(Aprile 1956)
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Pougny, pressoché inedito da noi. Ora, a distanza di quasi dieci anni da quella mostra e a sei dalla morte dell’artista, avvenuta nel 1956, la Galleria
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tanti problemi urgentissimi, di carattere economico e politico, un bosco di birilli, o, peggio, una campagna, come nel quadro «Le Territoire» del 1956
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Studio per un ritratto di Van Gogh N. 1 — il più sobrio di tutti — e in Figure in un paesaggio 1956; il Kokoschka del 1913, cioè dei ritratti dai
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(Aprile 1956)
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Certo la vita di un uomo non è tutta qui: un uomo per noi del 1956, è qualche cosa di meno, forse, che questa sorta di eroe d’alberghi, di perpetuo
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misura, ci siamo abbracciati. «Mio caro Marcello — ci scriveva nel 1956 — quel che mi ha fatto impressione in prima è stata la sollecitudine quasi
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plasticati e chiaroscurati con gran virtù di ottocenteschi (e secenteschi) lumi, come il «Postribolo 1956» e «Gli amanti».
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di più retrospettivo e di più romantico si avverte nel «Postribolo 1956», dove è riflessa la sensualità di un bisnonno, senza lo spirito, la
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italiana dal 1945 all’anno della morte del pittore, avvenuta nel 1956.
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plastica» (1955), «Catene cosmiche» (1956), «Magia cosmica» (1955).
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nel 1956 a New York, per una grandiosa mostra, l’opera omnia del padre della scultura contemporanea.
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varia. Le sue «miniature», come le chiama Konrad Rothel sono effettivamente «tra le cose più belle» che egli abbia eseguito dopo il 1956, ma non ci
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( Giugno 1956)
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Accademia della crusca
