procede la natura e l' uomo con tutte le sue leggi e forze; | 2 | trovare la dottrina di tutto ciò che c' è di divino, cioè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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una sola intellezione, ma due; 1 l' intellezione come atto; | 2 | l' intellezione come oggetto: c' è dunque pluralità, e non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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egualmente dimostrabili: 1 Iddio intende solo sè stesso; | 2 | Iddio intende tutte le altre cose. Poichè, solamente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma il subietto poteva essere tanto ideale, quanto reale; | 2 | che quindi allora, quando si predica qualche forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attuazione, che è la causa finale, [...OMISSIS...] ; | 2 | della privazione , ossia mancanza di quella forma ultima o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tre prime categorie, la sostanza , il quale e il quanto ; | 2 | le relazioni di più enti o entità, e a questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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accidentali di qualità e quantità, e relative . | 2 | In un modo entico , e la base di questa classificazione è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perfettibile rispetto alle sue specie o forme accidentali; | 2 | può essere ultimata totalmente, di modo che non ci possa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di primo ordine . Bene vero, desiderabile, eleggibile. | 2 | Forme pure , prive di materia rispetto alla sostanza, ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dicesi atto rispetto all' anima sensitiva che lo emette; | 2 | L' atto ulteriore, o specie della mente in atto (intuizione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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del conoscere, come vuole il dottissimo Trendelenburg? (2); | 2 | Che cosa è, qual è la sfera del divino, secondo Aristotele? |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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idee, generi e specie, e così tiene l' ufficio di materia ; | 2 | o come lume dal quale è illuminato lo spirito per misurare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si riducono ad unità, o il divino è diviso e molteplice? | 2 | Le specie non sono universali? e se sono universali non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altra si cercava se oltre questi due, 1 la specie stessa e | 2 | il singolare composto di materia e di specie, ci fosse una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Ente separabile, sostanza prima e singolare, Bene, Dio (1); | 2 | Che ogni scienza ed anco la prima filosofia tratti degli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ammette se non due modi, cioè: 1 la sostanza singolare , | 2 | la specie sostanziale , che non esiste separata da quella, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che esiste separato come sostanza compiuta, e questo è Dio; | 2 | l' essere comunissimo , che è la specie dell' essere che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ha per oggetto ad un tempo: 1 Dio, essere attualissimo; | 2 | l' essere in potenza o comunissimo; 3 le partecipazioni di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essere sempre state queste cinque cose: 1 materia corporea; | 2 | esseri vegetativi; 3 esseri sensitivi; 4 esseri |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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gl' intellegibili in due classi: 1 gli universali (3), e | 2 | i primi principŒ. Gli universali, secondo lui, sono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Per esempio il vocabolo uomo significa: 1 la natura umana; | 2 | la suscettività che ha questa natura di trovarsi realizzata |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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significato. Così animale significa: 1 o la natura animale; | 2 | o di più la suscettività che ha questa natura di essere in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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principŒ, e questa è la parte storica del suo lavoro; | 2 | di dimostrare a quali condizioni, con quali mezzi l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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de' singolari e idee specifiche che si cavano da quelle; | 2 | le ultime regole delle scienze e delle arti. Dice dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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in atto «hoper symbainei» (l' intendere) «epi tu nu» (1). | 2 | L' ente in potenza e in atto è l' ente medesimo (2). Ma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come in loro subietto (3). Di che segue che la sostanza; | 2 | E` sempre singolare , indivisibile, una di numero, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di tutti gli altri, è l' essere ideale indeterminato ; | 2 | Che la mente obiettiva è questo stesso essere o |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un principio superiore alla stessa mente, [...OMISSIS...] . | 2 | Avea detto che Iddio non move che come primo intelligibile |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essenziale col subietto è doppia, cioè: 1 è tale in natura; | 2 | è pronunciata dall' intendimento. Se l' intendimento |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altra la qualità essenziale che si tratta di attribuirgli; | 2 | concepito il subietto vestito delle qualità essenziali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nella mente: 1 l' idea del subietto, essere in universale; | 2 | l' idea della qualità essenziale che lo determina; 3 l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altro non ci sia che atto di contemplazione; e | 2 | che oggettivamente sia l' ottimo , il quale ottimo è l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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da un altro che ha già quella specie finita che comunica; | 2 | ma che l' ente generante o producente è mosso a generare e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Onde 1 c' è il primo appetibile, o causa finale, Iddio; | 2 | c' è la natura, materia e forma, sospesa al primo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essenza: così preso, è anzi la materia universale; | 2 | Come una natura esistente in tutte le cose singolari, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e non secondo qualche cosa di comune [...OMISSIS...] (1). | 2 | Che negli essenti c' è un principio, [...OMISSIS...] , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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nell' Essere attualissimo se non in un modo eminente; | 2 | La natura è materia e forma, queste due cose costituiscono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele deriva ugualmente: 1 Le forme naturali e reali; | 2 | Le forme artistiche e ideali, delle quali parla in un modo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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aventi varie potenze e capacità di giungere all' atto. | 2 | Aristotele ammette tre sole sostanze: due sensibili, delle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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deve: 1 esser sempre nell' atto della contemplazione; | 2 | quest' atto deve avere per oggetto l' ottimo; 3 quest' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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eternamente scevra di materia, non può venire dalla natura; | 2 | Quindi la mente subiettiva dell' uomo è unita a un altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dunque dell' uomo è attiva alla foggia degli abiti. | 2 | L' essere stesso intuito, è quello che può essere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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1 stabilire qual sia la mente anteriormente al conoscere; | 2 | qual sia la mente dopo acquistato il conoscere. La mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e sotto questo aspetto ciascuna è perfettamente una ; e | 2 | o congiunte nella materia, nel quale aspetto una sola forma |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potenzialità, e quindi incapace di essere in modi diversi; | 2 | e il trattare dell' universale . Come Dio e l' universale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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1 che in essa si conoscano in qualche modo tutte le cose; | 2 | e le più difficili; 3 e le più certe; 4 e che con essa si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che cangia le idee in principŒ subiettivi ed attivi ; | 2 | quello che colloca le idee nelle cose reali come loro forme |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ideale, Iddio, ma fa la divina mente vita dell' universo; | 2 | l' esemplarismo di Platone, che evita ad un tempo il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(1), e più sù ancora (2) e più giù fino al Vanini (3); | 2 | il costume ; e l' averroismo ci dà gli epicurei di Firenze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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guasto che debbono aver subìto gli altri a noi pervenuti; | 2 | nella maniera colla quale Aristotele stesso scrisse quasi a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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scienza [...OMISSIS...] , ammetteva dunque idee universali; | 2 | riconosceva altresì in queste qualche cosa di stabile e di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ad un tempo stesso facevano le idee: 1 essenze universali; | 2 | essenze separate dei singolari; 3 essenze dei singolari; |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a costituire la scienza, nulla sapendo l' uomo senz' essi; | 2 | dall' altra gli universali, come universali, non possono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, e quest' era « il subietto ultimo »la prima materia: | 2 | che c' era negli stessi enti qualche altra cosa (l' essenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è diversa (qui si prende evidentemente come forma reale ); | 2 | e pure si dice, che queste diverse specie non differiscono |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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deriva intrinsecamente dalla natura della specie stessa; | 2 | Aristotele dice, che [...OMISSIS...] ; dunque la specie |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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prima, è un certo patire, in che modo la mente intenderà? | 2 | se l' intendere è patire, come la mente intenderà sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sensibili e tutto ciò che da questi si trae per astrazione; | 2 | che essa mente somministra da sè i primi intelligibili, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ed indimostrabili: 1 il principio di contraddizione ; | 2 | e un principio che egli non denomina nè chiama principio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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, o toccato, intuito dall' anima intellettiva (2); | 2 | Che le essenze e specie, essendo incorruttibili ed eterne, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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vedremo in appresso a che cosa esso si riduca. | 2 | Il nostro filosofo insegna pure ne' luoghi citati |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele assegna ai sensi l' apparente, [...OMISSIS...] : | 2 | che assegna alla mente l' essere , [...OMISSIS...] , la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è: 1 l' essere, ossia la mente obiettiva, [...OMISSIS...] : | 2 | il quale essendo immutabile e costante non può esser nulla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose da spiegarsi invece d' assegnarne le cause (1). | 2 | Che esse nulla servono a spiegare la cognizione umana de' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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specie piena di una data sostanza «( Ideol. 5.9 7 594) »; | 2 | la facoltà di affermare un individuo come possibile, coll' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Platone distingue due cose nelle idee: 1 l' essenza; | 2 | l' intelligibilità; l' una e l' altra immutabile ed eterna. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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trattasi di separazione di esseri e non di concetti. | 2 | Ora questa cosa separata dagli enti fisici generabili e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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apparisce pur esso duplice, cioè: 1 l' ente come ente, | 2 | quegli universali che esistono nell' ente come ente. Se |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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1 quelli che appartengono all' ente come puro ente; | 2 | quelli che appartengono ai parziali generi dell' ente, che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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inesistente in questo, senza materia, [...OMISSIS...] ; e | 2 | come comune a tutti gli enti anche sensibili e materiali. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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niuna cosa può essere se non ha l' atto dell' essere (1); | 2 | Che questo atto dell' essere comune a tutte le cose, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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parla di tre principŒ elementari delle cose: 1 la specie; | 2 | la materia corporea; 3 il corpo, che è l' unione dei due |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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natura risulta da que' tre elementi: 1 la conoscibilità; | 2 | l' essenza; 3 l' essere; e se ad ogni natura soggiace la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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casa, anzi la specie piena (facoltà d' intuire le idee); | 2 | il potere altresì di porla e affermarla sussistente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dà al principio subiettivo la virtù e l' atto d' intendere; | 2 | e dà ai reali la facoltà d' essere intesi, li rende |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Due proprietà ha quest' idea: 1 che è l' essere delle cose; | 2 | che quest' essere è oggettivo, cioè per sè intelligibile; e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le idee non cade e non può cadere alcuna contraddizione; | 2 | che quindi alcune di esse si collegano ad unità, altre non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e che vedemmo esser l' idea prima e universalissima. | 2 | Che nondimeno, se il mezzo del conoscere è un solo, gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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diverso da sè che esercita su di lui la propria potenza; | 2 | e questa violenza non abbracci tutto lo spazio, ma essendo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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delle anime viventi immuni da ogni concrezione materiale. | 2 | Dando a tutto l' universo corporeo un' anima sola, cade |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che è Dio, e tutto ciò, che in proprio appartiene a Dio; | 2 | il secondo intelligibile che è l' esemplare del mondo. Il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose visibili si dividono in due classi: 1 le imagini; | 2 | le cose reali di natura o d' arte (4). Di qui due affezioni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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mente al primo principio ed evidente della cognizione; | 2 | il principio stesso conosciuto mediante un raziocinio che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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»intende l' essenza stessa del Bene, il Bene assoluto, Dio; | 2 | che nulla ammette fuori di Dio, che non abbia per causa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che imprimergli ab aeterno di continuo il primo movimento; | 2 | Secondo Platone, il mondo è fatto nel tempo, secondo un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono composte di due elementi: 1 materia, [...OMISSIS...] ; | 2 | specie, [...OMISSIS...] (a cui si riduce anche il terzo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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così quel genere unico in più classi e individui di cause; | 2 | e dopo ciò si può prendere ciascuna di queste cause, la più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anche senza materia come il motore immobile e la mente; | 2 | Quelle che non possono sussistere che nella materia, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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1 il subietto del cangiamento, la materia [...OMISSIS...] ; | 2 | la causa movente [...OMISSIS...] ; 3 il fine o specie a cui |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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distinguere in ciascuna di esse: 1 una materia subietto; | 2 | una forma termine del moto; 3 una causa movente; e in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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della divina cognizione è lo stato de' comprensori; | 2 | quello in cui si percepisce in parte la cosa reale e in |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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farlo padre di molte genti e di far da lui uscire dei re; | 2 | di dare in possesso ai suoi discendenti tutta la terra di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Questo consolatore 1 farà conoscere il Verbo più vivamente; | 2 | renderà operativa questa cognizione. « In quel giorno (nel |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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presente si mantiene coll' alimento a lui adattato (1), | 2 | che questo alimento precisamente è il pane ed il vino che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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1 che il Verbo divino prese un vero corpo umano (5), | 2 | che anche questo corpo umano preso dal Verbo non si |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e questo modo l' abbiam chiamato soggettivo ; | 2 | pel sentimento di resistenza al sentimento fondamentale, e |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fatta percepire, consistendo questa essenza 1 in un agente; | 2 | che produce in noi quel sentimento diffuso nella |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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volontario, cioè liberamente voluto, e questa è la colpa ; | 2 | male involontario, e questa è la pena (1). Se dunque il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che è l' ottava di quelle dannate con suo decreto del | 2 | marzo 1679. Lo stesso si sostenne dell' uso del matrimonio, |
Il razionalismo -
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da lor condannate! Così fece Innocenzo XI con Decreto de' | 2 | marzo 1679. Così fece Innocenzo XII col suo Breve de' 6 |
Il razionalismo -
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che incomincia « Apostolicae providentiae officio » del | 2 | ottobre 1773, nella quale deplorando le loro tenebre dice: |
Il razionalismo -
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sia da essi inventata, o alterata, tale quale la producono: | 2 | Che io chiedo all' equità pubblica di essere giudicato sui |
Il razionalismo -
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si permetta di riprodurre le mie parole: [...OMISSIS...] . | 2 | Perchè il dire che io ho insegnato doversi prendere il |
Il razionalismo -
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, non ha il solo senso di libero, com' egli pretende; | 2 | che la proposizione di Bajo merita di essere condannata |
Il razionalismo -
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dalla mozione del generante l' atteggiamento peccaminoso; | 2 | che ricevono quell' atteggiamento come la mano riceve il |
Il razionalismo -
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del sommo Bene; e questi mossi dalla loro libera elezione: | 2 | Reca alcuni testi ne' quali, così precisi dal contesto, non |
Il razionalismo -
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questo teologo, 1 dà il vero valore della parola «ekusion», | 2 | e espone la dottrina di S. Tommaso sui due valori della |
Il razionalismo -
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un' affettata mancanza di rispetto al santo Dottore; | 2 | Che, opponendo egli i Pelagiani alla dottrina di Bajo, che |
Il razionalismo -
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quod inest », come l' esprime non Bajo, ma S. Agostino. | 2 | Seconda questione riguardante l' imputazione a colpa del |
Il razionalismo -
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difficoltà riconosciuta da tutti i padri: [...OMISSIS...] . | 2 | In quella definizione non si riscontra la nozione di |
Il razionalismo -
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in cui furono proscritte alcune proposizioni di Bajo, e | 2 | il non saper trovare risposta nell' antico sistema contro a |
Il razionalismo -
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ci dipinge costituito l' uomo da Dio a principio; e | 2 | sì dal confronto tra lo stato presente, e ciò che la natura |
Il razionalismo -
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verrebbero dunque con tale risposta a contraddirsi. | 2 | ragione . Col nuovo sistema si spiega con tutta facilità |
Il razionalismo -
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elevazione della mente a Dio soprannaturalmente conosciuto: | 2 | la rettitudine naturale della volontà, o giustizia |
Il razionalismo -
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un difetto morale, che noi chiamiamo peccato, ed una colpa; | 2 | che a spiegare come trapassi la colpa sempre ricorre alla |
Il razionalismo -
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coll' una e l' altra qualità: 1 la generazione seminale, | 2 | la relazione alla volontà di Adamo, che viziò la |
Il razionalismo -
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d' origine concorrono due cose, 1 un difetto naturale , e | 2 | che questo difetto sia stato in potere della natura mercè |
Il razionalismo -
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naturalis », or di « peccatum naturale ». Obbiezione | 2 | S. Tommaso chiama l' accennato difetto naturale |
Il razionalismo -
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Tommaso, comprende 1 la subordinazione della volontà a Dio; | 2 | la subordinazione delle potenze inferiori alla volontà |
Il razionalismo -
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e così rimase abitualmente insubordinata e spossata, e | 2 | l' insubordinazione delle potenze inferiori alla ragione. |
Il razionalismo -
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in questo senso, o della mortalità, della passibilità ecc.; | 2 | Che in quei luoghi, ne' quali si ferma il Santo a mostrare, |
Il razionalismo -
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i DIFETTI di cui si parla, 1 dal peccato libero di Adamo, | 2 | dalla privazione della grazia, e si dicono effetti dell' |
Il razionalismo -
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1 necessità, di meramente sentire, [...OMISSIS...] . | 2 | necessità, di provare tentazione nella volontà di guisa che |
Il razionalismo -
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al proprio dovere. Onde S. Agostino, [...OMISSIS...] . | 2 | Que' teologi i quali sostengono possibile lo stato di |
Il razionalismo -
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Anonimi? La natura spoglia della grazia? no. Che dunque? | 2 | Se la natura non fosse che spogliata della grazia, |
Il razionalismo -
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guasto simile a quello della disorganizzazione del corpo; | 2 | che l' anima così corrotta e macchiata dal peccato, com' è |
Il razionalismo -
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il peso della concupiscenza, senza poter fare altramente; | 2 | Che operando con una tale volontà necessitata, l' uomo |
Il razionalismo -
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l' uomo operi sempre con una libertà d' indifferenza; | 2 | Che perciò nella sfera delle cose morali non v' abbia che |
Il razionalismo -
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1 Che la libertà d' indifferenza non è perita nell' uomo; | 2 | Che non si dà merito o demerito nello stato di natura |
Il razionalismo -
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di necessità; senza però che allora meriti nè demeriti; | 2 | Che quando la volontà umana soggiace alla necessità, se |
Il razionalismo -
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od abbia in sè qualche specie di deformità morale; e | 2 | Altro è il domandare, se, posto il presente ordine di cose |
Il razionalismo -
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Chiesa. Io mi restringo ad accennare la condanna della | 2 | proposizione condannata in Bajo, dalla quale si puó |
Il razionalismo -
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devia dal fine comune dell' umana vita: [...OMISSIS...] ; | 2 | ma l' atto volontario di sua natura è nato ad essere in |
Il razionalismo -
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suo proprio fine, o come dice l' Angelico [...OMISSIS...] ; | 2 | Che questo disordine della volontà può dirsi morale ogni |
Il razionalismo -
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1 che l' abito malvagio è male morale , ed a Dio odioso, | 2 | che ha seco congiunto come naturale appendice il mal fisico |
Il razionalismo -
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causa prossima ed il soggetto è la loro perversa volontà; | 2 | Dall' esser di fede, che il bambino che nasce, prima di |
Il razionalismo -
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que' moti mai nè a' battezzati, nè a' non battezzati; | 2 | Bajo trova un' imputazione a colpa anche negli atti |
Il razionalismo -
|
gli uomini perdute due cose, 1 l' innocenza e giustizia, e | 2 | la possibilità naturale di viver bene; onde S. Innocenzo |
Il razionalismo -
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pur distinguibile colla mente nostra dall' altre potenze; | 2 | La stessa potenza che già esce e realmente si separa colla |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] e non lo stesso peccato d' origine (3); | 2 | L' animalità così prevalendo trae seco la parte razionale |
Il razionalismo -
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1 incapacità di eseguire a pieno i divini comandamenti; | 2 | cedevolezza al peccato; 3 incapacità di meritare la vita |
Il razionalismo -
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nel battesimo si ottiene la giustificazione de' peccati; | 2 | che questa giustificazione non consiste nella sola |
Il razionalismo -
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cioè 1 la soluzione del reato della concupiscenza, e | 2 | la diminuzione del fomite, e che nell' uno e nell' altro |
Il razionalismo -
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qualità , che è il peccato, non esiste più nel battezzato; | 2 | vi è una concupiscenza che è più intensa nel tirare l' uomo |
Il razionalismo -
|
1 il definito, che risponde alla diade o impari; | 2 | l' indefinito, che risponde al pari; e 3 l' uno (nel III |
Sulle categorie e la dialettica -
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che nel « Filebo » insegna Platone a determinarsi; | 2 | quello che c' è nelle cose matematiche, ossia negli spazii |
Sulle categorie e la dialettica -
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. Qui dunque si distinguono: 1 un uno indeterminato; | 2 | un numero indeterminato; 3 una quantità di realità |
Sulle categorie e la dialettica -
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in tre generi: 1 il quanto di tendenza, o di gravità; | 2 | il quanto di grandezza, o di quantità continua; 3 il quanto |
Sulle categorie e la dialettica -
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che sono: 1 l' indefinito, il più , grande e piccolo; | 2 | l' uno. Questi sono i due che nomina Aristotele, da cui |
Sulle categorie e la dialettica -
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significato, avente un subietto indeterminato, la diade); | 2 | era uno causa , o potenza d' emanare l' altro (l' uno nel V |
Sulle categorie e la dialettica -
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che non potevano intendersi nè tra loro, nè con sè stessi; | 2 | Rimanendo quei principii nelle astrazioni, erano puramente |
Sulle categorie e la dialettica -
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corrispondevano le sue determinazioni come determinante; e | 2 | il concetto di determinazioni slegate prive dell' ente, che |
Sulle categorie e la dialettica -
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fa sì che un tal uno emani i due elementi: 1 il finimento, | 2 | l' indefinito, e di essi componga gli enti mondiali (2). Il |
Sulle categorie e la dialettica -
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pure per sè inintelligibile, e quindi anche impossibile. | 2 | Insegnò ad esercitare sovr' esso, cioè sopra l' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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ogni pluralità, prodotto soltanto dal pensiero astraente; | 2 | l' uno dialettico , l' uno indefinito (genere più o meno |
Sulle categorie e la dialettica -
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unità, cioè l' indefinito che rimane in fine indefinibile: | 2 | quando nell' uno dialettico reale , dopo aver trovate pure |
Sulle categorie e la dialettica -
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cioè si componevano: 1 di materia (essenza indefinita); | 2 | d' unità che costringeva quella e l' informava. Ma le |
Sulle categorie e la dialettica -
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mente due elementi: 1 l' essere, l' essenza, la materia; | 2 | l' unità, l' uno. L' uno è il finimento, secondo Platone, |
Sulle categorie e la dialettica -
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un concetto anteriore a quello degli elementi del Mondo; | 2 | Che esso è anche definiente ( «to perainon»), e perciò fine |
Sulle categorie e la dialettica -
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all' uno. Poichè l' uno si può prendere 1 come tutto, | 2 | come le parti unite [...OMISSIS...] . Ora l' uno, preso |
Sulle categorie e la dialettica -
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non può esser che quadruplice: 1 o che sia la medesima; | 2 | o un' altra; 3 o sua parte; 4 o suo tutto: chè la parte non |
Sulle categorie e la dialettica -
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1 che l' uno non può esser qualche cos' altro dal non uno; | 2 | che non può esser sua parte; 3 e non può esser suo tutto: |
Sulle categorie e la dialettica -
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di se stesso, e non è nè più vecchio nè più giovane; | 2 | è più vecchio e più giovane dell' altre cose, e non è tale; |
Sulle categorie e la dialettica -
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una pluralità indefinita, il grande e il piccolo. | 2 | Dispari Pari. 3 Parte Tutto. 4 Determinato Indeterminato. 5 |
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poste l' altre cose uguali [...OMISSIS...] , fosse in atto; | 2 | Che non è spiegato come le menti inferiori possano avere |
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una sola Mente: incoerenza, che non si vede come evitarsi; | 2 | Riconosce Plotino che non ci potrebbe essere intelligenza |
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diconsi usati equivocamente a bel consiglio. | 2 | GENERE - Nomi metonimici . - Sotto questa denominazione |
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cosa materiale per nessun modo appartiene a tale essenza; | 2 | e possiamo significare tal cosa, che per via d' |
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natura del subietto considerato in relazione col predicato; | 2 | La cosa o entità che si predica; 3 Il valore della copula, |
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subietto è reale, e allora il predicato è un equivalente; | 2 | o il subietto è dialettico, e allora il predicato non è un |
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in quest' ultimo modo considerate, le chiama «kategoriai». | 2 | Che queste indicano altrettanti modi di essere: onde |
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mente dell' ideale e del reale fa un ente solo conosciuto; | 2 | Nell' idea specifica, nella quale si vede il reale nell' |
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percezione: 1 c' è l' ente ideale, che è per sè oggettivo; | 2 | c' è il reale, che non è prodotto dalla mente, ma dato nel |
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prima, è triplice: 1 l' una sensibile e corruttibile; | 2 | la seconda sensibile e mobile, ma incorruttibile (gli |
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secondo gli Scoliasti, si riducono: 1 alla sostanza, | 2 | agli accidenti distribuiti in nove classi (1). Ora la |
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dire elementi dell' ente finito, ma non enti compiuti. | 2 | Dalle Categorie aristoteliche rimane escluso l' ente |
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avere alcun altro fonte fuori di questi due: 1 i sensi , e | 2 | la stessa facoltà di conoscere . Tuttavia se egli avesse |
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virtù oggettiva perchè esso ha termini, ma non oggetti: | 2 | Che è solo l' intelligenza quella che vede i fenomeni e le |
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dovrebbe esserlo non meno dell' esterna che dell' interna. | 2 | Il tempo non si può pensare se non come una successione di |
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appartengono i giudizŒ «( Psicol. , n. 1006 e seg.) ». | 2 | Non avendo Kant conosciuta la differenza essenziale che |
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provi che questa classificazione sia legittima e completa. | 2 | Che i giudizŒ abbiano qualità , questo è manifesto, ma che |
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Questa si divide in tre forme: 1 d' inerenza e sostanza; | 2 | di causa ed effetto; 3 di reciproca azione. Benchè con |
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in persona, se ella fosse una persona che potesse parlare. | 2 | La seconda, che al filosofo sia possibile, dopo essersi |
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più significati, e almeno questi due: 1 senza estensione , | 2 | senza pluralità . Ora, se per semplice s' intende senza |
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« « Critica della Ragione Pura » » fino all' ultima parola. | 2 | La seconda si è di dimostrare, che l' uomo era chiuso nella |
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distinse adunque: 1 Le intuizioni (percezioni) de' sensi; | 2 | i concetti dell' intelletto; 3 le idee della ragione; 4 l' |
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trovandosi in essi che la semplice forma del pensare (1). | 2 | Che le idee sono ancora più lontane dalla realità |
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all' essere in universale, che come un certo traslato. | 2 | Egli parla di determinazione di cose , e non di concetti e |
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che di porgere oggetti verissimi sì, ma ideali e possibili; | 2 | nell' affaticarsi a distruggere questo errore comune che |
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tale assunto si riduce tutto l' idealismo trascendentale. | 2 | L' astrattismo , cioè il falso metodo di racchiudere la |
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prima della coscienza, essendo privo di essere, è NULLA. | 2 | Ma la coscienza è un atto dell' uomo stesso riflettente sul |
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d' esistere: dunque non v' è un Io che ponga sè stesso; | 2 | la coscienza di sè può aversi senza bisogno che esista il |
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non esistono, e non tocca quelli che veramente esistono. | 2 | L' uomo non preforma, e non precrea il mondo, quando |
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in un tempo che in un altro? perchè non prima, o non dipoi? | 2 | Perchè egli abbia creati questi fra' suoi genitori più |
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e tale da supporre una ragione sufficiente fuori di sè. | 2 | Fichte dice ancora, che il carattere della ragione è il |
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di più enti comunicanti insieme secondo la propria natura; | 2 | Il ripiego di Fichte, invece di sciogliere il nodo, lo |
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a' sensisti e soggettivisti, i quali li confondono; | 2 | che l' oggetto per essenza s' intuisce dall' uomo per |
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dunque di cui parla qui Schelling è una cieca necessità. | 2 | Si dice che la determinazione che prende l' Io non ha |
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diveniva anch' esso un' illusione trascendentale; | 2 | Era uscito dalla sfera dell' Io umano , perocchè la parola |
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avrebbe trovato che in esso vi ha: 1 un elemento reale; | 2 | un elemento ideale; e che entrambi questi elementi sono |
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astrazione distingua i veri elementi che presenta una idea; | 2 | Che ella non li prenda per altro se non per quello che |
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pretende di trovare in un' idea elementi che non sono tali; | 2 | Se si pretende che quelli che sono meri elementi, sieno |
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dell' assoluto già vi hanno due cose, cioè: 1 intuizione, | 2 | assoluto; onde Hegel, sostenendo che si dee cominciare dal |
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1 Coi sensibili comunicati a noi nel nostro sentimento; | 2 | Coll' analisi dell' essenza e delle sue relazioni. Ma |
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in questo pronunciamento una triplicità: 1 l' essenza; | 2 | il concetto di realizzazione; 3 la relazione di |
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idea, d' un' essenza, non cade nè pluralità, nè giudizio; | 2 | Che non è punto cosa assurda questa intuizione semplice; 3 |
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operazione soggettiva dello spirito qual è il giudizio: | 2 | E, stantechè l' operazione dello spirito è reale , perciò è |
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Il che è la solita pecca della filosofia tedesca. | 2 | Oltracciò si abusa della parola determinazione applicandola |
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il puro essere con astrazione da ogni determinazione; e | 2 | può intendersi l' essere assoluto , Dio, non perchè Iddio |
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in nulla, quella proposizione non avrebbe alcun senso. | 2 | Se l' idea dell' infinito, e l' idea del finito, e quella |
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Le operazioni della mente di cui parlo, sono: 1 l' analisi, | 2 | la sintesi, 3 l' integrazione. Coll' analisi si scompongono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quali sono nella concezione dell' uomo ideali7negative ; e | 2 | di verità contingenti , la concezione delle quali è |
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ciò nasce pel suo modo di operare in attività di Creatore). | 2 | Che, sebbene Iddio si renda forma dell' uomo, tuttavia |
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uomo, se l' uomo non sente tutto l' essere sussistente (1); | 2 | che questa partecipazione del tutto può aver diversi gradi. |
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Verbo nelle anime, le quali nel Verbo conoscono il Padre; | 2 | che il Padre tira le anime al Verbo. Queste due cose |
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1 aver l' idea della cosa significata dalla parola; e | 2 | sapere altresì che questa parola fu istituita a significare |
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le operazioni divine sono egualmente mediate e immediate. | 2 | Una rivelazione miracolosa ripugna ancora all' idea di Dio, |
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principii dell' uomo: 1 il principio soggettivo elettivo; | 2 | la volontà; 3 l' istinto animale: per modo che ciascuno |
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fa due cose nell' uomo: 1 o dà delle notizie nuove; | 2 | o dà nuova luce e forza alle notizie naturali. E applicando |
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alle nuove notizie da lui per tal lume acquistate; | 2 | e certe modificazioni circa le obbligazioni vecchie, cioè |
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dopo la commissione del peccato rimase: 1 privata di Dio: | 2 | con una irreparabile gravitazione della volontà verso il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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avere una comunicazione primitiva e naturale colla verità: | 2 | Mi varrà a mostrare quanto cautamente la sana mente di quel |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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s. 422 ff., 453 ff.; De Wette, Biblische Dogmatik, ( 226, | 2 | ediz.) ». Solo Bretschneider «( Probabilia de Evangelii et |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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idoneo e congruo alla scuola del Maestro per eccellenza? | 2 | Per tutti quelli poi che credono nelle parole di Cristo, il |
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tre cose: 1 La sussistenza illimitata dell' essere; | 2 | la possibilità dell' ente limitato; 3 la potenza propria |
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veduto, 1 che l' universo avesse unità nel suo fine; | 2 | che avesse ordine ed unità nella sua costituzione e |
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che di finito poteva sussistere, salvi quegli attributi; | 2 | Che Iddio fu mosso a creare dall' amore che essenzialmente |
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all' atto, ma è sempre in atto, sempre generato ab eterno. | 2 | Il verbo umano è un accidente dell' anima, di maniera che |
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dell' ente finito che diviene il lume di sua ragione; | 2 | riceve le sussistenze finite ch' egli afferma col suo verbo |
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una operazione occulta del Santo Spirito nell' anima umana; | 2 | Che questa operazione del Santo Spirito è preceduta ed |
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dove fra gli altri filosofi ebrei fioriva Aristobolo. | 2 | Che la cognizione che ebbero gli Ebrei del Verbo, era anche |
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della persona stessa del Verbo, ma solo de' suoi doni. | 2 | Che appunto per ciò quelle verità sono molte, laddove il |
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affatto separata dalla notizia di tutte l' altre cose. | 2 | Da questa moltiplicità di sostanze finite nasce una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il ragionamento: tutto questo l' ebbero anche gli Ebrei. | 2 | Ovvero si conosce che tutte le speciali verità di cui |
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riduceva ai seguenti capi: 1 Le verità speciali rivelate; | 2 | Quel tanto che ciascuna verità fa conoscere della natura |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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1 come oggetto per essenza, che è quanto dire come luce; | 2 | e come sussistenza personale. Questi due aspetti non si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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divina non v' ha rappresentazione adeguata fuori di lei; | 2 | Che, anche in generale parlando, le sostanze non hanno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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costituito nell' ordine degli enti intellettuali e morali. | 2 | Che la creazione dell' essere meramente sensitivo non esige |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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si ricava: 1 Che senza Cristo l' uomo non può far nulla. | 2 | Che tenendosi in Cristo l' uomo può portare molto frutto, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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uomini, ma in quelli di Dio e della propria coscienza. | 2 | La giustizia che quasi lorica cuopra tutto il corpo dell' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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pensare malamente e conchiudere alla falsità ed al male; | 2 | l' animalità che incita l' uomo, non senza opera del |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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collocata nel più alto seggio alla destra del Padre; | 2 | che tutti i desiderii dell' umanità fossero appieno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha per natura sua, senz' altra aggiunta o azione esteriore: | 2 | Che cosa s' intende per la risurrezione, opera del nostro |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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unione del corpo umano naturale in un individuo soggetto; | 2 | La vita divina, misteriosa, eucaristica, che rimase nel |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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naturale che consiste nell' unione dell' anima col corpo; | 2 | la vita eucaristica; 3 la vita spirituale di Cristo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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desiderio del battesimo senza averlo ricevuto realmente; | 2 | quelli che muojono giustificati dopo ricevuto il battesimo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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verità che venivano loro annunziate di fuori colle parole. | 2 | Ma, quantunque gli Ebrei vivessero per questa loro fede, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fa due cose nell' uomo: 1 imprime il carattere indelebile; | 2 | conferisce la grazia santificante. Pel carattere indelebile |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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gli operai di Francia rimanersi spettatori indifferenti del | 2 | dicembre, perché tutte le questioni si erano ridotte per |
Doveri dell'uomo -
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operazione: 1 secondo le loro speciali azioni e passioni ; | 2 | secondo le loro relazioni . Le azioni e passioni diverse, |
Psicologia Vol.III -
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ricettiva della forma, e pel sintesismo non è senza questa; | 2 | o la si considera in relazione al concetto nostro, in |
Psicologia Vol.III -
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di questi gruppi di sensazioni vi è: 1 forza sensifera, | 2 | estensione figurata, 3 sensazioni di diverso tocco o dello |
Psicologia Vol.III -
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elementi corporei, che noi supponiamo estesi e continui; | 2 | ovvero i corpi composti da questi elementi. Gli elementi |
Psicologia Vol.III -
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viene loro: 1 dalla continuità dell' esteso che occupano; | 2 | dalla diversità sensibile dell' esteso da loro occupato. |
Psicologia Vol.III -
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avesse mai veduto luce e colori, ovvero fosse nato cieco; | 2 | altri non cadono nella percezione umana, perchè alieni e |
Psicologia Vol.III -
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per la quale: 1 conosciamo l' essenza per via di specie; | 2 | e conosciamo la sussistenza per via di sentimento e di |
Psicologia Vol.III -
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cavate dalle contingenti nature, le sole che abbiamo; | 2 | di riconoscere poscia che questo nostro discorso è |
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sono separate fuori di Dio, in Dio sono lo stesso Dio (1); | 2 | che la deità, che noi concepiamo come una forma astratta, |
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applicare alla contingenza della vita e dei governi; | 2 | in quella di rilevare a colpo d' occhio intellettivo il |
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invece che dell' azione7sensibile dell' ente; | 2 | dell' elemento intellettivo; e così individua in qualche |
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è stato di soddisfazione immaginata, presentita, aspettata; | 2 | lo stato a cui perviene coi suoi movimenti e sforzi, che è |
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parte del principio unico, in cui sta l' efficienza di lei; | 2 | da parte del termine sentito con sensazioni connesse |
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di cui il feto si compone, e al feto stesso già composto; | 2 | che l' immaginazione, essendo una parte del sentimento |
Psicologia Vol.III -
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a tutta la sensazione primitiva, cui l' immagine riproduce; | 2 | al principio dell' abitudine, che rende l' atto fatto altre |
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gli apre grandissimo campo a procacciarsi nuove cognizioni; | 2 | gli aggiunge nuove ed incredibili potenze di operare nel |
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come nel vascolare, nel muscolare come nel nerveo; | 2 | il sentimento animale, fenomeno soggettivo, che non si |
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abbraccia tutte le proprietà e attività del corpo vivente; | 2 | che ella si deve riscontrare entro la sfera di quelle due |
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è al tutto diverso dall' eccitamento extrasoggettivo; | 2 | asseconda, aumenta e cresce i movimenti eccitatori del |
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sentire il suo potere motore e dominatore a questi agenti; | 2 | come questi agenti possano comunicare alle membra il potere |
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1 la classe dei fenomeni puramente materiali e meccanici; | 2 | quella dei fenomeni fisici, chimici, e in una parola |
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esse sono necessarie alla spiegazione dei fenomeni animali; | 2 | che esse sono a ciò sufficienti. Incominciamo dalla |
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suppone: 1 un principio sensitivo, che la muova e diriga; | 2 | e questo principio, semplice. E` un' illusione assai comune |
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quattro o più intenti, cioè: 1 conservare viva la sensione; | 2 | accrescerla; 3 lottare contro le forze perturbanti l' |
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niuna potenza straniera alteri la perfetta organizzazione; | 2 | che sieno somministrati al corpo di continuo quegli stimoli |
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si annunzino così, riducendole a tre: 1 materia opportuna; | 2 | continuità; 3 animalizzazione (2). Quest' ultima |
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l' estensione del sentimento fondamentale di continuità; | 2 | modificare più o meno il sentimento fondamentale di |
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che l' efficacia dell' istinto vitale è maggiore o minore; | 2 | di estensione, secondo la quantità della materia; 3 di |
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se non: 1 tutto ciò che disorganizza la macchina; | 2 | le sensioni e affezioni, che, per mezzo dell' istinto |
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tale: 1 che non tenda a togliere la continuità delle parti; | 2 | che tenda a perpetuarsi; 3 non tenda a togliere all' |
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zoetico quello che si compone: 1 delle prime sensioni; | 2 | dei movimenti continuati o prodotti dall' istinto sensuale |
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vi sia disorganizzazione, tuttavia questa succede tantosto. | 2 | La materia, che per violenza straniera si disorganizza, e |
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da lui, questo può farsi: 1 per le varie escrezioni; | 2 | pel violento distacco d' una parte. E l' uno e l' altro |
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1 ad una particolare disposizione del principio senziente; | 2 | ad una particolare disposizione della materia animata, che |
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istinto sensuale: 1 per la forza dell' abitudine attiva; | 2 | per la ritentiva dei piaceri goduti, nella quale sono |
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». Conviene distinguersi: 1 la quantità degli stimoli; | 2 | la quantità dell' eccitamento appartenente al sentimento |
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secondo le loro caratteristiche somiglianze; | 2 | non ricuseranno d' investigare la condizione morbosa |
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è semplice, ma composto di due parti, che sono: 1 il tubo; | 2 | il liquore. Ora avviene che allargandosi il tubo, debba |
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delle forze meccaniche e chimiche, colle quali agisce; | 2 | molto più lo stesso corpo umano vivente, che è quello che |
Psicologia Vol.III -
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dall' opposizione della materia o forza straniera; | 2 | produce le sensioni, quelle che costituiscono il sentimento |
Psicologia Vol.III -
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che è necessaria al pieno dominio della vita; | 2 | dal perdere che fa l' organizzazione di quella perfetta |
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il fluido a prendere la direzione contraria, a retrocedere; | 2 | all' azione chimica, restringente le estremità dei vasi, il |
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I tre soggettivi di essi: 1 il sentimento continuo; | 2 | il sentimento eccitato; 3 il sentimento individuato. I tre |
Psicologia Vol.III -
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extrasoggettivi corrispondenti: 1 la materia continua; | 2 | i movimenti intestini di essa; 3 la costante armonia dei |
Psicologia Vol.III -
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possono ridurre a tre, che sono: 1 il comunicarla altrui; | 2 | il difenderla; e 3 lo sceverarla dagli errori. Gli uffici |
Principio supremo della metodica -
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tre, cioè: 1 a trovare le dimostrazioni delle verità note; | 2 | a trovare le conseguenze che danno le verità note collo |
Principio supremo della metodica -
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fino che lo conduco a conoscere il genere delle piante. | 2 | Posso tenere la via contraria, cioè fargli prima conoscere |
Principio supremo della metodica -
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oggetti, onde avviene che si chiamano tutti rose7Adelaidi; | 2 | che vi sono delle altre note simili non solo in tutti quei |
Principio supremo della metodica -
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in luoghi diversi, secondo le classi a cui appartenevano; | 2 | La riflessione sopra il modo di disporre le piante |
Principio supremo della metodica -
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al bello de' fiori, se prima non avesse i fiori conosciuti; | 2 | non poteva riflettere a unirli in mazzetto, se prima non ne |
Principio supremo della metodica -
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cercando i principii: 1 far cadere la mente in errori; | 2 | farle avere delle idee oscure e confuse; 3 renderla |
Principio supremo della metodica -
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non prendono la loro materia da pensieri anteriori ad essi. | 2 | Ordine di pensieri: pensieri che prendono la loro materia |
Principio supremo della metodica -
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pensieri che prendono la loro materia da pensieri del | 2 | ordine. 4 Ordine di pensieri: pensieri che prendono la loro |
Principio supremo della metodica -
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in un modo più o meno perfetto, più o meno determinato; | 2 | Perchè il senso stesso allo spirito non le presenta (1) d' |
Principio supremo della metodica -
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più determinato negli oggetti, che il senso gli presenta; | 2 | In ragione che il senso stesso gli presenta successivamente |
Principio supremo della metodica -
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nel che sta l' essenza della percezione intellettiva. | 2 | Lo spirito unisce molte sensazioni de' quattro sensi, il |
Principio supremo della metodica -
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doloroso; questo è l' istinto nel suo stato primitivo (1); | 2 | l' istinto nascente dal bisogno di sentire semplicemente e |
Principio supremo della metodica -
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spirito, e che lo ammigliora, la quale si chiama grazia ; | 2 | Questa grazia fu annessa a certi riti esteriori, di cui è |
Principio supremo della metodica -
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delle intellezioni prima d' avergliene dato la materia . | 2 | Non esigerà mai che il fanciullo faccia delle intellezioni, |
Principio supremo della metodica -
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intendimento umano a riflettere sulle prime intellezioni; | 2 | E riflettendo a cavarne cognizioni nuove, cioè le |
Principio supremo della metodica -
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1 per ricadergli sotto i sensi le cose stesse o loro parti; | 2 | o per qualche accidentale movimento delle fibre del suo |
Principio supremo della metodica -
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somiglianza, in ciò che tutte quelle idee hanno di comune; | 2 | Divenuto oggetto del suo esclusivo pensiero quell' elemento |
Principio supremo della metodica -
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1 osserva in tutti quegli oggetti l' elemento comune, e | 2 | lo astrae , togliendolo a segno della classe degli oggetti |
Principio supremo della metodica -
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dell' istinto e di volizioni affettive e apprezzative . | 2 | In ogni età l' uomo concepisce anche le cose assenti. - |
Principio supremo della metodica -
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coll' autorità, negandole un pascolo sufficiente. | 2 | Talora si aggrava la memoria materiale del bambino |
Principio supremo della metodica -
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disse, non dovrebbe superare la portata del suo sviluppo. | 2 | Non dovrebbe udire il fanciullo, se non una lingua |
Principio supremo della metodica -
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quando trovasi tranquillo e contento nel suo stato. | 2 | Per evitare, che sia sturbato nella sua serenità, farlo |
Principio supremo della metodica -
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sul soggetto se non tardi, costrettavi da cause speciali. | 2 | Che nelle prime percezioni il soggetto intellettivo non fa |
Principio supremo della metodica -
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modi: 1 Formandosi delle regole false del bene e del male; | 2 | Non dirigendo i suoi affetti e le sue operazioni fedelmente |
Principio supremo della metodica -
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alla benevolenza del fanciullo: 1 il farla nascere, | 2 | l' ordinarla convenientemente (1). Non è meno importante il |
Principio supremo della metodica -
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per regola, secondo la quale compartire le età diverse; | 2 | che questa regola non è applicabile a determinare il tempo |
Principio supremo della metodica -
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precedenti: 1 si aumenterebbe il numero delle intellezioni; | 2 | le intellezioni stesse si perfezionerebbero, ripetendosi e |
Principio supremo della metodica -
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o idee elementari. II Categorici, cioè: 1 Reali e ideali; | 2 | Morali. In quest' età del fanciullo adunque le operazioni, |
Principio supremo della metodica -
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idea suppone, che chi la ha sappia che cosa sia unità; | 2 | che sappia che più unità sono insieme adunate nello stesso |
Principio supremo della metodica -
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espresso col solo numero due, la qual sua formola sarebbe | 2 | .per . 2 .per . 2 .per . 2 .per . 2 equivalente a |
Principio supremo della metodica -
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col solo numero due, la qual sua formola sarebbe 2 .per . | 2 | .per . 2 .per . 2 .per . 2 equivalente a trentadue. Quindi |
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numero due, la qual sua formola sarebbe 2 .per . 2 .per . | 2 | .per . 2 .per . 2 equivalente a trentadue. Quindi |
Principio supremo della metodica -
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due, la qual sua formola sarebbe 2 .per . 2 .per . 2 .per . | 2 | .per . 2 equivalente a trentadue. Quindi facilmente si vede |
Principio supremo della metodica -
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sua formola sarebbe 2 .per . 2 .per . 2 .per . 2 .per . | 2 | equivalente a trentadue. Quindi facilmente si vede come il |
Principio supremo della metodica -
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che è bello, animato e intelligente, merita ammirazione ». | 2 | « Ciò che è bello, animato e intelligente, merita |
Principio supremo della metodica -
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di uno stimolo, acciocchè venga suscitata all' azione; | 2 | suscitata poi, il produrre ella un' azione maggiore di |
Principio supremo della metodica -
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e la perfezione delle intellezioni degli ordini precedenti. | 2 | Quella istruzione che serve per far passare la mente del |
Principio supremo della metodica -
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non meno che l' attività intellettiva alla morale. | 2 | L' ordine entro ciascuna specie, in modo che in ciascuna |
Principio supremo della metodica -
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Imperocchè deve la mente: 1 percepire il sentimento; | 2 | disgiungere le due cose legate tra loro (terz' ordine); 3 |
Principio supremo della metodica -
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composto di due principŒ: 1 il principio animale; | 2 | il principio spirituale. Questi due principŒ sono però |
Principio supremo della metodica -
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precede l' esperienza: 1 perchè creda egli tutto possibile; | 2 | come o perchè l' esperienza venga limitandogli questa |
Principio supremo della metodica -
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l' uomo chiuda le sue opinioni sull' efficienza delle cose; | 2 | quale sia il grado di fermezza onde quelle opinioni si |
Principio supremo della metodica -
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onde non gli rimane che di crederle sulla sua parola. | 2 | Che l' incredulità, che spontaneamente nasce nell' adulto |
Principio supremo della metodica -
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che si ottiene promovendo l' associazione delle sue idee; | 2 | Di unificare, quant' è possibile, i suoi pensieri; 3 Di |
Principio supremo della metodica -
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fanciullo impari la connessione che hanno le idee tra loro; | 2 | che acquisti facilità di passare, mediante queste |
Principio supremo della metodica -
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si comprendono le classificazioni minori come elementari; | 2 | le idee di cose composte, nelle quali si comprendono le |
Principio supremo della metodica -
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naturali e veri, e non secondo nessi arbitrarŒ e falsi; | 2 | che questo annodamento delle idee sia il più compiuto |
Principio supremo della metodica -
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nel quart' ordine d' intellezioni, può esser bona; | 2 | in qual maniera può esser bona relativamente a lui, cioè |
Principio supremo della metodica -
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comandate vanno d' accordo colla sua spontaneità naturale; | 2 | Se le cose comandate sono indifferenti alla sua spontaneità |
Principio supremo della metodica -
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che: 1 egli abbia il concetto della cosa che predica; | 2 | e il concetto di quella di cui la predica. Laonde questa |
Principio supremo della metodica -
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prese in lui quattro forme, le quali furono: 1 benevolenza; | 2 | consentimento; 3 credulità; 4 obbedienza. In fatti il |
Principio supremo della metodica -
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sono due soli: 1 quegli, che opera il bene e il male; | 2 | e l' oggetto, verso cui il bene e il male viene operato. - |
Principio supremo della metodica -
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sviluppati e distinti: 1 vi è, chi opera il bene o il male; | 2 | vi è l' oggetto, verso cui si opera; 3 vi è finalmente la |
Principio supremo della metodica -
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formato de' principŒ definiti circa l' operare delle cose. | 2 | Che non potrebbe tampoco fare tutto ciò liberamente, se i |
Principio supremo della metodica -
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che a ciò lo dirigono e de' tipi ricevuti dall' esperienza; | 2 | e in questo lavoro non è angustiato e ristretto dalle |
Principio supremo della metodica -
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morale sia condotta a pochissimi e generalissimi principii: | 2 | Che questi sieno infusi nell' uomo non in modo storico, ma |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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messa ancor bastantemente a profitto nell' istruzione; e | 2 | le stesse cognizioni. Per la lingua italiana facciam pure |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che è il fondamento, dirò così, materiale del diritto; | 2 | Limite . - La mancanza d' onestà dell' insegnamento: non c' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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condizioni; che ci sia: 1 scienza in colui che insegna; | 2 | onestà in ciò che s' insegna; 3 inoffensività nel modo di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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essere ridotte a sei, quali sono: 1 La Chiesa Cattolica; | 2 | I dotti; 3 I padri di famiglia; 4 I benefattori che col |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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dicemmo, nel libero esercizio del diritto d' insegnare; | 2 | Qualora un Governo civile s' arrogasse il diritto d' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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d' un padrone che prende a suoi servitori quelli che vuole; | 2 | Le prove legali usate fin qui per riconoscere la scienza |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o private, come stimano meglio al bene della loro prole; | 2 | Di stipendiare appositamente quelle persone, nelle quali |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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suo diritto all' insegnamento coll' educazione cristiana; | 2 | Ai dotti pel diritto di preferenza in ragione della |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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parte nella nomina o scelta de' maestri e istitutori; | 2 | Che la detta scelta dipendesse bensì dal giudizio di un |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e lasciar intatti: 1 Il diritto della Chiesa Cattolica; | 2 | Il diritto de' dotti; 3 Il diritto de' padri di famiglia; 4 |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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o diminuirli, nè per mezzo di leggi, nè in altro modo; | 2 | Di tutelarli; 3 Di proteggerli e aiutarne l' esercizio. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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1 diviene difficile il ragionare e facile l' errore; | 2 | quindi la seduzione delle passioni, che vogliono essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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necessario entrare ne' visceri delle principali questioni. | 2 | Importanza per le scienze . S' aggiunge che le scienze |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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è inclinato e si compiace: 1 del raziocinio matematico , e | 2 | del raziocinio sperimentale . - Questi furono accoppiati |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le mani nella scienza, onde non è matematico, nè fisico; | 2 | quindi i suoi precetti hanno spesso del vago , dovendo |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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», ecc., del Powel, stampata a Torino [...OMISSIS...] ; | 2 | La pigrizia degl' ingegni , abituati a tutto decidere per |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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d' imporre una dottrina all' altro uomo per sè, ecc.. | 2 | Che un' autorità infallibile può, ecc.. - Autorità divina - |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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- in cui si dica che dovendo noi 1 esporre il metodo, | 2 | applicarlo alle diverse scienze filosofiche, s' intende, a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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scolastica, onde le inutili e inconcludenti dispute, ecc.. | 2 | Allo scetticismo. V. « Nuovo Saggio », lez. VI, p. 1. Ciò |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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esposto chiaramente, talora qualcheduna ne rimane taciuta. | 2 | Conoscerle con verità. - Ma se lo stato della questione non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che tutte esprimono lo stesso concetto principale. | 2 | Delle definizioni o proposizioni equipollenti. - Qui si può |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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temerario, che si riduce ad affermar ciò che non si sa; | 2 | non dover esitare a pronunciare ciò che si sa. Infatti a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ragionamenti per assicurarsi ch' egli sa ciò che pronunzia. | 2 | Per far questo egli deve ridurre il suo pronunciato a |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la parola idea per un aggregato di sensazioni. | 2 | Quelli che aggiungono altri fonti soggettivi di cognizioni, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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istrumento o modo di conoscere l' osservazione interna. | 2 | Spiegazione e difesa del primo principio. Spiegazione - La |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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anima sensitiva dei bruti (1 sentimento d' estensione; | 2 | sentimento d' eccitazione; 3 perpetuità dell' eccitazione, |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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ecc.. Gli esempi qui abbondano, con un po' di meditazione. | 2 | Divisione degli astratti. - Questi sono pensati soli dalla |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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facoltà o potenze che vengono tratte ai loro atti secondi. | 2 | Che la varietà accidentale degli atti della stessa facoltà |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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le cose l' adoperavano i primi Cristiani. Poi queste altre: | 2 | « Crea, o mio Dio, in me un cuor mondo » (4). 3 « Non |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sono anteriori e indipendenti dalla società civile. | 2 | Che la società civile non può nè distruggere, nè diminuire |
Filosofia politica naturale -
|
di questo governo dovrà avere la dote della regolarità. | 2 | Che essendo un problema complicato e oltremodo difficile il |
Filosofia politica naturale -
|
1 Quale debba essere l' organizzazione dei Tribunali. | 2 | Quale debba essere quella del potere legislativo. 3 Quale |
Filosofia politica naturale -
|
e conoscere i pregi ed i difetti della loro costruzione: | 2 | Indicare il modo prudente onde gli uomini senza offendere |
Filosofia politica naturale -
|
altro potere forma il primo ramo del potere supremo. | 2 | L' Amministrazione incaricata di amministrare la modalità |
Filosofia politica naturale -
|
i diritti dell' uomo a due soli, cioè: 1 la personalità, | 2 | la vita; che quando anche questo secondo potesse esser |
Filosofia politica naturale -
|
diritto avesse modo di lamentarsi, violato che fosse; | 2 | che ciascun diritto avesse modo di fare innanzi |
Filosofia politica naturale -
|
e distinse tali persone in tre specie, cioè, 1 i figliuoli, | 2 | le mogli, 3 i servi perpetui; escludendo da questa classe |
Filosofia politica naturale -
|
da rappresentare i due diritti della vita e del corpo. | 2 | Che dovendo la società civile stabilire l' ottima modalità |
Filosofia politica naturale -
|
non libere come tali non ne troviamo che due: 1 la vita | 2 | il corpo. Ora l' uomo che fosse solamente fornito di questi |
Filosofia politica naturale -
|
rappresentare, e questi erano: 1 la vita e l' incolumità; | 2 | il corpo; 3 la libertà o sia il diritto sulle proprie |
Filosofia politica naturale -
|
e diminuire secondo i provvedimenti sanitarŒ della società; | 2 | la moralità pure poteva ricevere o nocumento o vantaggio |
Filosofia politica naturale -
|
che il potere civile credesse fare: 1 intorno la sanità; | 2 | intorno i buoni costumi e 3 intorno tutto ciò che riguarda |
Filosofia politica naturale -
|
sono tre: sulla vita, sul corpo, e sull' operazione; la | 2 | dei diritti reali; cioè sulla ricchezza esterna e |
Filosofia politica naturale -
|
pigliando essa ad amministrare che modalità di diritti. La | 2 | si è che quegli che ha il diritto e insieme la modalità del |
Filosofia politica naturale -
|
i seguenti doveri: 1 Quello di non offendersi; | 2 | quello di esser pronte, nei casi controversi in cui l' una |
Filosofia politica naturale -
|
giammai, e che perciò non può avere un effetto calcolabile. | 2 | Che i benestanti non hanno punto il diritto di escludere il |
Filosofia politica naturale -
|
agli uomini e le materie prime alle arti, era indipendente; | 2 | che i fondi d' altra specie non erano così assicurati come |
Filosofia politica naturale -
|
comprendono ancora i bisogni fattizŒ, i desiderŒ in somma. | 2 | L' acconciezza che hanno le cose a soddisfare questi |
Filosofia politica naturale -
|
consecuzione del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; | 2 | ch' esse sono le deviazioni menome che far si possano, dati |
Filosofia politica naturale -
|
lo danno mediante i genitori, od i tutori, o i curatori. | 2 | Ciascuno che è ammesso a dare da sè il voto elettivo non |
Filosofia politica naturale -
|
l' essere morale , ossia i diritti essenziali dell' uomo; | 2 | esprime un giudizio sulla scienza e virtù dei candidati ed |
Filosofia politica naturale -
|
di dare il voto nella elezione del Tribunale politico. Art. | 2 | Ogni uomo ha diritto di ricorrere al medesimo. Art. 1 I |
Filosofia politica naturale -
|
rappresentati nell' Amministrazione sociale in corpo. Art. | 2 | I benestanti hanno diritto d' essere rappresentati |
Filosofia politica naturale -
|
possedere dei fondi nè esercitare verun' arte mercenaria. | 2 | Fece un ruolo di tutte le persone che non avendo fondi |
Filosofia politica naturale -
|
o almeno senza una dannosa tardità, spacciare gli affari. | 2 | Di poi, ciò supposto, non si vedrebbe modo di rendere il |
Filosofia politica naturale -
|
quel modo stesso che un padrone può scegliere i suoi servi. | 2 | Di fare il contratto con questi delegati secondo le |
Filosofia politica naturale -
|
di convocare l' Assemblea nei casi prescritti dalla legge: | 2 | Di essere l' organo permanente dell' Assemblea medesima. La |
Filosofia politica naturale -
|
il quale appena ricevuta debbe proclamarne la convocazione. | 2 | Il Ministro debbe pure convocare l' Assemblea ogni |
Filosofia politica naturale -
|
sia scemata la rappresentazione politica corrispondente. | 2 | Ogni persona morale o individuale può far una causa simile |
Filosofia politica naturale -
|
giudicare sulla giustizia nella propria condotta politica; | 2 | di realizzare quella condotta politica che le sembrava |
Filosofia politica naturale -
|
1 Un' amministrazione della modalità di tutti i diritti; | 2 | Un Tribunale politico che giudica fra gli amministratori , |
Filosofia politica naturale -
|
diventa la legge prevalente dell' Amministrazione civile. | 2 | La natura della Società civile mediante la detta legge |
Filosofia politica naturale -
|
fisica, e la abilità personale, primo stato della Società. | 2 | noi vediamo, la proprietà influire un poco alla volta nella |
Filosofia politica naturale -
|
civile il clero e la nobiltà, cioè i maggiori proprietarŒ. | 2 | Il potere civile messo nelle mani del terzo stato, e quindi |
Filosofia politica naturale -
|
1 conquista, e rappresentanza personale con beni indivisi; | 2 | divisione di terreni, e degli schiavi fra i vincitori, |
Filosofia politica naturale -
|
che la storia di questi quattro poteri; Primo, il sovrano: | 2 | il clero: 3 la nobiltà: 4 il terzo stato. Osservando le |
Filosofia politica naturale -
|
disposizione, la quale: 1 offenda i suoi governanti: | 2 | sia generale, e perciò gli offenda in massa, e non |
Filosofia politica naturale -
|
due poteri sono: 1 il potere sulle terre conquistate, e | 2 | il potere legislativo. Sì l' uno che l' altro vanno a |
Filosofia politica naturale -
|
del loro capo, perchè con ciò si otteneva il primo fine: | 2 | che le ricevessero coll' obbligo del servizio militare |
Filosofia politica naturale -
|
sarebbe sacrificata; disordine contro la felicità comune: | 2 | la rettitudine sarebbe fatta servire alla ricchezza, |
Filosofia politica naturale -
|
in quello che lo esercita il vicario di Dio in terra: | 2 | ed il combattere, officio che diventa pur morale, quando si |
Filosofia politica naturale -
|
giudizio fosse portato dall' amministrazione della società. | 2 | Sì perchè facendosi a parte il giudizio sulla giustizia e |
Filosofia politica naturale -
|
si mostrerà in appresso descrivendo lo stesso Tribunale. | 2 | Di poi, perchè se questa ragione valesse ogni Tribunale |
Filosofia politica naturale -
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esercitante i due offici: 1 di amministrare la società, | 2 | di giudicare della giustizia di tale amministrazione: e che |
Filosofia politica naturale -
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sono anteriori e indipendenti dalla società civile. | 2 | Che la società civile non può nè distruggere, nè diminuire |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di questo governo dovrà avere la dote della regolarità. | 2 | Che essendo un problema complicato e oltremodo difficile il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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1 Quale debba essere l' organizzazione dei Tribunali. | 2 | Quale debba essere quella del potere legislativo. 3 Quale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e conoscere i pregi ed i difetti della loro costruzione: | 2 | Indicare il modo prudente onde gli uomini senza offendere |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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altro potere forma il primo ramo del potere supremo. | 2 | L' Amministrazione incaricata di amministrare la modalità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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i diritti dell' uomo a due soli, cioè: 1 la personalità, | 2 | la vita; che quando anche questo secondo potesse esser |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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diritto avesse modo di lamentarsi, violato che fosse; | 2 | che ciascun diritto avesse modo di fare innanzi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e distinse tali persone in tre specie, cioè, 1 i figliuoli, | 2 | le mogli, 3 i servi perpetui; escludendo da questa classe |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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da rappresentare i due diritti della vita e del corpo. | 2 | Che dovendo la società civile stabilire l' ottima modalità |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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non libere come tali non ne troviamo che due: 1 la vita | 2 | il corpo. Ora l' uomo che fosse solamente fornito di questi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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rappresentare, e questi erano: 1 la vita e l' incolumità; | 2 | il corpo; 3 la libertà o sia il diritto sulle proprie |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e diminuire secondo i provvedimenti sanitarŒ della società; | 2 | la moralità pure poteva ricevere o nocumento o vantaggio |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che il potere civile credesse fare: 1 intorno la sanità; | 2 | intorno i buoni costumi e 3 intorno tutto ciò che riguarda |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sono tre: sulla vita, sul corpo, e sull' operazione; la | 2 | dei diritti reali; cioè sulla ricchezza esterna e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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pigliando essa ad amministrare che modalità di diritti. La | 2 | si è che quegli che ha il diritto e insieme la modalità del |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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i seguenti doveri: 1 Quello di non offendersi; | 2 | quello di esser pronte, nei casi controversi in cui l' una |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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giammai, e che perciò non può avere un effetto calcolabile. | 2 | Che i benestanti non hanno punto il diritto di escludere il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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agli uomini e le materie prime alle arti, era indipendente; | 2 | che i fondi d' altra specie non erano così assicurati come |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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comprendono ancora i bisogni fattizŒ, i desiderŒ in somma. | 2 | L' acconciezza che hanno le cose a soddisfare questi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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consecuzione del fine sociale, cioè pel comune vantaggio; | 2 | ch' esse sono le deviazioni menome che far si possano, dati |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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lo danno mediante i genitori, od i tutori, o i curatori. | 2 | Ciascuno che è ammesso a dare da sè il voto elettivo non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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l' essere morale , ossia i diritti essenziali dell' uomo; | 2 | esprime un giudizio sulla scienza e virtù dei candidati ed |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di dare il voto nella elezione del Tribunale politico. Art. | 2 | Ogni uomo ha diritto di ricorrere al medesimo. Art. 1 I |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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rappresentati nell' Amministrazione sociale in corpo. Art. | 2 | I benestanti hanno diritto d' essere rappresentati |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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possedere dei fondi nè esercitare verun' arte mercenaria. | 2 | Fece un ruolo di tutte le persone che non avendo fondi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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o almeno senza una dannosa tardità, spacciare gli affari. | 2 | Di poi, ciò supposto, non si vedrebbe modo di rendere il |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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quel modo stesso che un padrone può scegliere i suoi servi. | 2 | Di fare il contratto con questi delegati secondo le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di convocare l' Assemblea nei casi prescritti dalla legge; | 2 | di essere l' organo permanente dell' Assemblea medesima. La |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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il quale appena ricevuta debbe proclamarne la convocazione. | 2 | Il Ministro debbe pure convocare l' Assemblea ogni |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sia scemata la rappresentazione politica corrispondente. | 2 | Ogni persona morale o individuale può far una causa simile |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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giudicare sulla giustizia nella propria condotta politica; | 2 | di realizzare quella condotta politica che le sembrava |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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1 Un' amministrazione della modalità di tutti i diritti; | 2 | Un Tribunale politico che giudica fra gli amministratori , |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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diventa la legge prevalente dell' Amministrazione civile. | 2 | La natura della Società civile mediante la detta legge |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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fisica, e la abilità personale, primo stato della Società. | 2 | noi vediamo, la proprietà influire un poco alla volta nella |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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civile il clero e la nobiltà, cioè i maggiori proprietarŒ. | 2 | Il potere civile messo nelle mani del terzo stato, e quindi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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1 conquista, e rappresentanza personale con beni indivisi; | 2 | divisione di terreni, e degli schiavi fra i vincitori, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che la storia di questi quattro poteri; Primo, il sovrano: | 2 | il clero: 3 la nobiltà: 4 il terzo stato. Osservando le |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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disposizione, la quale: 1 offenda i suoi governanti: | 2 | sia generale, e perciò gli offenda in massa, e non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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due poteri sono: 1 il potere sulle terre conquistate, e | 2 | il potere legislativo. Sì l' uno che l' altro vanno a |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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del loro capo, perchè con ciò si otteneva il primo fine: | 2 | che le ricevessero coll' obbligo del servizio militare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sarebbe sacrificata; disordine contro la felicità comune: | 2 | la rettitudine sarebbe fatta servire alla ricchezza, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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in quello che lo esercita il vicario di Dio in terra: | 2 | ed il combattere, officio che diventa pur morale, quando si |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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giudizio fosse portato dall' amministrazione della società. | 2 | Sì perchè facendosi a parte il giudizio sulla giustizia e |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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si mostrerà in appresso descrivendo lo stesso Tribunale. | 2 | Di poi, perchè se questa ragione valesse ogni Tribunale |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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esercitante i due offici: 1 di amministrare la società, | 2 | di giudicare della giustizia di tale amministrazione: e che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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1 che l' ideale è cosa molto più eccellente del reale; | 2 | che il reale ha una dipendenza dall' ideale, come da una |
Gioberti e il panteismo -
|
ha per suo carattere la fecondità, la realizzabilità: | 2 | Ad infiniti esseri reali corrisponde un solo ideale; onde |
Gioberti e il panteismo -
|
abbiam trovato doversi dare due qualità 1 d' esser vera, | 2 | d' esser soggettiva, relativa a noi stessi che siamo il |
Gioberti e il panteismo -
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qui si riconosce 1 per custode e rettore dell' universo: | 2 | qual animo e spirito; 3 qual signore e fabbricatore della |
Gioberti e il panteismo -
|
SOSTANZA un oggetto medesimo: la sostanza dunque è unica. | 2 | Che quest' oggetto sostanzialmente il medesimo, quest' |
Gioberti e il panteismo -
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in tal caso conviene cacciarla da sè col levarne le cause; | 2 | talora poi è permessa da Dio per purificare ed esercitare |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
a questo non dobbiamo già aspettare un' altra rivelazione; | 2 | dalla volontà de' Superiori, che rappresentano Iddio sopra |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
che potrebbero turbare la carità, o ingenerare dei cavilli. | 2 | Se la condizione posta al n. 20 della lezione X possa |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
1 fare una breve lettura nel libro dell' Imitazione ; | 2 | immaginarsi Dio presente, e ottenendo prima l' interno |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
1 Se ella sia un secreto movimento d' amor proprio; | 2 | Se sia un effetto dell' atto stesso buono, o piuttosto l' |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
s' accrescerà la gloria della vostra misericordia »; | 2 | che chi conserva la confidenza e la speranza in Dio, non si |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
|
si riducono a due, cioè: 1 a quello di santificarli; e | 2 | a quello di regolare l' esercizio della loro carità secondo |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
cose: 1 a studiar grammatica e il modo di bene insegnarla; | 2 | a pensare il modo da rendere ai fanciulli non solo grato il |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
che non contenessero un discreto numero di religiosi. | 2 | Che i religiosi convivano il più che sia possibile sotto |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
Chiesa, e che i particolari all' incontro: 1 durano poco; | 2 | poco giovamento arrecano; 3 con grandissima facilità |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
ma nulla più, cioè: 1 rimuovere le occasioni del male; | 2 | disporre indirettamente l' animo al bene. Ma questi mezzi |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
del fanciullo la verità salutare, confortata dalla grazia; | 2 | col fargli contemplare la bellezza di questa verità che |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
primari. I motivi primari sono: 1 La bellezza della virtù; | 2 | Il merito che ha Dio di essere da noi ubbidito ed amato, |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
esempio, la compassione, l' amor de' nostri simili, ecc.. | 2 | L' utilità che ci viene dalla pratica della virtù; per |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
sta in perdere qualche grado della vostra santificazione: | 2 | nel non aver bene afferrato che tutte le cose esteriori non |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
inganni che mi sono stati fatti, avessero ree conseguenze. | 2 | Parmi questa una maniera di imitare la bontà di N. S. Gesù |
Epistolario ascetico Vol.II -
|
si è abbastanza istruiti: 1 Nel misterio del S. Sacrificio; | 2 | Nell' andamento di tutta questa augusta funzione; 3 Nell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
da determinarsi da essi al maggior bene della Santa Chiesa. | 2 | A qualunque persona che chiegga di loro essi debbono |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
perfezione con cui si possa eseguire l' opera caritativa; | 2 | l' esistenza dell' Instituto; e 3 il bene intrinseco dell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
perfezione con cui si possa eseguire l' opera caritativa; | 2 | l' esistenza dell' Instituto; e 3 il bene intrinseco dell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
quale sola può avvenire all' uomo lode, come di cosa sua; | 2 | Il talento non ci fa felici, se è male usato; il cuore all' |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
l' evidenza , come sarebbe in una dimostrazione matematica. | 2 | Se nella opinione , che mi si vuole fare abbracciare, trovo |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
si raffreddasse nella carità, e desse de' mali esempi; | 2 | La facilità che ciò avvenga, dovendo il suo amore dividersi |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
di vivere tranquilli e quieti costituiti nelle mani di Dio. | 2 | Di operare il bene secondo le circostanze presenti adorando |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
dell' ordinario sogliono produrre di somiglianti effetti; | 2 | In quanto alla inclinazione che accusa di prevenire il |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
e del resto appagarci dell' oscurità in piena quiete; | 2 | La certezza della bontà di Dio , che sebbene operi in un |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
come operiamo e come ci siamo proposti per l' avvenire. | 2 | Che la nostra principale regola, indicataci da Dio stesso |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
è di sapere: 1 che egli procede d' un' autorità legittima; | 2 | che egli non impedisce l' ubbidienza d' un altro comando |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
bene distribuite e che sia mantenuto l' orario esattamente; | 2 | sul silenzio; 3 sull' impiego del tempo; 4 sul portare i |
Epistolario ascetico Vol.I -
|
del corpo, ma ad ogni costo far che vinca lo spirito; | 2 | se poi si tratta di astinenze e mortificazioni libere che |
Epistolario ascetico Vol.I -
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sceglie e che presentemente ritrovasi nella casa in Trento; | 2 | e dei Superiori locali costituiti dal Superiore Generale |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alcun puntiglio, nè fine secondario, e con grande umiltà; | 2 | Che illumini i sudditi, predicando e inculcando |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ed esclude qualsivoglia egoismo, specialmente il nazionale; | 2 | che la Chiesa Cattolica è universale come la carità; 3 che |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e di san Benedetto che raccolse le tradizioni occidentali. | 2 | Le parole di Gesù Cristo: « qui vos audit, me audit »; le |
Epistolario ascetico Vol.III -
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fare dei passi assai falsi con pregiudizio dell' Istituto; | 2 | perchè sembrerebbe la cosa mossa da me, e la persecuzione, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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[...OMISSIS...] 1.49 Rispondo alle care vostre del | 2 | e 7 corrente, che non è d' affliggersi per la proibizione |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Iddio santo per essenza, e ciò che piace agli occhi suoi. | 2 | Siate semplice e sincerissimo col vostro Superiore, e dite |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e sempre più diverrete, la grazia: 1 di esser umile; | 2 | di esser casto e puro; 3 di amare il prossimo senza |
Epistolario ascetico Vol.III -
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certo che non si prenderanno facilmente certe libertà; | 2 | Il Superiore deve dimostrare questa ferma volontà in un |
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due perni del suo reggimento debbono essere: 1 disciplina ; | 2 | dolcezza. Disciplina , non lasciandosi per debolezza o per |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ogni opera di carità ha per questo solo un infinito valore; | 2 | Se nella carità verso il prossimo avrete per oggetto |
Epistolario ascetico Vol.III -
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