indicati nell'articolo 10, comma 1; c) dei beni mobili indicati all'articolo 10, comma 3, lettere a), ed e); d) delle raccolte e dei singoli beni ad
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Articolo 10
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10. Resta fermo quanto disposto dall'articolo 27, commi 8, 10, 12, 13 e 13-bis, del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con
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Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.
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1. La dichiarazione accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma oggetto, dell'interesse richiesto dall'articolo 10, comma 3.
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1. È vietata l'uscita definitiva dal territorio della Repubblica dei beni culturali mobili indicati nell'articolo 10, commi 1, 2 e 3.
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ritrovamento di cose indicate all'articolo 10 senza concessione, ovvero non osserva le prescrizioni date dall'amministrazione; b) chiunque, essendovi
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1. Le ricerche archeologiche e, in genere, le opere per il ritrovamento delle cose indicate all'articolo 10 in qualunque parte del territorio
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delle cose indicate nell'articolo 10.
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2. La disposizione del comma 1 non si applica nei confronti degli immobili di cui all'articolo 10, comma 3, lettere a) e d), dichiarati ai sensi
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12. Qualora l'accordo di cui al comma 10 non venga stipulato, ovvero ad esso non segua l'elaborazione congiunta del piano, non trova applicazione
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1. I provvedimenti di cui agli articoli 13, 45, 141, 143, comma 10, e 156, comma 3, non sono soggetti a controllo preventivo ai sensi dell'articolo 3
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1. Chiunque si impossessa di beni culturali indicati nell'articolo 10 appartenenti allo Stato ai sensi dell'articolo 91 è punito con la reclusione
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11. L'accordo di cui al comma 10 stabilisce altresì presupposti, modalità e tempi per la revisione periodica del piano, con particolare riferimento
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2. La dichiarazione non è richiesta per i beni di cui all'articolo 10, comma 2. Tali beni rimangono sottoposti a tutela anche qualora i soggetti cui
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2. È vietata altresì l'uscita: a) delle cose mobili appartenenti ai soggetti indicati all'articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più
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1. Possono essere assoggettati a visita da parte del pubblico per scopi culturali: a) i beni culturali immobili indicati all'articolo 10, comma 3
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10. All'affidamento o alla concessione di cui al comma 3 può essere collegata la concessione in uso del bene culturale oggetto di valorizzazione. La
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1. Chi scopre fortuitamente cose immobili o mobili indicate nell'articolo 10 ne fa denuncia entro ventiquattro ore al soprintendente o al sindaco
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2. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico
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nell'articolo 10 ad uso incompatibile con il loro carattere storico od artistico o pregiudizievole per la loro conservazione o integrità.
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2. Al soprintendente spetta altresì la facoltà di ordinare l'inibizione o la sospensione di interventi relativi alle cose indicate nell'articolo 10
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destinazione, nel modo indicato dal soprintendente, beni culturali appartenenti ai soggetti di cui all'articolo 10, comma 1.
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, modifica, restaura ovvero esegue opere di qualunque genere sui beni culturali indicati nell'articolo 10; b) chiunque, senza l'autorizzazione del
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1. Le cose indicate nell'articolo 10, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo o sui fondali marini, appartengono allo Stato e, a
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1. Le cose immobili e mobili indicate all'articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre
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3. Qualora la cosa o il bene presentati per l'uscita temporanea rivestano l'interesse richiesto dall'articolo 10, contestualmente alla pronuncia
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restando l'applicazione di quanto previsto dall'articolo 146, commi 10, 11 e 12.
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1. I beni culturali che siano stati conferiti o concessi in uso ai sensi dell'articolo 115, commi 9 e 10, restano a tutti gli effetti assoggettati al
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nell'articolo 10, in violazione delle disposizioni di cui alle sezioni I e II del Capo V del Titolo I della Parte seconda, è punito con la sanzione amministrativa
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10. La formazione delle figure professionali che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione è assicurata da
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1. I beni culturali di cui all'articolo 10, comma 3, per i quali non sono state rinnovate e trascritte le notifiche effettuate a norma delle leggi 20
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2. Sono altresì inalienabili: a) le cose immobili e mobili appartenenti ai soggetti indicati all'articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non
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dall'abbattimento che abbiano l'interesse di cui all'articolo 10, comma 3, lettera a). È nullo ogni patto contrario.
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10. L'autorizzazione paesaggistica: a) diventa efficace dopo il decorso di venti giorni dalla sua emanazione; b) è trasmessa in copia, senza indugio
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10. Le regioni, il Ministero e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio possono stipulare accordi per l'elaborazione d'intesa dei
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Le cessioni di fabbricati con aliquota agevolata del 10%
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L'aliquota IVA ridotta del 10%, prevista dal punto n. 127-undecies) della Tabella A - Parte III - del d.p.r. n. 633/1972 per le cessioni di immobili
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Detrazione IRPEF al 36% ed IVA al 10% per le spese di ristrutturazione edilizia
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aventi un regime fiscale privilegiato è contenuta nell'art. 110, commi 10 e 11, del T.U.I.R.. In particolare, il comma 10 definisce il principio
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gestione globale dell'asilo non rientra nella predetta disposizione, ma in quella dell'art. 10, n. 21), dello stesso decreto, che prevede il
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vengono ricollocate, senza modificazioni particolarmente significative, negli artt. da 10 a 14. L'analisi del testo rifuso evidenzia alcune divergenze
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(riduzione a metà dell'aliquota IRPEG) e art. 10-bis della legge n. 1745/1962 (esonero dalla ritenuta sui dividendi) alle fondazioni bancarie, ritenendo che
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. 394/1992 e poi abrogata dall'art. 36 del d.lg. 446/1997, non è in contrasto con l'art. 10 della direttiva CEE n. 69/335 sulla raccolta dei capitali
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La trattazione ha per oggetto l'analisi delle questioni interpretative afferenti l'art. 4 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74. L'analisi ermeneutica si
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fattispecie che possono dare origine a "casi triangolari" agli artt. 11, par. 5, e 10, par. 5. L'A., nel contributo che segue, procede ad un'analisi
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all'art. 10, n. 1), del d.p.r. n. 633/1972. In tal caso, si renderebbe operante il regime di esenzione previsto dal successivo punto 9).
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al 10%.
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che la disposizione di favore, contenuta nell'art. 10, n. 27-ter), del d.p.r. n. 633/1972, è applicabile non soltanto alle prestazioni erogate
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Registro degli operatori di comunicazione (ROC), in misura pari al 10% delle spese sostenute nel 2004 per l'acquisto della carta per la stampa delle
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