2) una retta ed un punto fuori di essa appartengono ad un piano ben determinato,
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2) dei rapporti logici fra di essi,
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2) delle condizioni giuridiche della cosa stessa, cioè dei diritti reali che vi sono connessi;
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2) il principio di contraddizione,
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2 nella intuizione o visione immaginativa dei concetti;
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1, 2, 3,....
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Lo sviluppo delle operazioni aritmetiche si lascia quindi fondare sopra gli assiomi logici e sui postulati 1) 2) 3).
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2) ogni oggetto, all'infuori di uno (il primo), che non succede ad altri, abbia un determinato precedente;
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così psicologicamente definita, soddisfa alle condizioni 1), 2), 3).
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2) le ipotesi esplicite (postulati di teoria) che, per mezzo dei rapporti
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2) o dei caratteri suscettibili di variare come funzioni dell'oggetto, entro la classe stessa.
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§ 2. Realismo e nominalismo.
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2) Postulato di DEDEKIND. Se una linea è divisa in due parti (classi di punti) per modo che:
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§ 2. Scienza e Filosofia.
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§ 2. Programma.
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2) Una critica dei concetti e dei principii della Statica.
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2) la possibilità di associare le rappresentazioni temporali relative a luoghi diversi.
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2) un elemento intensivo che si tratta di precisare.
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2) sistemi di forze geometricamente uguali sono equivalenti, e danno quindi resultanti uguali.
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2) definire fisicamente il coefficiente m (massa).
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2) sistemi rispetto a cui l'equazione del moto è diversa e più complicata.
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2) nella estensione del principio di Lavoisier alle trasformazioni iperchimiche.
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2)postulare poi la sostituibilità delle masse uguali negli altri ordini di fenomeni, sotto le condizioni occorrenti.
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2) le relazioni di questo col principio dinamico newtoniano d'azione e reazione.
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a)i postulati 1) 2) riposanti direttamente sull'intuizione e controllati
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2) postulati della Statica: di simmetria e principio della resultante (§§ 15, 16);
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2) proprietà associativa della composizione delle forze;
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2) oppure implicherà una qualche condizione restrittiva dei dati (forze e legami).
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2) Si possa valutare la massa del corpo in moto, e la sua distribuzione (densità).
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2) Si deve per ciò modificare la legge dell'attrazione, tenendo ferma la Dinamica newtoniana nella sua interezza, ed assumendo quindi una forza
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§ 2. Quantità e qualità: ipotesi cartesiana.
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2) la distribuzione della materia è omogenea;
Pagina 274
2) l'energia cinetica esterna o apparente, dovuta al movimento visibile del sistema.
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2) le relazioni esterne, cioè il campo di forze entro cui il corpo si muove.
Pagina 285
2) La variazione della forza elettrica è reciprocamente proporzionale al curl della forza magnetica.
Pagina 294
2) le correnti elettrolitiche, attraverso liquidi o gas che si decompongono,
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2) Tutte le forze sono di origine elettro-magnetica.
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2) Dal movimento esterno o visibile della particella materiale.
Pagina 310
2) La spiegazione meccanica di alcuni fenomeni esige l'aggiunta di considerazioni di media e di limite (§ 15).
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2)circostanze esterne al moto di P, cioè il campo di forze definito da A, B,.C....;
Pagina 313
2) o nello spazio, con una ipotesi di solidarietà, che può essere sostituita alla prima.
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2) o fra questi ed altri dati fenomenici di un gruppo più esteso.
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2) Esaminare le questioni connesse al determinismo biologico, ed in ispecie il contrasto
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2) Le prove indirette che si traggono dalla Geografia botanica e zoologica.
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2) nell'altra d'interpretare codesti rapporti mediante le ipotesi complementari, aggiungendo alle previsioni direttamente quantitative le
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§ 2. Illusioni dei sensi.
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2) le aree descritte dai raggi vettori sono proporzionali ai tempi impiegati a descriverle;
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2) La proporzionalità del volume alla temperatura (legge di GAYLUSSAC).
Pagina 83
Fig. 2.
Pagina 85
§ 2. Schemi verbali e segni.
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Accademia della crusca
