Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: φ

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 Φ  A* = R A + Φ A , Φ B* = R B + Φ B,
Φ A* = R A +  Φ  A , Φ B* = R B + Φ B,
Φ A* = R A + Φ A ,  Φ  B* = R B + Φ B,
Φ A* = R A + Φ A , Φ B* = R B +  Φ  B,
 Φ  i·i-1 = Φ i-1·i e Φ i·i+1,
i·i-1 =  Φ  i-1·i e Φ i·i+1,
i·i-1 = Φ i-1·i e  Φ  i·i+1,
 φ  tg α1, φ tg α2,…, φ tg αn-1.
tg α1,  φ  tg α2,…, φ tg αn-1.
tg α1, φ tg α2,…,  φ  tg αn-1.
A, R B;  Φ  A, Φ B.
A, R B; Φ A,  Φ  B.
-  φ  = α', kα – φ = kα' + 2π.
- φ = α', kα –  φ  = kα' + 2π.
evidente significato di  Φ  2, Φ 3 .
evidente significato di Φ 2,  Φ  3 .
quando la forza esterna F si annulla e quindi lo sforzo  Φ  si trasmette inalterato, le componenti intrinseche di
inalterato, le componenti intrinseche di quest'’ultimo,  Φ  1 secondo t, Φ 2 secondo n, Φ 3 secondo b, variano con φ a
le componenti intrinseche di quest'’ultimo, Φ 1 secondo t,  Φ  2 secondo n, Φ 3 secondo b, variano con φ a norma delle
intrinseche di quest'’ultimo, Φ 1 secondo t, Φ 2 secondo n,  Φ  3 secondo b, variano con φ a norma delle formule
Φ 1 secondo t, Φ 2 secondo n, Φ 3 secondo b, variano con  φ  a norma delle formule
 Φ  i·i+1 = - Φ i+1·i,
Φ i·i+1 = -  Φ  i+1·i,
 Φ  i·i+1 = - Φ i+1·l.
Φ i·i+1 = -  Φ  i+1·l.
F i -  Φ  i-1·i + Φ i·i+1 = 0
F i - Φ i-1·i +  Φ  i·i+1 = 0
F 1 +  Φ  1·2 = 0, F n – Φ n-1·n = 0.
F 1 + Φ 1·2 = 0, F n –  Φ  n-1·n = 0.
applicati due sforzi (forze eguali e direttamente opposte)  Φ  e - Φ . Si indichi con φ la componente di Φ secondo QP, che
due sforzi (forze eguali e direttamente opposte) Φ e -  Φ  . Si indichi con φ la componente di Φ secondo QP, che è
eguali e direttamente opposte) Φ e - Φ . Si indichi con  φ  la componente di Φ secondo QP, che è anche la componente di
opposte) Φ e - Φ . Si indichi con φ la componente di  Φ  secondo QP, che è anche la componente di - Φ secondo PQ, o
componente di Φ secondo QP, che è anche la componente di -  Φ  secondo PQ, o ancora la intensità dei due sforzi, valutata
che è certamente lecito, perché, per l'osservazione fatta,  φ  si è potuto supporre non nulla. Con ciò si ha dalle (10)
2 fino ad un indice generico i, e sopprimendo i termini  φ  tg α2, φ tg α3,…, φ tg αi-1. comuni ai due membri)
ad un indice generico i, e sopprimendo i termini φ tg α2,  φ  tg α3,…, φ tg αi-1. comuni ai due membri)
generico i, e sopprimendo i termini φ tg α2, φ tg α3,…,  φ  tg αi-1. comuni ai due membri)
 φ  denota il valore costante delle componenti secondo l’asse
delle componenti secondo l’asse delle x degli sforzi  Φ  1·2 , Φ 2·3 ,..., Φ n-1·n che qui hanno carattere di
componenti secondo l’asse delle x degli sforzi Φ 1·2 ,  Φ  2·3 ,..., Φ n-1·n che qui hanno carattere di tensioni (n.
secondo l’asse delle x degli sforzi Φ 1·2 , Φ 2·3 ,...,  Φ  n-1·n che qui hanno carattere di tensioni (n. prec.). Ora
di P 1, (cioè nel verso da P 1 verso P n) codesta costante  φ  è essenzialmente positiva. Infatti dalla circostanza or ora
Infatti dalla circostanza or ora ricordata che ogni  Φ  i·i+1 è una tensione, risulta (n. 5) che essa è orientata
P i verso P i +1 talché la componente orizzontale costante  φ  delle varie Φ i·i+1 non potrebbe essere negativa senza che
+1 talché la componente orizzontale costante φ delle varie  Φ  i·i+1 non potrebbe essere negativa senza che i punti P 1 P
 φ  (x, y, z) = 0 è l’equazione di σ, le due regioni in cui
rispettivamente caratterizzate dalle due disuguaglianze  φ  0 e φ > 0; cosicché, cambiando segno, ove occorra, alla
caratterizzate dalle due disuguaglianze φ 0 e  φ  > 0; cosicché, cambiando segno, ove occorra, alla funzione
ponendo nelle (7') e cambiando contemporaneamente α -  φ  in α', con che kα – φ =kα' +π.
e cambiando contemporaneamente α - φ in α', con che kα –  φ  =kα' +π.
dal moto (di trascinamento) del profilo γ rispetto a  Φ  e dal moto (relativo) di Φ' rispetto a γ.
scala forma colla verticale un angolo α minore dell’angolo  φ  di attrito (φ = tg φ).
dal moto (di trascinamento) del profilo c rispetto a  Φ  e dal moto (relativo) di Φ' rispetto a c;
 Φ  = cost.,
e sufficiente che codesta forza p e le due reazioni  Φ  1 e Φ 2 in P 1 e P 2 costituiscano un sistema equilibrato,
e sufficiente che codesta forza p e le due reazioni Φ 1 e  Φ  2 in P 1 e P 2 costituiscano un sistema equilibrato, ossia
possibilità del parallelismo) e che di più la risultante di  Φ  1 e Φ 2, sia direttamente opposta al peso totale p.
del parallelismo) e che di più la risultante di Φ 1 e  Φ  2, sia direttamente opposta al peso totale p.
che involgano ciascuna una soltanto delle quantità  Φ  1, Φ 2, Γ 3.
che involgano ciascuna una soltanto delle quantità Φ 1,  Φ  2, Γ 3.
il momento risultante del peso p e delle tre reazioni di  Φ  i rispetto ad ogni singolo lato del triangolo, p. es.
lato del triangolo, p. es. rispetto a P 2 P 3 . Poiché le  Φ  2, Φ 3 non recano a codesto momento risultante nessun
del triangolo, p. es. rispetto a P 2 P 3 . Poiché le Φ 2,  Φ  3 non recano a codesto momento risultante nessun
recano a codesto momento risultante nessun contributo, e la  Φ  1 è parallela e di senso contrario a p , basterà esprimere
τ =  φ  + pf.
IT, IN, ed MT ', MN', che indicheremo per brevità  Φ  e Φ' rispettivamente.
verso Q 1, sono ordinatamente equipollenti agli sforzi  Φ  1·2 , Φ 2·3 ,…, Φ n-1·n .
Q 1, sono ordinatamente equipollenti agli sforzi Φ 1·2 ,  Φ  2·3 ,…, Φ n-1·n .
ordinatamente equipollenti agli sforzi Φ 1·2 , Φ 2·3 ,…,  Φ  n-1·n .
AB = -  Φ  A.
= -  Φ  * A;
R +  Φ  = 0,
(F = 0), rimane costante, in base alle (46), non soltanto  Φ  , ma anche Γ x Φ .
costante, in base alle (46), non soltanto Φ , ma anche Γ x  Φ  .
 φ  = λτ-2μ
μ =  φ  = λ3,
=  φ  (l, m, g),
l’asse a, sono allora, per necessità di cose, due sole: una  Φ  applicata in O, l’altra Φ ' in O '. Dacché, il solido
necessità di cose, due sole: una Φ applicata in O, l’altra  Φ  ' in O '. Dacché, il solido essendo in equilibrio, si
concludiamo in base al n. 7, che la indeterminazione di Φ,  Φ  ' si riduce in questo caso a due componenti assiali,
assiali, direttamente opposti. Se si sapesse, per es., che  Φ  è normale all’asse fisso, entrambe le reazioni rimarrebbero
AB = -  Φ  A.
 Φ  = - F A = F B.
 φ  (x, y, z) 0.
infine, ponendo B = -  Φ  sinΘ
 Φ  essendo funzione dei soli argomenti indicati.
F 2,..., F n, è vettorialmente equivalente all’unico sforzo  Φ  i·i+1 = Φ i+1·i applicato in P i ed ha perciò momento
n, è vettorialmente equivalente all’unico sforzo Φ i·i+1 =  Φ  i+1·i applicato in P i ed ha perciò momento risultante
punto di contatto dovrà in definitiva ritenersi spostato di  φ  in senso contrario alla rotazione.
 Φ  1 h 1 = p k 1,
nel rapporto costante λτ-2μ. In altre parole, indicando con  φ  il rapporto di similitudine delle forze, sussiste tra i
delle forze, sussiste tra i quattro rapporti λ, τ, μ,  φ  l’equazione:

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