Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIPIEMONTE

Risultati per: a

Numero di risultati: 90 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Intervento del governatore della Banca d'Italia all'Assemblea ordinaria dell'Associazione bancaria italiana

445380
Ignazio Visco 27 occorrenze

Anticipando l’evoluzione della normativa internazionale, la Banca d’Italia ha emanato regole a tale riguardo, rafforzandole nel tempo; ha sollecitato l’adozione delle migliori prassi,effettuando a più riprese interventi correttivi.

Pagina 11

Da analisi condotte sugli statuti delle banche, sui patti parasociali esistenti e sui comportamenti tenuti in occasione delle assemblee bancarie emerge che alcune Fondazioni tendono a interpretare in maniera molto ampia le prerogative di azionisti. Ciò ha determinato eccessi, ostacolando talora il necessario ricambio degli organi aziendali e orientando la scelta degli amministratori in base a criteri diversi dalla professionalità.

Pagina 11

Su due di essi, il ruolo delle Fondazioni e l’assetto delle banche popolari, toccati nelle mie ultime Considerazioni finali, vorrei tornare a riflettere.

Pagina 11

Il 20 giugno scorso l’Eurogruppo ha raggiunto l’intesa circa la possibilità di utilizzare direttamente le risorse del Meccanismo europeo di stabilità ( European stability mechanism , ESM) per ricapitalizzare le banche a determinate, stringenti condizioni entro un importo massimo di 60 miliardi di euro. Tale possibilità è subordinata all’avvio del meccanismo di supervisione unica, che dovrà essere a sua volta preceduto da un esercizio di valutazione dei bilanci ( balance sheet assessment ) delle banche vigilate in forma accentrata a livello europeo e, in particolare, da un’analisi della qualità dei loro attivi ( asset quality review ).

Pagina 15

La previsione di meccanismi di bail-in è coerente con le indicazioni del Financial Stability Board tese a contenere comportamenti opportunistici e a limitare i costi delle crisi per i contribuenti.

Pagina 15

L’accordo ha individuato le passività bancarie interessate dal bail-in e la sequenza con cui esse saranno chiamate a parteciparvi. A livello nazionale andrà fissata per i diversi intermediari una quota minima di passività in grado di assicurare un’adeguata capacità di assorbimento delle perdite. È stata inoltre decisa l’istituzione di fondi di risoluzione nazionali finanziati dalle stesse banche, stabilendo che essi raggiungano entro dieci anni una dotazione pari allo 0,8 per cento dei depositi protetti dallo schema di garanzia. Solo al

Pagina 15

stabilità all’area dell’euro, contribuendo a contrastare la tendenza, osservata nel corso della crisi, alla segmentazione dei mercati finanziari lungo linee nazionali. Consentirà un più agevole confronto tra gli intermediari e i sistemi dei diversi paesi.

Pagina 15

Va realizzato al più presto un meccanismo di risoluzione europeo, comprendente un’autorità di risoluzione unica e risorse comuni, in grado di far fronte a crisi di natura sistemica, di evitare fenomeni di contagio. La possibilità di utilizzare i fondi dell’ESM per la ricapitalizzazione diretta delle banche è di fatto rimandata di molti mesi, essendo condizionata all’attivazione del supervisore unico europeo. Resta la possibilità di utilizzare questi fondi indirettamente, con prestiti dell’ESM agli stati membri, ma in questo modo la ricapitalizzazione delle banche va a incidere sul debito pubblico degli stati interessati.

Pagina 16

L’asset quality review sarà seguita, nel 2014, dagli esercizi di stress da parte dell’Autorità bancaria europea e della BCE, volti a esaminare la capacità delle banche di resistere a shock estremi a bassa probabilità. Gli analoghi esercizi effettuati dal Fondo monetario internazionale in occasione della periodica valutazione del sistema finanziario (FSAP) mostrano che, nel suo complesso, il sistema bancario italiano ha una dotazione patrimoniale ben superiore ai minimi regolamentari, sufficiente a soddisfare i requisiti di capitale stabiliti per il periodo transitorio di Basilea 3. Tuttavia, dato il basso livello dei profitti, in condizioni estreme i buffer di capitale potrebbero ridursi

Pagina 17

Guardiamo con fiducia a questo esercizio, volto a rimuovere dubbi e incertezze circa la solidità delle banche. In Italia analisi di questa natura sono parte dell’ordinaria attività di supervisione, cartolare e ispettiva. Le ispezioni recentemente effettuate presso venti intermediari hanno consentito di valutare l’adeguatezza delle rettifiche a fronte dei rischi di credito e di chiedere misure correttive laddove necessarie. L’azione è tuttora in corso presso altri intermediari. Le metodologie utilizzate costituiscono un esempio di come questa analisi possa essere condotta.

Pagina 17

Per contrastare gli effetti della recessione sui propri bilanci le banche devono proseguire nell’azione volta a recuperare redditività e a rafforzare il patrimonio. Per garantire un adeguato flusso di finanziamenti all’economia reale è necessario che esse tengano conto delle prospettive di sviluppo della clientela. Gli intermediari devono essere pienamente consapevoli dei riflessi positivi che ne deriveranno per l’economia italiana, per essi stessi.

Pagina 18

L’attività economica tornerebbe a espandersi a ritmi moderati dalla fine dell’anno, con una crescita complessiva superiore al mezzo punto percentuale nel 2014. Nel breve termine, la domanda interna dovrà trovare sostegno nella tempestiva esecuzione del pagamento dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche.

Pagina 3

Ha adottato modalità di comunicazione innovative, specificando che i tassi ufficiali saranno mantenuti a livelli pari o inferiori a quelli attuali per un periodo di tempo prolungato, in ragione delle condizioni di bassa inflazione, di debolezza congiunturale e di dinamiche monetarie contenute nell’area dell’euro.

Pagina 4

Essa accentua le difficoltà dei debitori a rimborsare i prestiti: nel primo trimestre il tasso di ingresso in sofferenza dei crediti alle imprese si è collocato intorno

Pagina 4

Il 1° luglio l’Associazione Bancaria Italiana e le associazioni di categoria delle imprese hanno stipulato un nuovo accordo che consente ai debitori in difficoltà di ottenere una sospensione dei rimborsi di prestiti a medio e a lungo termine, un allungamento della durata dei finanziamenti e la concessione di nuovi prestiti in presenza di un aumento dei mezzi patrimoniali dell’azienda. La Vigilanza verificherà che la moratoria sostenga le imprese meritevoli, senza mascherare l’effettiva rischiosità dei crediti. L’esperienza passata a tale riguardo è positiva.

Pagina 5

Le tensioni sono destinate a proseguire nei prossimi mesi; l’evidenza passata indica che il peggioramento della qualità del credito tende a protrarsi dopo l’inizio della ripresa ciclica.

Pagina 5

In più casi le banche italiane, oltre a erogare credito, partecipano direttamente al capitale delle aziende. Ciò può favorire un vaglio più accurato delle prospettive di crescita dell’azienda e una migliore valutazione delle sue esigenze finanziarie. Al tempo stesso, il legame partecipativo può talora distorcere le scelte di erogazione del credito; al crescere delle quote azionarie e dell’entità dei prestiti concessi, può dar luogo ad atteggiamenti collusivi o finalizzati a ritardare l’emersione di situazioni di difficoltà aziendale.

Pagina 6

La disponibilità di attività stanziabili nelle operazioni di rifinanziamento presso l’Eurosistema è oggi assai ampia, grazie anche a un cospicuo volume di garanzie pubbliche sulle obbligazioni bancarie che verranno tuttavia a scadenza nei prossimi anni. In prospettiva, essa dovrà essere preservata ampliando, anche con nuove forme tecniche, la quota dei crediti stanziabili. Andrà prestata particolare attenzione affinché le modalità di erogazione del credito siano conformi ai requisiti richiesti per il rifinanziamento dall’Eurosistema. Nelle prossime settimane chiameremo le banche per l’esame delle misure da adottare.

Pagina 6

Le tensioni nel mercato del credito sono destinate a proseguire nei prossimi mesi. I prestiti bancari non possono rappresentare, come oggi avviene per la maggior parte delle imprese, l’unico canale di finanza esterna. Per il finanziamento degli investimenti nuove risorse devono affiancarsi agli impieghi bancari. È nell’interesse delle banche favorire questo processo, mirando a mantenere un rapporto equilibrato tra impieghi e depositi, condividendo con i mercati i rischi insiti nel finanziamento alla clientela, evitando con cura possibili conflitti d’interesse.

Pagina 7

Nel confronto internazionale, le aziende italiane sono poco capitalizzate, accedono in misura assai contenuta al mercato dei capitali, tendono a limitare il vaglio degli investitori.

Pagina 7

finanziaria delle imprese e la loro capacità di finanziare investimenti a medio e a lungo termine.

Pagina 8

Devono proseguire le politiche aziendali volte a contenere i costi, migliorare la gestione dei rischi, ampliare la base patrimoniale delle banche. La nostra azione, tuttora in atto, sull’adeguatezza delle rettifiche di valore in rapporto ai prestiti deteriorati mira a conseguire un soddisfacente grado di copertura dei rischi; permette alle banche di conservare la fiducia degli investitori e di attrarre finanziamenti esterni a basso costo. È essenziale per continuare a garantire un adeguato flusso di credito a famiglie e imprese.

Pagina 8

A mantenere elevata la consistenza delle partite deteriorate, che a marzo scorso ha raggiunto il 14 per cento del complesso dei prestiti, contribuisce la lentezza delle procedure di recupero dei crediti. Vi concorre l’eccezionale lunghezza della diluizione nel tempo della deducibilità fiscale delle svalutazioni su crediti. La rappresentazione in bilancio della qualità dei prestiti riflette una definizione di partite deteriorate prudente nel confronto internazionale.

Pagina 8

La capacità di resistere a shock avversi è migliorata. L’aumento di capitale di elevata qualità necessario per soddisfare i requisiti patrimoniali previsti da Basilea 3 che andranno pienamente a regime nel 2019, pari a 35 miliardi di euro alla fine del 2010, si è ridotto a meno di 9 miliardi a dicembre dello scorso anno; gran parte degli intermediari maggiori soddisferebbe, già adesso, i nuovi standard prudenziali.

Pagina 9

Gli acquisti, diffusi tra le banche, si sono concentrati nella componente con durata originaria fino a tre anni e sono stati contabilizzati in larga misura nel portafoglio di attività detenute fino a scadenza. La ripresa dell’economia e il ritorno a condizioni fisiologiche nel mercato del credito consentiranno di riportare le politiche di allocazione dei fondi in linea con l’esperienza pre-crisi e di ampliare il sostegno creditizio a famiglie e imprese.

Pagina 9

La stabilità delle banche si fonda anche su sistemi di governo e controllo dei rischi adeguati: carenze negli assetti organizzativi impediscono una corretta allocazione del capitale; favoriscono l’assunzione inconsapevole di rischi; rendono la struttura aziendale permeabile a violazioni di norme e di procedure interne; espongono l’intermediario a potenziali, elevati danni reputazionali.

Pagina 9

Se da un lato essa può meccanicamente ridurre il rendimento del capitale, dall’altro ne favorisce la stabilità; accrescendo la resistenza a shock sfavorevoli, sostiene la fiducia degli investitori e contiene il costo deifinanziamenti esterni.

Pagina 9

Problematiche relative all'applicazione dell'Accordo di Basilea 2

521070
Corrado Faissola 23 occorrenze

Andrebbe inoltre valutata ai fini di meglio calibrare le misure proposte l'incidenza positiva in termini di stabilità del sistema che deriverà dalle iniziative comunitarie di riforma dell'assetto della vigilanza a livello europeo, in particolare tramite l'introduzione di un'autorità (ESRB) deputata al presidio dei rischi macro-prudenziali, nonché dal complesso degli interventi allo studio per migliorare e omogeneizzare gli strumenti a disposizione delle autorità di vigilanza e degli stessi gruppi bancari transfrontalieri per la gestione di situazioni di crisi.

Pagina 10

Il credito alle famiglie, dopo una fase di decelerazione che è durata fino agli inizi del 2009, ha ricominciato a crescere: lo scorso dicembre è aumentato su base annua del 5,9% (5,8% a novembre e +0,9% a dicembre 2008).

Pagina 11

Con qualche dato puntuale cercherò ora di suffragare quanto ho appena detto e passerò poi a ricordare, brevemente, le principali iniziative sulle quali siamo stati e siamo impegnati a vantaggio del sistema economico.

Pagina 11

Secondo i dati più recenti gli impieghi bancari complessivamente erogati a famiglie e imprese, risultano ancora in lieve aumento su base annua (+0,51% a dicembre 2009). Il credito al comparto produttivo e alle famiglie cresce più in Italia che in Francia, Germania e nell'intera Area Euro.

Pagina 11

Da oltre un anno a questa parte le banche hanno messo in atto una serie di iniziative finalizzate a liberare risorse a favore di imprese e famiglie sottoscrivendo una serie accordi con primarie istituzioni.

Pagina 12

Il credito alle società non finanziarie ha subito solo recentemente una battuta di arresto; il tasso di variazione su base annua per la prima volta negativo nel mese di settembre, si è confermato in riduzione anche a dicembre (-2,4%), mostrando comunque una performance migliore rispetto a quella dell'Area Euro (-2,7%).

Pagina 12

Non entro nel dettaglio dei diversi accordi sottoscritti per concentrarmi sulle due iniziative di sospensione dei mutui a favore delle PMI e delle famiglie.

Pagina 12

per i mutui di importo fino a 150.000 euro accesi per l'acquisto, costruzione o ristrutturazione dell'abitazione principale, anche di quelli oggetto di operazioni di cartolarizzazione;

Pagina 13

Si tratta di un'iniziativa di sostegno al debito delle famiglie che non ha uguali al mondo; solo nel caso italiano le banche che aderiscono assumono l'obbligo ad applicare sempre la sospensione a prescindere dal merito creditizio del cliente.

Pagina 14

Al di là degli eccessi che la crisi finanziaria ha messo a nudo, un sistema finanziario solido rappresenta una condizione necessaria per una crescita economica sana e duratura. Crescono di più i paesi che - a parità di altre condizioni - hanno sistemi finanziari solidi, efficienti e capaci di allocare in modo efficiente il risparmio dai settori che lo producono (tipicamente le famiglie) a quelli che lo utilizzano (tipicamente le imprese).

Pagina 16

A riguardo si esprime un forte auspicio favorevole all'apertura degli standard setter contabili a superare l'approccio basato sul concetto di perdite realizzate (incurred losses) - retrospettivo e quindi molto prociclico - ammettendo rettifiche a fronte delle perdite attese. Le autorità di vigilanza dovranno nei prossimi mesi intensificare il confronto con le autorità contabili al fine di pervenire a una soluzione che consenta maggiore convergenza tra le esigenze di prudenza delle prime e quelle di trasparenza e tutela degli investitori delle seconde.

Pagina 17

In Italia, a queste imprese le banche stanno dedicando molta attenzione. Da un lato, i dati aggregati non mettono in evidenza, come ho già detto alcun credit crunch, anche se è evidente che in una fase congiunturale così difficile un rallentamento del credito non si è potuto evitare. Dall'altro lato, molte sono le iniziative che sono state intraprese dall'industria bancaria per dare ossigeno alle realtà più deboli in un contesto in cui il merito di credito ha avuto, in media, la tendenza a ridursi marcatamente (accordi vari, moratorie, ecc).

Pagina 17

In poco più di un mese, lo spread rispetto alla Germania sui Credit Default Swaps (CDS) di Grecia e Portogallo è passato, rispettivamente, da 230 a 330 punti base e da 75 a 163 punti base. Questo indicatore ci segnala, per questi due paesi, un forte aumento nel prezzo dell'assicurazione contro il default sul debito pubblico o, in altri termini, un aumento della probabilità di default dei due Stati.

Pagina 3

Anche gli indicatori di fiducia stanno proseguendo il loro recupero: il clima di consumatori e imprese si è mostrato in crescita a fine 2009 in tutte le principali economie avanzate.

Pagina 3

A differenza di altre crisi, la risposta degli organismi internazionali, così come dei governi nazionali, è stata pronta, decisa, pragmatica. Se da una parte si è mantenuto costante il supporto all'economia reale, dall'altra il processo di riforma della regolamentazione è iniziato pochi mesi dopo lo scoppio della grande crisi finanziaria. Già ad aprile 2008, il Financial Stability Board ha pubblicato un documento con 67 indicazioni volte a rafforzare la stabilità del sistema finanziario internazionale. Importanti decisioni in tema di riforma sono state poi concordate dal G-20 nel meeting di Londra (aprile 2009) e ribadite nel successivo incontro di Pittsburgh (settembre 2009). In Europa, a maggio 2009 la Commissione ha recepito le indicazioni contenute nel rapporto de Larosiere in materia di vigilanza, mentre in USA, a luglio del 2009, il Ministero del Tesoro ha pubblicato un'ampia proposta di riforma finanziaria.

Pagina 4

Maggiori preoccupazioni destano le condizioni del mercato del lavoro sia in Usa che nell'Area euro: si viaggia intorno a valori del tasso di disoccupazione del 10%. E' noto, d'altra parte, come i riflessi del ciclo economico sul mercato del lavoro si producano con un notevole ritardo e come sia questa una delle variabili - la seconda essendo quella delle sofferenze bancarie di cui parlerò di qui a poco - che segue con un certo ritardo - tipicamente 2-3 trimestri - gli andamenti del ciclo.

Pagina 4

- il Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria ( European System of Financial Supervisors - ESFS) a cui viene affidata la vigilanza micro-prudenziale.

Pagina 5

- il Consiglio europeo per i rischi sistemici (European Systemic Risk Board - ESRB) a cui viene affidata la vigilanza macro-prudenziale;

Pagina 5

Per quel che riguarda la prociclicità delle regole di vigilanza, ossia la tendenza ad accentuare le fasi positive e negative del ciclo economico, il Comitato di Basilea sta lavorando a proposte volte, da un lato, a introdurre cuscinetti di capitale anticiclici da detenere in aggiunta ai requisiti minimi patrimoniali e, dall'altro, a promuovere un approccio più conservativo nella determinazione degli accantonamenti a fronte delle perdite attese. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, il Comitato sembra orientato a definire metodologie coerenti con quelle che gli standard setter contabili (in particolare, lo IASB) sta sviluppando.

Pagina 6

regolamentare a fronte dei rischi assunti mentre il secondo pilastro è relativo agli

Pagina 6

L'introduzione del rapporto di leva contribuirà a evitare livelli di indebitamento delle banche non compatibili con un equilibrato funzionamento del sistema economico. Tuttavia, non è ancora chiaro se le nuove regole verranno introdotte a livello di Primo o Secondo pilastro1. In ogni caso, è necessario conseguire una piena armonizzazione delle voci dell'attivo e del passivo, attraverso l'utilizzo di definizioni comuni, al fine di evitare situazioni di disparità competitiva a livello internazionale.

Pagina 6

diretta conseguenza della crisi, volto a ridurre il rischio di "raccolta" nel breve periodo. Il secondo, più orientato a fronteggiare il rischio di liquidità in un'ottica di lungo periodo.

Pagina 7

- obbligare le banche a ricalibrare il costo dei servizi offerti alla clientela.

Pagina 9

Cerca

Modifica ricerca