala di 1 : 10,560, si riduce alla scala di 1 : 63,560 sopra un foglio tirato a secco (1) Tirato a secco per evitare disuguaglianze di contrazione che si hanno bagnando il foglio per la tiratura ordinaria. da una lastra di rame copiata coll'elettrotipia dalla corrispondente lastra della carta dello Stato Maggiore. Si portano sopra la lastra, che rimane presso l'ufficio geologico, i contorni dei colori, le linee di spostamento, i filoni ed ogni altro segno, che si crede di incidervi. Indi si tirano i fogli, e si colorano a mano a seconda del modello, per la distribuzione e per la vendita.

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Si giudica a Londra come importantissimo pel buon esito del rilevamento della carta geologica che tra i direttori e gli assistenti vi sieno buone relazioni personali, e si ha quindi molta cura, nella scelta del personale, di dare la preferenza a persone di buon carattere e bene educate, perché, ove s'avesse a fare con persone mal sofferenti le altrui osservazioni ed opinioni, ne nascerebbe grave incaglio nella decisione delle numerose questioni, che sorgono ogni giorno in lavoro di tal fatta.

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Tirato a secco per evitare disuguaglianze di contrazione che si hanno bagnando il foglio per la tiratura ordinaria.

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Si era altra volta cominciato a tener conto dell'agricoltura nel rilevamento geologico in guisa da poter poi anche fare le carte agronomiche. Si dovette rinunciare a tale idea, perché si riconobbe, che a fare le carte agronomiche occorreva un personale affatto distinto da quello necessario per le carte geologiche, e che la promiscuità dei due ordini di persone non era vantaggiosa.

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Fino a pochi lustri addietro, di poca o niuna importanza era per le scienze la capitale dell'impero Austriaco, ed in fatto di mineralogia e geologia non vi si ammirava che il gabinetto mineralogico della Corte. Chiamato Mohs nel 1826 a professarvi la mineralogia, cominciò ad attrarre l'attenzione del pubblico per via delle riputate sue lezioni, e dell'incoraggiamento che dava ai suoi allievi, i quali hanno tutti conservato pel loro maestro un affetto ed una reverenza veramente singolare.

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Attualmente l'Istituto geologico ha sede in un magnifico palazzo, ove ha una bellissima raccolta geognostica, ordinata per provincie, la quale si va completando a misura che le esplorazioni geologiche si vanno compiendo. La raccolta geognostica è applicata contro le pareti delle sale, e nel mezzo di queste vi sono delle raccolte minerarie e metallurgiche spettanti a miniere o fonderie comprese nelle provincie, cui si riferiscono le adjacenti raccolte geognostiche.

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Debbo aggiungere che le raccolte relative a questà opera grandiosa si fanno a spese del gabinetto mineralogico di Corte (2), Ecco la dotazione di questo famoso gabinetto: Oltre alla ricchezza, e bellezza degli esemplari che contiene, questo gabinetto è veramente rimarchevole per l'ordine perfetto della classificazione. il quale contiene oggidì, a detta di ogni intelligente, la più doviziosa raccolta mineralogica esistente; e che i disegni di detti fossili sono pur fatti in detto gabinetto, e le spese di stampa sono pure pagate a parte dal Ministero.

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Infatti all'Istituto geologico non si può a un dato momento aquistare una data carta, ed avendo io creduto utile al futuro ufficio geologico italiano il possedere le carte relative alla catena Alpina, non solo non le potei avere immediatamente, ma mi fu detto, che non le potevan terminare prima del prossimo aprile. In Inghilterra invece si hanno larghi depositi di carte del rilevamento geologico presso i principali venditori di stampe, cui viene fatto un rilevante sconto. E questi, mediante la pubblica esposizione, l'invio di cataloghi, e simili mezzi, portano a cognizione ed a desiderio del pubblico le varie carte e pubblicazioni del rilevamento geologico.

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Le spese di colorazione non sono molto ragguardevoli, perché essa si fa sopra carte tirate dai rami dello stato maggiore, ed a tale colorazione si procede solo allorquando qualcuno ordina una qualche carta. Cosicché un foglio si considera come terminato il giorno in cui se ne ha negli archivii una copia debitamente colorata. Allorquando un compratore la richiede, si va a prendere dallo stato Maggiore il foglio in nero, gli si portano sopra i contorni, le lettere ed i colori, e si dà al compratore al prezzo di costo.

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Infatti, col metodo inglese si portano una volta per tutte sulla copia elettrotipica del rame i contorni, le lettere ed altri segni occorrenti, e non rimane più che ad applicare a mano le tinte piatte. Invece a Vienna vuolsi pagare il foglio nero a prezzo di vendita, indi applicare a mano, volta per volta, tutti i segni e colori occorrenti, ed il costo del foglio riesce quindi assai maggiore.

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L'Istituto geologico ha spesso con molta liberalità coadjuvata la pubblicazione di opere attinenti alla mineralogia ed alla geologia. Così allorquando il prof. Kenngott risiedeva a Vienna si pubblicava a spese dell'Istituto la sua annua rivista dei progressi della mineralogia, e si diedero pure per sua cura alla luce cataloghi di raccolte.

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Il primo e secondo geologo e l'assistente hanno l'incarico di sorvegliare i geologi di sezione, ma lasciano per lo più molta latitudine a questi e si occupano quasi esclusivamente del rilevamento dei loro fogli. Esaminano però accuratamente i lavori dei loro giovani colleghi allorquando convengono a Vienna per metterli in bello.

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Mi si diceva che in terreni anche montagnosi un geologo può in un anno compiere il rilevamento dettagliato di 1500 a 2000 chilometri quadrati. Se i nove geologi, che lavorano attivamente sul terreno, procedessero tutti con questa velocità nel rilevamento di dettaglio, ne verrebbe che il costo del rilevamento di ciascun chilometro quadrato non sarebbe, che di 5 a 6 lire, ma non succede mai che tutti possano collaborare con simile effetto al rilevamento dettagliato.

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All'inverno questi geologi convengono a Vienna, ivi attendono allo studio delle loro raccolte, allo spoglio delle loro note, alla riduzione dei contorni determinati sulle carte alla scala di 1:144,000, ed alla colorazione definitiva di queste.

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Vuolsi però notare, che attorno alle carte alla scala di 1 : 288,000 dette modestamente Uebersichts-Karten, e relative a paesi non ancora esplorati in dettaglio, si cominciò solo a lavorare dal 1856, e vi prendono solo parte i due o tre geologi più valenti dell'Istituto.

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Questi mi confessano infatti, che non avrebbero potuto attendere con frutto a quest'opera prima di aver fatto un lungo tirocinio col rilevamento di dettaglio.

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E veramente la carta austriaca procede con celerità molto maggiore che non la carta inglese, sebbene sia a questa applicato un personale molto maggiore che non a quella, e sia la spesa assai più grande. Io temo che l'osservazione sia giusta, ma forse a Vienna si fu costretti a cercare di procedere in guisa da somministrare il maggiore numero di carte possibile per calmare le burrasche, che da qualche tempo si sono elevate contro l'Istituto geologico.

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Indi dopo le nostre vittorie del 1859 si era già formalmente decretata la soppressione dell'Istituto geologico, ma poi si tornò a migliore consiglio, e venne ritirato il decreto di soppressione. Però si intende come una simile condizione di cose abbia per effetto di indurre l'Istituto a mostrare la più grande attività possibile colla pubblicazione di un gran numero di carte.

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Egli aveva intrapresa la carta geologica alla scala di 1:20,000, ma la morte lo sorprese nel suo lavoro, e niuno si è ancor fatto a continuarlo.

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La condotta di questo lavoro non fu scompagnata da molti mali umori, perché v'era una lotta fra il Dumont ed il Corpo delle miniere, e ciò era a danno dell'impresa, perché questo possiede molti dati e documenti, che avrebbero grandemente giovato a quello.

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Le carte si colorano per impressione, e si possono quindi vendere a vil prezzo cioè ad 1 tallero cadauna.

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l'incarico del rilevamento della Slesia Prussiana venne affidato a Bajerich, Gustav Rose; e Carnall, ma non v'ha ufficio centrale per unificare questi lavori relativi alle varie parti della Prussia.

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1° La Società delle scienze naturalisi propone lo studio particolarizzato della Svizzera mediante la colorazione delle carte di Dufour, la cui pubblicazione verrà accompagnata da memorie e tavole in cui siano descritti le rocce, i fossili, i giacimenti. 2°La Commissione è libera nella scelta dei geologi, purché essi siano noti per lavori eseguiti o pubblicati, ma l'impegno assunto con loro non dura che un anno. 3° I geologi operatori ricevono una indennità di franchi 12 per ogni giorno di viaggio o di lavoro in campagna. 4° Il rilevamento geologico dovrà eseguirsi possibilmente su carte topografiche alla scala di 1 : 25,000 o almeno di 1 : 50,000. 5° Gli spaccati dovranno essere proporzionali. 6° Nelle memorie da redigersi si avrà riguardo non solo a ciò che interessa la geologia, ma a quanto riguarda l'industria mineraria ed edilizia. 7° L'Istituto politecnico di Zurigo riceve, previa intelligenza col geologo operatore, le rocce e i petrefatti, compensandone il puro costo. 8° I lavori vengono rimessi alla Commissione, la quale sola è incaricata delle pubblicazioni, e d'un annuale rendiconto alla Società ed al governo federale. - Quei geologi del resto mi confessarono che col progredire dei lavori crescono gli ostacoli derivanti sopratutto dal difetto di carte topografiche a grande scala. Trovata affatto insufficiente la carta federale al 1 : 100,000, si fecero copiare all'ufficio topografico in Ginevra i rilievi originali al 1 : 50,000. Servono all'uopo del pari le carte pubblicate da diversi cantoni o da stabilimenti litografici, alla scala di 1 : 50,000 o di 1 : 25,000, e si vuole interessare il governo federale, perché pubblichi una carta topografica generale alla scala di 1 : 50,000, il cui preventivo è fatto ascendere a 300,000 franchi. Nessun lavoro del resto venne finora dato in luce dalla Commissione (3). Da una lettera diretta dal prof. Studer al socio Mortillet, in data 15 luglio 1862 abbiamo le seguenti notizie sugli ultimi progressi dell'intrapresa geologica in Isvizzera. - Il Governo federale ha in quest'anno stanziato la somma di 5000 franchi, in luogo dei 3000 che si contribuivano dalla Società delle scienze naturali. Nel corrente anno erano sette i geologi impiegati dalla Commissione. Sta ora per vedere la luce una carta geologica del Giura di Basilea all'1 : 50,000,rilevata dal dott. Müller di Basilea. Questa prima pubblicazione sarà accompagnata da un testo in 4°, dettato in tedesco. I colori furono portati su di una carta pubblicata a Basilea nel 1851, di cui la Commissione acquistò un certo numero di esemplari a prezzo moderato. Stante il difetto di una carta topografica generale a grande scala, nella prossima riunione della Società, che avrà luogo a Lucerna il 22 settembre, si tratterà la questione se convenga limitarsi alla pubblicazione di una carta all'1 : 100,000, o pubblicarne una all'1 : 50,000, ma senza il tracciato delle montagne, il che non uscirebbe dai limiti delle finanze sociali. (Nota della Redazione).

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I colori furono portati su di una carta pubblicata a Basilea nel 1851, di cui la Commissione acquistò un certo numero di esemplari a prezzo moderato. Stante il difetto di una carta topografica generale a grande scala, nella prossima riunione della Società, che avrà luogo a Lucerna il 22 settembre, si tratterà la questione se convenga limitarsi alla pubblicazione di una carta all'1 : 100,000, o pubblicarne una all'1 : 50,000, ma senza il tracciato delle montagne, il che non uscirebbe dai limiti delle finanze sociali.

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Sono già 18 anni che vi si lavora, dapprima a debole scala, ma in questi ultimi cinque anni su di un piano ora adottato, e che io prendo a delinearvi.

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Gli ingegneri delle miniere consacrano da 20 a 50 giorni dell'anno per esplorare il dipartimento, e dopo quattro, cinque, o più anni riescono a compiere la carta geologica del dipartimento, che ben spesso accompagnano d'un testo.

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Ed in tal guisa circa 50 carte geologiche dipartimentali sono oggi ultimate; di esse vuolsi notare che non poche sono a scala minore di 1 : 80,000, alcune non vanno accompagnate da testo, ed altre non furono eseguite da ingegneri delle miniere, ma da persone estranee a questo corpo.

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Le spese non sono del resto ragguardevoli, perché agli ingegneri delle miniere i dipartimenti non danno altra indennità, che quella loro spettante a titolo di diaria di viaggio per ciascuno dei giorni da essi spesi fuori della loro residenza. La colorazione Si fa oggi per mezzo della cromolitografia e si valuta in media, che a riportare un foglio della carta dello stato maggiore su pietra, e indi imprimere i colori, non si abbia una spesa maggiore di L. 2500 per foglio, il che in media dà una spesa di L. 10000 per dipartimento.

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Rimasi lieto dalla vostra lettera da Napoli, in data 14 Agosto, ricevuta la settimana scorsa, che mi recava vostre novelle, e mi fretto a rispondere alle vostre domande.

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Si potrebbe credere da taluno, che convenisse mettere insieme i varii lavori fatti dai geologi italiani, e incaricare qualcuno di completare le parti su cui si hanno insufficienti nozioni, in guisa da pubblicare una carta a piccola scala, p. e. a quella di 1 : 500,000, e lasciare poscia ad ingegneri mineralogici, od a professori, o cultori privati di geologia, la cura di fare in maggior scala le parti di carta, che concernano le regioni da loro abitate. Sarebbe a un dipresso il sistema francese; ma io credo, che i risultati dati, se riescirono benissimo per la carta in piccola scala affidata a due valenti geologi, di cui uno, cioè Elie de Beaumont va incontestabilmente contato fra i più grandi geologi del secolo, non possono dirsi soddisfacenti per le carte dipartimentali, io credo anzi che a poco a poco si finirà per dover rifare quasi tutto il lavoro. Io farei poi contro questo sistema la obbiezione, che il solo rilevamento di dettaglio darà le chiavi di molte parti della geologia italiana, sulle quali fervono vive contestazioni, e che offrono difficoltà grandissime per la scarsità di fossili.

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Dirò ora del modo, secondo cui si dovrebbe a parer mio procedere nella formazione di questa carta, tenendo d'occhio il rapporto della giunta convocata nello scorso settembre a Firenze, e rilevando alcune poche discrepanze tra l'opinione che ora mi sono fatta e quella della giunta.

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È inoltre urgente il dare sollecito principio a questa impresa, non già perché se ne possa vedere presto il fine, ma perché ci vorrà qualche anno a formare il personale, cioè ad avere abili rilevatori, buoni disegnatori, un chimico bene addestrato nelle analisi minerali, raccolte bene ordinate, ecc., ecc.

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A pigliare il meccanismo del rilevamento dettagliato ci vuole un certo tempo, anche sotto la scorta di provetti operatori. A Londra ed a Vienna mi fu detto che quando dovettero farsi rilevatori senza altrui consiglio od esperienza dovettero spendere quattro o cinque anni, consumando i primi quasi inutilmente.

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Debbo ancora aggiungere, che al Ministero di agricoltura, industria e commercio, costituito quale è oggidì, torna a miglior conto di avere un numero maggiore di ingegneri a disposizione, poiché gli può occorrere di dover intraprendere lo studio di qualche speciale questione attinente all'irrigazione, alla concimazione, a qualche industria meccanica o chimica.

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Io mi permetto, a proposito del personale, di attrarre l'attenzione del Ministro sopra questo punto, ed è che è di tutta necessità che i rilevatori siano giovani. Infatti il correre per monti e per valli molti mesi dell'anno non è mestiere, che s'attagli a persone di grave età e, d'ordinario, con famiglia. Epperciò, ricorrendo a persone attempate, si farebbe ora poco, e fra pochi anni non si farebbe quasi più nulla.

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Per loro, giacché potranno percorrere miglior carriera, ed ottenere altra destinazione qualora non abbiano gusto per la geologia; pel Governo, giacché ed a Londra ed a Vienna fui informato (e la cosa è per sé evidente), che di parecchi, i quali cominciano ad applicarsi al rilevamento geologico, alcuni non ci riescono affatto, ed in tal caso potrà il Governo destinarli al servizio ordinario dei distretti mineralogici.

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Noi possiamo profittare dell'esperienza altrui; io direi che i giovani ingegneri delle nostre Università, dopo aver atteso a Parigi alla Scuola delle Miniere, dovessero impratichirsi per un anno in Inghilterra coi geologi del Geological Survey . Ivi fui assicurato dal Direttore e dagli altri ufficiali, che sarebbero trattati come i geologi inglesi, e certo tornerebbero più esperti dopo un anno, che non in patria dopo tre anni di esperienza propria, e risparmierebbero a sè una lunga serie di errori e di disinganni, ed al Governo una spesa non indifferente.

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Io credo che tale disposizione permetterà sopratutto al Ministro di trarre partito dei paleontologi disseminati nella penisola, e di provvedere con ispesa non grande alla parte paleontologica della geologia italiana. Infatti vuolsi premettere anzitutto, che oggi un paleontologo deve limitarsi a qualche parte della sua scienza, che è oggidì diventata troppo vasta. Egli si atterrà od alla botanica fossile, od ai vertebrati fossili, od ai molluschi, e via dicendo. Quindi, se i rilevatori trovano nuove specie di fossili, o specie che essi non sappiano determinare, il Ministro potrà procacciarsi la determinazione affidandone lo studio a chi si è in Italia occupato del ramo di paleontologia a cui si riferiscono.

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È da sperare, che il nostro Stato Maggiore si deciderà a pubblicare la carta topografica di tutta l'Italia alla scala dell'1 : 50,000, che già adottò per le antiche provincie del Regno, ed in tal caso niuna scala potrebbe meglio di questa convenire alla carta geologica. Mi si dice che le carte originali dello Stato Maggiore sono alla scala dell'1 : 10,000. In tal caso converrà copiare queste carte colla fotografia, onde darne un esemplare al rilevatore, e ridurre poscia le osservazioni alla scala di 1 : 50,000. l'esperienza degli altri paesi ci ammaestra, che si dovrà riprodurre ogni foglio dello Stato Maggiore sopra una pietra litografica, e disegnare sopra questa tutti i contorni, le lettere, i segni particolari, in guisa che null'altro rimanga a fare a mano fuorché l'applicazione delle tinte piatte. Le quali tinte converrà certo dare a mano per poter emendarle di mano in mano che per ulteriori osservazioni si viene a riconoscere qualche errore.

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Il miglior partito sarà forse che si portino sopra una carta ad una scala prossima al 1 : 500,000 le carte geologiche delle varie provincie, che furono recentemente pubblicate, che si convochino gli autori ed il Consiglio straordinario delle miniere a discutere sul parallelismo delle varie divisioni da ciascuno adottate, e che poscia la si pubblichi come pura carta di compilazione sui lavori dei signori A., B., C., ecc.

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1° è ordinata la formazione della carta geologica d'Italia alla scala di uno a cinquantamila. Saranno intanto coordinati in una carta alla scala di 1 : 500,000 i recenti lavori sulla geologia italiana.

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Presenterà al Consiglio i lavori fatti durante l'anno, e diramerà quindi a chi spetta le norme ed osservazioni del Consiglio sancite.

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4° I membri straordinarii saranno annualmente convocati per esaminare i lavori geologici fatti nel corso dell'anno e discutere le questioni, che saranno indicate dal Ministro, e fare a questi le proposte, che giudicheranno opportune.

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La carta alla scala di 1:2,000,000 viene invece ora colorata per via di impressione, giacché così essa non costa all'Amministrazione che L. 8 per esemplare invece delle 25 che costava allorché era colorata a mano.

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Mi rimane a dire qualche parola delle somme che ora potrebbe, il Ministro stanziare in bilancio per procedere alla formazione della carta geologica in grande scala.

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Mi si osservava ancora che gli ingegneri mineralogici francesi (cui è per lo più affidato il mandato delle carte dipartimentali), se hanno nozioni rispettabilissime di geologia, non sono però geologi di professione ed attendono tutto l'anno ad occupazioni di genere diversissimo, per cui non possono tenersi al corrente della immensa serie di lavori di geologia e paleontologia che si vanno pubblicando nei varii paesi e riescano meno atti a consimili lavori. Inoltre si fa ad alcuni il rimprovero di limitarsi a rilevare sulla carta in maggior scala i contorni dei terreni indicati nella carta di Dufrenoy ed Elie de Beaumont, senza muovere dubbio e fare ulteriore indagine sulla loro posizione rispetto a terreni non compresi in quel dipartimento.

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Il Ministero possiede già nella sua biblioteca la carta geologica della Francia alla scala di 1:500,000, ed i due volumi della spiegazione ad essa relativa : ho 1'onore di presentarle ora uno dei primi esemplari della carta alla scala di 1:2,000,000, che siano stati colorati per impressione; ho altresì pregato il rappresentante dell'Italia a Parigi di chiedere all'amministrazione francese le carte dei dipartimenti, che fossero disponibili, ed ho ragione di credere, che se ne potrà così avere da dieci a dodici.

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L'Inghilterra in quel tempo, malgrado la meravigliosa prosperità della sua industria mineraria, non solo non aveva scuole di miniere, ma neppure musei di geologia applicata. Coloro che desideravano procacciarsi nozioni attinenti alle arti minerarie e metallurgiche erano costretti a ricorrere alle celebri Accademie minerarie di Freiberg, Schemnitz e Stoccolma. Solo nel 1835 si cominciò, dietro suggerimento del Labèche, che attendeva nel Cornwall alla carta geologica, a formare il Museo di geologia pratica, e quattro anni dopo vi si cominciavano a dettare alcune lezioni applicative.

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