Sull’Altipiano di Bainsizza, nella notte sul 16, il nemico tentò con quattro successivi contrattacchi di rioccupare il terreno perduto nel giorno
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Il giorno 16 il nemico fece brillare una grossa mina dinanzi alle nostre posizioni della Cengia Martini (Piccolo Lagazuoi). La vigilanza e la
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16. Due gravi si muovono in uno stesso piano verticale. Se, in un dato istante, le loro velocità sono simmetriche rispetto ad una verticale, lo
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Quanto poi a τ e v 0, ricordando che essi sono legati dalla relazione (n. 16 del Cap. prec.)
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(16')
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(16) ωρ = ω'ρ'.
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La (16) moltiplicata per dt, porge in conformità
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ossia, sostituendo nel primo membro ρdζ il suo valore dato dalla (16'),
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47. Le funzioni ρ(ζ), ρ'(ζ') sono legate, in virtù delle (15) e (16'), da una relazione differenziale che merita di essere segnalata, perché, può
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(16) dp = dO + ωdt Λ (P - O),
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(16') δP = δO + ω' Λ (P - O).
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La (16') che dà il complesso di tutti gli spostamenti virtuali si riduce quindi
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(16)
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(16)
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essendo Ί la funzione quadratica di α, β, γ definita dalla (16).
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23. La legge di variazione dei momenti d’inerzia attorno ad un medesimo punto, espressa analiticamente dalla (16), è suscettibile di una comoda
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e quando si portano nella (16) questi valori di α, β, γ scompare anche Ί, e si ottiene
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16. Il raggio di girazione di un rettangolo omogeneo di lati a, b, rispetto al lato di lunghezza a, vale
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Nei punti interni alla cavità l’attrazione è manifestamente nulla, tali essendo (n. 16)le attrazioni elementari dei singoli dK. Conseguentemente il
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(16)
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, designando r il raggio dell’emisfero e μ la sua densità. Cfr. Tarleton, loco cit. nell’es. 4, p. 16].
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, con f quella delle seconde, si avrà per ogni singolo punto di S (Cap. VII, n. 16)
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16. Ponti sospesi (caso reale di una sollecitazione discreta). Come esempio semplice, consideriamo le gomene sostentatrici dei ponti sospesi, e
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(16)
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Le (16), (17) danno nel loro complesso le volute condizioni necessarie e sufficienti per l’equilibrio.
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20. Anche qui, come nel caso dei poligoni funicolari (n. 6), si può arguire che le (16), (17), in quanto caratterizzano gli stati di equilibrio
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(16')
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21. Per scindere l'equazione vettoriale (16) nelle sue componenti secondo gli assi, ricordiamo che la tensione T è un vettore tangenziale alla
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Naturalmente, le (16), (17), come non soltanto necessarie, ma anche sufficienti per l'equilibrio, comprendono, in più delle equazioni cardinali
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Ciò posto, basta eliminare dalle (16') per mezzo di quest’ultima equazione per renderle atte a definire le
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onde, eseguendo nelle (16') la derivazione rispetto ad s e sommandole membro a membro, dopo averle moltiplicate per
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Il problema, posto in questo modo, si discute anche più comodamente di quanto abbiamo potuto fare al n. 16 nella ipotesi di una sollecitazione
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Ove si tenga conto delle relazioni che legano P' al peso P del ponte e la distanza ε fra tirante e tirante alla portata a, cioè (n. 16) delle
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(16)
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43. Le equazioni (40), (41), (42) generalizzano le equazioni (16), (17) del n. 19, relative ai fili flessibili e inestendibili. Anzi si riducono ad
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(16)
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(16')
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talché potremo scrivere più sinteticamente le (15), (16): .
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31. Occupiamoci dunque del problema or ora enunciato; e cominciamo coll’osservare che, se fra i vincoli unilaterali (16) ve ne sono di posizionali
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condizioni dell’equilibrio, in quanto la presenza dei vincoli unilaterali (16) implica per S la possibilità di spostarnenti virtuali irreversibili, saranno
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(16')
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(16) rΔT = γ + α.
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b) che sia verificata la (16);
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(16') rΔT = γ.
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Se nella (14) si porta, in luogo di T B, il valore ricavato dalla (16'), si ha in ultima analisi, per determinare T A, l’equazione
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Ci troviamo così nelle precise condizioni, del n. 25 e dobbiamo quindi rispondere alla questione, associando alla equazione (16') la relazione limite
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Val la pena di rilevare che quando vale la (17''), il che avviene nella maggior parte dei casi usuali, si ha dalla (16')
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(16') rΔT = γ,
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(16) x=x(t), y = y(t)
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Ciò premesso, ricordiamo che fra le funzioni (16) e (17) sussistono le note relazioni
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